ciao a tutti, mi inserisco in questo forum e chiedo scusa se per caso ci sono già delle risposte alla mia domanda.
Sono un avvocato, ho aperto la partita iva l'anno scorso usufruendo del regime dei minimi.
La sede della partita iva è casa mia mentre il domicilio professionale dichiarato all'ordine è quello dello studio con il quale collaboro. La commercialista, pur essendo consapevole di questo, mi ha detto che non ci sono problemi se di fatto esercito in un luogo diverso da quello dove ho la sede della partita iva. Il mio lavoro mi comporta spesso di redigere gli atti a casa o fare delle ricerche giurisprudenziali. Si tratta infatti di una professione intellettuale che può essere esercitata in qualsiasi posto perchè la consulenza al cliente la puoi fare anche in palestra dopo una sessione di allenamenti. Il bagaglio culturale ce lo portiamo ovunque!
I prossimi mesi andrò a convivere col mio fidanzato (lavoratore dipendente) e da ciò che ho capito è possibile dedurre i costi di affitto e utenze nel limite del 50%.
Per poter dedurre i citati costi dovrei cambiare la sede della partita iva e la residenza da casa dei miei all'appartamento preso in locazione. Fatto questo, le utenze dovranno esseere intestate a me e il contratto intestato solamente a me (in tal caso deduco il 50% del canone) o cointestato (in tal caso deduco il 50% del 50%).
La civile abitazione non potrà avere un locale destinato esclusivamente a ufficio in quando l'appartamento non è strutturato in modo tale da avere un accesso a una stanza riservata al ricevimento dei clienti.
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Mi hanno riferito che in caso di controlli potrei incorrere in sanzioni se non vi è la possibilità di dimostrare la presenza di un ufficio...
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Cosa mi consigliate di fare?
Grazie a chiunque mi darà una risposta