No, il caso armani era ben più ostico.
Il signor armani, titolare di un timbrificio, si è registrato armani.it usando il proprio cognome secondo il diritto previsto dalle assegnazioni dei domini.it blindando la registrazione secondo due punti (cognome, nome azineda). Tuttavia, secondo una diatriba legale durata una vita, si è deciso che un marchio registrato è superiore in termini di diritti rispetto non solo al cognome ma alla logica del "chi primo arriva".
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