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    @colmar

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    Post creati da colmar

    • Collaboratore d'impresa in S.r.l.

      In una s.r.l., la cui compagine sociale è equamente ripartita tra due sorelle (50%), c'è un dipendente che è marito di una delle due socie.

      A seguito di un'ispezione dell'INPS l'ufficio ha disconosciuto l?inquadramento come lavoro subordinato del dipendente e l?ha inscritto d?ufficio alla gestione speciale settore commercio.

      Se da un punto di vista strettamente economico questo può rappresentare un bene sorge un problema di natura fiscale.

      Fino ad ora infatti quest?ultimo avevo potuto documentare i suoi redditi mediante busta paga e modello CUD, ora, non essendoci più il rapporto di subordinazione non so come poter documentare al fisco i redditi percepiti.

      A mio avviso l?unica soluzione è la seguente:

      • denunciare all?ufficio del lavoro un rapporto di lavoro parasubordinato (occorre poi capire che tipo rapporto)
      • elaborare una busta paga per il compenso percepito SENZA alcuna ritenuta previdenziale (dovendo oramai versare alla gestione speciale come commerciante)
      • denunciare ai fini previdenziale il minimale e l?eventuale eccedenza
      • denunciare al fisco il compenso percepito rettificato in sede di dichiarazione degli oneri versati.
        Cosa ne dite?
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      C
      colmar
    • RE: nome di dominio e partita iva

      mi sembra abbastanza superfluo il tuo appunto sul "prima il cognome poi il nome"… data l’ovvietà della questione. Inoltre ciò che ho voluto sottolineare con il mio intervento è che una ditta individuale si identifica nel cognome e nel nome del titolare. Non a caso lo stesso modello di “dichiarazione di inizio attività, variazione dati o cessazione attività ai fini iva” nella sezione “dati identificativi” specifica che deve indicare la denominazione della ditta, se esistente, ovvero il cognome e nome del contribuente, ciò significa che non posso intestare la mia partita iva semplicemente ad un nome di fantasia… forse stiamo dicendo la stessa cosa, ma parlamme e nun ce capimme

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      C
      colmar
    • RE: costo commercialista

      a me risulta che il contribuente può portare tutte i suoi "totali" e chiedere assistenza, però forse prima di arrivare li con il trolley pieno di documenti presso l'ufficio è bene fare una telefonatina...

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      C
      colmar
    • RE: subingreso azienda

      giuro non voglio insistere, ma questa cosa proprio mi fa impazzire... ti faccio un esempio. Mi è capitato per una cessione azienda tra una ditta ed una società che il notaio sostenevaa che la cessione doveva essere resa pubblica mediante suo atto, mentre il comune (nel mio caso di Roma) accettava la semplice scrittura privata registrata presso l'Agenzia delle Entrate... chi sbaglia?

      postato in Consulenza Fiscale
      C
      colmar
    • RE: nome di dominio e partita iva

      Le autorizzazioni cui ho fatto riferimento sono quelle amministrative richieste dal comune di appartenenza in caso di commercio elettronico (con conseguente iscrizione in CCIAA), non avendo ben capito quale seconda attività tuo marito si accinge a svolgere.

      Quanto al nome, per capirci meglio, se tuo marito si chiamasse Mario Rossi e vendesse frutta, sulle fatture potrebbe tranquillamente scrivere:
      “Frutteria tutti frutti”
      di mario rossi
      Codice fiscale
      Partita Iva
      Indirizzo…

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      C
      colmar
    • RE: costo commercialista

      Se posso esserti utile posso dirti che l'Agenzia delle Entrate offre un servizio gratuito di assistenza al contribuente nell'elaborazione del Modello Unico. Da quanto dici il tuo regime contabile è molto semplice e di conseguenza potrebbe rientrare nei limiti entro cui gli adempimenti sono praticamente nulli.
      Potresti prendere in considerazione l’ipotesi di contattare un consulente per farti indottrinare per la tenuta della tua contabilità e successivamente usufruire del servizio di cui sopra.

      Quanto alla spesa per il commercialista ritengo che poco più di 80 euro al mese non sia una cifra esorbitante, se però il servizio offerto è completo e professionale.

      postato in Consulenza Fiscale
      C
      colmar
    • RE: nome di dominio e partita iva

      Vediamo se posso esserti utile.
      Il tuo commercialista ha ragione nel dire che la "ditta individuale" si identifica nel nome e nel cognome del titolare. Tuttavia, se intendi esercitare attività connessa all’informatica che richiede l’utilizzo del web, aldilà delle autorizzazioni amministrative che dovrai richiedere, puoi comunicare tale intenzione all'Agenzia delle Entrate mediante apposita comunicazione.

      Inoltre, tuo marito può tranquillamente esercitare una seconda attività semplicemente aprendo un secondo codice attività da associare alla P.I. preesistente e tener due regimi contabili separati.

      Quanto alla necessità di aprire una nuova P.I. a tuo nome non ne vedo l’esigenza, visto quanto detto poc’anzi.

      Infine in merito alle “tasse” da pagare brevemente posso dirti che sono funzionali al reddito dichiarato.

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      C
      colmar
    • RE: subingreso azienda

      A me risulta che la donazione è valida anche se si rende pubblica la scrittura privata mediante registrazione presso l'Agenzia delle Entrate. Perchè sostieni che occorre obbligatoriamente ricorrere alla pubblicità mediante notaio?

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      C
      colmar
    • subingreso azienda

      Ciao a tutti,
      sto assistendo un piccolo imprenditore nella donazione della propria attività a sua figlia.
      Il comune (di Roma) ha contestato che ai fini del buon fine della procedura occorre che prima faccia registrare l'atto di donazione alle parti.
      A me questa cosa non risulta, nel senso che sapevo non occorresse la registrazione dell'atto, essendo la donazione priva di un corrispettivo. Sapete darmi dei riferimenti normativi che conntemplano questo tipo di adempimento, centra qualcosa il Decreto Bersani?
      anticipatamente grazie

      colmar

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      C
      colmar
    • RE: Professionista e Studio associato

      grazie ancora.

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      C
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    • RE: Professionista e Studio associato

      Grazie Paolo,
      come sempre sei molto chiaro e diretto nelle risposte che dai in questo forum.
      Ma mi chiedo..... dato che in uno studio associato i soci rispondono illimitatamente e solidalmente per le obbligazioni sociali e che requisito fondamentale è l'dentificabilità della prestazione nell figura del professionista, non potrebbe crearsi una situazione di confusione nella duplice posizione del professionista tale da ledere gli interessi della clientela assistita?

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      C
      colmar
    • Professionista e Studio associato

      Buongiorno a tutti,
      avrei bisogno di confrontarmi con voi sul seguente quesito.
      Se un gruppo di professionisti (appartenenti alla categoria delle professioni c.d. "non protette") decidono di associarsi, possono mantenere ciascuno la propria partita iva ed eventualmente continuare ad esericitare anche autonomamente la professione, ovvero l'incompatibilità per conflitto di interessi impedisce tale ultima soluzione?

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      C
      colmar
    • RE: partita iva

      ciao e benvenuto,
      in linea di massima, e in stretta considerazione di quelle che sono le disposizioni normative in termini di deducibilità fiscale, le spese che potrai portare dedurre dal reddito devono essere strettamente correlate all'attività che svolgi..... solo per fare un esempio se la tua attività consiste in consulenze nel campo informatico....... dovresti evitare di farti fatturare la "racchetta da tennis regalata a natale alla nipotina"....
      Scherzi a parte.... ti consiglio di consultare il tuo commercialista per ogni singola voce di spesa che ti suscita perpressità

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      C
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    • RE: Domande sulla partita IVA

      Ciao Ilenia,
      per esercitare la professione di traduttrice ed interprete è sufficente che tu ti apra una partita iva presso un ufficio dell'Agenzia delle Entrate e che ti iscrivi alla gestione spearata dell 'Inps.
      Quanto al commercialista, nessuno ti "obbliga" ad averlo, tuttavia la consulenza di un professionista potrà esserti utile nei vari adempimenti contabilie e fiscali che cui saria tenuta

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      C
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    • RE: REGIME AGEVOLATO NUOVE INIZIATIVE (art. 13 L. 388/00)

      La detrazione la calcoli sulla spesa sostenuta ma la "sottrai" dall'irpef dovuta per l'anno 2007

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      C
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    • RE: Libero professionista - attività di grafico - basta la p.iva?

      In linea di massima sono tenuti alla registrazione in CCIAA tutti coloro che svolgono una delle attività previste dall'art. 2195 del C.C. “*Sono soggetti all'obbligo dell'iscrizione nel registro delle imprese gli imprenditori che esercitano: *
      1) un'attività industriale diretta alla produzione di beni o di servizi;
      2) un'attività intermediaria nella circolazione dei beni;
      3) un'attività di trasporto per terra, per acqua o per aria;
      4) un'attività bancaria o assicurativa;
      5) altre attività ausiliarie delle precedenti.
      Le disposizioni della legge che fanno riferimento alle attività e alle imprese commerciali si applicano, se non risulta diversamente, a tutte le attività indicate in questo articolo e alle imprese che le esercitano”.

      L’obbligo di iscrizione è perciò connesso ad un duplice presupposto:

      1. che l’attività si esplichi in forma di impresa;
      2. che l’attività si esplichi in un determinato campo (vedi sopra)

      Per queste ragioni il professionista non è tenuto ad iscriversi in CCIAA

      Speri di esserti stato utile.

      postato in Consulenza Fiscale
      C
      colmar
    • RE: REGIME AGEVOLATO NUOVE INIZIATIVE (art. 13 L. 388/00)

      Ciao Scianzi,
      spero di esserti utile nel dire che se per "nuove attività produttive" intendi quelle introdotte con la Legge 388/2000, devi sapere che in questo caso i redditi andranno assoggettati ad imposta sostitutiva, quindi non avrai diritto di usufruire delle detrazioni sull'irpef. Tieni conto inotre che la detrazione spettante in caso di riqualificazione energetica andrà calcolata sull'imposta dovuta per l'anno in corso (2007).
      Spero di esserti stato utile.

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