Ciao a tutti!
Mi inserisco in questa discussione per un parere su una questione simile.
La cosa non riguarda me, ma scrivo tutto in prima persona, così non mi "incarto" con i soggetti.
Ho la possibilità di avere in comodato d’uso gratuito un appartamento (uso abitazione) di proprietà di una zia.
Vorrei aprire Partita IVA (regime dei minimi) e in questo appartamento vorrei usarlo come studio professionale (logopedista).
E’ possibile fare uno studio professionale in un appartamento che è abitazione civile? (non so qual è il termine esatto, ma per intenderci non è accatastata come “uso ufficio”)
Posso usare tutto l'appartamento come studio, oppure posso usare solo qualche stanza, visto che la destinazione d'uso è abitazione civile?
Devo cambiare residenza e trasferirla nel nuovo appartamento, visto che lo riceverei in comodato d’uso come “abitazione”?
All'utente jlobo è stato risposto che intestandosi le utenze può dedurre il 100% delle spese.
Visto che l’appartamento nel mio caso è “uso abitazione”, le eventuali utenze (luce, acqua, ecc.) dovranno essere intestate a me come "utenze domestiche" o come "utenze ufficio"?
In che misura, se è previsto, le potrò considerare costi dello studio professionale?
E’ giusto dedurre il 100% delle spese oppure bisogna considerare un uso promiscuo e dedurre il 50% delle spese (tipo come si fa per l’auto)?
Grazie mille in anticipo!