@i2m4y said:

Ciao e benvenuto,

posso suggerirti di leggere il topic top sulle collaborazioni occasionali.

La "collaborazione meramente occasionale" potrà servirti per iniziare qualche attività sporadica di consulenza informatica (non di cessione di beni).

Se invece quello che hai in mente è qualcosa di continuativo, che prevede certamente la vendita di beni allora non potrai che aprire almeno una impresa individuale.

Trovi tantissimi topic su questi argomenti ed un topic top con le guide all'apertura di una attività.

Paolo

Ciao, anche io sono uno studente, e ho un'idea per fornire servizi di tipo informatico a strutture ricettive. Mi sono documentato, e ho capito che per ottenere ciò ho 2 strade: lavorare con un contratto, che può essere a progetto ad esempio, oppure lavorare come consulente esterno, ed in questo caso fornirei prestazioni non occasionali, quindi da quel che ho capito è obbligatorio che apra una partita iva (1 domanda: ma è possibile lavorare con la ritenuta d'acconto senza partita iva? Non ho ben chiaro cosa sia questa ritenuta d'acconto).
Posto che decida di aprire una partita iva (l'apertura è gratuita, ho capito bene?) in qualità di persona fisica (che differenza c'è tra persona fisica, lavoratore autonomo, professionista?), ho visto che per me sarebbe applicabile il regime dei contrib. minimi in franchigia, visto che suppongo che il mio ciclo di affari (se cosi si può chiamare) non superi i 30000 euro.
In questo regime, quali sarebbero le spese reali per me?
Esempio: a fine anno ho ottenuto 5000 euro come ricavi. Quanti di questi pago in imposte con il regime dei contribuenti minimi?

Altra domanda: c'è differenza fra impresa individuale e lavoratore autonomo o professionistra? Se si, tutti e due devono pagare irpef, inps e inail?

Ringrazio chiunque possa darmi una risposta! Ho già visitato il sito dell'agenzia delle entrare, ma non sono riuscito a capire al 100%.