La barra di ricerca nel sito, chiamata teleportation, pare comparire algoritmicamente per una ricerca secca "nomesito", in funzione dell'utilità che la barra avrebbe per l'utente, dunque nel caso in cui ci siano elevate probabilità che ci sia la necessità di raffinare i risultati restituiti.

Visto che se ne discute l'utilità e gli eventuali problemi che ne potrebbero derivare, non è escluso che a breve venga data la possibilità di gestire la barra di ricerca direttamente da pannello webmaster di Google, un po' come può essere fatto adesso per i sitelink.

Si tratta di un'interrogazione che ti permette di ottenere in risultato i documenti linkati con quella specifica ancora

E' stato pubblicato di recente sul blog di Ultra Tasted un interessante post riguardante proprio gli outbound link.

La categoria merceologica è una variabile importantissima che non si può certo slegare dai dati relativi alle conversioni.

Per quanto riguarda la visibilità sui comparatori penso sia importante tenere presente il valore che può avere l'esserci in termini di brand-trust a prescindere dai click o conversioni generate direttamente (ad esempio Pangora opera una certa selezione sui merchant affiliati), oltre al fatto che spesso la url di un merchant trovato su un comparatore viene messa tra i preferiti e l'utente tornerà in un secondo momento -o magari in modo sistematico per i propri acquisti- a visitare il negozio online: un utente/cliente acquisito grazie ad un comparatore anche se non comparirà tra i referer.

@Mareforzanove said:

a trovarlo il numero di telefonoo!!

        YAHOO! ITALIA S.r.l. 

Via Spadolini 7
20141 Milano
Tel. Centralino +39- 02-366531
Fax Centralino +39-02-36653472

@Webtronic said:

Forse sono io che non sono stato molto chiaro. Quello che io sostengo è che non ritengo eticamente corretto presentarsi con un certo nome a dominio e poi in realtà essere una copia di un altro comparatore. In realtà capisco che si possa dissentire, ci sono molti esempi di nomi noti che agiscono con questa modalità. Il fatto che io lo ritenga una cosa sbagliata (eticamente e anche a livello marketing) è una opinione personale e non ha certo valore di legge.

Vada per l'opinione personale allora, anche perchè siamo ben lontani da un qualcosa di non-lecito.

Per come la vedo io siamo anche ben lontani dal "presentarsi come X poi sono Y", visto che non si tratta della copia di un sito, ma solo di una selezione autorizzata di prodotti dal database di un partner che in nessun modo compromette l'uso del sito da parte di un utente.

Per quanto riguarda il marketing... vabè punti di vista ma qui andremmo veramente OT.

@Webtronic said:

Il dubbio da un punto di vista legale mi viene per quanto riguarda la mancanza di dati dell'azienda casomai (o non li ho visti io?). ma se è una versione beta magari va bene così..

Pur trattandosi di una beta sono stati prontamente inseriti i dati aziendali (anche se la legge in merito alla pubblicazione della partita iva in home non è poi così chiara... ma siamo in Italia :D)

In realtà quella piattaforma di comparazione appartiene al network di OkPrezzi e, come già accennato da Webtronic, non è possibile pubblicare i propri prodotti su Dubaku in quanto si tratta di una piattaforma (in versione molto beta) che allo stato attuale è destinata ai soli merchant del circuito Kelkoo/Yahoo!

Nei prossimi giorni inseriremo un footer decente con tanto di indirizzo e-mail e quant'altro, promesso.

Però non mi è chiaro che cosa ci sarebbe di eticamente scorretto, d'altra parte "Comparatore prezzi" campeggia su tutte le pagine... magari in occasione di uno dei prossimi aggiornamenti sottolineeremo ulteriormente tale aspetto.

Ancora meno capisco la presunta non liceità: se c'è un contratto di partnership (e questo non credo che riguardi gli utenti che utilizzano Dubaku ;)), che cosa non sarebbe lecito?

@redsector said:

Grazie per la risposta. Anche io immagino che la pubblicità non sia remunerativa anche perchè, conoscendo il flusso degli utenti in ingresso, posso immaginare quanto spendano in pubblicità e direi che non è una cosa sostenibile :eek:

LucaRusso non ha detto che AdWords non è remunerativo a priori: sarebbe un'affermazione quantomeno azzardata.

Piuttosto si possono fare dei test, adottando soluzioni atte a far emergere il proprio sito nelle serp da un punto di vista grafico con l'obiettivo di incrementare il ctr.

@nelli said:

più che a questioni tecniche (come si fa a ..)
sono interessata al discorso** commerciale** dei video su youtube

**fino a che punto sono accettati video promozionali/pubblicitari **su youtube?

qualcuno ha esperienza in merito? deborah tu che dici?

il mondo dei video è nuovo per me, ma vista la tendenza di google (universal search..) credo che per spingere un'azienda sia inevitabile ricorrere anche ai video.

ma ho il dubbio se questo sia accettato da youtube. una volta sapevo che youtube eliminava i video che sotto falso nome erano in realtà iniziative aziendali.

ma nei giorni scorsi ho letto del clamore su alcuni video che sono stati molto visti e linkati (un ragazzo che lancia occhiali da sole e una culturista che balla montando il cubo di Rubik), registrati con nick *neverhidefilm: *in realtà pare siano iniziative commerciali della rayban.

qualcuno sa dirmi di più?

Ciao Nelli

Come sai nei mesi scorsi ho giocherellato un po' su YouTube, naturalmente poi mi sono -anzi, ci siamo- divertiti a vedere che cosa succedeva.

Nella medesima categoria dei nostri video (trattandosi di ricette sono stati caricati nella categoria Howto & DIY) erano presenti dei video dall'impronta assolutamente commerciale: audio 0, inquadratura della sola confezione del prodotto per qualche secondo, poi un'altra dopo una transizione video di dubbia qualità, poi un'altra e così via per un minuto.

Magari dei video con rating da parte degli altri utenti molto basso, ma ancora stanno lì... forse stanno ancor lì proprio per un basso rating e per un numero di visualizzazioni veramente irrisorio.

Se vogliamo è un po' il principio che quotidianamente vediamo nelle serp dei motori di ricerca: una pagina spam sui cavalli a dondolo di Fucecchio rimarrà lì per mesi (magari per sempre), una pagina spam su Hotel Roma magari no... cioè, non sempre la solita.

@fivepoints said:

ciao e Grazie delle risposte!Solo una precisazione:
Alessio [OkPrezzi.it]:
*Se per **pagerank intendiamo la barretta verde non posso che essere d'accordo.
Se invece intendiamo il pagerank vero -che va da 0 a infinito- no: una pagina indicizzata su Google non ha pagerank 0, mai.

*Il tool che uso per il page rank dice esplicitamente: PageRank: unranked quindi deduco che il pr non sia nemmeno zero. Se il pr fosse stato 0 mi avrebbe detto PageRank: 0/10. Io intendevo il pagerank vero.

Sono certo che troverai illuminante il video PageDrunk di Must.

@gorino said:

Se la home ha un determinato pagerank non significa che le pagine dei livelli inferiori ne debbano avere altrettanto. Inoltre il pagerank non determina la presenza delle tue pagine negli indici, ma influisce sul posizionamento.

Quindi, niente di strano nel tuo caso.

Se per pagerank intendiamo la barretta verde non posso che essere d'accordo.
Se invece intendiamo il pagerank vero -che va da 0 a infinito- no: una pagina indicizzata su Google non ha pagerank 0, mai.

Il pagerank influisce sul posizionamento?
Mah, detta così non mi fa proprio impazzire...

Non credo di aver capito...

Il .net e il .com sono l'uno la copia dell'altro? Stessi contenuti?

In linea di massima, per la mia esperienza, i motori di ricerca non danno rilevanza a questo meta... o almeno non ne da Google

Visto che viene oggi interpretato da Google come un redirect lato server tipo 301, in teoria togliendolo dovrebbe essere ripristinata la condizione iniziale... ma è anche vero che non ho mai testato la cosa (ma si potrebbe provare, o chiedere a Low :D)

Ah ecco, una cosa che non c'entra niente con il carrello in sé ma che ti suggerisco di sistemare al più presto: nelle newsletter che vengono inviate ci sono gli indirizzi di tutti i destinatari in cc...

Buon lavoro BB

@erjavid said:

Quanto si deve spendere per un ecommerce con le "balle"?
Pensavo che 300 euro fossero una buona cifra, considerando che si sente parlare di ottimi sistemi opensource gratuiti.
Comunque, potete consigliarmi un buon sito che vende un buon software per l'ecommerce? sempre che sia consentito fare pubblicità
Grazie.

Un software open non è sinonimo di gratuito in senso stretto: spesso e volentieri richiede delle personalizzazioni che nel migliore dei casi devono essere effettuate dall'utente, quindi tempo: imprenditorialmente parlando è assolutamente un costo.

Chiaramente se non hai la possibilità o le conoscienze per mettere mano sul prodotto ti dovrai affidare a specialisti del settore che apporteranno modifiche e personalizzazioni per te.

Giusto per buttarla lì e sparare cifre che possono lasciare il tempo che trovano, per un qualcosa abbastanza entry level aggiungerei uno 0 alla cifra da te pagata, ma non sono rari gli e-shop con due 0 in più.

300 euro per un software e-commerce decente + dominio e altro... mi sarei stupito del contrario.
Per quanto riguarda il tuo problema, purtroppo temo ci sia poco da fare: prova a contattare gli sviluppatori, nella speranza siano compiacenti e magari consapevoli dei limiti del loro prodotto.

Come detto in altre occasioni, se il tuo attuale contratto non ti preclude la cosa (es. in caso di clausole sulla concorrenza) puoi aprire tranquillamente una posizione iva.

Buon lavoro Icelord