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RE: Come compilare FATTURA da lavoratore autonomo esercente attivita musicale.
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RE: Come compilare FATTURA da lavoratore autonomo esercente attivita musicale.
Salve Nicky e Melacanto, leggo solo ora i messaggi, nessun problema ad inviare lo schema di fattura, ma non so come fare qui ad inserire allegato...
Per Melacanto:
l'attività di noleggio attrezzature in realtà non ha nulla a che vedere con quella di Lavoratore autonomo esercente attività musicale, nel senso che:- se vuoi fatturare prestazione di noleggio attrezzature, perché svolgi anche questa attività...beh..devi attivarla all'Ag. Entrate e CCIAA, in quanto questa è tipicamente un'attività commerciale e non professionale, per cui va iscritta nella CCIAA competente e alla Gestione Commercianti Inps (a mio avviso la cosa si "complica" notevolmente, ma cmq fattibile);
- se invece intendi ricevere tu una fattura per noleggiare strumenti da terzi che poi utilizzi durante l'esibizione, allora in quel caso potresti inserire in fattura una voce del tipo "rimborso spese sostenute" esente da enpals e qualsiasi altra forma contributiva... (il senso è che il committente -dove vai a suonare per intenderci- ti rimborsa un costo da te sostenuto per lo svolgimento della prestazione).
Spero di essere stato chiaro
Buon lavoro
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RE: Dicitura sulle fatture dal 1 gennaio 2016, regime forfettario
Sarebbe il caso di verificare nel regolamento dell'Istituto in questione; se nulla è previsto, nessun problema.
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RE: Dicitura sulle fatture dal 1 gennaio 2016, regime forfettario
Sicuramente anche per questo quesito bisogna valutare aspetti differenti:
- se la scuola è pubblica e pone limiti all'esercizio di attività di impresa per motivi di incompatibilità, allora il problema può esserci (da verificare però anche in base al tipo di attività svolta autonomamente);
- se la scuola è privata nessun problema di incompatibilità.
Buon lavoro
Aggiungo che per sua normativa, il regime agevolato 2011 (superminimi) non poneva di base vincoli di incompatibilità tra lavoro autonomo e dipendente, mentre per i dipendenti pubblici di vari settori -come gli insegnanti- sussiste il divieto di svolgimento di attività di impresa o da dipendente (a prescindere comunque dal regime, agevolato o meno), per questo bisogna vedere di che tipo di scuola si tratta e di che tipo di collaborazione/lavoro si tratta...
Saluti -
RE: Dicitura sulle fatture dal 1 gennaio 2016, regime forfettario
Beh, anche se la partecipazione al 25% non determina un vero e proprio controllo decisionale dell'azienda, assume natura di "Partecipazione Qualificata" e potrebbe, ma -ripeto- potrebbe, portare l'ufficio a fare considerazioni poco favorevoli; purtroppo, come già menzionato nella precedente risposta, al riguardo non è possibile fornire un orientamento univoco.
Tuttavia, se mi trovassi personalmente nella situazione del tuo cliente opterei, qualora possibile, per una di queste soluzioni:- lasciare l'incarico di amministratore per preservare la quota; o, viceversa
- cedere la quota per conservare l'incarico
e contemporaneamente stare tranquillo.
Mi spiace non poter dare una risposta più concreta, ma purtroppo è argomento molto controverso.
Saluti
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RE: Dicitura sulle fatture dal 1 gennaio 2016, regime forfettario
Buongiorno Asorosa,
non sono riuscito a rispondere prima in quanto ho avuto problemi di accesso al sito, password ecc...
Ad ogni modo il tuo quesito ha un duplice aspetto da tenere in considerazione:
il primo, di facile risoluzione, riguarda il fatto che non è preclusa la possibilità di accedere al forfettario per gli amministratori di srl in regime ordinario (quindi non "trasparenti"), ma questo vale per tutte le attività COMMERCIALI; difatti, un esercente attività commerciale (non professionale) nel regime forfettario può essere tranquillamente amministratore di srl (non trasparenti) esercenti attività commerciali;
il secondo è un po' più complesso e riguarda una fattispecie non strettamente collegata al regime fiscale, ma alla caratteristica del soggetto in questione e quindi da valutare in base al caso specifico...mi spiego meglio:
un avvocato (o un commercialista, un ingegnere, ecc) è di per sé un professionista e, a prescindere dal regime fiscale adottato, non può essere imprenditore, causa conflitto di interessi; la domanda è: quando si acquisisce la qualifica di imprenditore che va in conflitto di interessi con la qualifica di professionista? per meglio comprendere la questione farò alcuni esempi:- se l'avvocato con p.iva (e ripeto, qui non interessa il tipo di regime fiscale adottato, la questione è di carattere generale) è amministratore di una srl avente ad oggetto attività professionali (es. società tra avvocati o comunque di servizi professionali) nessun problema;
- se l'avvocato con p.iva è amministratore di una srl commerciale (es. un ristorante o un negozio di abbigliamento, ecc...) emerge la problematica che richiede una riflessione più approfondita:
2.1) se l'avvocato con p.iva è solo amministratore e non socio, si assume che lo stesso sia svolgendo un incarico (quello di amministratore) per un suo cliente, e pertanto l'Ag. Entrate non pone limite in quanto lo stesso non risulta essere qualificabile come imprenditore, ma l'esercizio dell'incarico può rientrare nell'ambito dell'attività professionale;
2.2) se l'avvocato con p.iva è amministratore e socio della srl allora si ritiene che: a) se la quota di partecipazione nella società è rilevante (es. socio al 50%) si assume che lo stesso abbia un potere decisionale forte, si pensi al voto in assemblea, e pertanto lo stesso ha acquisito la qualifica di imprenditore e non può svolgere contestualmente l'attività professionale!; b) se la partecipazione in srl è minoritaria e quindi lo stesso non ha un potere decisionale rilevante, non assume qualifica di imprenditore (al riguardo non so dire quale deve essere la percentuale massima di proprietà quote srl, sul fatto non esiste un parere chiaro e delineato dell'Agenzia la quale - difatti - valuterebbe singolarmente caso per caso).
Si deve inoltre tener conto che la qualifica di "imprenditore" comporta anche degli obblighi previdenziali ecc... che sono diversi da quelli dei professionisti.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro per una prima riflessione sul caso, in quanto la questione prospettata non è di semplice risoluzione e soprattutto non ha una definizione di tipo standard e deve essere valutata per il singolo caso specifico, di cui non hai esposto - e quindi non conosco - le caratteristiche.
Qualora, dopo aver analizzato il tuo caso specifico, ti accorgessi di aver adottato una soluzione contraria a quanto sopra e quindi a "rischio controlli" e conseguente contestazione della posizione del soggetto, puoi sempre riparare adottando al più presto una soluzione diversa che chiarisca al Fisco (e di conseguenza anche all'ente Previdenziale) la posizione del tuo cliente (avvocato).Per qualsiasi altro chiarimento, o qualora avessi bisogno di una consulenza specifica, puoi contattarmi anche in privato.
Saluti e Buon Lavoro -
RE: Dicitura sulle fatture dal 1 gennaio 2016, regime forfettario
si, start up si intende nuova attività, mai svolta prima (nel tuo caso ovviamente non si considera il praticantato come attività, quindi di fatto è nuova attività);
si, il codice 2 lo mette lui quando ti compila il modello per apertura p.iva;
sì, beneficerai del 5% per 5 anni e poi 15% (sempre che null'altro cambi in questi anni...)
il mio parere: sì, guardare al futuro ma tenere anche in considerazione che lo Stato ogni anno dice "questo è l'ultimo regime" e puntualmente lo cambia! -
RE: Dicitura sulle fatture dal 1 gennaio 2016, regime forfettario
Bgiorno SalvoAlex
in merito al tuo quesito ti confermo che con la nuova legge di stabilità 2016 tutti i precedenti regimi agevolati sono stati abrogati (fatta eccezione per chi vi aveva già aderito e lo sta adoperando per gli anni residui).
Pertanto le nuove p.iva dal 2016, come la tua che dovrai aprire, hanno la possibilità di accedere al regime pagando l'imposta del 5% per i primi 5 anni passando poi al 15% dopo, purché si tratti effettivamente di StartUp e conservino negli anni i requisiti per permanere in tale regime.
Non so se per l'apertura della tua P.IVA ti rivolgerai ad un consulente o vorrai procedere autonomamente, in ogni caso ricorda di inserire il codice "2" nel quadro "B" nel modello AA9/12 nella sezione "regime fiscale agevolato" in quanto in sede di apertura c'è l'obbligo di comunicare all'Ag. Entrate l'intenzione di beneficiarne (pur se di fatto il regime forfettario è considerato "naturale").
Buon lavoro -
RE: Come compilare FATTURA da lavoratore autonomo esercente attivita musicale.
Salve Niky
ho letto ora la tua email...
ai miei clienti nella tua stessa posizione ho preparato un file per emissione fattura secondo il seguente schema
Imponibile prestazione: € 100,00
Ritenuta contributiva Enpals c/lavoratore: € 9,19 (solo per far visionare al committente la specifica, puoi anche non inserirlo)
Compenso Netto percepito: € 90,81 (solo per far visionare al committente la specifica, puoi anche non inserirlo)
Contributi Enpals c/committente: € 23,81
Totale fattura: € 123,81
Rimborsi spese: € 10,00 (solo se giustificabili a mio avviso)
Netto a pagare: € 133,81
Pertanto concordo sulla tua prima ipotesi, più conveniente; infatti in tal caso il contributo a tuo carico, sommato a quello che ti fai corrispondere dal committente è pari al 33%, ossia € 33,00 nel caso suesposto.
Inoltre puoi tranquillamente riportare in fattura la voce della rivalsa.
Infine puoi aggiungere i rimborsi spese, vedi sopra.
In definitiva l'imponibile da portare in dichiarazione è pari ad € 100,00 a prescindere da chi paga i contributi (che ricordo essere sempre fissi al 33% dell'imponibile prestazione, a nulla rilevano i costi sostenuti); la rivalsa sul committente è infatti una possibilità, non un obbligo.
Saluti -
RE: Dicitura sulle fatture dal 1 gennaio 2016, regime forfettario
La riflessione fatta da Carmelo è corretta e anche la dicitura indicata. Ai miei clienti ho lasciato la seguente dicitura:
*Operazione senza applicazione dell?IVA ai sensi dell?articolo 1, comma 58, Legge n. 190/2014, *regime forfettario.
*Si richiede la non applicazione della ritenuta alla fonte a titolo d?acconto come previsto dall?art. 1, **comma 67, Legge n. 190/2014.
*
Qualcuno potrebbe aggiungere, "...così come modificati dalla L. 208/2015" ma lo ritengo superfluo per le considerazioni già fatte da Carmelo.
Da non dimenticare invece che, qualora la fattura sia di importo superiore ad ? 77,47, va applicata la marca da bollo da ? 2,00 sull'originale (che deve essere acquistata precedentemente o al max lo stesso giorno dell'emissione per non incorrere in "evasione da bollo" che comporta il pagamento minimo a titolo di sanzione di altra marca da ? 2,00) e in tal caso, per essere precisi, si può aggiungere il seguente testo:
*Imposta di bollo assolta sull?originale. ID xxxxxxxx * (si mette l'identificativo della marca attaccata sull'originale ma, come detto, solo se la fattura supera 77,47 euro totali, altrimenti non serve).Saluti e buon lavoro a tutti
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RE: Ditta individuale e contributi enpals
Per Katia1984:
ho letto solo ora il tuo post e concordo su alcune cose, mentre non sono convinto di altre.
In particolare, concordo sul fatto che ogni collaboratore verserà il 33% dei contributi Enpals sul proprio compenso, così come anche tu devi versarli sull'intero compenso lordo ricevuto! infatti la normativa previdenziale Enpals prevede, a differenza di tutte le altre casse di previdenza di professionisti (commercialisti, avvocati, ingegneri, ecc), che il pagamento della contribuzione avvenga sul compenso lordo percepito e non sul netto residuo dei costi sostenuti. Questo è particolarmente svantaggioso per i lavoratori autonomi esercenti attività musicale e nel tuo caso, a mio avviso, l'unico modo che hai per evitare l'assoggettamento della somma intera (? 1.000) a contribuzione 33%, per poi andarla pure a dividere con altri collaboratori, è quella di far sì che gli stessi fatturino la propria prestazione direttamente al committente, come fai tu (ovviamente ciascuno per la propria quota).
Ad ogni modo la contribuzione è sul compenso e non su eventuali rimborsi spese.
Per quel che concerne il contributo previdenziale del 9,19% trattasi della quota destinata all'Enpals a carico del lavoratore che esegue la prestazione e quindi è la quota che, qualora sia il committente a provvedere agli adempimenti (incluso il versamento dei contributi in tuo favore), allora dovrai sottrarla dal compenso di ? 1.000, provvederà dunque lui a versarla insieme alla quota a suo carico del 23,81% (per un totale dunque del 33%); in caso sia tu a provvedere a tutti gli adempimenti Enpals (incluso il rilascio del certificato di agibilità, il versamento dei tuoi contributi, ecc), il che è funzionalità permessa solamente ai lavoratori autonomi esercenti attività musicale tramite una sezione dedicata sul sito dell'Inps (ex gestione Enpals), in tal caso dovrai versarli sempre entro il 16 del mese successivo e riepilogarli con la denuncia mensile del 25 del mese (come fa normalmente il datore di lavoro). Dubito sulla possibilità di inserire in fattura una maggiorazione del 9,19%, che invece è una trattenuta a tuo carico, in qualità di lavoratore, e non l'opzione di una rivalsa.
A disposizione per ulteriori chiarimenti.
dott. Paolo Russo