Parlando da semi-neofita quale sono, mi trovo d'accordo sul discorso "svalutazione". Credo che c'entri anche questo, nella marea di calcoli che si fa il buon Google per tirar giù i ricavi dei poveri publisher...
Ad ogni modo ritengo che se un sito ha, ad esempio, un banner, un insieme di link e un blocco di ricerca, possa essere al riparo dall'inflazione di impressioni e permettersi, ragionevolmente, di pubblicarle pressochè su tutte le pagine (ad eccezione di alcune tipo mappa del sito, eccetera)... o sbaglio?
Sul tema dello smartpricing, trovo particolarmente sensato e interessante il discorso che esponi - etimo (a proposito, chiarissimo, complimenti davvero) - sulla vista a medio termine che google puà avere relativamente alle quote di mercato e alla crescita del fatturato. C'è in gioco l'azionista, il shareholder, e ogni mossa è esponenzialmente più delicata.
Sicuramente una prospettiva importante è quella di crescere in ricavi pubblicitari, allargando lo spread fra ciò che viene riconosciuto ai publisher e ricevuto dagli inserzionisti.
Più probabilmente, verranno toccati i margini sui publisher, erodendone via via i guadagni. Critico sarebbe toccare chi ti porta i soldi in cassa...anche perchè ha la forza contrattuale che il 99% dei publisher non ha.
Altre soluzioni potrebbero essere eventuali acquisizioni, che però vedo di tipo più trasversale (ovvero allargamento dei servizi) piuttosto che diretto (di competitor diretti quali motori di ricerca et similia).
Ciao
Daniele