Ciao vincpic
...
nella ragione sociale è una srl
sarei socio
la società è interamente rumena (ma gli amministratori risiedono in italia)
la sede è in romania
ha un ufficio in italia
Grazie!
Ciao vincpic
...
nella ragione sociale è una srl
sarei socio
la società è interamente rumena (ma gli amministratori risiedono in italia)
la sede è in romania
ha un ufficio in italia
Grazie!
Buongiorno.
sono un freelance senior (p.Iva), lavoro in campo informatico, mi è stato proposto recentemente di entrare in società con persone che hanno sede fiscale all'estero.
E' una società prima presente in italia, poi trasferitasi all'estero da qualche anno, se non sbaglio una decina. Opererei in italia, mantenendo la residenza fisica in italia.
Sarebbe una opportunità che mi dispiacerebbe mancare (sono persone conosciute da anni, oneste, la società mi pare ben fondata con circa trent'anni di attività, è un'opportunità professionale notevole, ecc)
Oltre alle considerazioni riguardanti il passaggio da ditta individuale a società, quali sono le cose da tenere in conto?
So che loro lavorano anche per l'estero, mentre i miei clienti sono (quasi, tranne loro) tutti italiani, quali sono i parametri per cui si è in regola con il fisco?
Grazie in anticipo
@Studio_Emmi said:
e se il tuo reddito è elevato non so se converrebbe (la pressione aumenterà da qui a qualche anno fino al 33,72%)
Ti ringrazio moltissimo per la risposta!
Puoi darmi un ordine di grandezza del reddito entro il quale questo converrebbe?
Grazie ancora!
Buongiorno a tutti...
Spero di non creare un doppione con questa domanda, ma non ho trovato qualcosa di simile sul forum.
Mi scuso per l'imprecisione dei termini, spero di farmi capire comunque
Ho dal 2000 una ditta individuale, opero nel campo informatico come sistemista/programmatore, senior, abbondantemente over 35. La mia attività consta soprattutto nel fornire consulenza, o sviluppo software, configurazione e manutenzione dei sistemi, non vendo materiali se non in modo marginale, non ho debiti e lavoro al 100% presso i clienti. Ridurre spese e pressione fiscale è diventato necessario, a fronte dell'impossibilità di aumentare i margini di profitto e della crisi che nella mia zona è particolarmente pesante.
Avrei l'obiettivo di ridurre la pressione fiscale sulla mia attività e nel contempo cercare di non avere più la responsabilità illimitata della ditta individuale.
Il mio commercialista mi indica che la conversione in srl della mia attività non comporterebbe nessun vantaggio, perchè la convenienza fiscale verrebbe annullata dalle maggiori spese di gestione sostenute.
Un altro sostiene che le cose stanno diversamente e che convenga pensare ad una conversione.
Un altro ancora sostiene che variando la mia ditta individuale (all'atto della costituzione mi è stato consigliato l'iscrizione agli artigiani) in modo da operare come libero professionista soggetto alla ritenuta d'acconto la situazione volgerebbe a mio favore.
Il mio commercialista sta molto sul vago, ho la certezza che non gli interessi accollarsi il problema, probabilmente perchè non gli conviene.
Vorrei capire quali sono a grandi linee i vantaggi (se ci sono) delle due variazioni, e se per una piccola realtà come la mia convenga.
Avrei bisogno di chiarirmi le idee, se possibile vorrei capire meglio chi mi dice panzane e chi no.
Grazie a tutti in anticipo.
Innanzitutto scusate se posto nella sezione sbagliata.
Sono moderatore in un forum, un utente dopo mesi di partecipazione decide di non volerlo più fare, e vorrebbe imporre all'amministratore e ai moderatori di togliere tutti i suoi contributi, compresi i "quote", le parti quotate dagli altri utenti con la minaccia di azioni legali. Inizialmente l'utente era anonimo sotto un nick name, poi a messo in firma il suo nome/cognome, per cui dice che tacitamente abbiamo accettato e sottoscritto un accordo per tutelare la sua privacy.
Può farlo? Contromisure?
Premetto che credo che la persona abbia qualche problema psicologico.
Ringazio tutti in anticipo!