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    Post creati da cechy

    • RE: Professione di Tributarista?

      @i2m4y said:

      Alt.... informati bene prima, magari presso www.cndc.it o l'ordine locale.
      A memoria infatti la laurea in giurisprudenza non ti consente di divenire "Dottore Commercialista".
      Comunque la pratica da "dottore commercialista" si fa presso un "dottore commercialista".

      Non so dirti se hai invece la possibilità di divenire "ragioniere e perito commerciale", so che serve il diploma di ragioneria ed ora anche loro hanno introdotto la necessità di laurea.... forse vale anche la tua.
      Consiglio di chiedere ai ragionieri.

      Paolo

      Caro Paolo,
      **la laurea in Legge è superiore (credits) di quella in Economia e Commercio, e poi, un ragioniere, ha il titolo per fare gli esami di stato! **
      Ergo, se hai solo il diploma di laurea in scienze economiche + sei ragioniere, fai 3 anni di praticantato; se invece sei laureato (4 o 3+2) e sei pure laureato, farai solo 2 anni di praticantato per gli esami da commercialista.
      Quindi i due titoli (iscr. rag. o dott. comm.) hanno due percorsi formativi diversi però, ..... diamo risposte concrete e certe!
      Ciao. :fumato:

      postato in Consulenza Fiscale
      C
      cechy
    • RE: Professione di Tributarista?

      @i2m4y said:

      Ciao e benvenuto.

      Ci tengo a tenere ben, ma ben distinto il titolo di "dottore commercialista" (o "commercialista") dal nome di "tributarista".

      Il primo si ottiene per legge solo rispettando un percorso formativo ben definito:

      • laurea specialistica
      • tirocinio triennale presso altro dottore commercialista abilitato da più di 5 anni
      • esame di stato su circa 12 materie presso una università
        e prevede l'iscrizione obbligatoria ad un Ordine cui sono demandati tra gli altri:
      • vigilanza sugli iscritti
      • norme deontologiche
      • obbligo di formazione professionale continua e vigilata degli iscritti
      • provvedimenti disciplinari

      Un percorso ed una gestione tesa a garantire il pubblico interesse con la massima qualità possibile.

      Il nome "tributarista" è assolutamente libero senza necessità di alcunchè e senza vigilanza alcuna.... anche per un diplomato alle scuole elementari.

      Quelle sono semplici associazioni, riconosciute come il wwf (per capirci), che trattano però temi tributari... ma l'iscrizione a quelle non è presupposto necessario per l'utilizzo del nome "tributarista".

      Logicamente da tutto ciò potrebbe discendere una differenza sul profilo qualitativo delle prestazioni ricevute dal cliente finale.

      Paolo

      Caro Paolo,
      quello che dici è vero ....... ma un pò ....... incompleto ed inesatto!
      **Infatti: **
      1) con il diploma di laurea (3 anni) occorrono 3 anni di praticantato per poi fare gli esami quale "commercialista"
      **2) con la laurea [ex vecchio ordinamento di 4 anni ovvero 5 anni (3+2)] quindi solo 2 anni di praticantato e poi gli esami di Stato per il titolo. **

      **La LAPET e l'INT sono associazioni di categoria che rappresentano i "tributaristi" iscritti prima del blocco normativo (CCIAA) e che si battono per il riconoscimento dei diritti degli associati. **
      Tieni presente che tra questi ci sono anche professori universitari, ragionieri, laureati in economia e commercio, avvocati, revisori dei conti e pure, però, "vecchi contabili" cui la precedente normativa consentiva l'iscrizione alla CCIAA quale perito oppure "esperto".
      Non saprei chi potrebbe essere più preparato dei due tra un neo laureato praticante in uno studio o un ragioniere che da 30 anni lavora nel ramo contabile-tributario, con difesa in CT, di una società di medie dimensioni; però, ti voglio dire .......... COME L'ABITO NON FA IL MONACO, COSI' il TITOLO NON FA IL "COMMERCIALISTA-FISCALISTA-TRIBUTARISTA" SERIO E PREPARATO!
      **Ciao a tutti. **:fumato:

      postato in Consulenza Fiscale
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