• User Newbie

    Un consiglio per un neolaurato sulla ritenuta d'acconto

    Chiedo a chiunque possa aiutarmi, e sia cosi' gentile di dedicarmi 2 minuti, un consiglio sulla mia posizione lavorativa.
    Sono neo laureato in architettura che lavora per due professionisti da alcuni mesi per 8 ore al giorno (4 per ogni professionista) per 5 giorni a settimana.
    Non ho ancora partita iva in quanto non ho ancora affrontato l'esame di stato obbligatorio per l'iscrizione all'albo professionale.
    Premesso che entrambi i miei datori di lavoro mi hanno comunicato l'impossipilita' di assumermi come lavoratore dipendente, mi hanno proposto un pagamento trammite ritenuta d'acconto per le prestazioni eseguite, fino a quando non mi sarei aperto partita iva(presumibilmente avverra' tra 6 mesi), operando come se effettuassi collaborazioni occasionali per l'uno e per l'altro, in modo da non superare mai il tetto massimo stabilito per legge.
    I miei dubbi sono:

    • la ritenuta d'acconto è il miglior "compromesso" che posso accettare nei mesi che intercorrono fino all'apertura della partita iva, o ci sono altre forme che mi converrebbero di piu'??
    • Fino ad ora non avevo mai lavorato e pertanto non avevo mai avuto necessita' di effettuare dichiarazioni di redditi. Il pagamento trammite ritenuta d'acconto ne comporta l'obbligo?
      -trattandosi di somme modeste, nell'ipotesi in cui debba effettuare la dichiarazione dei redditi, posso recuperare il 20% trattenuto? Per far cio occorre allegare al modello di dichiarazione la ricevuta del pagamento?
    • Il datore di lavoro puo' "scaricare" i pagamenti a me effettuati mediante ritenuta d'acconto nella sua dichiarazione dei redditi?? Nell'ipotesi che invece mi pagasse "in nero", potrebbe richiedermi uno sconto sul compenso orario del 20% pari all'IVA, per la mancata possibilita' di scaricare questi pagamenti??? :fumato:

    Grazie per le eventuali risposte.


  • User Newbie

    Chiedo a chiunque possa aiutarmi, e sia cosi' gentile di dedicarmi 2 minuti, un consiglio sulla mia posizione lavorativa.
    Sono neo laureato in architettura che lavora per due professionisti da alcuni mesi per 8 ore al giorno (4 per ogni professionista) per 5 giorni a settimana.
    Non ho ancora partita iva in quanto non ho ancora affrontato l'esame di stato obbligatorio per l'iscrizione all'albo professionale.
    Premesso che entrambi i miei datori di lavoro mi hanno comunicato l'impossipilita' di assumermi come lavoratore dipendente, mi hanno proposto un pagamento trammite ritenuta d'acconto per le prestazioni eseguite, fino a quando non mi sarei aperto partita iva(presumibilmente avverra' tra 6 mesi), operando come se effettuassi collaborazioni occasionali per l'uno e per l'altro, in modo da non superare mai il tetto massimo stabilito per legge.
    I miei dubbi sono:

    • la ritenuta d'acconto è il miglior "compromesso" che posso accettare nei mesi che intercorrono fino all'apertura della partita iva, o ci sono altre forme che mi converrebbero di piu'??
    • Fino ad ora non avevo mai lavorato e pertanto non avevo mai avuto necessita' di effettuare dichiarazioni di redditi. Il pagamento trammite ritenuta d'acconto ne comporta l'obbligo?
      -trattandosi di somme modeste, nell'ipotesi in cui debba effettuare la dichiarazione dei redditi, posso recuperare il 20% trattenuto? Per far cio occorre allegare al modello di dichiarazione la ricevuta del pagamento?
    • Il datore di lavoro puo' "scaricare" i pagamenti a me effettuati mediante ritenuta d'acconto nella sua dichiarazione dei redditi?? Nell'ipotesi che invece mi pagasse "in nero", potrebbe richiedermi uno sconto sul compenso orario del 20% pari all'IVA, per la mancata possibilita' di scaricare questi pagamenti??? :fumato:

    Grazie per le eventuali risposte.


  • Super User

    Ciao e benvenuto,

    purtroppo non vedo molte vie d'uscita.

    La collaborazione occasionale, lo dice la prola, mal si adatta alla tua posizione, ma mi sembra di capire che sia l'unica strada che ti lasciano i tuoi dominus.... altre soluzioni sarebbero la collaborazione coordinata e continuativa a progetto o la borsa di studio.... potresti proporre loro di farle studiare al loro consulente paghe, magari accettano e la tua posizione per i 6 mesi, sarebbe più tranquilla.

    Altra soluzione è la p.iva subito, non da architetto, e poi il passaggio a quella da architetto a esame superato..... si supererebbe il problema della continuità del tuo contratto.

    Per le collab. occas. trovi tutte le info nel topic importante apposito.

    Paolo