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andre.bee
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RE: Migrazione a protocollo https
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RE: Google Data Studio: da YouTube a Search Console
Io lo sto studiando in questi giorni, interessantissimo sia per report interattivi da presentare ai clienti sia per report interni utili a monitorare gli effetti delle nostre strategie. Senza dubbio uno strumento dalle grandi potenzialità. Con la possibilità di aggregare i dati da GSC, poi, è il top!
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RE: Migrazione a protocollo https
Ciao Harry80,
provo ad aiutarti rispondendoti per punti:
@Harry80 said:
ho letto che migrando a questo protocollo si ottengono dei miglioramenti nell'indicizzazione, è veramente così? Probabilmente stai facendo riferimento al fatto che l'https possa migliorare il posizionamento sui motori di ricerca. L'https è un fattore di ranking, ma i benefici lato SEO sono minimi, anche in vista del fatto che con Chrome 56, che indicherà come non sicuri i siti web senza questo protocollo, molti passeranno a https, annullando di fatto un possibile vantaggio. Ti consiglio questo post per approfondire: giorgiotave.it/forum/google/223220-tutto-sullhttps-e-un-fattore-di-ranking-per-google.html
@Harry80 said:
Se si, ho un nuovo sito in WordPress da pochi mesi indicizzato, per una corretta migrazione cosa dovrei fare, parlo in Google Webmaster, se rimuovere la sitemap http, se lasciarla e aggiungere quella https, cioè come ci si comporta?
Mi sapete consigliare, eventualmente anche qualche tutorial? Registra e verifica una nuova proprietà su GSC (Ex Google Webmaster Tools) per il sito con https e carica una nuova sitemap.
@Harry80 said:
Sinceramente non vorrei perdere quanto guadagnato in fatto di link popularity e pagerank e a proposito di questi concetti, se fino ad adesso altri linkavano i miei articoli http, passando a https perdo link popularity e page rank? Fai i redirect 301 alle nuove pagine con https. Visto che mi pare di capire che il sito sia relativamente nuovo, volendo puoi anche contattare i siti che ti linkano e chiedere di aggiornare il link.
Spero di esserti stato di aiuto
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RE: Contenuti duplicati tra domini differenti .com e .cn
Ciao Federico,
innanzitutto, grazie mille per la tua risposta e per i preziosi spunti che mi hai fornito. Ti rispondo qui sotto con degli altri dettagli
@FedericoSasso said:
Con gli elementi hai fornito, anch'io sarei propensoper la soluzione 1, o 2 (bisognerebbe anche sapere se Google ha giàindicizzato .cn/en/, nel caso andrei prima sulla 2 e una voltade-indicizzato imposterei il blocco a googlebot anche inrobots.txt)
No, Google non ha indicizzato il .cn/en/ perché questa versione del sito non è stata ancora messa online.
@FedericoSasso said:
Gliutenti del sito .cn/en/ da che motore di ricerca ci arrivano?
Questa tatistica ti potrebbe tornare utile per prendere decisioni:
Sivede chiaramente che il mercato cinese è dominato per almeno il 95%da motori cinesi. Google ha poco più del 2% (che in numeri assolutiè comunque una fetta di tutto rispetto data la dimensione delmercato cinese).Per questo progetto mi sto concentrando prevalentemente sull'ottimizzazione per i motori di ricerca Cinesi che di fatto dominano il mercato come si vede dalle tue statistiche. La tua opzione 4 però mi ha dato un importante spunto per ottimizzare il sito anche per Google (vedi sotto).
@FedericoSasso said:
Viè anche una quarta strada - la aggiungo per completezza - che èl'uso di alternate/hreflang con valore hreflang="en-CN".Per Google funzionerebbe.Presuppone che gli utenti cinesi di .cn/en/ abbiano impostatoil browser inInglese, e che il desiderio sia effettivamente di indirizzarli verso.cn/en/
Nonconosco il livello di supporto di hreflang da parte dei motoridi ricerca cinesi,sospetto non la supportino il ché escluderebbe al 4.Sì ho idea anche io che non sia supportato, ma provo ad indagare in tal senso. Sarebbe un'ottima soluzione per Google in quando indicherei .cn/en/ come variante al .com per gli utenti cinesi che usano Google, scongiurando così il problema dei contenuti duplicati. A questo punto, anche se l'hreflang non fosse supportato dai motori cinesi poco importa secondo me, posso inibire l'accesso al .com ai loro spider, risolvendo lo stesso problema ma dall'altra parte. Potrebbe funzionare?
Ancora grazie mille per il tuo prezioso aiuto Federico
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Contenuti duplicati tra domini differenti .com e .cn
Ciao ragazzi,
vi espongo un caso particolare che mi trovo a dover gestire per chiedervi gentilmente un parere e un confronto su come gestire al meglio la situazione.
In pratica, ho un sito miosito.com in inglese che da poco è stato duplicato ed è stato tradotto in cinese e messo su dominio miosito.cn. Su questo nuovo dominio è stata comunque mantenuta la versione inglese, quindi dominio.cn/en/, con contenuti quindi completamente duplicati. Si è optato per due versioni in inglese .com e .cn/en/ per rendere disponibile e facilmente navigabile la versione in inglese anche agli utenti cinesi, dato che in Cina alcuni social sono bloccati, così come altre funzionalità che utilizza il sito .com (es. Google Fonts).
Come gestire quindi questa situazione in modo da non far percepire ai motori questa duplicazione di contenuti? A me vengono in mente queste soluzioni:
- Su miosito.cn, inibire l'accesso alla versione inglese del sito .cn a googlebot da robots.txt e viceversa su miosito.com
- Inserire nelle pagine di miosito.cn il tag <meta name="googlebot" content="noindex, nofollow" /> e viceversa su miosito.cn
- Inserire in miosito.cn il rel="canonical" alle corrispondenti pagine del .com
Ora, personalmente opterei per la soluzione 1, ma vorrei confrontarmi con voi per capire se c'è una soluzione preferibile.
Grazie mille