E' "come" se fossero link interni. Anche perché sono link interni. Moooolto tempo fa i motori di ricerca consideravano i sottodomini "altri" siti perché la maggior parte dei siti erano su spazi free ed erano diffusissimi i servizi che servivano ad accorciare l'indirizzo dei siti free hosted (e che erano sistematicamente fatti con la formula del sottodominio).
Ed erano rarissimi i servizi di hosting che permettevano di creare sottodomini sui propri siti.
Ora non hanno motivi per non considerare i sottodomini alla stregua di sezioni normali, specie quando un sito ha lo stesso menù ovunque e la cosa rende i sottodomini immediatamente identificabili per ciò che sono: sezioni di un sito come tutte le altre, da trattare come tutte le altre.
abaco1
@abaco1
Post creati da abaco1
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RE: I link dai propri domini di 3 livello non vengono considerati??
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RE: [Italia.it] Case History sull'ottimizzazione del portale
@ Fonzarelli
Sono pochi perché, come è già stato sottolineato, in Italia la promozione turistica viene fatta a livello regionale.
Sono pochi perché negli altri paesi lo standard è spendere nella promozione, non nella realizzazione del sito.
Per inciso, bisogna vedere che ci fanno, perché nei paesi europei a noi concorrenti hanno proceduto con pubblicità anche televisiva e sulla carta stampata e quando ci si rivolge a media come quelli yankee e giapponesi di soldi ne viaggiano via eccome.
Non è che in Italia si stia spendendo più degli altri, la questione è il come.
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RE: [Italia.it] Case History sull'ottimizzazione del portale
Ehm, Fonzarelli mi ha battuto sul tempo. Comunque 21 milioni su 45 alle regioni sono veramente pochi, in proporzione.
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RE: [Italia.it] Case History sull'ottimizzazione del portale
Hai equivocato completamente il mio intervento.
Trattandosi di un progetto online va da sè che come si piazzi sui motori conti. Tanto più che, essendo un sito istituzionale, di link ne riceverà comunque di pesantissimi e questo lo farà andare spesso in pole position a dispetto dei suoi meriti.
E' del tutto evidente che meglio funziona più può essere utile al Sistema Paese.
Io ho risposto ad un altro utente che, come quasi tutta la Rete, evidenziava il costo complessivo.
Integro quanto ho già detto ricordando che la quota del PIL italiano legata al turismo non è facilmente identificabile (come in tutti i paesi, del resto), questo perché il turismo ingloba "quote" di PIL diversamente considerate dalla maggior parte delle statistiche ufficiali (vedi i viaggi aerei, i passaggi dei turisti negli Autogrill eccetera).
E' comunque legittimo parlare di centinaia di **miliardi **di euro di PIL, non di milioni.
Ci piaccia o no, sebbene ci piacerebbe essere la Silicon Valley, se si guarda la struttura del PIL italico siamo ben più un paese di camerieri, baristi e pizzaioli.
E' del tutto evidente che se quel sito migliora rispetto a come è adesso (e non ci fa "perdere" turisti perché magari non è usabile) è nell'interesse del Paese.
Ho annotato che il dibattito che si sta svolgendo nella Rete (e che è diverso dallo spirito del post di apertura di questo thread, che è spirito platealmente costruttivo) è tutto all'insegna del "tanti soldi impiegati".
Mentre, rispetto alla quota di PIL del paese legata direttamente od indirettamente al settore turismo, stiamo parlando di uno 0,0qualcosa%.
In sè non è granché, dipende da come viene usato.
Per il resto, ogni cosa che venga fatta con spirito costruttivo mi vede ideologicamente a favore.
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RE: [Italia.it] Case History sull'ottimizzazione del portale
Ehm, solo un'annotazione.
Premetto che mi guardo bene dal difendere l'operazione Italia.it, non ne ho nessuna intenzione/voglia e, anche nel caso, non sono mandrake .
Annoto solo che sono ragionevolmente certo che i costi siano concentrati nella promozione.
Ad esempio, spendiamo milioni di euro solo per promuovere l'Asti nel mondo (per non parlare dell'intero settore enologico).
E' sbagliato farlo? No, visto che la spesa vale l'impresa ed i ritorni, sebbene difficili da quantificare, probabilmente la giustificano.
E qui si parla di promuovere l'intero settore turistico italiano, se la promozione funzionasse ben altro che 45 milioni di euro potremmo avere indietro come Sistema Paese (per la verità dubito fortemente che funzioni ).
Per come se ne sta parlando in Rete sembra che i 45 milioni di euro siano stati stanziati praticamente tutti per il sito e praticamente niente per la promozione.
Può darsi che sia ingenuo io, ma mi sa che è l'esatto contrario (che poi è quello che succede negli altri paesi).
Può anche darsi che sia una speranza, ma lo standard in questo tipo di operazioni è questo.
Che poi con ogni probabilità il sito in sè sia costato uno sproposito rispetto al suo valore non ne dubito minimamente.
Chiudo subito perché è relativamente OT rispetto allo spirito del post che ha aperto questo thread.
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RE: acquisto vecchio dominio
Ehm, proprio no, anzi (come livello di difficoltà).
E' una delle chiavi più profittevoli perché il singolo utente di un sito di gioco d'azzardo permette di incassare un multiplo molto pesante di quello che fa incassare il singolo utente di siti adult (parlo di siti adult che chiedono carta di credito o formula simile, non sparadialer).
Il livello di difficoltà è molto ridimensionato dal fatto che prima la concorrenza era già ridotta, perché una parte importante di quella potenziale si sfilava per una questione di scrupoli.
Ora è ridotta ai minimi termini dalla serissima paura di grane legali.
I competitor sono rimasti due gatti, il che la rende una chiave molto profittevole, ma non così difficile da scalare (non è che ci sia a giro molta gente che smania per salire in SERPs molto viste dalla Guardia di Finanza).
P.S.
Ma perché non indichi gli indirizzi dei siti? Magari senza linkarli. Sono un spunto per studiare la situazione, ti pare ?
Se poi il metodo (per quanto sgradevole) fosse funzionante, ci troviamo semplicemente GT che si mette ad offrire servizi appositi od un subforum per togliere traffico a forum minori, ti pare che abbia voglia di lasciargli qualcosa?
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RE: acquisto vecchio dominio
Per la verità ha quella tematica dal 2005 http://web.archive.org/web/*/http://www.javasim.org/ .
Come tempi non sono brevi. -
RE: yahoo svende le serp agli advertiser..?
La possibilità c'è, come pure almeno un precedente assolutamente certo, tuttavia non è ragionevole credere che i motori minori perderanno troppo terreno sul mercato yankee.
Il fatto è che, oltre a restare di gran lunga il mercato più ricco dal punto di vista dell'advertising online, è anche il mercato più instabile dal punto di vista della fidelizzazione degli utenti: la stragrande maggioranza degli utenti di Google usa anche gli altri motori di ricerca.
E la quasi assoluta totalità degli utenti degli altri motori usa anche Google.
E' il semplice trasferimento su Internet di una cultura diversa dalla nostra: basta guardare il fatto che in Italia si tende a cercare la casa della vita, lì la cambiano in continuazione.
Da un lato Google ottiene percentuali "all'europea" come motore preferito, ma la percentuale di ricerche complessive è distribuita molto più uniformemente di come accada da noi.
Inoltre, il fatto che provino in continuazione gli altri fa in modo che il giorno in cui ci fosse un servizio di ricerca superiore a quello di Google potrebbe fargli le scarpe.
Giorno che non è detto che arrivi mai (e non è nemmeno probabile).
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RE: yahoo svende le serp agli advertiser..?
In passato Yahoo! Search **ha **venduto posizioni sui risultati organici delle ricerche.
In questo caso, come dire, lo studio della situazione è in atto.
Peraltro anni fa dovette tornare frettolosamente indietro perché la brutta figura era controproducente, ora occorre vedere meglio la situazione.
Per inciso, Yahoo! Search è difficile da comprendere anche perché negli anni ha cambiato troppe persone.
Mentre in Google decidono sempre le stesse persone da sempre, lì hanno cambiato troppo i vertici negli anni, inoltre hanno dei CDA che sono più casinisti delle assemblee di partito italiane. -
RE: indicizza anche se c'è nofollow
Solo una minima integrazione a quanto scritto da Nicola Riva: più volte il motore di casa Microsoft ha messo fra i backlink che mostra link fatti con il nofollow. Ed attualmente pure ASK non si fa problemi.
Per inciso, fanno benissimo a seguirli.
Prendi Google: il nofollow viene utilizzato spesso per cercare di spacciare uno scambio link per un link non reciproco (concordando lo scambio prima ed aggiungendo il nofollow dopo).
In sostanza, viene usato per tentare di fregare il motore di ricerca.
Che non senta il dovere morale di farsi fregare rientra nell'ordine naturale delle cose.
Quanto al tentativo di boicottarli è in atto con l'utilizzo improprio di quei codici, loro semplicemente si difendono.
Inoltre è uno strumento concettualmente ambiguo: se è un sito che non vale, perché gli offri un link (e quindi traffico) dal tuo sito?
Non vengono pesati come quelli normali, ma vengono studiati.
Discorso diverso sul ROBOTS.txt perché non vogliono grane legali e si difendono offrendo uno strumento per non avere nei risultati di ricerca pagine che si vogliono private.
Ma dei due hanno scelto quello che è meno utilizzabile per cercare di manipolare i risultati di ricerca.
Per inciso, una dimostrazione di come si sentano liberi di fare quasi tutto ciò che vogliono sui codici la trovi pure qui:
http://validator.w3.org/check?uri=http%3A%2F%2Fwww.google.ithttp://validator.w3.org/check?uri=http%3A%2F%2Fwww.ask.com&charset=(detect+automatically)&doctype=Inline .
Paradossale il caso di Open Directory Project, essendo l'unico che abbia sempre chiarito di fregarsene completamente dei codici dei siti listati (nè avrebbe mai il tempo di occuparsene) a partire dal testo nascosto (che essendo nascosto non è neanche visto dagli utenti):
http://validator.w3.org/check?uri=http%3A%2F%2Fdmoz.org&charset=(detect+automatically)&doctype=Inline .
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RE: DMOZ sì, Google directory no! Secondo voi perchè?
La Google Directory inserisce i siti listati da ODP limitandosi ad ordinarli per PR. A dispetto del copyright 2005, l'ultimo aggiornamento che ha fatto in Italia è all'inizio del 2006. Con un bel pò di prove fatte con Archive.org si verifica che l'ultimo aggiornamento è stato effettuato nel periodo compreso fra il 10/1/2006 ed il 5/2/2006.
Per inciso, anche la directory di Excite.it (per la cronaca, anche Excite.it come motore è passato ad ASK) importa i dati di ODP, ma aggiorna ancora più lentamente.
Se si guardano la quasi totalità dei mirror odpiani aggiornano con tempi biblici.
Uno nuovo in Rete potrebbe pure pensare che in Open Directory Project si limitino ad usare dati importati da un'altra fonte e gli altri facciano tutto a mano.
La cosa paradossale è che è esattamente il contrario.
Con l'ulteriore aggravante che i motori di ricerca sono entità commerciali.
Aggiungo un'altra cosa che dovrebbe farci riflettere sulla professionalità dei motori di ricerca stessi:
http://it.altavista.com/ (comprata da tempo immemorabile da Yahoo tramite Overture) a "Directory" linka un broken link da oltre un anno perché hanno cambiato l'indirizzo della directory di Yahoo! Italia e non lo hanno aggiornato su AltaVista (ripeto: da oltre un anno, e parliamo della home italiana e di varie altre aree linguistiche quasi a random, ad esempio è sbagliata quella francese ma è corretta quella tedesca).
Su Microsoft sorvolo perché ci vorrebbe troppo tempo . -
RE: Penalty per Godado
Non esattamente. Avevo già notato che anche ASK lo aveva bannato, non avevo invece pensato al fatto che usando quello Godado finiva per autobannarsi .
Comunque ASK delle 4 tecnologie proprietarie è il più duro di tutti sul fronte dei ban (ed è anche l'unico che mi abbia mai bannato un sito, per motivi che non ho mai compreso).
Ha una politica molto aggressiva su quel fronte ma, a dispetto della sua crescita sul mercato USA, non ci dovrebbe interessare granché a meno che non se lo compri la Microsoft.
In quel caso sarebbe importante capire come funziona adesso, perché se mescola la sua tecnologia con quella di Live, senza capire niente dei singoli componenti prima, figuriamoci se si capisce qualcosa del risultato dopo.
Comunque non è che ci siano particolari avvisaglie in questo senso, solo il fatto che la Microsoft, in tempi diversi, si è sentita rispondere picche sia da Google che da Yahoo, ed è stata scaricata sull'altare da AOL.
ASK è, semplicemente, l'ultima cosa seria che possa acquisire.
Inoltre, quando la Microsoft lanciò una propria tecnologia proprietaria per il suo motore di ricerca, ASK aveva poco meno di un quinto dell'utenza del motore di casa Microsoft, ora è a poco meno della metà (per la discesa dell'uno e l'ascesa dell'altro).
Non è un motorino insignificante come forse sembra.
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RE: Penalty per Godado
Più che altro bisognerebbe capire perché non abbia bannato la versione italiana, visto che lo ha fatto con tutte le altre versioni linguistiche.
Probabilmente lo butta fuori perché lo considera uno spam engine (basato su Ask anziché sul più tradizionale Overture).
Francamente tutta questa differenza è difficile trovarla. -
RE: è più difficile google?
Non è che abbia fatto poco per farsi conoscere. Si può considerare anche la barretta del PR una boiata pazzesca, ma se non l'avesse introdotta non si sarebbe parlato in continuazione del PR di Google e, quindi, di Google stesso.
AgoAgo in passato è stato critico sul fatto che chiacchierano troppo, mentre la concorrenza cerca di tenere maggiore riserbo sul proprio funzionamento.
In effetti meno cose si conoscono sul funzionamento di un motore meno è facile trovarne le falle e poterle sfruttare. Però senza la scelta di "dare argomenti" per far parlare tanto di sè realisticamente non si sarebbe diffuso così tanto. -
RE: Backlinks da siti con PR 0: conviene?
Scusate tanto ma...... Si tratta di un sito che ha solo link "deboli"? Perché un ulteriore aspetto ci sarebbe anche: quando un sito non riceve link di basso livello e poi si vede sparare link pesantissimi, la reazione del motore può essere di "diffidenza". Oggettivamente è perlomeno insolito che un sito che riceve link dati abbastanza spontaneamente in omaggio alla sua validità, abbia link pesantissimi e nessuno sfigato.
Quando un sito è di quelli capaci di intercettare link abbastanza spontanei li ha di tutti i tipi ed anzi, ne ha più di tipo sfigato che non di pesantissimi, perché la Rete è fatta soprattutto da quelli.
Google.com stesso riceve soprattutto quel tipo di link e non per questo pensa di essere una ciofeca di sito.
Quello che voglio dire è che oltre agli aspetti già citati un pò di link di "basso livello" hanno il merito di rendere credibili quelli di "alto livello".
Magari al momento nemmeno ci sono ma, se arrivano link pesanti non giustificati e non resi credibili da quelli più diffusi nella Rete, possono non essere considerati credibili e venir depotenziati. -
RE: Iltrovatore.it è stato ripenalizzato?
Su quello fa bene ma..... Il principale non dovrebbe essere, invece, quello storico e che riceve la quasi totalità dei link ? Da quel punto di vista c'è un divario stratosferico. Ricordo quando Low(Level) gli scrisse per spiegargli che avevano pasticciato con il Robots.txt, ma in questo caso che hanno fatto?
Si facessero almeno bannare definitivamente e fosse pericoloso linkarli si potrebbe fare un pò gli avvoltoi e segnalare la cosa a chi li linka (lasciando in firma il proprio sito sui motori, per ispirarli ) . Ma se si fanno bannare e poi ritornano un'altra volta è imbarazzante come strategia di link building . -
RE: Le ricerche adult e Google
Però, se ci pensi, sono anni che sia con "sesso" che con "sex" vanno fortissimo i siti di sessuologia ed affini. Non è che si sbattano granché (anzi, molto meno di niente rispetto ai titolari di siti adult) ma sono semplicemente siti che ottengono link **veri **con una facilità enormemente maggiore.
Non è una tendenza nuova nè una sequenza di penalizzazioni.
Piuttosto è una trasposizione della scelta di fondo di Google di rappresentare l'"opinione del Web" come viene espressa dai webmaster.
Se questi ritengono che i siti adult siano da frequentare ma non da linkare (dove linkare viene inteso come consigliare) ne prende atto. Che sia ipocrita o meno non ha rilievo, casomai è una cosa che conferma che il fattore traffico dei siti non viene considerato da Google per stabilire i risultati di ricerca. E' ovvio che se uno cerca "sesso" e si trova Sesso-s-o-s quasi certamente va a cercare più in basso, ma questo continua a non fare punteggio.
Per contro il motore di casa Microsoft considera eccome i click sui risultati di ricerca (dettati non dai contenuti dei siti che non possono certo essere conosciuti prima di entrarci, ma da quanto è accattivante la descrizione) però non tiene conto dei tempi di permanenza.
Con il risultato che se uno segue una descrizione accattivante e si trova dentro materiale pericoloso per il Pc non solo se la prende in quel posto, ma ha svolto pure la funzione di "consigliare" il sito agli altri, dandogli una spintarella nelle SERPs.
Per contro, se contassero i tempi di permanenza troveremmo in vetta i siti che si aprono in full-screen, visto quanti utonti ci sono che debbono pure riavviare il Pc non sapendo come chiudere quelle pagine.
Aggiungici che la larghissima parte degli utenti naviga negli spam engine come se fossero siti normali e si chiarisce perché la "stima" dei siti resti legatissima ai link, cioè al giudizio dei webmaster, e non a quello degli utenti. Il presupposto logico è che ci sia si, un conflitto di interessi, ma che almeno ci capiscano qualcosa.
Ed i siti adult la battaglia con quelli di sessuologia l'hanno sempre persa perché sono deboli come link.
Con "sex" è stato in prima pagina su Google per circa un biennio un sito fatto su Geocities che trattava degli aspetti legislativi relativi alla sessualità e batteva spesso e volentieri Sex.com.
Qualche dubbio avrebbe dovuto venire già da allora.
Se si guarda giorno per giorno va da sè che i risultati siano ballerini, ma volevo soltanto evidenziare che la tendenza di fondo non è mai davvero cambiata negli anni.
Piuttosto, tanto più è approfondita l'analisi del sangue relativa ai link ricevuti e tanto più i siti adult tendono strutturalmente a sprofondare.
Questo non perché siano traventati giù, ma perché non hanno nulla che li tiri su.
Rispetto ai siti politically correct l'essere senza link veri li porta a trovarsi nella condizione di provare a volare sbattendo le braccia.
Questo in uno scenario in cui i siti politically correct sono l'equivalente di uccelli che li guardano dall'alto pensando cose del tipo: "guarda quei bischeri che si affannano tanto a sbattere le braccia, quasi quasi gli cago in testa (tanto per infierire)".Una mezza dozzina di anni fa se volevi monetizzare davvero con le affiliazioni l'adult era una strada praticamente inevitabile.
Ora, specie grazie ad AdSense, si è appiattito tutto, anche perché i settori più profittevoli sono pure quelli con maggiore concorrenza e se una torta più grossa è divisa in più fette si ritorna grosso modo al punto di partenza (con il caso limite dei siti turistici).
Per molti aspetti è pure meglio visto che, tutto sommato, adesso ti puoi scegliere gli argomenti che più ti piacciono e per i quali sei più preparato.
Sinceramente mi pare che sia una Rete molto migliore anche da questo punto di vista. -
RE: Le ricerche adult e Google
Inquadrate meglio la situazione se cercate le chiavi con "racconti", dove un sito adult e con basso PR come Farfallina batte spesso e volentieri siti politically correct pure con la chiave secca, senza riferimenti adult (cioè il contrario di una ipotetica penalizzazione dei termini adult, che in quel sito ci sono tutti).
La quasi totalità dei siti porno non ha backlink veri e non ha testo. Stanno giù perché non hanno nessun motivo di stare su. Se ci fosse una penalizzazione per i termini adult i più penalizzati di tutti dovrebbero essere i siti di racconti erotici, per la semplicissima ragione che li contengono tutti.
Al contrario sono quelli che se la cavano meglio perché sono, in contemporanea, quelli con più testo e con un bel pò di backlink veri. Hanno backlink anche da siti non adult che qualche cosa, in questi termini, gliela regalano.
E' un effetto dell'analisi del sangue che zio GG sta facendo anche ai siti della categoria: quando è approfondita la quasi totalità dei siti porno si trova senza un tubo di backlink e non è che venga traventata giù, è proprio che gli manca la "spinta" per volare su.
Va a finire che Pornoitalia.it si vede rimborsare con gli interessi da Google perché in questa situazione diventa ancor più di prima il punto di riferimento per gli utenti di questo tipo di siti, paradossalmente quasi "il sostituto" in Italia di Google stesso (ma mi pare che ne beneficino tutte le toplist). -
Iltrovatore.it è stato ripenalizzato?
Come da titolo. Sono diversi giorni che lo vedo a PR 0 (come gli era già accaduto alla fine dell'anno scorso). Sembra un altro ban, che non è scattato per il mirror Trovatore.it.
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RE: [Live.com] Ban per scambio link
Preso per buono http://www.rankfirst.info/dblog/articolo.asp?articolo=104 stare nelle pseudodirectory che sono solo degli scambi link organizzati non serve a niente. Non che non sia già un'opinione diffusa, ma lo è per i link reciproci, mentre messo in questi termini c'è pure che è la pseudodirectory stessa che viene considerata un sito di serie Z e che quindi non ha potere di spingere niente.