Grazie @giorgiotave per l’invito, ma ero già un felice partecipante e da anni tedio i membri del forum con noiose questioni legali.
Sono curioso di capire cosa realmente accadrà con questa nuova normativa. Intanto nei prossimi giorni vediamo di scovare le modifiche ai vari termini di servizio.
Per esempio già google dovrebbe applicare questa regola: “Qualora il fornitore di un motore di ricerca online abbia modificato l’ordine di posizionamento in un caso specifico o abbia rimosso un particolare sito web a seguito di una segnalazione da parte di terzi, tale fornitore offre all’utente titolare di un sito web aziendale la possibilità di prendere visione del contenuto della segnalazione.”.
Se qualcuno trova qualcosa a riguardo, la segnali. Grazie
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@antoninopolimeni
Sono un avvocato e da quattordici anni mi occupo in modo esclusivo di diritto di Internet, Privacy e Copyright.
Ho avuto il piacere di scrivere un libro per Flaccovio Editore che si intitola “Privacy per digital Marketers” Sono stato speaker e moderatore al Web Marketing Festival e a quasi tutti gli eventi di settore.
Il servizio del mio studio Polimeni.Legal è uno dei benefit per gli associati IAB Italia e, tra le cose incredibili che mi sono capitate, sono stato relatore alla Oxford University.
Su Facebook e su linkedin mi trovate in veste di avvocato. Su instagram ci sono ma sono presente in versione travel blogger (48 paesi vistati), mentre su youtube, se siete bravi, mi trovate protagonista di una rubrica sul bbq, in versione griller.
I migliori post di antoninopolimeni
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RE: La Mediazione P2B: Amazon, Google, Booking, Facebook &Co devono rispettare il diritto dei Venditori!
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RE: Perché SPID non è una buona idea per i Social?
Come paletto della discussione mi piacerebbe subito che venisse scartato il problema della identificazione sui social, secondo me off-topic e complesso.
Quando Giorgio parla di Spid credo lo faccia solo ed esclusivamente per l'attribuzione di un'età certa all'utente, scartando in blocco ogni altra informazione sull'identità.
Nessun dato dovrebbe quindi essere conservato o trattato.
Infatti, nonostante io sia un grande fan dell'identità certa sul web, riconosco che la questione non possa essere presa in modo leggero.
Le Nazioni Unite hanno sancito nel "Report of the Special Rapporteur on the promotion and protection of the right to freedom of opinion and expression" il diritto inviolabile all'anonimato in rete. Anche l'Europa in una risoluzione del 2015 ne ha parlato e, notizia degli ultimi giorni, in Francia sta partendo a livello parlamentare uno studio per analizzare quali sarebbero gli effetti a medio e lungo termine e quale impatto avrebbe un eventuale obbligo di identificazione online (questo a riprova del fatto che la questione è importante e va analizzata con estrema attenzione).
Quindi, propongo di concentrarci sull'età, propongo di non perderci sulla possibile identificazione dell'utente tramite spid, atteso che ogni strumento può effettivamente essere utilizzato anche solo per acquisire la data di nascita scartando gli altri dati (come il codice fiscale nei distributori automatici di sigarette, che non trattano i nostri dati ma verificano esclusivamente l'età).