@filippo-jatta Grazie, condivido quasi del tutto la tua opinione: ammetto infatti che, pur occupandomi di SEO da oltre 10 anni, solo da poco più di un anno lo faccio da freelance. La difficoltà maggiore che ho avuto sin dall’inizio della mia nuova esperienza - e sui cui sto cercando di lavorare continuamente - è proprio quella di abbandonare la mentalità da dipendente a cui ero abituato verso un approccio più propositivo e autonomo.
Tuttavia questo è vero fino ad un certo punto: proprio conscio di questa mia “immaturità” da consulente, ho cercato sin dall’inizio di lavorarci, proponendomi con piani e strategie chiari, precisi ed indirizzando in modo deciso il cliente verso esse, consigliando metodo, attività e tempistiche adeguate a raggiungere gli obiettivi concordati.
Se finora non avevo mai avuto problemi in questo senso - tutti i miei clienti si sono sempre affidati alla mia consulenza e si sono lasciati “guidare” - in questo caso mi sono trovato di fronte ad un cliente che NON ne voleva sapere di vedermi come consulente: ci ho messo un po’ a realizzare che in realtà mi vedeva come un collaboratore da “utilizzare” a mo’ di dipendente. Se è vero che devo essere io ad impedire questo tipo di rapporto e a far rispettare la mia professionalità, in questo caso mi sono ritrovato - anche per inesperienza - a non riuscirci.
Credo che questo capiti forse più facilmente quando ci si imbatte nel cliente che si “è informato sulla SEO” e solo per questo pensa di saperne di più del consulente che ha incaricato. Nel mio caso mi sono confrontato con un imprenditore “digitale” (capo di un’agenzia web) che, presupponendo di sapere tutto sul mondo www, ha preteso di voler “guidare” il proprio consulente anziché lasciarsi guidare, con forte pressione in questo senso.
Ho capito che in una situazione come questa per me non è ancora facile - per non dire impossibile - farmi rispettare, tanto è vero che l’unica via d’uscita che ho trovato è stata la risoluzione del rapporto, non riuscendo più a mandare avanti le attività come le avevo previste e già concordate.
La lezione che sto imparando - e ringrazio anche le risposte utili ricevute su questa forum - è che evidentemente devo ancora affilare le lame in questo senso, per far fronte anche ai clienti più “diffidenti” e imparare a collaborare anche con loro… oppure che li devo prevedere in anticipo ed evitare sin dall’inizio