Non si finisce mai di imparare.
Comunque da quello che ho capito mi conviene la contabilità ordinaria o il "forfettone" dovendo scegliere di che morte devo morire. Oppure lancio in aria una moneta.
Ciao
Non si finisce mai di imparare.
Comunque da quello che ho capito mi conviene la contabilità ordinaria o il "forfettone" dovendo scegliere di che morte devo morire. Oppure lancio in aria una moneta.
Ciao
Mi era stato detto però che il regime aggevolato prevede lo studio di settore solo l'ultimo dei tre anni di durata e che l'irap non l'avrei pagata perché sono al di sotto del minimo.
Il mistero si infittisce...
Grazie dell'aiuto.
Ciao
Lui si è dichiarato commercialista, altro non ti posso dire.
Comunque per rispondere in parte alla tua domanda chiarifico meglio la mia posizione.
Non ho familiari a carico e vivo con i miei. Non ho altra fonte di reddito né prevedo di averne altre almeno per il primo anno. Posso sicuramente dedurre i contributi previdenziali versati all'ENPAV (Ente Nazionale Previdenza e Assistenza dei Veterinari) circa 950 euro e probabilemente l'iscrizione all'albo circa 150 euro.
Infine potrei detrarre i costi relativi all'iscrizione alle varie società culturali e gli abbonamenti alle riviste specialistiche e, si spera, i seminari obbligatori per l'acquisizione dei crediti della formazione continua.
Che casino....
Ciao a tutti,
sono giunto a questo forum dopo lunghe ore di ricerche nella rete per capire come iniziare la mia attività di veterinario e vi devo fare i miei complimenti perché ho capito di più leggendo i post di questo forum che nel resto del web.
Purtroppo però dato il mio rifiuto nei confronti di questi argomenti, la chiarezza è ancora lungi dall'arrivare.
Sono un veterinario che dovrebbe iniziare un rapporto di collaborazione con un ambulatorio associato, di conseguenza devo aprire la partita iva. Per informarmi, oltre al web, ho avuto un colloquio con un addetto della agenzia delle entrate, con un commercialista della confartigianato e con un commercialista con studio privato; dagli ultimi due inoltre mi sono fatto fare due preventivi per la tenuta delle scritture contabili.
Primo grande polverone: il regime fiscale aggevolato per le nuove iniziative di lavoro autonomo oppure semplificato per i contribuenti minori? Secondo l'Agenzia delle Entrate e il commercialista privato mi converrebbe il reg. fiscale aggevolato e poi, eventualmente, il passaggio a quello dei contribuenti minori dopo i primi due anni. Secondo invece il commercialista della Confartigianato il regime per i contribuenti minori è l'unico disponibile perché non esiste più il reg. fiscale aggevolato per il 2008; al massimo dovrei dichiarare l'inizo di attività gli ultimi giorni del 2007 e di conseguenza fare la dichiarazione dei redditi per quei pochi giorni.
Secondo grande polverone: le scritture contabili da tenere. Secondo l' Agenzia delle entrate non devo tenere niente tranne che le fatture numerate. Secondo il commercialista della Confatigianato devo tenere le fatture, tenere un registro cespiti (che ho solo una vaga idea di cosa sia) e fare un bilancio (ma sono una impresa?!? ). Secondo il commercialista privato non devo fare un bilancio ma forse dovrò pagare l'IRAP (evvai un'altra imposta ). L'unica cosa su cui sono d'accordo è che devo liquidare l'iva una volta all'anno.
Infine i preventivi: diciamo che andando da uno rispetto che l'altro risparmio circa 250 euro, ma uno ha già altri veterinari che segue, per l'altro sarei il primo. Tenete conto che il mio reddito annuale dovrebbe aggirarsi sui 6000 euro lordi e quindi quei 250 euro mi fanno la differenza.
Mi fermo qui, ho già messo troppa carne al fuoco. Si accettano suggerimenti e critiche tranne sul metodo di suicidio: l'ho già scelto.
A parte gli scherzi mi aiutate a capirci qualcosa?
Grazie per l'attenzione.
Ciao
Matteo