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    Post creati da exin

    • Body Rental - è legale?

      Ciao a tutti
      Ricollegandomi ad un mio post di qualche giorno fa riguardante i contratti di collaborazione, vorrei avere il parere di un legale circa la legittimità delle Body Rental, ovvero quelle agenzie che il più delle volte, spacciandosi per società di consulenza, operano, attraverso l'interposizione, uno reale sfruttamento delle persone con contratti capestro senza precedenti.
      Questi "caporali" agiscono in modo subdolo con la compiacenza dell'azienda committente lucrando pesantemente sul lavoro degli altri con ricarchi mostruosi (150% o anche più) e senza alcun rispetto delle normative a tutela dei lavoratori.
      Ora mi chiedo :

      1. L'interposizione non è vietata dalla legislazione italiana?
      2. Per esercitare la somministrazione non è necessaria l'autorizzazione del Ministero del Lavoro a fronte di requisiti organizzativi e finanziari assai impegnativi che la società deve dimostrare di avere ?
        Non a caso le società interinali fanno capo a multinazionali o a grossi gruppi bancari e finanziari.

      Grazie per le risposte.

      Vittorio

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
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      exin
    • RE: Contratto di collaborazione viziato - come impugnare?

      Gent.mo Avvocato

      La ringrazio per la risposta.
      L'eventualità di un ricorso con riconoscimento della subordinazione, mi pare di capire, andrebbe fatta verso l'azienda appaltatrice visto che la Body Rental è alla fine nient'altro che un'agenzia (anche se si spaccia per società di consulenza) e che non credo preveda l'assunzione di dipendenti.
      Mi preme tuttavia sottolineare che l'eventuale accettazione del riconoscimento della subordinazione da parte dell'Autorità Giudiziaria con conseguente obbligo all'assunzione mi esporrebbe a future e subdole ripercussioni da parte dell'azienda (come ahimè è successo a un collega di mia conoscenza che alla fine ha preferito licenziarsi dopo alcuni mesi).
      Diversamente, quello che mi sembrerebbe più giusto è rivalersi sulla Body Rental che, come lei sicuramente saprà, lucra pesantemente sul lavoro delle persone come me facendo nient'altro che girare fatture con ricarichi a dir poco spaventosi (150% o anche più).
      Si potrebbe quindi ricorrere verso tali soggetti per il riconoscimento almeno delle differenze retributive, per la inadempienza contrattuale (termini di pagamento mai rispettati) nonchè per la scorrettezza nella conduzione del rapporto di collaborazione?
      Ammetto che la mia domanda cela un certo risentimento verso queste "realtà" ma, mi creda, ho avuto esperienze piuttosto negative nei rapporti con le Body Rental per il comportamento altamente scorretto che tengono specie quando la commessa da loro affidata al consulente volge verso la fine con i pagamenti delle fatture sempre più ritardati (spesso addirittura del tutto assenti), accampamento delle scuse più assurde (tipo "a noi l'azienda appaltatrice non ci paga da n mesi quindi non possiamo pagare te"), contratto mai rinnovato pur continuando il rapporto in essere ecc.

      Mi chiedo infine come possa la legislazione italiana a tutela dei lavoratori tollerare l'esistenza di queste realtà
      che di fatto celano una palese forma di sfruttamento esercitata attraverso interposizione, tanto che alcuni l'hanno definita "caporalato moderno".

      Grazie ancora per le risposte

      Vittorio

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
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      exin
    • Contratto di collaborazione viziato - come impugnare?

      Ciao a tutti
      Espongo brevemente la mia situazione nella quale si trovano certamente molti miei colleghi per cui le risposte che vorrete dare dovrebbero sicuramente interessare molti.
      Svolgo la professione di consulente informatico con p.iva.
      Da circa 3 anni lavoro presso un presidio a favore di una grande azienda (appaltatore) ma per conto di una società (io la chiamerei agenzia) che pratica il Body Rental.
      Il contratto che mi hanno imposto (della serie "o sta minestra o fuori dalla finestra") cela, sotto una finta veste di legalità, un impegno di lavoro a tempo pieno (8 o più ore al giorno) con vincoli ad orari e turni ben organizzati dai coordinatori del progetto oltre a straordinari (giorni festivi) e reperibilità 24h (a rotazione con i colleghi).
      Ad appesantire la situazione la nota dolente dei pagamenti : 30 giorni data emissione fattura (c'è scritto sul contratto) che sistematicamente diventano 40-50-60..... il tutto alla tariffa oraria tipica di una collaboratrice domestica più che di un sistemista senior con competenze molto ampie su sistemi multipiattaforma : nel mondo "reale" dell'Information Technology professionale sarei classificato come "Senior System Analyst".
      Ora, mi chiedo, quale potrebbe essere la migliore strategia per impugnare legalmente la mia condizione avanzando il diritto:

      1. ad una retribuzione congrua con le mie reali mansioni lavorative laddove nel contratto è oggettivizzata una mansione da sistemista junior con competenze limitate ad un supporto sistemistico di base;
      2. a condizioni contrattuali più consone a quelle di un lavoratore a tempo pieno come ad es. certezza del pagamento della retribuzione a scadenze prefissate previste nel contratto.

      Grazie a tutti i professionisti della legge e della giustizia ai quali va tutta la mia stima ed ammirazione.

      Vittorio

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
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      exin
    • Reddito netto come calcolarlo?

      Ciao a tutti
      Da più di 10 anni esercito la mia professione di consulente e tecnico informatico con partita iva.
      Il mio commercialista mi aveva consigliato un codice attività che afferisce alla categoria artigiani con iscrizione alla cciaa per consentirmi anche di esercitare la vendita di prodotti hardware e software oltre che quella di assistenza tecnica.
      Da circa 3 anni tuttavia la mia attività prevalente si è trasformata in quella di un puro consulente in presidio presso appalti gestiti da grandi aziende del settore.
      Veniamo alle domande:

      • il regime fiscale cui sono attualmente sottoposto, non rientrando nel regime dei minimi 😢, mi obbliga al versamento di acconti di imposta per l'anno in corso il che crea seri problemi qualora il committente (l'azienda per conto della quale lavoro) ritardi nei pagamenti delle mie fatture:bho:.
        Converrebbe dunque trasformare la tipologia di attività da artigiano a libero professionista? O esiste un metodo di conduzione fiscale più consono a quella che è l'attività che effettivamente esercito (collaborazione continuativa) e che quindi non mi obbligherebbe al versamento degli acconti?

      • il mio commercialista non è mai chiaro nel rispondere alla mia domanda su quello che è il mio reddito netto mensile/annuale dove per "netto" si intende quello che effettivamente mi rimane in tasca dopo aver tolto tutte le imposte e contributi (irpef,irap,inps ecc.) alla pari dello stipendio netto di un lavoratore dipendente (ad esempio un supplente di scuola superiore sta sui 1250 Eur/mese netti)
        Se ad esempio il mio lordo ricavi-costi è di 29000 euro che percentuale devo togliere per avere il netto , considerando tutto (inps compreso)??
        Insomma, guadagno di più o di meno di un supplente di scuola superiore (che lavora effettivamente 1/3 delle mie ore) ????

      postato in Consulenza Fiscale
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      exin