Sono un ex-minimo dal 2012, ora nel regime ordinario e ho sempre versato l'iva annualmente (nel 2013, 14 e 15).
Quest'anno ho deciso di rimanere nell'ordinario e di non passare al forfetario.
Il commercialista mi ha detto che devo cominciare a versare l'iva ogni trimestre e non posso più versarla annualmente.
E' vero?
Grazie!
dex
@dex
Post creati da dex
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Versamento iva annuale
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RE: Finanziaria Tremonti 2011 - Novità importanti sul regime dei contribuenti minimi
Ripropongo le mie domande:
[LEFT]DOMANDA 1
Il limite dei 30.000 ? per gli ex-minimi è da intendersi:
[/LEFT]- iva inclusa xyz+IVA21=30000
o - iva esclusa ossia 30000+IVA21=36300
DOMANDA 2
Mi potete spiegare in cosa consiste la "detrazione a favore dei lavoratori autonomi" da sottrarre all'ammontare irpef da pagare.
Grazie
- iva inclusa xyz+IVA21=30000
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RE: Finanziaria Tremonti 2011 - Novità importanti sul regime dei contribuenti minimi
[LEFT]DOMANDA 1
Il limite dei 30.000 ? per gli ex-minimi è da intendersi:
[/LEFT]- iva inclusa xyz+IVA21=30000
o - iva esclusa ossia 30000+IVA21=36300
DOMANDA 2
Mi potete spiegare in cosa consiste la "detrazione a favore dei lavoratori autonomi" da sottrarre all'ammontare irpef da pagare.
SFOGO
Non capisco poi bene questa cosa della mera prosecuzione.
Da quello che ho capito serve per evitare che chiunque possa aderire al nuovo regime che sicuramente è favorevole fiscalmente solo per convenienza e non per vera necessità riguardo l'attività.
E qui sono d'accordo altrimenti ogni dipendente verrebbe indotto a farlo.Per quanto riguarda la mia situazione la cosa non torna però.
Io sono fuori dai superminimi perchè prima di aprire piva ero cocopro.
Però ho aperto piva nel 2010, sono già un libero professionista e non stò in nessun modo approfittando della cosa.Quindi non mi sembra giusto l'essere penalizzato in questo modo. E dico penalizzato perchè con una tassazione cosi bassa dei superminimi si crea una concorrenza sleale per non pensare che uno che ha 20 anni se gli va bene può pagare tasse al 5% per 15 anni.
Grazie
- iva inclusa xyz+IVA21=30000
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RE: Finanziaria Tremonti 2011 - Novità importanti sul regime dei contribuenti minimi
Io rispetto tutti i requisiti per il regime dei minimi attuale.
Per il nuovo regime la questione che non capisco è la "mera prosecuzione di attività precedente".Fermo restando che solo l'AdE può fare chiarezza, ma dovrebbe darsi una mossa. Una persona deve poter almeno pianificare cosa fare nel 2012, ci vuole un minimo di tempo.
Mia situazione
- Fino marzo 2008 mai lavorato
- marzo 2008 - luglio 2010 co.co.pro. unico committente
- luglio 2010 in poi PIva regime minimi (unico committente, stesso di prima,
stessa tipologia lavoro)
In linea di massima direi che sono fuori dal regime al 5%, in quanto questa sembra prosecuzione, anche se non è ancora chiaro se vale per i contratti parasubordinati, ma visto che il decreto è obbiettivamente fatto per fregare la gente direi di si.
L'unica speranza mi viene da un'interpretazione del Sole 24 Ore, che come requisiti dice:
"Inizio o proseguimento attività dal 1° gennaio 2008, oppure nessuna attività nei tre anni precedenti"
Questo mi fa pensare che io proseguo un'attività intrapresa comunque dopo il 1° gennaio 2008, quindi potrei starci ancora dentro.
Articolo Sole del 19/09/2011
google.it/url?sa=t&source=web&cd=1&ved=0CBwQFjAA&url=http%3A%2F%2F93.63.249.189%2Fnews%2F2011%2F09%2F19%2F2011091902397500006.PDF&rct=j&q=2011091902397500006.PDF&ei=pkOQTue1Cc7MswaYoNQc&usg=AFQjCNGKVQUGFVgCpTmpGlQ_Ajz21LRB5g&cad=rja -
RE: Acconti da pagare per piva aperta nel 2010
Grazie, sei stato chiarissimo.
Esiste un manuale o qualcosa con tutte queste regole?
Per esempio uno per la compilazione della dichiarazione. -
RE: Acconti da pagare per piva aperta nel 2010
Grazie della pazienza.
Si, ho un po' di confusione.
Preciso che per fortuna ci pensa il mio commercialista a fare le cose in modo corretto mentre io voglio solo comprendere un po' la situazione.Quello che intendo è che io ho tutti clienti piva quindi fatturo sempre con ritenuta.
Nota: uso irpef come sinonimo di impostat sost. irpef
Su 20.000 vuol dire 4.000 di ritenute
Date le spese in realtà l'irpef da pagare sarebbe 3.800
Quello che chiamo, forse impropriamente credito, sono i 200 di differenza.
I mie dubbi erano
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L'IRPEF è già stato pagato con le ritenute qundi non va più pagato a giugno, anzi sono a credito.
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Gli acconti si pagano sui 3.800 ?
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Quei 200 possono essere usati a scalare dall'inps questo stesso anno?
In pratica cosa si può fare con quei 200 euro?
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RE: Acconti da pagare per piva aperta nel 2010
@trust said:
Perchè sottrai le spese anche al reddito?
Il reddito è già un valore al netto dei costi, quindi devi applicare l'aliquota del 20% a 19.000 euro.Hai perfettamente ragione, ho erroneamente scritto reddito invece di fatturato e poi ho continuato a portare avanti l'errore.
@trust said:
Inoltre il calcolo degli acconti e del saldo va effettuato sull'importo risultante dal rigo differenza tra imposta netta e ritenute subite.
Quindi dato che nel tuo caso le ritenute subite nel 2010 sono state pari a 400 euro, risulta quanto segue:
19.000 x 20% = 3.800 euro
3.800 - 400 = 3.400 euro
3.400 x 99% = 3.366 euro
I acconto : 3.366 x 40% = 1.346,40 euro
II acconto : 3.366 x 60% = 2.019,60 euro
Ok, ora ho capito che il credito viene usato per calcolare gli acconti, ma poi viene restituito l'anno successivo o può essere scalato per esempio dall'INPS?
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RE: Acconti da pagare per piva aperta nel 2010
Grazie mille per la risposta!
Quindi la situzione corretta sarebbe la seguente:
Fatturato: 20.000 Spese: 1.000 Reddito: 19.000 INPS (26.72%): 19.000 x 26.72% = 5.076,80 Imposte (20% su reddito - spese) (Niente INPS e acconti nel 2010) (19.000 - 1.000) x 20% = 3.600 Credito di 400 dato il pagamento con rit. acc. in fatture sui 20.000 I° acconto IRPEF = IRPEF x 40% = 3.600 x 40% = 1.440 I° acconto INPS = INPS x 40% = 5.076,80 x 40% = 2.030,72 Totale da pagare a giugno = INPS + I° acc. INPS + I° acc. IRPEF = 5.076,80 + 2.030,72 + 1.440 = 8.547,52 ```I dubbi sono: - L'IRPEF va pagato comunque (e poi viene restituito) o essendo stato pagato tramite rit. acc. in fattura è un capitolo chiuso? - Il credito IRPEF viene applicato immediatamente o l'anno successivo? Per completare il quadro gli acconti di novembre sono:
II° acconto IRPEF = IRPEF x 60% = 3.600 x 60% = 2.160
II° acconto INPS = INPS x 40% = 5.076,80 x 40% = 2.030,72
INPS_2011 + Acconti_INPS_2011 + Acconti_IRPEF_2011
= 5.076,80 + (2.030,72 + 2.030,72) + (1.440 + 2.160)
= 12.738.24 -
RE: Acconti da pagare per piva aperta nel 2010
C'è qualcuno che può rispondere per favore!
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Acconti da pagare per piva aperta nel 2010
Vorrei sapere cosa andrò a pagare quest'anno.
Ho aperto la partita iva nel 2010.
Faccio un esempio con cifre tonde su cui ragionare
Fatturato: 20.000
Spese: 1.000Reddito: 19.000
INPS (26.72%): 19.000 x 26.72% = 5.076,80
Imposte (20% su reddito - spese - INPS)
(20.000 - 1.000 - 5.076,80) x 20% = 2.784,64 = Imposte
DOMANDA 1
Avendo io sempre fatturato con ritenuta d'acconto ho versato una cifra superiore ai 2.784,64 dovuti (date le spese sottratte).
Cosa si fa con questo credito?DOMANDA 2
Acconti su imposte
Da quello che ho capito gli acconti per il 2011 si calcolano sulle imposte del 2010, precisamente il 99%.La base di calcolo sarebbe quindi: 2.784,64 x 99%
da pagare al:
- 40% a giugno
- 60% a novembre
E' corretto?
DOMANDA 3
Si pagano anche acconti per l'INPS?
DOMANDA 4
Questa domanda è un po' slegata dal resto, ma la faccio qui per evitare di aprire un altra discussione.
Se io acquisto un auto del valore di 12.000 ? iva compresa
detraggo come spese 6.000 ? ma ai fini dei 15.000 ? nel triennio
valuto il 50% al netto dell'iva ossia 5.000 ?.
E' corretto?Grazie mille anticipatamente!
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RE: Dubbi vari regime dei minimi
Grazie mille Siantona, scusa se insisto:
- Io faccio questo calcolo. Sbaglio
Lordo annuo = 23880
INPS = 23880 x 26,72% = 6380,736 (deducibili al 100%)
spese = 1000 (commercialista quindi deducibili al 100%)
Lordo imponib. = lordo - inps - spese = 23880 - 6380,736 - 1000 = 16499,264
tasse 20% su lordo imponibile = 16499,264 x 20% = 3299,8528
netto = lordo - inps - tasse = 23880 - 6380,736 - 3299,8528 = 14199,4112Il netto diviso 12 mensilità non fa 1300/mese ma 1183
- Il mio dubbio è: come libero professionista consulente informatico non dovrei versare alla gestione separata INPS?
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Dubbi vari regime dei minimi
Salve a tutti, sono in procinto di aprire la piva con il regime dei minimi, ho letto tutte le discussioni degli ultimi 6 mesi ed ho parlato con un commercialista, ma sono ancora pieno di dubbi.
La situazione è essenzialmente questa: lavoro a progetto da due anni, ma ora io e il mio datore di lavoro, chiamiamolo così, stiamo rivedendo un po' la situazione.
Il punto di arrivo è quello di avere per me 1300 ? netti al mese per 12 mensilità.
Il mio boss è disponobile a versarmi il lordo che possa coprire tutte le spese necessarie, quindi sia tasse (20%) che contributi previdenziali (26,72% nel 2010).Siamo stati dal suo commercialista, ma ci sono un po' di cose che non mi convincono!
- 1 -
Il lordo calcolato dal commercialista per avere questa cifra è di 23880 ? (1990x12) quindi netto 15600 (1300x12)
Nel calcolo il commercialista ha tenuto conto di 1000? di spese (sua parcella annuale, quindi credo deducibili al 100%)
Il calcolo torna?Leggendo i vari post ho capito questo:
Lordo annuo = 10000
INPS = 10000 x 26,72% = 2672 (deducibili al 100%)
Lordo imponibile = lordo - inps = 10000 - 2672 = 7328
tasse 20% su lordo imponibile = 7328 x 20% = 1465,60
netto = lordo - inps - tasse = 10000 - 2672 - 1465,60 = 5862,40
Eventuali spese concorrerrebbero nel ridurre la base inponibile (es: 100% commercialista, 50% laptop)
Ora, se come lordo prendo i 23880 e tralascio le spese il netto mensile che mi viene è 1166.
Non ho ben capito come ha conteggiato le spese nel tutto ma se le sottraggo alla base imponibile (-1000) e basta il netto mensile viene 1183 e comunque non ci siamo.
Il mio esempio è corretto? E il ragionamento sulle spese?
- 2 -
Io sono prevalentemente programmatore! Noi facciamo software personalizzato, qundi c'è tutta la fase di
analisi, ecc...
Il commercialista mi ha detto che essendo questa opera di ingegno mi conviene registrarmi come libero professionista consulente informatico, e fin qui sono d'accordo.
Quello che non mi torna è che mi ha detto che non verserò i contributi alla gestione separata ma a quella ordinaria via dichiarazione.
E qui poi si contraddice con il discorso del 26,72%.
Leggendo nel forum, invece, mi sembra di capire che il libero professionista debba versare alla gestione separata, dove per altro ho già versato per due anni come co.co.pro.
Mi sbaglio?- 3 -
Codici di attività:
Premetto che io fatturo al mio datore che però prende commessa da un terzo
Attività prevalente:
- scrittura software da zero (sia web che tradizionale)
- mantenimento software preesistente del mio datore
Attività secondarie:
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progetto e creazione siti web (no e-commerce ma siti vetrina per aziende/privati)
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sviluppo software mio senza committente. Io ho un sw gestionale creato da me posso venderlo? Fare un sito per promuoverlo?
Inquadrandomi come consulente posso fare tutto questo?
Ho altre domande, ma per ora mi fermo qui!
Grazie anticipatamente! -
RE: Realizzazione software, contratto e licenza
Scusate l'insistenza, è anche festa scusatemi, ma nessuno è in grado di aiutarmi?
Le cose che mi interessano di più sono?
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Diritti d'autore. Ho scritto il software per cui sono miei no? Eventuali parti pensate assieme ma scritte da me cambiano la questione?
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Da privato che cede il software in licenza d'uso non esclusiva posso scrivere un contratto d'uso su carta intestata a mio nome con tutte le clausole del caso e farlo sottoscrivere al cliente?
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Che obblighi ho verso il cliente? Ovviamente risolverò ogni bug e problema, ma c'è altro?
Grazie!
-
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Realizzazione software, contratto e licenza
Ciao a tutti, già da un po' leggo le discussioni in questo utilissimo forum.
Grazie a voi ho fatto senza intoppi la mia prima, e unica per ora, ritenuta d'acconto. Spero che questa sia la sezione corretta in cui esporre il mio problema.Premetto che oggi mi sono letto praticamente tutti i post delle sezioni legale e commerciale, ma non ho trovato niente di conclusivo (per quanto un forum possa permetterlo), quindi credo che possa essere utile anche ad altri.
Veniamo al mio problema.
Io sono un privato cittadino, non sono iscritto a nessun albo e non ho partita IVA. Sto realizzando un software piuttosto consistente per un'azienda che a sua volta lo girerà ad un suo cliente.
Per ora, anche se ho quasi finito, non abbiamo parlato molto di come comportarci e non abbiamo stipulato nessun contratto. Quello che abbiamo deciso (a voce) è che loro mi pagano il software e lo girano al cliente. Non ci sono problemi di superare i 5000 euro per cui mi faccio pagare con RA.Quello che voglio è rimanere proprietario del codice sorgente e garantirmi tutti i diritti sul futuro utilizzo del software e cedere in licenza d'uso non esclusiva perpetua una copia del software al cliente finale, anche se attraverso un intermediario (Azienda).
Vorrei stipulare un contratto in cui espongo chiaramente i miei diritti e doveri , la natura del software, la licenza d'uso, il supporto tecnico, i futuri ampliamenti, ecc...Alcune domande:
- Non avendo stipulato alcun contratto scritto, e verbalmente avendo dato solo disponibilità a farlo, per ora la proprietà intellettuale del software e tutti i diritti associati sono miei, sono ancora in tempo a fissare tutti i paletti del caso?
- Avendo discusso assieme le funzionalità e la struttura di base del software (successivamente da me elaborati in autonomia) possono loro accampare qualche diritto nonostante non abbiano mai messo mano e nemmeno visto il codice sorgente?
- Io vendo all'azienda rivenditrice per cui una volta chiariti i miei rapporti con essa e stipulato un contratto i rapporti con il cliente a cui vendono sono totalmente a loro carico?
- Da quello che ho capito il software è un'opera di ingegno tutelata abbastanza bene dalle leggi. Per cui è automatico che chi la progetta e la realizza ne è proprietario. Ci sono passi nella legge vigente che possono prestarsi a fraintendimenti e rischi?
- Io da privato cittadino posso redigere un contratto tipo le EULA dei vari software in cui espongo la licenza d'uso (es.: il sottoscritto XYZ concede al cliente un licenza ad uso non esclusivo....)?
- E' meglio che stipulo il contratto direttamente con il cliente finale o va bene anche se faccio un contratto del tipo produttore-rivenditore con l'azienda intermediatrice?
- Qualcuno è mai stato in una situazione simile e conosce o ha utilizzato contratti di questo tipo?In realtà ho ancora un sacco di domande, ma per il momento mi accontento di queste.
Mi scuso se ho scritto castronerie legali e vi ringrazio anticipatamente!
Ciao!!!