Buongiorno.
Il lavoro occasionale presuppone, dal punto di vista fiscale e contributivo, che lo stesso sia tale e non continuativo.
Fino a € 5000 (con lo stesso committente e per non più di un mese) non sei soggetto a contributi Inps ma solo a ritenuta d’acconto fiscale del 20%. Quindi nella tua ricevuta devi evidenziare oltre il compenso di € 4800 la ritenuta (da dedurre dal tuo compenso) di € 960.
Detto questo ed esaminando la ricevuta del tuo collega la stessa è corretta per i valori espressi. La trattenuta del 8,33% Inps (€ 93,02) è 1/3 di 25%.
Il compenso occasionale se supera € 5000 rientra nella contribuzione della gestione separata Inps per la parte eccedente.
Quindi l’unico committente deve trattenere dal compenso 2010, per gli importi superiori a € 5000, una percentuale del 8,906% (1/3 di 26,72%) e versare alla gestione l’intero importo del 26,72% del compenso.
Devi tener presente che non è esatto parlare di massimale Inps. Lavorare quasi tutte le settimane dell’anno e per un importo elevato non rientra nei limiti e nel concetto normativo degli “occasionali”.
Per il fisco non il c’è limite dei € 5000, ma vale lo stesso discorso dell’Inps. La ritenuta d’acconto non ha limiti minimi come l’Inps.
In ogni caso se emetti una ricevuta di lavoro occasionale, e superi € 4800 di reddito complessivo, sei tenuto a fare l’UNICO.
Per essere un familiare a carico non devi avere redditi superiori a € 2840,51.
I redditi sono tuoi e non del nucleo familiare.
Saluti