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    Post creati da calogero.dimino

    • RE: [Digg] Qualcuno che utilizza Digg, Stumble Upon o simili?

      Intendi diversificare nel tempo?
      Se una "notizia" è nuova, è sempre bene diffonderla il prima possibile. :wink3:

      Proprio riguardo all'uso che si fa dei social bookmarks, ho aperto un altro post qui

      :ciauz:

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      calogero.dimino
    • [Altro] Social bookmarking, cosa ci piace?

      I siti di social bookmarking, come ben sapete, organizzano il loro contenuto tramite l'uso di etichette.

      E' facile registrarsi e segnalare un risorsa.

      • Tali risorse si possono immagazzinare, individuare ed ordinare nel tempo (proprio grazie alle etichette, all'opera di bookmarking).
      • Tali risorse si mettono a disposizione degli altri utenti del servizio (da qui, social).

      In questo post, anche se un po' datato, sono segnalati alcuni dei più popolari social bookmarks come del.icio.us, digg, diggita, oknotizie.

      Prendendo in considerazione fattori quali la facilità di utilizzo, l'interattività, l'aspetto grafico, l'aggiornamento dei contenuti... cosa vi piace e cosa proprio non gradite di questi servizi? Cosa migliorereste?

      :ciauz:

      Social: Altro

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      calogero.dimino
    • RE: Prodotti aste a ribasso

      @wak_kes said:

      prendono i prodotti gratis

      In realtà non prendono i prodotti gratis. Li pagano per il loro valore o al prezzo di ingrosso.
      Certo, poi ci possono essere particolari accordi per le aziende che stanno studiando il lancio di un nuovo prodotto
      e vogliono avere dei dati relativi alle aspettative dei potenziali clienti,
      compresi valore assegnato e prezzo che si è disposti a pagare per un bene.

      Tanto per fare un pò di chiarezza 🙂
      Non vince l'asta semplicemente chi fa l'offerta più bassa.
      Vince chi risulta essere l'unico (o il primo in ordine temporale nel caso in cui si verifichi che non ci sia nessun unico)
      ad aver formulato l'offerta più bassa.

      Es.

      3 utenti offrono 1 euro
      1 utente offre 2 euro
      2 utenti offrono 3 euro
      1 utente offre 4 euro

      Vince l'utente numero due (1 utente offre 2 euro) in quanto unico per quell'offerta,
      che poi è più bassa rispetto anche all'altro unico.

      Chi partecipa alle aste paga un tot per fare le proprie offerte:
      da qui i guadagni di questo tipo di società di aste.

      postato in Web Marketing e Content
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      calogero.dimino
    • RE: Alta visibilità

      @mariox said:

      ciao a tutti,
      mi è stata commissionata un attività di marketing a 360° per una ditta che produce biscotti.
      Ora l'obiettivo di questa ditta è quella di farsi conosvere sia in italia che all'estero.
      Qulai tecniche principali secondo voi dovrei utilizzare? io ho pensato:

      1- Key advertising (uso di parole chiave strategiche quindi motori di ricerca)

      2- Campagna banner

      saptreste indicarmi anche altri settori che magari adesso mi sfuggono? anche per l'estero

      Grazie

      Naturalmente per Key advertising intendi sia in chiave organica che in ppc 🙂

      Ci aggiungi una campagna di comunicati stampa ed article marketing,
      non solo nei siti specializzati a fare ciò ma con determinati spazi
      all'interno di siti e portali vicini al target della tua azienda.

      Già queste attività prenderanno buona parte del tuo tempo e delle tue risorse...
      ma ci si potrebbe sbizzarrire con viral di vario tipo (di cui comuque è più difficile garantire e calcolare risultati).

      Comunque ti direi di appoggiarti anche verso la comunicazione off line
      da campagne sms a cs, da volantinaggio a pubblicità media tradizionale. 🙂

      postato in Web Marketing e Content
      C
      calogero.dimino
    • Virgilio è tornato

      "Virgilio è tornato!
      Collegati subito a www.virgilio.it,
      il primo portale italiano vi aspetta numerosi!"

      Recita così un sms pubblicitario mandato ai clienti Tim.

      Come fossimo in una classica telenovela, personaggi che vanno,
      altri che vengono, crisi d'identità, ripensamenti, morti che resuscitano.
      E, trattandosi di Virgilio, mai ritorno dall'oltretomba fu più azzeccato.

      Nel messaggio pubblicitario si asserisce "primo portale italiano"...
      eppure a suo tempo era stato sacrificato in favore di Alice :rollo:

      Primo portale forse in nome di una vecchia moralità,
      ma non supportato dai numeri.
      Meglio della Telecom sta sicuramente la Wind con Libero
      sia in termini di visite che di unici,
      anche se non per tempo medio su pagina e durata per visita.

      Virgilio ed Alice restano uniti in una sorta di ermafrodismo.
      Prima separati, poi da Virgilio il redirect verso Alice, ora da Alice verso Virgilio
      ma con pagine interne che rimangono su Alice, almeno per ora.

      Il portale graficamente si stende su tonalità blu
      con qualche rosso (Alice) o arancio (Virgilio) che mette in evidenza.
      Nella struttura pressoché anonima da portale generalista,
      nulla ci ricorda né il vecchio, né un nuovo Virgilio.

      Cosa ne pensate? 🙂

      postato in Web Marketing e Content
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      calogero.dimino
    • RE: Web Directory per ricavare introiti

      Anche io la penso come xtiger.. creare qualcosa che possa essere di interesse per gli altri.

      Tu già nel titolo hai scritto xxx per ricavare introiti... e Stefano, giustamente ti ha indicato due strade abbastanza pragmatiche per raggiungere tale finalità...

      Ma oltre al tuo scopo, non pensi ce ne possano essere altri?
      Una directory a cosa serve realmente?

      Offre realmente un servizio a qualcuno? O va a finire con l'aggiungersi alle migliaia che già vi sono per essere sfruttata dai webmaster per guadagnare un millesimo di pr?

      Se i contenuti sono troppo scarsi e di poca importanza, potresti non venire premiato da pubblico e motori... di conseguenza non vi sarebbe traffico per generare buoni introiti 🙂

      postato in Web Marketing e Content
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      calogero.dimino
    • RE: web marketing in USA

      @Stefano said:

      Quindi si deve utilizzare una mail personale (es. [EMAIL="[email protected]"][email protected][/EMAIL]), niente [EMAIL="[email protected]"][email protected][/EMAIL]

      Non necessariamente.
      Importante non usare mittenti falsi.

      Un conto è se come mittente dell'email viene visualizzato "Da Stefano" ed il reale mittente è Stefano con [EMAIL="[email protected]"][email protected][/EMAIL], un altro conto è se l'email è se come mittente dell'email viene visualizzato "Da Google" ma il mittente è Stefano con l'indirizzo sempre col suo indirizzo [EMAIL="[email protected]"][email protected][/EMAIL] 🙂

      :ciauz:

      postato in Web Marketing e Content
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      calogero.dimino
    • RE: web marketing in USA

      Alcuni punti chiave:

      • **Sono vietate false o ingannevoli informazioni nell'intestazione del messaggio. **"Da" ed "A" e tutte le informazioni sul percorso devono essere chiare ed identificare la persona che ha inviato l'email.

      • Proibito l'oggetto del messaggio ingannevole.

      • **Obbligatorio dare al destinatario la possibilità di non ricevere più email ed essere cancellato dalla lista. **Si possono creare delle liste che permettano all'utente di non ricevere certi tipi di messaggio ma è obbligatorio dare la possibilità di poter scegliere di non ricevere più alcun messaggio pubblicitario. Se il meccanismo è automatico, deve funzionare per almeno 30 giorni dall'invio dell'email commerciale. Se l'utente richiede di non ricevere messaggi, si hanno 10 giorni lavorativi di tempo per fermare l'invio delle email. E' illegale vendere gli indirizzi di gente che ha scelto di non ricevere email.

      • **Le email commerciali devono essere chiaramente identificate come pubblicità e devono includere un valido indirizzo postale fisico del mittente.**Ci sono normative più severe per i messaggi pornografici, ma non mi sembra questo il caso 🙂

      • Sono previste multe che la raccolta di indirizzi email da siti o web services che hanno pubblicato una chiara nota in cui si proibisce il trasferimento dell'indirizzo email allo scopo di mandare email.

      • Vietato generare indirizzi email attraverso la tecnica del "dictionary attack" (combinazioni di numeri, lettere etc)

      • Vietato usare script or altri metodi automatici per registrare acount multipli o user accounts al fine di mandare email commercialiVi sono anche una serie di divieti riguardanti la trasmissione di email per notizie riservate e sicurezza informatica...
        ma l'unico punto che ci potrebbe interessare in questo caso è:

      • Vietato registrare account o nomi di dominio usando informazioni che falsificano l'identità di colui che si sta registrando.Per le multe ci possiamo sbizzarrire... abbiamo golosi piatti da 2000 $, 5000$, 11000 $ ed i più fortunati possono anche vincere soggiorni in qualche carcere americano 🙂

      postato in Web Marketing e Content
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      calogero.dimino
    • RE: Grassetto per una parola non ricercata

      @kru said:

      probabilmente dipende da un nuovo metodo di selezione di Google, che utilizza sinonimi, parole simili, punteggiatura ecc.

      Guarda questo caso:
      http://www.google.it/search?hl=it&q=distributori+informatici&btnG=Cerca&meta=

      Entrambe le parole falsate 🙂

      Il metodo non è proprio nuovo... da almeno tre anni ha spinto parecchio in questa direzione. Nelle serp si notava solo in alcuni periodi... probabilmente di test.
      Però ora mi sembra siano più incisivi anche nel renderlo evidente a chi cerca... ovvero nella *presentazione *della serp, e dando un peso ancora maggiore a determinati parametri 🙂

      postato in News Ufficiali da Connect.gt
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      calogero.dimino
    • RE: [TEST] - Hotel Giorgio Tave e l'importanza della prominenza delle kwd

      @Stuart said:

      Quindi avendo letto il thread ispiratore, pertanto i miei interventi e quelli degli altri partecipanti, posso dedurre che concordi con me sulla prominenza come fattore NON necessario al fine di avere un documento posizionabile con successo ?
      Stuart

      Come ho detto, incide ma in misura piccola. La sua incidenza è maggiore con la concomitanza di altri fattori, ma ciò vale per tutti i fattori determinanti.
      In ogni caso, NON è strettamente necessario, altri elementi incidono molto di più 🙂

      Per quanto riguarda l'ordine dei link, questo test è vecchio, presenta delle lacune, e le cose oggi sono molto cambiate 😉
      Cmq dare un'occhiata nn fa mai male 🙂

      Esperimento normale grassetto corsivo

      postato in SEO
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      calogero.dimino
    • RE: [TEST] - Hotel Giorgio Tave e l'importanza della prominenza delle kwd

      @Stuart said:

      Il test è nato sulla scorta delle affermazioni dei sostenitori della prominenza come fattore importantissimo negli algoritmi di ranking. Nella mia personalissima accezione della questione, se un fattore è considerato importante allora sarà la sua incidenza sarà anche tendenzialmente immune (o superiore) all'incidenza di altri fattori che possono entrare in gioco nel posizionamento di un documento.
      [...]
      Perchè se lo fosse, dovremmo per forza declassare la prominenza da fattore importante, a "fattore come altri".
      .Stuart

      Ho letto anche il 3d che aveva ispirato il test 😉
      Pur avendo un peso e pur considerando gli eventuali risultati del test... ci sono così tante variabili che incidono... che è praticamente impossibile trarre delle conclusioni in senso assoluto... insomma... anche io penso che sia un fattore tra i fattori... certo, con una incidenza... ma piccola 🙂

      postato in SEO
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      calogero.dimino
    • RE: [TEST] - Hotel Giorgio Tave e l'importanza della prominenza delle kwd

      @Stuart said:

      Mi servivano 3 link, in apparenza uguali e a condizioni paritarie, solo per favorire l'indicizzazione dei documenti.
      Non ho posto grande attenzione all'ordine in cui li ponevo.

      [...]

      In ogni caso se la prominenza di una kwd è un fattore così importante, non sarà certo l'ordine di uscita di un link a determinare il successo o l'insuccesso in serp di un documento, non credi? 🙂

      .Stuart

      L'ordine dei link incide... in che misura, a noi comuni mortali non ci è dato saperlo... 😉

      Chiamiamo la prominenza di un kwd fattore A
      e l'ordine di uscita dei link fattore B

      Se non teniamo sotto controllo il fattore B,
      come facciamo a constatare il posizionamento per il fattore A?

      Ed ancora le variabili
      A1 per la key in alto
      A2 media
      A3 in basso

      B1 per il link messo per primo
      B2 medio
      B3 ultimo

      Quante combinazioni abbiamo?
      Quale sarà il peso totale di ogni combinazione?
      E se ci fosse un "premio" di peso al verificarsi di una data combinazione?

      Come fai a stabilire che la pagina x si posiziona prima della pagina y a causa di A1 se incide pure B1 (in relazione ad un B2 e un B3)? Sarà stato a causa di A1 o B1?

      Se nn mi sbaglio hai tenuto uguali tag, metatag, peso della pagina, peso dei paragrafi, testo, etc etc...
      Uno dei fattori (non sappiamo se e quanti altri ce ne siano) che non puoi tenere fermo è l'ordine dei link, per cui devi reiterare la prova fino a tenerlo sotto controllo.

      @Stuart said:

      Guardando bene, la prima risorsa linkata è quella con le keyword nel paragrafo centrale. Immediatamente sotto è linkata la pagina con la key più in basso, e come ultimo link viene il documento con la keyphrase più prominente.
      Nella firma invece, viene prima il documento con la prominenza maggiore, a seguire quella intermedia, e poi quella con la kphrase più bassa.
      Un principio tutto sommato democratico, che non favorisce un documento piuttosto che un altro.

      Il fattore B presenta un altro duplice aspetto.
      Si trova in questo topic, e nella tua firma.
      B inciderà in relazione a questo singolo topic BT
      B inciderà nella tua firma BF

      BT e BF non hanno forse peso diverso?
      BF non si sfaccetta ancora nelle centinaia di topic scritti? BF1 BF2 BFn che potrebbero incidere in misura minore, uguale, maggiore rispetto a BT?

      Io prenderei sono una pagina da cui fare partire i link, che sia questa o un'altra creata appositamente.

      Dopodiché ripeterei più volte la prova variando l'ordine dei link.
      Se al variare dell'ordine dei link il risultato non cambia, il fattore A ha un peso maggiore rispetto a B e possiamo stabilire se vi possa essere differenza tra A1, A2, A3 ed in quel caso procedere con le prove. 🙂

      postato in SEO
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      calogero.dimino
    • RE: [TEST] - Hotel Giorgio Tave e l'importanza della prominenza delle kwd

      L'ordine in cui vengono presentati i link, sia in questa pagina, sia in firma, non pensi possa incidere? 😉

      postato in SEO
      C
      calogero.dimino
    • Grassetto per una parola non ricercata

      http://www.google.it/search?sourceid=navclient&hl=it&ie=UTF-8&rls=GGLJ,GGLJ:2006-39,GGLJ:it&q=antonino+nacci

      Sa che Antonio o Antonino sono molto simili...
      in realtà si tratta di due parole diverse...

      1. Non mi suggerisce "Forse cercavi"
      2. Mi evidenzia "Antonio" nonostante non è quello che cercavo
      3. Lo evidenzia non al posto adi Antonino, ma assieme ad Antonino se sono entrambi presenti in una pagina
      4. Ciò non accade togliendo la seconda parola di appoggio (in questo caso Nacci)
      5. Ciò, come ci si giustamente ci si aspetta, non accade con una ricerca esatta (con le virgolette)

      Il dizionario di appoggio riconosce come più esatta una determinata coppia di termini al posto di una non comune o già archiviata... e questo è normale.
      Quello che mi stranizza è la compresenza nell'evidenziazione del termine effettivamente ricercato e di quello non ricercato e l'assenza di un minimo di avvertimento... indipendentemente dal peso che possa avere la parola evidenziata.

      Mi sapete fornire altri casi?

      postato in News Ufficiali da Connect.gt
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      calogero.dimino
    • RE: dipendente + p. iva. , possibile?

      @Icelord said:

      un minimo INPS da versare cmq se non erro e si aggira intorno ai 2400 ? o qualcosa del genere. Ma posso sbagliarmi su questo.

      Se ha già un lavoro come dipendente, i contributi li versa già attraverso quel lavoro e quindi, da libero professionista, potrebbe anche farne a meno. Comunque meglio parlarne con un commercialista e valutare, eventualmente, il caso specifico. 🙂

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
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      calogero.dimino
    • RE: Un logo rilancia il Bel Paese nel turismo

      @4ustat said:

      ragazzi STILE !!!

      noi siamo l'Italia non abbiamo bisogno di pastrocchi colorati per farci notare !!

      il simbolo e' molto stiloso e sobrio, direi perfetto. quei pastrocchi spagnoli e greci e francesi sembrano solo fatti per le vacanze estive... il nostro e' un marchio di tutto quello che e' l 'ITALIA

      Pastrocchi?
      Quei pastrocchi trasmettono qualcosa, colpiscono, comunicano e lasciano il segno.
      A prova fatta ricordo abbastanza facilmente, ma soprattutto con piacere,
      il logo spagnolo o greco piuttosto che l'Italiano 😞

      Quest'ultimo rispetta i canoni classici di un logo, facilmente riproducibile,
      pochi colori, forme semplici e quindi può definirsi, forse più degli altri logo in senso classico.
      Ma a livello comunicativo lascia senza parole: non originale, non comunicativo, freddo.
      Cosa comunica? Cosa ci vuole dire? Cosa ci vuole trasmettere?
      Sobrio? Noioso... forse. Perfetto? Per cosa?

      Se non lo avessi letto non avrei intuito il messaggio..
      vengono dichiarati il movimento, flessibilità e la fantasia... si leggono a fatica.
      Espresse e coniugate in malo modo... o in maniela banale e poco congruente.
      Ha ragione Toscani, l'unica cosa che si salva è l'eleganza della I in Bodoni 🙂

      Anche quello francese è un logo classico, ma più forte.
      Innovazione, e direi molto ben riuscita, negli altri due casi.
      Guardate quello spagnolo... esprime chiaramente tutta la passione, la bellezza spagnola.
      Vengono espressi fantasia e controllo, una libertà apparentemente selvaggia, in realtà calibrata...
      un movimento preciso.
      E lo fa con i colori e le forme di Mirò, altamente comunicative, spesso visibili altrove...
      una continua pubblicità al paese iberico.

      E cosa dire della Grecia? Giocano col sole e col mare apparenetemente in maniera banale...
      ma abilmente richiamano la culla della civiltà nelle forme e nei concetti.
      Dall'acqua nasce tutto, dai viaggi attraverso il mare si è cercata la conoscenza...
      e la civiltà greca, la sua cultura sono stereotipamente rappresentate nella classica colonna di un tempio.
      Quell'onda infatti non riproduce altro che un capitello ionico o corinzio...
      il cui contenuto si può collegare, ludicamente, con i concetti di cui sopra. 🙂

      Ahi ahi... come si va indietro qui da noi! :rollo:

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    • RE: Ignorance Marketing

      @Tambu said:

      se ne parla anche qui
      [mini]marketing: Compiti a casa di guerriglia [il blog del marketing minimale]

      😄

      Io direi di andare in luoghi più vicini alla fonte 😉 😉

      viral marketing

      :ciauz:

      Oltre alle tecniche di misurazione, all'impostazione della campagna...
      Concentriamoci sul viral marketing legato ad un concetto specifico,
      parliamo, come avevo proposto, di come far diffondere idee, prodotti,
      curiosità, visioni, opinioni, correnti di pensiero, tecniche, (o far credre incefficaci alcune tecniche)...
      sfruttando l'ignoranza...
      se ciò sia giusto o meno, quali tecniche siano più o meno lecite 😉

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    • RE: Agenzia immobiliare, caratteristiche sito e marketing

      @roro said:

      -pubblicità con annunci esca, in sostanza mi suggerisci di descrivere in maniera generica ed "appetibile" per l'utente ad es. 4/5 immobili, e se all' utente arriva il messaggio/percepisce che siano gli UNICI in vendita/affitto dell'agenzia?

      Quando a casa ti arriva il volantino del supermercato con le offerte... mica
      pensi di trovare solo quei prodotti! Però quelli attraggono ed al
      supermercato trovi poi sia i prodotti in offerta che altri...
      che puoi presentare per altri vantaggi 😉
      Ogni prodotto ha i suoi lati esclusivi ed imperdibili 🙂

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      calogero.dimino
    • RE: Agenzia immobiliare, caratteristiche sito e marketing

      @roro said:

      -pubblicità con annunci esca, in sostanza mi suggerisci di descrivere in maniera generica ed "appetibile" per l'utente ad es. 4/5 immobili, e se all' utente arriva il messaggio/percepisce che siano gli UNICI in vendita/affitto dell'agenzia?

      Quando a casa ti arriva il volantino del supermercato con le offerte... mica
      pensi di trovare solo quei prodotti! Però quelli attraggono ed al
      supermercato trovi poi sia i prodotti in offerta che altri...
      che puoi presentare per altri vantaggi 😉
      Ogni prodotto ha i suoi lati esclusivi ed imperdibili 🙂

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    • RE: Ignorance Marketing

      Chi o cosa ti ha suggerito l'imput iniziale? 🙂
      Possiamo seguire almeno tre vie 🙂

      1. Il marketing che si basa sull'ignoranza della gente.
        Viene sfruttato ciò che gli altri non sanno, ciò che non conoscono bene,
        in molti casi vengono sfruttati ad opera d'arte stereotipi di cose e persone.

      2. Qualcuno parla di marketing ignorante quando si prosegue a tentoni,
        quando si da importanza e valore scientifico a concetti non dimostrati.
        Si possono ad esempio criticare notizie che si diffondono tra i seo,
        pnl, sociologia e psicologia di bassissimo livello.

      3. La terza via la possiamo collegare all'ignoranza nel caso specifico del web.
        L'esempio per eccellenza è costituito da wikipedia, dove abbondano inesattezze
        e falsità allo stato puro, oltreché catalogazioni, differenzazioni,
        definizioni del tutto arbitrarie.
        In molti la esaltano e la citano senza preoccuparsi della validità del suo contenuto.
        Il fatto che chiunque possa aprire un blog, scrivere su un forum e dire quello che vuole...
        non vuol dire che sia vero.
        Il web rende accessibili molte cose...
        ma la qualità si livella moltissimo verso il basso (o almeno è così per ora).
        Pubblicare un articolo su riviste specializzate è difficile. Sul web chiunque
        può pubblicare la qualsiasi. Non si critica assolutamente la libertà ed i vantaggi
        che questo comporta... ma la qualità e l'enorme mole di materiale scopiazzato,
        trattato con leggerezza etc etc è sotto gli occhi di tutti.
        In questo senso è facile far diffondere determinati concetti e far circolare certe notizie. 😉

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