Peccato che non arrivo neanche a 100€...spenderne il doppio sarebbe assurdo.
Comunque avevo già fatto una ricerca simile sul forum e ho visto che a tutti dici che bisogna aprire p.iva e a me onestamente sembra di capire che allo stato piaccia vedere più imprese possibili(e quindi più tasse che riceve) PERO' ho chiesto giorni fà ad una società pubblicitaria online un parere sulla semplice situazione:
-> Sono un privato e pubblico la vostra pubblicità sul mio sito per anni e anni. Non pretendete che abbia p.iva però comunque sia trattenete il 20% dai guadagni che dovreste darmi quindi IO le tasse la pago visto che le state versando voi al posto mio con ritenuta d'acconto <-
risposta:
Premesso che la Legge finanziaria per il 2007, ha modificato la
tassazione Irpef per il nuovo anno, quindi, per ora ti rispondo con i
limiti previsti per la dichiarazione dei redditi del 2006 in scadenza per il prossimo maggio.
Bisogna distinguere due problemi diversi:
1- La normativa delle prestazioni occasionali (legge Biagi) per il superamento del limite di €. 5.000,00.
2- La tassazione Irpef e i limiti di esonero per la dichiarazione dei redditi.
Cerco di spiegare sperando di non usare termini troppo tecnici.
1- Legge Biagi
La Legge ha regolato le prestazioni occasionali che in precedenza non avevano molti limiti, quindi ha stabilito che la prestazione occasionale per un lavoro che non si prolunga per più di 30gg consecutivi e che non
supera €. 5.000,00 annui, non sarà colpita da ritenuta previdenziale e
sarà solo soggetta alla ritenuta di acconto(IRPEF) del 20%.
Se dovesse essere superata tale soglia di €. 5.000,00 (globale annuo) il prestatore occasionale (affiliato) dovrebbe iscriversi alla gestione separata INPS.
Dovrà poi comunicare all'azienda che da quel momento i compensi percepiti devono essere anche soggetti alla ritenuta previdenziale 18,20% per il 2006 (23,5% per il 2007) di cui a carico dell'affiliato
1/3 e carico dell'azienda 2/3. Come puoi immaginare si cerca di non superare tale somma, in modo da non dover innescare questo meccanismo.
Se il web master è così bravo da raggiungere e superare tale limite potrà prendere in considerazione l'apertura della partita iva, in quanto ci sono regimi agevolati che possono essere comunque convenienti ( spese per il commercialista a parte!).
2- Tassazione Irpef
Nelle ricevute per prestazioni occasionali è detratta la ritenuta in acconto del 20%, e come dice la parola si tratta di un acconto sulla tassazione definitiva dei compensi.
Quindi se il web master non ha altri redditi oltre questi è obbligato a redigere una dichiarazione dei redditi se supera la soglia di €. 3000,00 annui (per il 2006) altrimenti può essere esonerato. Comunque se è sotto la soglia di €.
3000,00 facendo il modello Unico può recuperare l'intera ritenuta di acconto subita in quanto con la precedente normativa Irpef i redditi fino a questa cifra erano completamente esenti (no tax area), si potrà chiedere quindi il rimborso dell'irpef subita, che sarà rimborsata in circa due anni.
Se invece supera tale limite è obbligato a fare la dichiarazione dei redditi perchè deve integrare l'Irpef in quanto la prima aliquota irpef è al 23% e si dovrà pagare la differenza tra 20% e il 23%.
Se il web master ha anche altri redditi ( es. è un dipendente) è obbligato a redigere il modello Unico o 730 per effettuare il cumulo dei redditi ed a fare il conguaglio delle imposte.
Per il 2007 i parametri per essere esenti da dichiarazione sono variati, e dovremmo vedere i futuri sviluppi.
Per tutti comunque è bene ricordare che in presenza di aziende che erogano questi compensi, queste devono comunicare all'Amministrazione finanziaria tutti i soggetti che percepiscono tali redditi, quindi sono comunque rintracciabili per controlli futuri.