La ringrazio per la possibilità di chiarire pubblicamente l'equivoco, cosa che per altro sembra piuttosto semplice.
Siccome non gestiamo domini separati dal nostro servizio, poiché non siamo organizzati per farlo, al momento della disdetta il cliente deve indicare (e se non lo fa lo contattiamo noi per chiederglielo) cosa intende fare con il dominio: se lasciarlo scadere oppure se trasferirlo presso un altro provider. In questo secondo caso noi sblocchiamo il dominio e forniamo al cliente il codice di sblocco da fornire al nuovo provider per completare appunto la procedura di trasferimento (che le è stato inviato il 3/12/2008).
Non appena il nuovo provider ha eseguito la richiesta di trasferimento all'autority noi inviamo al cliente l'email con il link per completare la procedura, email che il cliente dovrà girare al nuovo provider (questa email le è stata inviata il 9/12/2008 e nuovamente il 11/12/2008).
Questa tuttavia non è una nostra procedura aziendale ma è la procedura di trasferimento dettata dall'autority che gestisce i domini .com e che è uguale per qualsiasi provider, come chiunque abbia trasferito un dominio .com potrà confermarle.
Capisco che possa sembrare un po' complessa a prima vista, ma non solo non ha ovviamente fini "punitivi" ma serve piuttosto a tutelare il proprietario da trasferimenti fraudolenti eseguiti da persone diverse dal legittimo intestatario.
Il nostro interesse, cessato il contratto, non è certo quello di trattenere con noi i domini dei clienti piuttosto il contrario, cioè quello di favorire il trasferimento nei tempi più rapidi possibili. Per questa ragione per altro siamo sempre qui (telefono, chat, email...), se il suo nuovo provider aveva avuto qualche difficoltà poteva tranquillamente contattarci e le avremmo reinviato il codice e/o l'email.
Vista al whois la data in cui il nuovo proprietario ha registrato il dominio, questi era già scaduto da un po', in particolare era scaduto il 23/10/2009 ed è stato registrato dall'attuale proprietario il 11/01/2010.
Per quanto invece riguarda l'accesso ftp questo non è fornito poiché il nostro non è un servizio di hosting tradizionale ma un servizio fornito in modalità ASP (Application Service Provider). Noi non affittiamo lo spazio web ma l'applicazione web nel suo complesso garantendo quindi non soltanto la semplice raggiungibilità ed efficienza dello spazio web ma anche il buon funzionamento dell'applicazione, e per far ciò dobbiamo poter essere gli unici a metterci le mani.
Questa modalità di fornitura è tutt'altro che rara su Internet tanto che persino lo Stato l'ha riconosciuta nel 2007 attribuendole un apposito codice attività: il 63.11.30. La scelta di questa modalità è dovuta semplicemente al target ed alle finalità a cui il nostro servizio è rivolto.
Il nostro infatti, come lei stesso lo ha efficacemente definito all'inizio di questa discussione, è "un software semplice e già pronto per cominciare ad avere uno shop online". Proprio per questa ragione la nostra offerta è studiata per offrire una soluzione semplice in cui il negoziante è del tutto sollevato da ogni complicazione tecnica che è invece affidata a noi.
Mi scuso per il fatto che i miei interventi sono sempre troppo prolissi, ma da come si sarà capito mi piace essere il più chiaro possibile e spero di esserci riuscito.
Cordiali saluti
Giovanni Strongone