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    dr.spot86

    @dr.spot86

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    Post creati da dr.spot86

    • RE: Forum vs Social: andiamo nel futuro ripercorrendo il passato

      @giorgiotave ha detto in Forum vs Social: andiamo nel futuro ripercorrendo il passato:

      Bello rileggere qui dopo il passaggio a connect.gt 🙂

      Ma ciao! 🙂

      Proprio qualche giorno fa mi son detto "Fammi entrare nel forum perché è da un po' che manco" (avevo pure iniziato il "A scuola di..." ma con tempo/impegni è stato davvero un caos).

      In merito a questo discorso, il mio pensiero è maturato ancora. Non solo per forum VS social ma per tutto quello che è l'apprendimento e la capacità di accesso all'informazione.

      Ecco, per ora, senza troppo sciorinare altro, farei proprio questa prima distinzione. Che molti non fanno:

      Informarsi è diverso da Apprendere (che è diverso da imparare che è diverso da conoscere).

      Non la vedo neanche più proprio da un punto di vista della "velocità" (tema a te caro, Giorgio, ho visto il video ed i vari interventi 😉 ).

      Credo che la velocità sia conseguenza. Mi spiego:

      • Social (o qualsiasi contenuto "veloce" dove al massimo ci si informa, non si apprende, e per lo più lo si fa in maniera distratta): è un flow, uno stream, di roba su cui non si ha il tempo di posarsi ed è passivamente subìta.

      • Forum (o qualsiasi contenuto "lento" dove si apprende, si riflette, ci si forma nel senso di "creare nuove connessioni nella mente"): è un "ambiente", che uno più vive e più si accresce, facendolo con un processo che è attivo - ma non per forza "schematico", anzi spesso è altamente formativo quando è serendipico.

      Il discorso io lo estendo a tante altre cose, come app di libri sintetizzati, i Kindle (che uso e proprio per questo mi spingo a criticare! 🙂 ) e tutto ciò che permette accesso all'informazione praticamente senza barriere d'ingresso.

      Ma non voglio uscire qui fuori tema e vorrei avere tempo di ampliare, magari in futuro. 🙂

      postato in Web Marketing e Content
      D
      dr.spot86
    • RE: [Fitness / Benessere] Oukside

      @Giorgiotave said:

      Grandeeeeee 🙂

      Ho aggiunto questo

      Qual è il tuo valore aggiunto:

      🙂

      Grazie, Giorgio.

      Vorrei editare il primo messaggio ma non mi è consentito.

      Inserisco qui:

      Qual è il tuo valore aggiunto:
      Rispetto ad altre realtà del settore, abbiamo attinto al campo dell'apprendimento declinandolo al campo del benessere, per elaborare un metodo di "apprendimento delle abitudini". Tale metodo si basa sul miglioramento del "livello di Fitness", calcolato tramite uno **score **tratto a partire da un semplice **questionario **ed una formula, da noi elaborati, partendo dai dati in nostro possesso.

      postato in SEO: scala la SERP!
      D
      dr.spot86
    • [Fitness / Benessere] Oukside

      URL Pagina:
      Generalista su Home: https://oukside.com/

      Chiave desiderata:
      "abitudini fitness benessere"

      **Cosa vuole chi cerca la chiave:
      **Creare in maniera espressamente semplificata nuove abitudini per sentirsi meglio ed in forma, senza perdersi in dettagli troppo complicati, magari grazie ad un'applicazione -- di fatti pubblicheremo un'app l'anno prossimo.
      **Da quanto tempo ci stai puntando:
      **05/2019.

      **Scopo della Pagina:
      **Portare l'utente all'iscrizione al piano free.

      Target:
      Persone in cerca di miglioramento di forma fisica e benessere, annoiate dalle soluzioni mainstream spesso inapplicabili alla vita piena di impegni che tutti viviamo.
      Quindi: uomo/donna - 30-40aa - lavoratore - reddito non basso - educazione almeno laurea - carattere tranquillo

      Tracci qualcosa di specifico:
      Iscrizione ai servizi
      Richiesta materiale (ebook, abbiamo questo tipo di risorse)

      Budget:
      ~ 750?/mese.

      Cosa hai fatto fino ad adesso:

      1. Attività principale per farci conoscere: contenuti, di valore, educativi-formativi (guide/tutorial, esaustive e precise).
      2. Migliorare il flusso utente che porta all'iscrizione al piano gratuito.
      3. Campagne e-mail educative informative per portare l'utente a conoscere (e richiedere) servizi paid e materiale
      postato in SEO: scala la SERP!
      D
      dr.spot86
    • Flusso di lavoro pubblicazione contenuti (mia esperienza)

      Ciao a tutti,

      pubblico questo come flusso di lavoro che ho costruito nel tempo per pubblicare un contenuto "di valore". Come da titolo, è tratto da "mia esperienza", magari i super-tecnici lo vedranno mal fatto o impreciso.

      image

      L'idea di pubblicarlo è nata da ispirazione tratta dagli ultimi video di Giorgio, che mi hanno fatto capire che c'è molta confusione in merito alla pubblicazione di contenuti (qualsiasi - video, blog, podcast, etc.).

      Come se si tendesse a "pubblicare per pubblicare", con la frenesia di trovare argomenti che spesso non servono.

      Bando alle ciance,
      riassumo verbalmente il diagramma.

      Nota 1: autore, revisore, editore, copywriter, sono ovviamente interpretati dalla stessa persona se si tratta di piccole realtà (bisogna avere la bravura di saper shiftare mentalmente tra un ruolo ed un altro - ovvero essere un po' psicopatici 😄 in questo contesto aiuta).

      Nota 2: questo è il flusso di lavoro che seguiamo noi (in Oukside) qualsiasi contenuto si stia postando, dalla mega guida da 10.000 parole o l'ebook da 100 pagine, al micro-post da 100 parole, finanche ai commenti / le risposte sui social. Sempre lo stesso flusso.

      Autore -> Idea
      Questa può essere in estemporanea scaturita da un'esperienza o maturata nel tempo. E può essere tirata giù su un fazzoletto di carta o un pezzo di carta igienica, per poi essere elaborata dopo in un certo Topic.
      **
      Topic -> Revisione tecnica
      **Testa la solidità di quella idea all'interno di quel Topic. Se si vuole sviluppare una guida su come si effettuano gli esercizi di respirazione, è utile che un esperto di quell'argomento faccia porre le domande:

      • È utile insegnarlo?
      • È significativo?

      Le due domande sembrano simili, eppure hanno una sottile (ma fondamentale) differenza, che nel corso del tempo ci ha aiutato a produrre contenuti realmente di valore.

      Alcuni argomenti sono utili, ma non fregano nulla al proprio target. Tipica reazione è "Tutto molto bello. Ma a cosa serve a me?". In tal caso, non sono significativi, quindi va fatto capire lo "scopo" (purpose).

      Esempio
      Se parlo di come si respira correttamente ad un target che vuole perdere peso, magari non vede il collegamento, per cui: "respira bene" -> "ti fa bruciare i grassi" -> "ti aiuta a perdere peso".

      Al contrario, alcuni argomenti hanno significato per il target ma il target potrebbe avere difficoltà ad individuarne il contesto di riferimento (per cui risultano inutili). Tipica reazione è "Sembrerebbe molto utile. Ma come lo uso io?".

      **Copywriter -> Revisione del flusso delle informazioni
      **Questa non credo serva che la spieghi, dico solo che "nel nostro" e per come comunichiamo il valore del nostro brand, troviamo utile quel tipo di flusso:

      1. Ricorda quante e quali battaglie l'utente ha perso
      2. Fagli capire perché le ha perse
      3. Quindi, fagli capire che c'è un'alternativa
      4. Spiegagli come funziona l'alternativa
      5. Mostragli come applicarla a lui

      **Editor / Publisher -> Lavoro sulla struttura
      **Su questo, almeno nel "mio" settore (Fitness, Salute, etc.) vedo sempre un gran casino di uso di immagini, tabelle, liste, video... Totalmente a caso, anzi totalmente derivate dal "Le immagini vengono visualizzate di più".

      Per nostro flusso di lavoro, abbiamo pensato a due cose:

      1. Leggibilità (legibility)
      2. Scorrevolezza (readability)

      Se la prima è carente, va aggiustato il linguaggio (trovare sinonimi, cambiare disposizione parole, usare la punteggiatura, ridurre le frasi lunghe...).

      Se la seconda è carente, va aggiustata la struttura a livello visivo (evitare il muro di testo, dividere in paragrafi, inserire liste, usare tabelle e grafici).

      Pubblicare
      Se tutto è ok, si pubblica.

      --

      That's it.
      Come detto, questo flusso è tratto dalla mia/nostra esperienza e non vuole sostituirsi a nessun parere esperto/tecnico. Ma credo possa essere utile per prendere spunto, specie per chi inizia a produrre contenuti e talvolta si fa trasportare dalle mode del momento.

      Un saluto a tutti :gthi:

      postato in Web Marketing e Content
      D
      dr.spot86
    • RE: Gli strumenti per la Produttività

      Salve a tutti,

      cito quelli che usiamo io ed il mio team.

      **- Todoist. Project management e to do list. **
      Crei i tuoi progetti, dividi in sottoprogetti, per ognuno assegni dei task. Quando ti viene un'idea, hai un insight, o qualsiasi altra cosa ti porti a dire "Uhmmm, questo potrebbe essere utile", piuttosto che interrompere il tuo flusso di lavoro con quella cosa che ti frulla in testa, apri Todoist e scrivi "Nuova idea #progetto @assegnato_a il giorno /". Così ci penserai quando verrà quel momento.

      Al di là di tutto, quel che mi piace è proprio questo: che qualsiasi grande progetto inizia da azioni semplici. Piccole. Cadenzate. E Todoist permette di organizzarle.

      Disponibile versione Free e versione Premium.

      - Twist. Comunicazione tranquilla di squadra.
      Un'applicazione per la comunicazione di team (o anche con clienti o collaboratori temporanei) in cui il flusso delle conversazioni non genera l'effetto "mi sto perdendo qualcosa", ma ti permette di restare focalizzato sul tuo e connetterti quando hai deciso tu, senza perderti le cose importanti.

      Oltre all'aspetto funzionalità, mi fa invidia il team Doist (gli stessi di Todoist) per la genialità nel posizionamento di mercato che hanno fatto: è in pratica un "forum", ma con layout moderno e permessi utente particolari; è una "chat", ma non organizzata e non dispersiva.

      Disponibile versione Free e versione Premium.

      - Rambox. Tutta la messaggistica (e più) in un'unica applicazione.
      Ottima per customer care e supporto per chi usa più canali, in quanto permette di avere tutto in uno. È un grande frame, come un browser aperto su più finestre, che però gestisce le notifiche ed ha altre funzionalità interessanti. Mi piacerebbe averla anche via mobile, ma purtroppo ora è solo desktop.

      Disponibile versione Free e versione Premium.

      - LastPass o RememBear. Gestori di password.
      Poco altro da dire. Se non che ho usato LastPass per molto, ma la UX la trovo penosa. Non l'ho abbandonato tanto perché la grafica pulita e chiara sia per me un fattore di scelta, ma perché è per me sintomo di una cura verso il Cliente che in LastPass mi è sembrata mancare. RememBear invece è pratico e pulito. E poi, che volete farci, l'orsetto è proprio simpatico (hanno reso "carino" un servizio che generalmente è freddo e 'niente di che').

      Disponibile versione Free e versione Premium.

      **- Google Drive. Microsoft Office o iWork, ma di Google, tutto in cloud e sincronizzato. **
      Penso lo conosciate già tutti. A me piace far riflettere sul fatto che prima di lavori professionali di grafica, abbiamo creato lavori "quasi professionali" semplicemente con Google Slides. Ottima la modalità di condivisione regolabile molto finemente su singoli file o cartelle, nonché le funzionalità di suggerimento, commento, assegnazione commento.

      Disponibile Free con archiviazione fino a 15 GB (incluso tutto ciò che passa dalla casella Gmail associata all'account Google). GB extra da comprare a parte (~ 99 € / 1 TB).
      Necessita account Google o utilizzo della G Suite.

      - Combo Caffeina + Teanina. Utile per attivarsi (caffeina) ed "rilassarsi ma senza addormentarsi" (tipico effetto della Teanina).
      Molti sbagliano a prendere sempre e solo caffè, ottenendo un effetto che non è di attivazione ma iper-attivazione, in cui la concentrazione si perde. La caffeina (anidra, pura) dà un effetto diverso dai caffè, più 'pulito'. La Teanina - da non confondere con "Teina" - ci mette il suo, dando il tipico effetto che si descrive come "rilassamento senza sedazione".

      Utile senza esagerare (a spot qui e là; non continuativamente).

      --
      Spero sia utile. 🙂

      postato in Web Marketing e Content
      D
      dr.spot86
    • RE: Parlare in Pubblico: 3 consigli per iniziare

      Grazie Giorgio per i tuoi contributi sempre utili ed efficaci.

      In merito allo "speaking" (non solo public), consiglio la visione di questo -> https://www.ted.com/talks/julian_treasure_how_to_speak_so_that_people_want_to_listen

      Dà importanza al "non verbale" non in termini di come muoversi, espressioni, etc.. Queste cose possono anche contare, ma sono un derivato che si ottiene "senza pensarci", seguendo i consigli che dà lui. Questi riguardano il modo di porsi "emotivamente": i "7 peccati" da evitare quando si parla, e le 4 attitudini da avere.

      Stimolante e di ispirazione.

      postato in Web Marketing e Content
      D
      dr.spot86
    • RE: [ No deboli di cuore, sorry ] Ottima SEO per scarsa comunicazione?

      Coincidenza...

      Guardo oggi il video di Giorgio (questo:

      ) e trovo la risposta. Semplice, appropriata, "potente":

      Noi non accettiamo di mantenere una risposta aperta.

      (E dall'altro alto c'è chi "ci marcia" e vende le tecnicucce e le false informazioni).

      postato in Web Marketing e Content
      D
      dr.spot86
    • RE: [ No deboli di cuore, sorry ] Ottima SEO per scarsa comunicazione?

      @Sermatica said:

      Ciao
      sai che non ho ben capito la domanda? Il tuo articolo sembra più orientato al Marketing e all'arte di vendere che alla Seo (anche se la Seo tocca diversi punti del Marketing).

      Ciao.

      È evidente che qui avete proprio una cultura differente (cioè: più cultura).

      Quello che hai detto è effettivamente il cuore della questione. Tu mi dici che la SEO tocca diversi punti del marketing. È un 'pezzo' della strategia di marketing.

      A me pare che là fuori ci siano molti "venditori SEO" che promettono un buon posizionamento web ad azienda/professionista/etc. quando magari mancano le basi (un buon prodotto, un buon brand, una buona strategia, etc.).

      La cosa rientrerebbe in un "codice etico SEO" che in realtà è generalizzabille in... etica ed onestà professionali.

      *Man mano che il mercato si amplia queste due caratteristiche diventano più rare.

      *Ecco, questa (la frase appena scritta, in italico), è soltanto una mia osservazione o la riscontrate anche voi?

      --
      Chiedevo qui per avere un parere dal mondo web, e in questa sezione perché mi sembra che...

      Mentre quando vado da un "consulente marketing", lui crea un piano di marketing inserendovi anche la SEO, quando vado da un "consulente SEO", sembra lui voglia "fare SEO" senza preoccuparsi che di base ci sia un piano di marketing.

      Non so se adesso è più chiaro.

      postato in Web Marketing e Content
      D
      dr.spot86
    • [ No deboli di cuore, sorry ] Ottima SEO per scarsa comunicazione?

      Ora che ho catturato la vostra attenzione...

      😄

      Scherzo!

      Il post è per avere il vostro parere su qualcosa di importante che sta accadendo nel mondo del web, ma anche del business in generale, in diverse discipline.
      (Almeno qui in Italia.)

      Noto questo pattern in qualsiasi disciplina umana. Il cercare "tecniche" quando mancano "basi".

      Ad esempio, noto che aziende che hanno bisogno di Vendita spietata, è perché non hanno fatto buon Marketing. Quelle che hanno bisogno di Marketing assassino, è perché non hanno costruito un buon Brand.

      Nel settore in cui opero, noto che chi ha bisogno di "fare la dieta specializzata", è perché non ha buona Educazione alimentare. Chi ha bisogno di sentirsi bene tramite l'Educazione Alimentare, è perché non ha buona Educazione in generale (non nel senso sia maleducato, ma magari poco organizzato, caotico, e così via). Ovvero: chi magari viene educato in un certo modo, poi naturalmente si ritrova al punto di benessere "senza fare niente di particolare".

      Ma lasciate che arrivi alla SEO...

      Ovviamente so quanta cultura "SEO ma NON-SEO" ci sia qui sopra. Ma il punto su cui volevo portare la discussione è un altro.

      Noto che se si sa comunicare bene, toccando le corde giuste dell'utente che legge, facendolo assorbire nella lettura, si sta "già facendo SEO". Cioè non occorre poi nient'altro.
      (Sì, ok, mi direte che ci sono un sacco di altre cose, parti tecniche e così via; non è questo il punto.)

      E penso che su questo siamo tutti d'accordo.

      Esperienza personale/professionale: gli articoli più letti e coinvolgenti della realtà di cui mi occupo, non hanno avuto alcun intervento tecnico.

      Semmai, la "SEO" è stata utile per l'aggancio iniziale.

      Ed è proprio qui il punto del mio discorso. Da essere l'aggancio iniziale, per alcuni si è trasformata in materia imprescindibile anche una volta aver catturato l'attenzione dell'utente.

      Quando, invece, una volta che l'utente è "dentro" (ad articolo, contenuto, etc.) la cosa più importante sarebbe quella di rompere le sue obiezioni e fargli capire come il nostro punto di vista può essere utile per lui (cosa che si può declinare in un prodotto, servizio, un'informazione o qualsiasi altra cosa dia utilità).

      E mi sembra di aver rivisto tante volte quel pattern, anche per la SEO: ha bisogno della SEO chi ha una scarsa comunicazione.

      Mi interessava sapere
      a. Cosa ne pensate (oltre ai pomodori che mi lancerete... 😄 )
      b. Ma soprattutto: perché secondo voi avviene - e non solo nella SEO - questa inversione di trend? Perché quando nasce una nuova materia utile per qualcosa di specifico, poi si tende sempre a generalizzare?

      Lo chiedo qui perché mi piacerebbe il punto di vista "del web" su questo. 🙂

      Grazie a tutti,
      a presto.

      postato in Web Marketing e Content
      D
      dr.spot86
    • RE: Forum vs Social: andiamo nel futuro ripercorrendo il passato

      Inserisco qui questa considerazione scaturita dopo aver visto il video di Giorgio su Forum VS Social (con le 15 cose imparate nei 15 anni su questa community). È in parte la mia esperienza personale ma, facendo un'analisi "in giro" sui social, mi sembra un pattern del tutto comune.

      Riguarda l'aggiunta di un'altra (brutta) caratterista ai social che li rendono meno “social”.

      Proprio per l’ambiente tendenzialmente più veloce e superficiale, e per come sono costruiti (algoritmi & co.), i social favoriscono fortemente il cosiddetto “bias di conferma”.

      Cioè vado a pescare sempre più informazioni che confermano le ipotesi che io ho in testa, e poche di quelle che le confutano.

      In parte per questo, in parte perché è nostra Natura, siamo poco disposti ad accettare i punti di vista altrui. Se viene pubblicato qualcosa con cui non siamo d’accordo, diventiamo incazzosi e replichiamo “Che stronz***e”.

      Non finisce qui. Vivo la cosa ogni giorno tramite la realtà che gestisco, che opera in un panorama sempre più pieno di fantocci.

      Proprio come sottolinea spesso Giorgio per il mondo Digital e la SEO, cioè che se si ha buonsenso e intelligenza non serve ricorrere alle “tecnicucce”, noi nel nostro (benessere, fitness, nutrizione) portiamo grosso modo lo stesso messaggio: una volta compresi 3-4 punti fondanti, con buonsenso e testa non servono le tecnicucce.

      Chi però di quelle tecnicucce vive, e chi segue quello che quelle tecnicucce gliel’ha vendute... Lascio immaginare il putiferio quando noi con un approccio “coi piedi per terra” facciamo capire il basso valore di quelle tecnicucce.

      Ecco però che - dati alla mano -

      ⁃ Di quelli non d’accordo, alcuni commentano con sproloqui, disinibendo gli altri ovini ad avere reazioni simili.
      ⁃ Di quelli d’accordo, pochissimi si espongono (forse perché scatta la “paura di perdere la faccia”); l’altra parte si complimenta in privato o lascia una semplice reazione.

      In men che non si dica, qualsiasi spunto che rompa lo status quo (non per partito preso ma per rigor di Scienza), finisce per essere l’ennesimo strumento di esaltazione dell’ego di cretinetti fuori giri che scrivono la prima cosa che viene loro in testa per far vedere ai loro compagni di recinto quanto sono stati ganzi.

      Nessuno che si fermi e dica “Uhm, non condivido. Però vorrei saperne di più del punto di vista. Ne parliamo?”
      (Cosa che invece succede nei forum o comunque negli ambienti più adibiti al pensiero ed a soffermarsi sulle cose.)

      Mi chiedevo se questa è una cosa che noto solo "nel mio" (settore/realtà per cui opero) oppure è realmente un pattern comune e che riscontrate anche voi.

      🙂

      postato in Web Marketing e Content
      D
      dr.spot86
    • RE: Ricerca Tramite Foto anche su Google Mobile: sarà un grande trend di Internet

      Ciao Giorgio,

      Inserisco qui perché attinente alla discussione.

      Non so se questa ve la siete persa (o non ricordo se l'avevate già segnalata), ma... Credo sia una cosa "da paura" (in senso buono, dipende dai punti di vista).

      Le domande sono:

      Preferisci lo stile di Brad Pitt o quello di Patrick Monahan dei Train? Oppure vuoi regalare lo stesso trench che la bellissima Sandra Bullock indossava alla serata degli oscar? Stai pensando a ritagliare uno spazio ufficio in casa e vorresti farlo proprio come in quella foto di design tra il moderno e l'industriale? O vuoi riorganizzare il giardino?

      Inserisci il tuo stile preferito su Google (mobile) o cerca per uno spazio ufficio o come riorganizzare il giardino, premi Immagini, scegli una foto in cui ci sia qualche elemento risconoscibile ed in alto ci sarà l'iconcina Google Lens che si farà notare. Tappandola, andrà su uno degli elementi, e sotto si apriranno immagini relative a quell'elemento che spesso rimandano ad uno store/e-commerce che lo vende (altre volte aprono altre immagini relative allo stesso elemento).

      --
      Quel "dipende dai punti di vista" è perché è qualcosa estremamente pro-utente (giustissimo!): se metti "Sedia Ikea" e apri un'immagine, se tappi poi su Google Lens, ti si aprono sedie simili di altri store. In sostanza, un comparatore visivo che permette all'utente di scoprire se quella sedia Ikea la può comprare solo a Ikea oppure c'è qualcun altro che la fa (Ikea per dirne mille-mila altri).

      Spero sia stato utile
      (O forse già sapevate, in tal caso ignorate! 😄 )

      postato in Internet News
      D
      dr.spot86
    • RE: [Perché proprio ora?] Dal 2012 a... Ora!

      Grazie a tutti per il benvenuto! Lieto di essere qui. 🙂

      postato in Presentati alla Community
      D
      dr.spot86
    • RE: Forum vs Social: andiamo nel futuro ripercorrendo il passato

      Grazie, Giorgio, per lo split della discussione. 🙂

      @Sermatica said:

      Ciao
      e poi c'è chi si ascolta tutti i Webinar del WMF mentre lavora.

      Be', le eccezioni ci sono sempre. 🙂
      Ci sarebbe poi da dividere tra i diversi "modi" con cui una persona apprende. Ad esempio, io sono una capra nell'apprendimento verbale: se mi si parla (a voce), mi distraggo tempo 20 secondi, cerco solo di tenere traccia dei punti salienti, o devo avere di fronte una persona che sa davvero comunicare (eccezion fatta per argomenti di cui ho realmente molto interesse).

      Tutta la mia formazione ed il mio lavoro, infatti, si basano per lo più su lettura/scrittura. Odio i vocali e limito le chiamate.

      In questo comunque rientra di nuovo il discorso social vs forum: nei social le persone sono COSTRETTE ad assorbire (se pure assorbono) informazioni nel modo in cui il social vuole; nel forum, c'è maggiore libertà, e l'approfondimento può avvenire in modalità differenti. Ovvio che nel forum "si scriva", ma chi è interessato all'argomento può andarsi a spulciare altre cose. Nel forum, invece, è difficile che uno vada ad approfondire prendendo spunto da un contenuto e iniziando a ramificarlo per conto suo.

      In sintesi:

      • Social -> Apprendimento costretto (il che porta quasi sempre a "non apprendimento")
      • Forum (o comunque piattaforme in cui non è tutto volatile) -> Mix di apprendimento guidato + autosomministrato (connubio perfetto per crescere realmente, a mio avviso)
      postato in Web Marketing e Content
      D
      dr.spot86
    • RE: [CONSIGLIO] Scommetto che avete il mio stesso problema - Sovraccarico di lavoro

      @mirkonetit said:

      Posso dare la mia esperienza...

      1. Fissare orari di lavoro ben definiti (possono esserci extra ma moderati e veramente importanti)
      2. Lavora 6 (non di più) ore al giorno... se il tuo lavoro richiede parecchio sforzo celebrale non hai rendita oltre
      3. Evita distrazioni. La tecnica del pomodoro (come proposto anche da dr.spot86) funziona bene... diciamo 20 minuti su un progetto, 5 di relax (pensa ad altro non al tuo lavoro) e 5 per guardare email, whatsapp (lavoro) ed altri sistemi di messaggistica.
      4. Tutto ciò che è distrattivo dal lavoro lo fai dopo le tue 6 ore (quindi silenzia ogni chat che non sia lavorativa)
      5. A giornata finita cerca di non ultimare l'ultimo lavoro che hai iniziato:vedrai che domani parti di slancio... io faccio sempre l'esempio della fatica per spostare un grosso peso.. il grosso è all'inizio (il grosso del lavoro di concentrazione lo farà il tuo cervello mentre riposi)
      6. Cerca di divertirti e svagarti dopo le tue ore lavorative.. rimuginare sul lavoro che hai da fare provoca solo stress e non ti permette di riposare
      7. Ricorda che il lavoro che svolgi è solo parte della tua vita... ma è della vita che devi godere.

      Fissati degli obiettivi giornalieri e cerca di concluderli (consiglio uno complesso e due facili) e tieni traccia delle tempistiche (ti serviranno in futuro per ottimizzare tempi e preventivi)

      Altra cosa, per i clienti è sempre tutto importantissimo ed urgente... non farti sopraffare.. valuta.. eventualmente ripianifica il tuo lavoro e chiedi "di più" per la loro urgenza. Avrai maggior gratificazione economica e stai tranquillo che se non ne vale la pena la prossima volta staranno ai tuoi tempi (e li avrai guadagnato in "tempo vita")

      Da sottolineare e ri-sottolineare:

      per i clienti è sempre tutto importantissimo ed urgente... non farti sopraffare.. valuta.. eventualmente ripianifica il tuo lavoro e chiedi "di più" per la loro urgenza.

      (non sempre facile: il chiedere di più a volte fa pensare "Guarda questo snob [per non dire altro]")

      In merito al punto 4:

      1. Tutto ciò che è distrattivo dal lavoro lo fai dopo le tue 6 ore (quindi silenzia ogni chat che non sia lavorativa)

      una curiosità (vi consiglio, se interessa, l'articolo "The Cost of Not Paying Attention: How Interruptions Impact Knowledge Worker Productivity" - non posso ancora linkare, perciò scrivetelo su Google e il primo risultato è quello giusto 😄 ).

      In sintesi: tutte le distrazioni, controllare le notifiche, la battutina del vicino di scrivania, e via dicendo... Sono stimati in costi aziendali **nei soli U.S.A. **di 588 miliardi (588.000.000.000) - cinquecentottantotto MILIARDI - di dollari all'anno.

      Qui si aprirebbe anche un'altra importante parentesi: come fare a discriminare - ad esempio in uffici giovani, dinamici e "smart" - una "distrazione" da un input che potrebbe portare ad un'idea geniale? È un bel dilemma... La soluzione più semplice è impostare un tempo per il brainstorming, un tempo per l'esecuzione, un tempo per la progettazione (che è quello che è giusto fare). Il nuovo problema è che così facendo si potrebbe rischiare di soffocare tutti quegli "Aha moment" che possono risolvere in maniera immediata problemi che sembravano impossibili da risolvere solo un momento prima.

      (e c'è anche da dire che... Quei momenti arrivano quando si è in condizioni di massima rilassatezza; i.e. Stress e sovraccarico uccidono la creatività e la crescita, e favoriscono la stagnazione).

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      dr.spot86
    • RE: Forum vs Social: andiamo nel futuro ripercorrendo il passato

      @Giorgiotave said:

      Lo scrivevo qualche giorno fa:
      Il problema quindi è proprio lì. Nel non saper gestire questa cosa. Nell'alimentare la velocità dell'azione. Ma cosa è che veramente ci viene meno quando abbiamo meno tempo? O meglio, a cosa serve quel tempo? Quel tempo a noi serve per far diventare quella che potrebbe essere una reazione in una risposta. La reazione è automatica, la risposta è quella che invece fai in libertà. Forse la mancanza di tempo provoca una mancanza di libertà.

      Ma che splendido pensiero!

      Con questo entriamo, in sostanza, nel Cognitivismo e di come il Cervello funziona. Non a caso - e non parlo assolutamente di "complottismo" - ci sono teorie che indicano che i media odierni (eh, i social!) stanno spegnendo la nostra parte pensante.

      Ed in effetti... Le risposte sono date "di pancia" (neurologicamente: sistema limbico) senza arrivare "più in alto", essere consapevolizzate e filtrate (neurologicamente: "di corteccia"). La via delle risposte di pancia è perigliosa: ci si sente quasi in dovere di dire per forza qualcosa e, per di più, di dirlo subito. Il pericolo è che ci si convince di qualcosa che si è detto anche se non è stato ben valutato.
      (Siamo animali che con difficoltà ammettono di aver detto qualcosa che in realtà non pensavano; è più facile che troviamo giustificazioni razionali anche se non veritiere).

      --

      Ora ti dico una cosa per cui mi bannerai 😄
      Personalmente: ho silenziato tutte le notifiche, non ho pagine seguite su Facebook, non ho RSS, non ho iscrizioni alle newsletter e... Non ho l'iscrizione al tuo canale YouTube né la campanella attivata.

      Come faccio ad educarmi/informarmi? Dedico del tempo appositamente a queste cose. Seguo 2-3 pagine Facebook in totale, se voglio informarmi su qualcosa, faccio una ricerca estesa su documentazioni "di livello" (e.g. database scientifici, guide ufficiali, etc. + libri tecnici). E, in merito al tuo canale, nella mia App Todoist ho un task di questo tipo:

      "Giorgio Taverniti Video Check [ogni 1° e 3° Martedì del mese]"

      Perché - ok, io forse sono estremo - per me non esiste educarmi/formarmi mentre "faccio altro"; ad esempio, non trovo molto utile ascoltare gli audiolibri "mentre si fa altro" (credo che i contenuti audio siano buoni per news & appunti veloci, non per "insegnare qualcosa").

      Ora sai che almeno uno dei tuoi seguaci è completamente assorbito nei tuoi video quando li vede (e, sì, confermo quel che già ti hanno fatto notare: "Importante" e "Interessante" sono due parole che usi con una frequenza altissima :D).

      PS: io ho continuato su questa discussione "Di presentazione" (non so se è sbagliato), anche se sta prendendo una piega ben diversa e molto istruttiva. :smile5:

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      dr.spot86
    • RE: [Perché proprio ora?] Dal 2012 a... Ora!

      Ciao Giorgio, onorato del tuo benvenuto e che abbia apprezzato l'intervento in quella preziosa discussione.

      Sono felice di poter contribuire e sono d'accordo sulla differenza tra forum VS social o "blog/archivio articoli" VS social. (Impazzisco quando vedo chi scrive articoli ben argomentati e dettagliati, a volte corposi e lunghissimi (paginate!) lasciati in pasto a Facebook, ad esempio, persi nel nulla per sempre [chi diamine si mette a leggere 30 pagine, sui social?!]...).

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      dr.spot86
    • Forum vs Social: andiamo nel futuro ripercorrendo il passato

      Ciao Giorgio, onorato del tuo benvenuto e che abbia apprezzato l'intervento in quella preziosa discussione.

      Sono felice di poter contribuire e sono d'accordo sulla differenza tra forum VS social o "blog/archivio articoli" VS social. (Impazzisco quando vedo chi scrive articoli ben argomentati e dettagliati, a volte corposi e lunghissimi (paginate!) lasciati in pasto a Facebook, ad esempio, persi nel nulla per sempre [chi diamine si mette a leggere 30 pagine, sui social?!]...).

      Pensa che noi abbiamo abolito anche l'interazione tramite Messenger, WhatsApp e Telegram (quest'ultimo è un mezzo prezioso, ma anch'esso percepito come "Instant Messaging"), perché - in parallelo a "forum VS social" - quando si parla di interazioni abbiamo notato che più il mezzo è asincrono, più le persone prestano attenzione, leggono e rispondono con cura (e con la dovuta punteggiatura... :D).

      Stiamo andando nel futuro ripercorrendo il passato, riscoprendo ciò che vale rispetto a ciò che è "comodo". :figo2:

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      dr.spot86
    • RE: [CONSIGLIO] Scommetto che avete il mio stesso problema - Sovraccarico di lavoro

      Ciao a tutti,

      essendo direttamente interessato alla cosa (diciamo che "Mi occupo di questo, dall'altro lato": cioè il recupero, del benessere, del "Fitness" - inteso come adattabilità della persona -) non potevo non intervenire.

      Spero di non sembrare "saccente", il mio è reale desiderio di condivisione. Perché, in fondo, questa è "la mia missione": cercare di far stare bene la gente senza ricette complicate.

      Nella realtà di cui mi occupo (Oukside) l'argomento in essere è all'ordine del giorno e, pensate, è per noi uno dei "9 fattori" che influiscono sul benessere globale. Lo identifichiamo come "Efficiency", e cioè la "Capacità di gestire il tempo organizzandolo senza sprechi per raggiungere obiettivi prefissati.", che è ciò che manca quando si va in burnout / sovraccarico.

      Quest'ultimo (ma non mi addentro ora nel discorso, molto complesso) avviene in quanto l'organismo tutto non riesce più a "mettere in moto", proprio come quando si scarica la batteria dell'auto.

      Non vado troppo lungo e sono qui per condividere dei consigli pratici con voi, che nel corso degli anni abbiamo raccolto e che - non appena ho saputo di questa discussione, visto quanto Giorgio e la community hanno dato a me nel corso degli anni - sono molto utili per "riorganizzarsi".

      Eccoli qui raccolti in maniera coerente in una sorta di "mini guida" (che è effettivamente ciò che forniamo quando una persona si rivolge a noi per essere guidata nel suo miglioramento a tutto tondo)...

      1. Inventario mentale
      Sarebbe utile dividere tutte le "cose da fare" in queste tre categorie:

      • Cose che devo fare (impegni di lavoro, pagare le bollette, fare la spesa, preparare la cena per la famiglia);
      • Cose che sarebbe utile fare (lavare l'auto, pulire il forno, rinnovare le prese elettriche, tenersi aggiornati sulla SEO);
      • Cose che vorrei fare (uscire fuori con il compagno/la compagna, andare a trovare un vecchio amico).

      Si va in burnout perché non c'è un buon equilibrio tra queste categorie o, meglio, come diciamo noi: non si sa come oscillare adeguatamente tra queste categorie.

      **2. Essere cattivissimi
      **Dopo l'inventario mentale, bisogna essere cattivissimi. Sarebbe bene porsi queste domande, per ognuna delle attività elencate:

      • È importante o mi rende schiavo? --> sapete già cosa eliminare
      • È vitale? Sono le cose che, se non fatte, potrebbero portare a conseguenze disastrose (fregarsene degli impegni di lavoro, ad esempio)
      • È rilevante? Sono le cose che, se non fatte, potrebbero portare ad insoddisfazioni (non aggiornarsi sulla SEO, potrebbe comportare che tra 3 anni con un'attività online che arranca).

      Dovete eliminare senza remore tutto ciò non è vitale e non è rilevante. Senza remore.

      **3. Procedere all'azione vera e propria
      **Adesso, delle cose rimaste, si può procedere a trasformarle in progetti soddisfacenti che si integrino "fluidamente" nella propria vita (quelli che chiamiamo "abitudini").

      Ogni progetto dovrebbe avere le seguenti caratteristiche. Se non le ha, allora è opportuno spezzettarlo cosicché ogni "sottoprogetto" le abbia: in sostanza, bisogna trovare il "minimo comun progetto" al progetto principale.

      • Dovrebbe essere a bassa spesa cognitiva, cioè non dovrebbe richiedere rivoluzioni: non "Fare una ricetta fantastica per la famiglia, ma "Fare la lista delle cose da comprare per quella ricetta fantastica";
      • Chiarezza e concretezza, cioè bisogna che l'azione sia limpida e concreta: non "Curare l'igiene dei denti ogni giorno", ma "Dopo ogni pasto, spazzolare i denti per almeno 120 secondi";
      • Dovrebbe essere immediato e tangibile, cioè ogni piccolo passo dovrebbe portare a una conseguenza positiva: non "Imparare la SEO", ma "Vedere l'ultimo video di Giorgio Taverniti e sintetizzarlo in uno schema che stia in un A5" (qui sembra difficile vedere cosa sia "tangibile": lo è la soddisfazione dopo avere imparato qualcosa di nuovo, e soprattutto averlo "fissato" e capito).

      4. Matrice di Eisenhover
      Dopo avere stabilito "piccole azioni semplici e concrete" (queste sono il segreto anche se si volesse costruire un razzo spaziale), si può procedere ancora a smagrire tramite la famosa Matrice si Esenhover: penso la conosciate, ma per completezza, eccola qui:

      [TABLE="class: grid, width: 500, align: center"]

      [TD]Importante[/TD]
      [TD]Decidi subito quando farla[/TD]
      [TD]Falla subito[/TD]
      [/TR]

      [TD]Non importante[/TD]
      [TD]Cestinala o programmala
      molto in là[/TD]
      [TD]Delegala a qualcuno[/TD]
      [/TR]

      [TD][/TD]
      [TD]Non urgente[/TD]
      [TD]Urgente[/TD]
      [/TR]
      [/TABLE]

      --

      **Altri importanti consigli
      **
      Esercizio fisico: quando si è "pieni di pensieri", super-oberati e sembra che non sia possibile pensare a nulla, fare anche soli 5 minuti di esercizio (e.g. i Jumping Jack o delle accosciate sulle gambe e successivi piegamenti [non vado nei dettagli, se occorre: chiedete pure 🙂 ]) aiuta moltissimo

      Sonno: tra finire un lavoro (magari al computer...) e andare a dormire per il sonno, scegliere di andare a dormire per il sonno: durante il sonno il cervello riorganizza le informazioni e si risolverà in un attimo qualcosa che altrimenti richiederebbe ore e ore; se è giorno, so che sembra strano dirlo, ma il tempo si può riavvolgere facendo un pisolino di 20-25 minuti (non di più, meglio). (Utili le App f.lux e twilight, per regolare la luminosità degli schermi, per chi lavora dopo il tramonto).

      Stress: usare la tecnica del pomodoro, cioè assegnarsi di completare dei task semplici in un tempo prestabilito di 25-30 minuti; quando finisce, imporsi di alzarsi, sgranchirsi, guardare altrove se si sta leggendo o lavorando al computer, quindi risedersi dopo 2-3 minuti; dopo 4-5 "cicli" del genere, prendere una macro pausa di 10-15 minuti. (Utilissima anche l'App Todoist.)

      Caffè: non lo fate, non bevete caffè "per tirarvi" su. Andrà sempre peggio (ve lo dice uno che si è letteralmente dopato di caffeina, arrivando a dosi altissime, in un periodo di inconsapevolezza, e successivo BOOM distruttivo su corpo e mente; ci ho messo 18 mesi per recuperare da quel "burnout" da stress e caffeina).

      --

      Per ora è "abbastanza", anche se non è tutto (ma come primo post penso che possa bastare; quel che mi preme di più, è che sia utile). Se occorre qualche ampliamento, sarei davvero felice: come detto, vorrei contribuire in quanto negli anni questa community, Giorgio e tutti i vari canali (GT Idea e così via), mi hanno dato davvero tantissimo.

      Buon riposo. 🙂

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      dr.spot86
    • [Perché proprio ora?] Dal 2012 a... Ora!

      Ciao a tutti,

      sono davvero felice di essere finalmente qui, a scrivere, e non osservare da "dietro le quinte" (come ho fatto dal 2012 🙂 ).

      Brevemente, mi presento (include il motivo per cui mi sono iscritto proprio ora).
      Mi chiamo Vincenzo, mi occupo di una piccola realtà che opera (quasi) interamente sul web e, dunque, non potevo non seguire tutto di Giorgio.

      In uno dei suoi ultimi video, viene indicata una discussione che ha a che fare con ciò di cui nella realtà di cui sopra (Oukside il suo nome) ci occupiamo: fondamentalmente, il benessere (noi lo chiamiamo "Fitness", inteso come adattabilità).

      Visto che Giorgio, questa community, i vari progetti GT Idea e annessi, nel corso del tempo mi hanno letteralmente educato e formato su tematiche importantissime per il mio lavoro odierno, non potevo starmene in silenzio e non partecipare alla discussione (relativa a "Burn out e sovraccarico da lavoro") - ancora non vi ho postato! Ma lo farò a brevissimo -.

      Spero il mio contributo (che, spero di nuovo, sarà continuo, anche se magari "a spot") possa essere utile.

      Voi non lo sapete, ma è anche grazie a voi che oggi, Oukside, è dove è: una realtà piccola ma con un coraggio enorme, che condivide appieno il pensiero di Giorgio per quanto riguarda il volere un mondo dell'informazione migliore.
      (In una delle pagine del sito web, infatti, è citata questa:
      [INDENT]Consideriamo il web un servizio pubblico come l'acquedotto. Non manderemo nelle vostre case acqua inquinata (adattato da E. Biagi)[/INDENT]

      Detto questo, e scusandomi per la lunghezza, a tutti un sincero Grazie. 🙂

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      D
      dr.spot86