corvojoe11, faccio un esempio , forse particolare, ma che nella realtà scatena pareri opposti.
Svolgo l'attività di programmatore informatico da libero professionista e i corsi di aggiornamento sono ( meglio: sarebbero, ...per chi avesse tempo di farli tutti) un continuo.
Quelli di profilo più 'serio' sono spesso tenuti in lingua inglese e a volte anche all'estero.
Arrivando al sodo: se io volessi frequentare un corso di lingue 'full-immersion' per poter padroneggiare meglio la lingua inglese e frequentare più proficuamente questi incontri di aggiornamento, come faccio a dimostrare che queste spese sono 'direttamente' connesse alla mia attività di programmatore?
Chi è di vedute larghe non si scompone, ma chi è più dubbioso spinge verso una linea più prudente, ovvero non considera tali spese come detraibili.
Ovviamente mi farebbe piacere leggere il parere di tutti quelli che ne sanno più di me.
Grazie 1000
clint
@clint
Post creati da clint
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RE: detrazione corsi formazione
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RE: Spese telefoniche
@clint said:
A me sfuggono tante cose...tanto per cominciare il perchè di una tassa mensile tanto alta, ma lasciamo perdere...
Come hai riportato, il nuovo testo di legge non fa più la distinzione tra le spese soggette o non soggette alla tassa di concessione governativa.
Se un dettaglio che prima era indicato e adesso non lo è più, vorrà pur dire qualche cosa...e siccome stiamo parlando italiano non ci dovrebbero essere grosso dubbi, invece...
Nel mio caso l'ostacolo più grande viene dalla compagnia telefonica che, pare dico pare, non rilasci un documento fiscalmente valido per la deduzione dei costi del servizio di abbonamento 'non business'.
Quasi quasi vado a vedere se trovo qualche novità sulla nuova finanaziaria, tanto per curiositàNegativo.
Non riporta nè modifiche nè precisazioni
Amen -
RE: Spese telefoniche
@Nimue del Lago said:
Scusate ma io mi ricordo che prima era così:
[INDENT]art.102 nuovo Tuir,comma 10-bis (art.67 vecchio tuir):[/INDENT]
[INDENT]Le quote di ammortamento, i canoni di locazione anche finanziaria o di noleggio e le spese di impiego e manutenzione relativi ad apparecchiature terminali per il servizio radiomobile pubblico terrestre di comunicazione soggette alla tassa sulle concessioni governative di cui all'articolo 21 della tariffa allegata al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 641, come sostituita dal decreto del Ministro delle finanze 28 dicembre 1995, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 303 del 30 dicembre 1995, sono deducibili nella misura del 50 per cento.[/INDENT]
Ora c'è l'art. 102, comma 9:[INDENT]Le quote d?ammortamento, i canoni di locazione anche finanziaria o di noleggio e le spese di impiego e manutenzione relativi ad apparecchiature terminali per servizi di comunicazione elettronica ad uso pubblico di cui alla lettera gg) del comma 1 dell?articolo 1 del codice delle comunicazioni elettroniche, di cui al decreto legislativo 1º agosto 2003, n. 259, sono deducibili nella misura dell?80 per cento.[/INDENT]
(Non entro nel merito della nuova finanziaria che non ho avuto ancora il coraggio di leggere :bho:)
Questo significa che non è più richiesta la tassa di CCGG business? (cioè quella di ? 25,82)
Però prima la volevano! Anche in questa risoluzione ad esempio ne ho conferma. Cosa mi sfugge?A me sfuggono tante cose...tanto per cominciare il perchè di una tassa mensile tanto alta, ma lasciamo perdere...
Come hai riportato, il nuovo testo di legge non fa più la distinzione tra le spese soggette o non soggette alla tassa di concessione governativa.
Se un dettaglio che prima era indicato e adesso non lo è più, vorrà pur dire qualche cosa...e siccome stiamo parlando italiano non ci dovrebbero essere grosso dubbi, invece...
Nel mio caso l'ostacolo più grande viene dalla compagnia telefonica che, pare dico pare, non rilasci un documento fiscalmente valido per la deduzione dei costi del servizio di abbonamento 'non business'.
Quasi quasi vado a vedere se trovo qualche novità sulla nuova finanaziaria, tanto per curiosità -
RE: Spese telefoniche
@Partitadoppia said:
In merito alla deduzione delle spese rifatti al post n° 4 di questa stessa discussione.
Le "COMPAGNIE TELEFONICHE" devono distinguere i contratti BUSINESS da quelli PRIVATI poiché sui primi si paga la tassa di CCGG.
E' pertanto legittima la loro risposta.
Ti ringrazio per la risposta.
Infatti, il post n° 4 è quello che mi aveva convinto che non fosse necessario un abbonamento 'business' per poter mettere in deduzione le spese telefoniche (il testo della finanziaria non riporta questa distinzione, quindi....), ma parla di mettere a costo una 'fattura'.
Mi aveva fatto nascere qualche perplessità l'addetta al centro tim quando mi ha detto che quella che arriva a fine mese non è una vera fattura e quindi non potevo usarla per la deduzione spese. Siccome il contratto prevede una durata minima di 24 mesi (con penale), non vorrei trovarmi in mano un documento insignificante ai fini fiscali per i prossimi 2 anni. -
RE: Spese telefoniche
A questo proposito proprio oggi stavo per sottoscrivere un abbonamento non business con tim e alla mia richiesta di inserire la mia partita IVA per la fattura mi viene risposto che la fattura che viene inviata a fine mese non può riportare la partita iva del cliente (io). Questo è possibile solo per gli abbonamenti business.
Il dubbio è: questa pseudo-fattura prevista per gli abbonamenti 'non business' può essere utilizzata per la deduzione spese e detrazione IVA nella mia attività di consulente informatico?