Dopo 35 anni trascorsi in banca, attraverso inumerevoli trasferimenti, varie esperienze e dopo essere arrivato a ricoprire il ruolo di Dirigente di un grande Gruppo, poi quello di Direttore Generale di una piccola banca di credito cooperativo, ho deciso di dedicarmi alla libera professione di consulente aziendale e turistico. Desidero curare la pianificazione strategica, l'organizzazione nonchè la formazione ed il recruitement. Per quanto attiene alla formazione ed all'organizzazione, inoltre, vorrò provvedere anche all'allestimenti ed il coordinamento di meeting, congressi e convention. Da giugno u.s. sono pensionato. Mi permetto di chiedere :
- se anzichè con la forma della libera professione volessi operare con la forma della ditta individuale a quali maggiori oneri fiscali e contabili andrei incontro ?
-ipotizzando un incasso annuo di euro 29 mila quale sarebbe la differenza tra le due forme sopra indicate ;
-se opererò come libero professionista potrò assumere collaboratori, potrò mediare i prezzi di alberghi, ristoranti, etc ?
-le fatture saranno sempre soggette ad i.v.a. o, se dovessi optare per il forfettone, sarebbero esenti ?
Spero di non essere stato troppo invadente. Grazie. Cordialità.
Dr. Ottavio Fontana