Buongiorno,
Mi faccio carico di illustrare questa situazione che vede coinvolti il mio compagno e i suoi fratelli e conseguentemente anche me ed il resto della famiglia: cercherò di essere breve anche se la storia è lunga e complicata.
Circa 10 anni fa abbiamo acquistato una casa colonica da ristrutturare e per il pagamento abbiamo richiesto un mutuo. Abbiamo affidato i lavori di ristrutturazione ad una ditta purtroppo rivelatasi poco seria (che chiameremo ditta A) che si è fornita presso un'azienda di sua conoscenza (che chiameremo ditta B). Ci ha invitato a recarci presso la ditta B per scegliere i materiali (mattonelle, sanitari e quant'altro): alcune scelte risultavano extra capitolato e pertanto prevedevano un supplemento. Al momento del pagamento la ditta B ci ha detto che tutto il necessario per la ristrutturazione era stato fatturato alla ditta A e quindi anche questa differenza sarebbe stata fatturata alla stessa che poi avrebbe rifatturato a noi.
Durante la ristrutturazione siamo venuti a conoscenza che la ditta A non esisteva più (in seguito abbiamo saputo che aveva dichiarato fallimento) e la persona con cui avevamo intrattenuto i rapporti (marito della titolare dell'impresa), ci ha comunicato che una nuova impresa (ditta C) la cui titolare era sempre la moglie, avrebbe provveduto in futuro all'emissione delle rimanenti fatture per lo stato di avanzamento dei lavori; i lavori non sono stati mai terminati e siamo anche stati costretti a riacquistare alcune cose già pagate e mai ricevute (alcuni sanitari, un box doccia ecc.)
Abbiamo poi saputo che anche la ditta C aveva dichiarato il fallimento e "ovviamente" non aveva pagato i fornitori.
La ditta B, fornitrice dei materiali, dopo aver tentato invano di ottenere quanto dovuto dalla titolare delle ditte A e C, ha ben pensato di tentare la rivalsa su di noi, pur non avendo mai emesso nemmeno una fattura a nostro nome, l'unica cosa che sostengono sia a loro favore è che le bolle di consegna intestate alle ditte A e C, riportavano il nostro indirizzo per la consegna. E' stato fatto un sopralluogo dove hanno constatato che i materiali erano quelli da loro forniti (cosa che noi non abbiamo mai negato perché consapevoli di averli pagati): a questo punto hanno intentato una causa nei nostri confronti dicendo che dal momento che i materiali usati per la ristrutturazione della nostra casa non erano stati pagati, dovevamo saldare noi il debito, pur avendo dimostrato che le fatture delle ditte A e C emesse nei nostri confronti, erano state regolarmente pagate direttamente dalla banca che ci ha erogato il mutuo. Dopo la prima sentenza emessa per altro senza che il nostro avvocato fosse stato neanche avvisato, ci siamo visti recapitare (tutte 3 le famiglie) un'ingiunzione di pagamento per le somme dovute, pari ad oltre 50000 ?. Il nostro avvocato ha presentato richiesta di appello ma nel frattempo l'ingiunzione di pagamento è diventata esecutiva con proposta di pignoramento immobiliare: è stata allora presentata richiesta sospensiva del pagamento in quanto non dovuto. All'udienza presso la Corte di Appello ma non ci è stato permesso neanche di parlare. L'avvocato dell'accusa ha sostenuto che la cifra dovuta era pari a poco più di 15000 ?. a famiglia e che secondo lui non era poi così tanto. La Corte di Appello ha rigettato la richiesta sentenziando che non ci sono i requisiti per sospendere il pagamento. L'appello è stato fissato per il prossimo 6 giugno.
Un fatto strano accaduto prima dell'udienza per la sospensione, è stato che l'avvocato dell'accusa ha contattato il nostro avvocato chiedendo il patteggiamento: normalmente il patteggiamento viene richiesto dalla difesa quando esiste un dolo, non ho mai sentito di una richiesta di patteggiamento da parte dell'accusa.
Concludendo: è mai possibile che dobbiamo pagare ciò che è già stato pagato e dimostrato con le quietanze sulle fatture fatte dalla titolare di entrambe le imprese poi fallite (ditte A e C), unica persona responsabile del mancato pagamento che però è libera di andare in giro solo perché avendo dichiarato il fallimento, lei non ne risponde più?
Inoltre, vorrei anche sottolineare che a causa di questi fatti, i rapporti normalmente intrattenuti per lavoro con le banche (siamo titolari di 2 negozi con ottimo rating fino a questo momento) sono diventati problematici e ci sono state anche richieste di garanzie mai servite prima.
Se necessario sono in grado di produrre i documenti necessari (sentenza, atto di precetto e ordinanza della Corte d'Appello) ma vorrei sapere se per la privacy, posso lasciare visibili i nomi o devo cancellarli.
Ringraziando in anticipo, invio cordiali saluti.
Serena Mestroni
bausino
@bausino
Post creati da bausino
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Ingiunzione di pagamento e pignoramento
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Urgentissimo
Salve, cercherò di essere breve quanto i tempi in cui vogliono pignorarmi i beni.
Circa 10 anni fa ho incaricato un'impresa edile per la ristrutturazione di una casa. Ho sottoscritto regolare contratto con questa impresa stabilendo che il pagamento per la ristrutturazione stessa sarebbe stato pagato direttamente dalla banca a cui avevo richiesto un mutuo; i pagamenti sarebbero, anzi sono effettivamente avvenuti a stato avanzamento lavori. L'impresa si è rivolta ad una terza azienda per la fornitura di materiali e mi ha invitato a recarmi presso il negozio per scegliere mattonelle, sanitari e quant'altro che ho scelto volontariamente fuori dal capitolato. Al momento di lasciare il negozio ho chiesto di pagare la differenza ma mi è stato detto che avrebbero emesso le fatture direttamente all'impresa edile che poi si sarebbe rifatta su di me. Purtroppo non ho nulla a dimostrazione di questa conversazione. Lo stato di avanzamento lavori stabilito in 3 tranche, è stato regolarmente liquidato ma dopo l'incasso dell'ultima tranche l'impresa ha dichiarato fallimento non completando i lavori di ristrutturazione e non pagando le fatture che erano state emesse dal negozio di forniture edili che, rivolgendosi all'avvocato ha deciso di richiedere a me il pagamento delle fatture non pagate, pur non avendo nemmeno fornito tutti i materiali per cui mi richiedono il pagamento. Io mi sono dovuta rivolgere ad un altro negozio per acquistare i materiali mancanti e ad un'altra impresa per finire i lavori di ristrutturazione. Ho affidato la mia difesa ad un avvocato che si è presentato a tutti i dibattimenti portando a mia discolpa il contratto con l'impresa, gli stati di avanzamento dei lavori e le fatture per l'acquisto dei materiali che l'azienda "danneggiata" sostiene di avermi fornito ma che in realtà non ho mai ricevuto. 5 giorni fa mi sono vista notificare un atto di precetto esecutivo in cui mi si intima di pagare entro 10 giorni le somme che l'azienda non ha ricevuto e le spese processuali. Il mio avvocato è stato avvisato da me perché non solo non aveva ricevuto nulla, ma non era nemmeno presente al momento della sentenza, sentenza in cui si parla anche di una testimone che dichiara che sono stata io a richeidere la fatturazione all'impresa: io la testimone non l'ho mai vista. E' regolare tutto questo? Come devo comportarmi? Grazie 1000 per una sollecita risposta, sono disperata! -
RE: Eredità
Grazie lucbello per il tuo aiuto, ma non mi interessa di contrattare perché nel testamento si fa riferimento solo ad un riconoscimento ma senza entità, perciò anche questo potrebbe essere un problema... comunque io vorrei solo sapere: ho modo di non presentarmi e cosa rischio se non ci vado, questo è il problema fondamentale!
Grazie -
Eredità
Salve, una mia zia ha redatto un testamento estromettendo una delle sue 3 figlie e inserendomi nel testamento come legataria: questo accadeva poco meno di 5 anni fa ma io sono venuta a conoscenza di essere legataria solo 3 mesi fa. Dopo la morte della diseredata, la sua unica figlia ha presentato una richiesta di mediazione civile nei confronti delle altre 2 figlie della testatrice e anche nei miei. Queste mie cugine risiedono a Cosenza e diciamo che io non me la passo molto bene economicamente per spostarmi (in famiglia siamo io, mio marito, mio figlio e mio nipote e viviamo delle pensioni mie e di mio marito e di un piccolo reddito di mio figlio). Non posso permettermi la consulenza di un legale ma non so come comportarmi: posso avvalermi del gratuito patrocinio ma come faccio per consegnare la richiesta al Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Cosenza? Se non dovessi presentarmi quando verrò chiamata, rischio qualcosa oltre alla perdita della parte spettante? Grazie anticipate a chiunque mi possa consigliare.