Se non c'è altro e non hai già "precedenti" per cose del genere per me va tutto in niente nel giro di 6 mesi al massimo.
Non le hai più scritto da oltre 1 anno e mezzo e non hai fatto altro che parlarle tramite direct usando un fake.
Al massimo risponderai di sostituzione di persona nel caso le foto usate fossero di una persona che risulterà lesa da questa condotta.

Affidati all'avvocato che ti hanno assegnato comunque. Lui meglio di chiunque altro saprà darti indicazioni su come muoverti.

Si ma non saprei indicarti normative nè regolamenti.
Ai tempi studiai un minimo la cosa e scappai dall'idea a gambe levate.
In Italia è una follia - e costoso - gestire giveaway e lotterie che non siano dello stato ahimè.

IMHO si ma non ne vale la pena. Il risarcimento non ci sarebbe comunque, al massimo gli verrà commiata una sanzione pecuniaria (che sono soldi che vanno allo stato e non a te).
90% delle volte queste cose finiscono così. Poi chiaramente ogni caso è specifico ma non ne vale quasi mai la pena date le somme in gioco.

Come detto da Enrico assolutamente un notaio MA con un grosso ma.
Serve qualcuno su cui rifarsi nel caso in cui il prestito non venga rimborsato.
Quindi notaio si ma non in 2 bensì in 3.

Per esperienza comunque io eviterei di prestare soldi. Riprenderli è dura se uno è nullatenente quindi verifica se sia davvero il caso.
Per quale scopo poi prestare 10K? Amicizia? Ne vale davvero la pena? Il rischio è di perdere 10K e l'amico.
Se ti rifiuti al massimo perdi solo l'amico ma ti restano i 10K.

Se sei in cassa integrazione non puoi lavorare da casa. Altrimenti che senso ha?
Immagino che il datore di lavoro stia facendo il furbo ed a questo punto le strade sono 2:

• Ti rifiuti col rischio di venire licenziata;
• Prosegui felice di percepire comunque il 100%;

Non è una situazione elegante ma in ogni caso non rischi nulla se decidessi per la #2.
Lo strapotere contrattuale del datore di lavoro ti ha obbligata ad accettarla.

Se la cosa è finita in niente puoi stare tranquillo. L'importante è essersi limitati al "divertimento in chat" e stop. Se da li non è seguito altro (richiesta di soldi, estorsioni, truffe, ecc...) non c'è di che preoccuparsi.
Le chat non dovrebbero essere archiviate ma dipende dalla piattaforma. Se fossero state salvate per necessità tecniche/legali è possibile che siano conservate per 10 anni.

Chiaramente si. Siamo nella diffamazione pura e semplice ergo procedi a mezzo querela.
In un certo senso sei fortunata non essendo sposata. Uno spasimante con dichiarazioni del genere avrebbe dato motivo al marito di divorziare per "giusta causa" a torto o ragione che fosse.
Ma non è questo il caso fortunatamente.

L'obbligo di segnaletica non esiste. Se non c'è significa che non ci sono comportamenti particolari da osservare.
Se il proprietario del terreno non dice niente allora va tutto bene. Diverso discorso se fosse un'area comunale/pubblica usata impropriamente.

I lavori in fattura differiscono da quanto eseguito? Se si hai buone possibilità di venirne a capo altrimenti nisba.

Tramite legale se l'impresa si rifiuta di ultimare i lavori, che dovranno essere a norma di legge ovviamente, come da accordi e prezzo preventivato.
Le strade ormai è chiaro che siano solo queste 2. O con le buone o con le cattive.

@PEVO said:

E’ proprio questo il problema: mi chiedevo se esistesse uno strumento in grado di darti una risposta completa sullo stato del sito web (se servono o meno Cookie e Privacy Policy).

Strumento no. Ci sarà sempre il dubbio che abbia trovato davvero tutto tutto tutto ahimè.
L'unica è una consulenza legale con cui si potrebbero anche scaricare le responsabilità del caso al consulente IMHO.

Con l'aria di problemi legali che tira mi stupisco che qualche muratore abbia il coraggio di presentarsi, col rischio poi di essere tirato in mezzo personalmente e far emergere anche il "nero".

Se non usi cookie nè raccogli dati personali però è inutile. Non ti serve alcuna informativa se runni un blog a "senso unico".
Non serve neanche iubenda visto che la scansione non rileverebbe nulla da aggiungere nelle policy.

Se non raccogli dati personali e non usi cookie non devi fare niente.
Se hai davvero eliminato tutto ma proprio tutto puoi anche farne a meno.

Non resta che rivolgersi al altra società allora. Nel frattempo intentare causa ai signori per avere la somma equivalente a quello che costerà finire i lavori con l'altra società ahimè.

Se è firmato per iscritto direi che potete stare sereni. Non hanno rispettato gli accordi e vi hanno mollati con un non lavoro, che ora vi obbligherà a spendere cospicue somme sia per il suo termine che per un'eventuale ripristino dello stato precedente i lavori.

Il consiglio migliore è ovviamente di tornare in buoni rapporti e vedere di finire quanto prima questi lavori. Provare non nuoce ma servirà fortuna.

@DarioMarco said:

Grazie per la risposta BH, E se mettessi una clausola vicino al pulsante di conferma iscrizione attestante che nessun rimborso verrà erogato? Almeno non perdo i soldi per la registrazione.

Sarebbe inutile perché per legge c'è il diritto di recesso sia su beni che servizi.
Non sembra ma in Italia il consumatore è più che tutelato, spesso a completo discapito del venditore.

Per me si. È chiaro come l'azienda abbia agito in malafede o quantomeno in piena negligenza.
Avete gli audio dicevi quindi dovreste essere abbastanza sereni nel dimostrare il tutto.

1. All'inizio dici che c'è stato un accordo verbale però. Il prezzo di questi lavori dov'è stato pattuito? Per iscritto? C'erano i dettagli dei lavori? Questo è l'unico punto dolente della questione.
2. Questa è chiaramente malafede se non un tentativo di frode.
3. Come sopra.
4. Quasi 1 anno di ritardo è inaccettabile. Di certo in tribunale non aiuterà a mettere in buona luce l'azienda. IMHO andavano mollati al 2° o 3° rinvio.
5. Qua si possono chiedere danni equivalenti al costo di sistemazione (termine dei lavori) che svolgerà un'altra azienda.

Occhio solo a non avere a che fare con una SRL che appena partita la causa chiude e tanti saluti.
Serve un bravo avvocato comunque. Uno con due biglie quadrate per sistemare una storia davvero spiacevole.

Nulla ahimè. È un giochetto che fanno in molti da cui non puoi tutelarti.
L'unica tutela che puoi operare è quella successiva all'uso che viene fatto di quel materiale.
Se ad esempio viene rivenduto, copia-incollato su un blog, ecc...

I grandi quotidiani li pagano e si assicurano bene di pagarli. Fargli causa per somme più alte del normale è molto redditizio quindi se ne vedono bene dal trattare la cosa con leggerezza.
Considera che in caso di violazioni il giornale non scappa ed i soldi in cassa ci sono. Non sono certo blog amatoriali di autori - letteralmente - sconosciuti oppure di persone senza 1€ in banca.

Il problema che ti poni è concreto ma non c'è una via d'uscita. Quando usi una foto altrui è tua premura la verifica della licenza e la legge non ammette ignoranza.
Per essere sicuro si comprano o si usano quelle a CC00.