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    fabio.arceri

    @fabio.arceri

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    Post creati da fabio.arceri

    • Chiarimenti sulla procedura da seguire per commissioni informatiche

      Un carissimo saluto alla community, ai moderatori e in particolare a Giorgio, al quale rinnovo infiniti complimenti per questo servizio, che è qualcosa di meraviglioso. Non finirò mai di ringraziarti/vi.

      Vado al mio quesito.

      Nell'ambito delle prestazioni meramente occasionali, leggendo in rete e su questo stesso forum ho appreso che la procedura ordinaria da seguire per (anche, ma non solo) le commissioni di carattere informatico (siti web e altri elaborati informatici) è:

      1. il committente consegna e sottoscrive un foglio di incarico al prestatore d'opera;
      2. il prestatore d'opera firma ed invia un preventivo al committente avendo cura di indicare anche l'entità della ritenuta d'acconto (onde evitare spiacevoli fraintendimenti);
      3. stesura di un contratto di lavoro apposito;
      4. il committente, previa valutazione della versione finale dell'opera elaborata, sottoscrive una dichiarazione di conformità della prestazione d'opera;
        4a) nei casi di modalità di sviluppo basate su feedback periodico da parte del cliente, ripetere il punto 4 ad ogni nuovo rilascio intermedio;
      5. il prestatore compila e consegna una ricevuta per prestazione meramente occasionale apponendo una marca da bollo che attualmente pare sia di 2 Euro.

      Ognuno di questi punti può essere sviscerato quanto e come si vuole ma, in questo momento, vorrei puntare l'attenzione solo su alcuni aspetti.

      [Riguardo al punto 1]

      1-1) Mi sapete indicare un buon modello di foglio di incarico per le prestazioni d'opera a carattere informatico? Lo so che non dovrò essere io a redigerlo, ma è giusto per avere un punto di riferimento.
      1-2) Nei casi delle prestazioni occasionali il foglio d'incarico cambia o è sempre lo stesso?

      [Riguardo al punto 2]

      2-1) Idem come in 1-1: esiste un modello di riferimento generale per i preventivi a carattere informatico?
      2-2) Solitamente i preventivi vengono stampati su carta intestata dell'azienda, riportando in calce i riferimenti societari (Partita IVA, indirizzo della sede legale, sito web, telefono, ecc...). Un preventivo per prestazione occasionale che caratteristiche e riferimenti dovrà presentare? Esiste un modello di riferimento?
      2-3) L'aliquota della ritenuta d'acconto è ancora del 20%?

      [Riguardo al punto 3]

      3-1) Chi ha il diritto/dovere di redigere il contratto di lavoro? Il committente o il prestatore?
      3-2) L'aspetto della natura occasionale della prestazione va esplicitata nel contratto di lavoro?
      3-3) Aspetti particolari come la richiesta di condivisione (e non cessione esclusiva) dei diritti commerciali sull'opera prodotta o la richiesta del pagamento di royalties sulla rivendita di copie dell'opera da parte del committente vanno incluse nel contratto di lavoro o vanno formalizzate a parte in appositi "contrattini" allegati?

      [Riguardo al punto 4]

      4-1) Quali sono i contenuti da inserire in una dichiarazione del genere? Esiste un modello di riferimento?
      4-2) Il punto 4a tutela il prestatore da eventuali ripensamenti del committente. Ma poiché le comunicazioni tra prestatore e committente avvengono spesso via e-mail, è possibile impugnare legalmente le e-mail semplici o certificate per provare i "rimangiamenti di parola" al fine di tutelare il prestatore d'opera nell'eventualità di cause e contenziosi?

      [Riguardo al punto 5]

      5-1) La marca da bollo da apporre sulla ricevuta è effettivamente di 2 Euro?

      Ringrazio in anticipo per tutte le risposte che saprete darmi.

      A buon rendere 🙂

      postato in Consulenza Fiscale
      F
      fabio.arceri
    • RE: Sviluppo web e vetrina on-line

      Ok, non vedendo alcuna risposta ho fatto delle ricerche in giro, trovando quanto segue proprio su questo stesso forum:

      acquistare per rivendere e' un'attivita' commerciale preclusa ai privati , in NESSUN caso possono accquistare merce allo scopo di rivenderlaquindi di fatto non lo puoi fare neanche per un solo paio di scarpe

      se vuoi tentare lo stesso e' a tuo rischio e pericolo

      considerando che :

      • aprire una PI come ditta individuale non costa nulla ZERO euro
      • l'iscrizione alla camera di commercio costa solo 88euro ed e' scontata alla meta' il primo anno
      • ci sono regimi agevolati per le attivita' minori rivolte proprio alla microimpresa con ridotta fatturazione e per le quali le tasse sono al minimo e danno anche sovvenzioni (x es per 700euro x l'acquisto di pc) e tutoraggio gratuito (commercialista) presso l'agenzia entrate

      in pratica paghi solo l'inps ma quella non e' una tassa e' la tua pensione teoricamente son soldi che ti ritorneranno

      mi pare evidente che un ottimo trampolino di lancio usando le vie legali ESISTE

      chi, nonostante questo, preferisce far finta di non vederlo e procedere in nero deve anche essere consapevole della propria posizione illegale e del fatto che sta creando concorrenza sleale verso chi, adiffernza di lui, opera in piena regola

      Alla luce di quanto letto, provo a riformulare le domande.

      (1) So che e' possibile fare lo sviluppatore web su commissione sia secondo un profilo aziendale che secondo il profilo di libero professionista. Quali sono i tratti distintivi dei due profili? Una volta delineati tali tratti, sarebbe possibile provare insieme a stabilire dei criteri di convenienza e successivamente quale dei due profili risulta maggiormente "conveniente" secondo tali criteri?

      (2) Una volta regolarizzata l'attivita' di sviluppo web mediante PI, iscrizione alla CC, presentazione della dichiarazione dei redditi e conseguente pagamento dei contributi fiscali e previdenziali, posso ritenermi libero di crearmi un sito web da sfruttare per l'auto-promozione della mia attivita'? Oppure devo sbrigare qualche altra "faccenda" burocratica per rendere regolare anche l'esistenza di questo mio ipotetico sito internet? Se si', in cosa consisterebbe esattamente?

      (2-bis) Aggiungo un'ulteriore quesito figlio del secondo. A prescindere dalla risposta alla domanda 2, qualora volessi commercializzare alcuni miei prodotti software integrando nel mio sito un negozio virtuale, cio' richiederebbe una regolarizzazione? Se si', in cosa consisterebbe esattamente?

      Grazie a tutti e scusate se ho fatto o sto continuando a fare delle domande gia' fatte e ripetute da altri, ma il fatto e' che ho delle domande precise per le quali sento la necessita' di avere risposte precise, ad-hoc.

      Grazie ancora.

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      F
      fabio.arceri
    • Sviluppo web e vetrina on-line

      Buonasera.

      Sono un informatico e vorrei inserirmi nel mondo del lavoro come freelance nel campo dello sviluppo web; in altri termini vorrei sviluppare applicazioni web su commissione terza (e.g.per conto di negozi, enti pubblici, altri liberi professionisti, ecc...).

      Domande

      (1) In quanti modi è possibile regolarizzare da un punto di vista legale l'attività descritta? Quali sono le condizioni a contorno per attuarli?

      (2) Se non è possibili elencare tutti i modi di cui al punto (1), quali sono i principali, quelli cioè che coprono le casistiche più diffuse?

      (3) Nel caso in cui volessi creare un sito per pubblicizzare la mia attività, da usare per mostrare i miei lavori e per essere contattato da potenziali clienti, dovrei attuare un'ulteriore regolarizzazione? Se sì, in quanti modi è possibile farlo?

      N.B.

      Capisco a fatica il legalese, quindi mi permetto di chiedere, a chi userà la cortesia di rispondermi, di farlo con un linguaggio poco tecnico, perlomeno in questi primi scambi iniziali.

      Grazie.

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      F
      fabio.arceri
    • RE: Lezioni private da parte di studenti

      Mi accodo anch'io alla richiesta di Stephen per evitare di creare un thread doppione. Sono uno studente universitario, disoccupato e totalmente a carico dei miei genitori. Ultimamente sto dando lezioni private e desideravo sapere SE devo in qualche modo regolarizzare la mia posizione fiscale (ho letto in giro di ritenute d'acconto e dichiarazioni IRPEF) ed eventualmente COME effettuare tale regolarizzazione.

      So per certo che la soglia massima di guadagno pari a 5000 ? all'anno è condizione necessaria per configurare l'attività come prestazione occasionale, ma non so se è anche sufficiente (ho letto peraltro che è necessario rientrare in un certo margine temporale). Insomma, ho le idee un po' confuse e mi piacerebbe che qualcuno, con un linguaggio semplice e conciso ma preciso, me le chiarisse.

      Grazie in anticipo per ogni risposta che saprete darmi.

      postato in Consulenza Fiscale
      F
      fabio.arceri
    • RE: Dichiarazione redditi per collaborazione occasionale

      Quindi se ho capito bene esiste un margine intermedio di 3000? sotto il quale non è necessario dichiarare?

      Allora la differenza tra meramente occasionale minima e meramente occasionale maxi non esiste dal punto di vista della presentazione della dichiarazione reddituale.

      Però come mai i2m4y non ha contemplato questo caso di 3000??

      P.S. - Non è che per caso questi 3000? sono i famosi 2800? di cui qualcuno che conosco mi ha già parlato ma senza lasciar troppo spazio alla chiarezza?

      Grazie

      postato in Consulenza Fiscale
      F
      fabio.arceri
    • Dichiarazione redditi per collaborazione occasionale

      Colgo l'occasione di questo mio primo messaggio su questo bel forum per salutare la comunità tutta sperando di potermi integrare senza troppo scuotere i normali equilibri di questo sistema. Purtroppo (non iniziamo con il verso giusto) mi sono accorto soltanto dopo l'iscrizione di aver erroneamente utilizzato mio nome e cognome reali. Sono venuto a conoscenza del fatto che è "vietato" in seguito alla lettura post-iscrizione delle regole generali sui nickname... pazienza :gtsad:

      Sono un Informatico per formazione ma non sono iscritto a nessun Albo relativo o ad Ordine equivalente. Entro l'anno dovrei conseguire la laurea in Informatica.

      Ho letto abbastanza attentamente il thread "Le collaborazioni occasionali - SINTESI" ma, probabilmente perché non avvezzo a certi formalismi del gergo legale, c'è qualcosa che ancora mi sfugge e chiedo anticipatamente scusa se questa cosa che sto per chiedere è già presente in quel thread.

      Vado al dunque. Ho capito che esistono sostanzialmente due tipi di collaborazione occasionale e che entrambi contemplano due casistiche ovvero quella relativa al non superamento della soglia dei 5000? e quello relativo al suo superamento.

      Mettiamoci dunque nel caso di collaborazione meramente occasionale sia minima che massima. Quello che non ho capito è in che relazione sta la dichiarazione dei redditi con questi due casi della collaborazione occasionale, cioè: quando si rende necessaria (qualora lo fosse) la presentazione della dichiarazione reddituale relativametne al guadagno cumulativo delle prestazioni occasionali?

      Quello che io ho appreso è che nel caso di collaborazione (meramente) occasionale minima non v'è alcun bisogno di dichiarare mentre nel caso contrario (collaborazione occasionale maxi) sì.

      Ringrazio anticipatamente chiunque vorrà rispondermi.

      Cordialmente,
      Fabio

      postato in Consulenza Fiscale
      F
      fabio.arceri