• Super User

    e pensare di riorganizzare l'architettura delle nostre città?
    lentamente... simpaticamente...
    più piazze, più bici....

    nuovi quartieri con ampie zone pedonali...

    incentivare il lavoro da casa... con internet...ecc.

    non sarebbe interessante?

    ovviamente è solo una piccola riflessione a lato del problema auto e benzina che è del tutto autonomo.

    PS es. molti miei clienti devono venire in centro per fare moduli ed adempimenti burocratici. fare tutto on line? una goccia ma migliora la qualità della vita


  • Super User

    Esattamente oggi costa 27 Bath al litro, cioè quasi 60 centesimi di Euro.

    Però qui il problema è che se aumenta di un 25% non è lo stesso 25% Americano.

    Insomma, il balzo da 20 Bath a 25 Bath lo sentono tantissimo.

    Ho sentito invece che in Giappone hanno inventato un motorino elettrico che consumerebbe pochissimo. Se si potesse ricaricare con l'energia prodotto dai pannelli solari sarebbe figo 😄
    [/quote]

    Non sono andato lontano dai prezzi che mi ricordavo piu' aumenti.

    Cmq non intendevo fare confronti tra l'economia americana e quella thailandese, sarebbe ingeneroso.

    Ma per fortuna anche la' sentono gli effetti.

    Infatti e' la fortuna del mondo se la' sentono gli effetti dell'aumento del petrolio perche' almeno, come infatti stanno facendo, si muovono!

    E se si muove il mercato americano, l'idrogeno o qualsiasi altra fonte di energia sono a portata, roba di qualche anno.

    Non sono ottimista sull'uso dell'elettricita', almeno non come gestibile adesso.

    Ti spiego perche': il fascino dell'energia elettrica e' data dalla sua apparente pulizia e dallo scarso inquinamento acustico.

    Tuttavia e' molto inquinante sia perche' ora come ora bisogna usare il petrolio per produrla, direttamente o indirettamente, sia perche' sposta l'inquinamento dove risiede la centrale (il che non e' necessariamente un passo indietro, anzi), ma soprattutto ha un limite ed un problema per ora insormontabile: gli accumulatori.

    Finche' non evolve la tecnologia che li riguarda, facendo un balzo, non passettini come sta facendo adesso, l'energia elettrica per autotrazione ad esempio, non sara' mai un sostitutivo del petrolio e derivati.


  • Super User

    Ok, ma tutti i paesi industrializzati che si mettono ad investire in energie pulite.... penso che in massimo 10-15 anni potremmo veder girare i primi mezzi ad emissione zero aquistabili a prezzi abbordabili, efficienti e prestazionali.... con superamento delle barriere tecnologiche.

    A quel punto però bisognerebbe ragionare con discorsi di equilibrio mondiale.... ve lo immaginate tagliare di netto qualsiasi flusso di denaro verso il medio oriente?!?!?!? Diventerebbe una polveriera.

    Paolo


  • Super User

    Se vogliamo passare al nucleare per liberarci dalla dipendenza dai fornitori che da il petrolio stiamo sbagliando strada, il nucleare ha bisogno di uranio, e l'uranio e' un'energia non rinnovabile, scarsa se dovessero mettersi tutti a farsi la loro centrale nucleare aumenterebbe anche il prezzo dell'uranio, per cui il nucleare va bene finche' sono in pochi a usarlo.
    Il petrolio prima o poi finira', quindi prima si comincia a pensare a qualcos'altro meglio e', limitare il numero di macchine per uso privato a famiglia puo' essere un buon inizio, poi se continua con questo livello di crescita la Cina e l'India non impiegheranno molto a far salire con i loro crescenti acquisti il prezzo a 80 se non a 90, (sono ipotizzabili livelli di 110 in futuro), se almeno i paesi gia' sviluppati, con tecnologia avanzata cercassero di non usare piu' il petrolio sarebbe meglio. Il carbone puo' essere usato con un bassissimo inquinamento, si puo' limitare la produzione di scorie all'anidride carbonica con i nuovi filtri, per cui piantando un bel po' di alberi si arriva ad un'esternalita' negativa inesistente. In Italia tuttavia non abbiamo abbastanza carbone, in Sardegna quello che c'e' e' antieconomico, brucia male e ha una resa bassissima, per cui meglio non pensarci.
    Il bioetanolo, in Brasile la barbabietola da zucchero ha una resa altissima, in Italia ne avrebbe meno, e' da vedere se e' conveniente. La colza si sta pensando di produrla, ci sono contatti tra la Regione Sardegna e una societa' tedesca.
    L'eolico e' una buona fonte, ma a livello locale, per cui la responsabilita' va alle regioni (cosa che alcuni comuni non capiscono, la capacita' contrattuale e di visione a lungo termine per un progetto duraturo e mirato e' piu' da regione che da comune).
    L'idrogeno e' una forma di stoccaggio, molto instabile, se non si hanno le energie per produrlo e' anche inutile pensarci.
    Poi cos'e' rimasto, si, il buonsenso, tipo evitare di produrre energia elettrica col gas, che e' uno spreco incredibile, evitare tutti gli sprechi, potenziare i mezzi pubblici per limitare l'uso di mezzi privati. Ecc.


  • Super User

    Sull'uranio sapevo quanto hai scritto.... sul resto apprendo da quanto scrivi.

    La scoperta della fusione nucleare "pulita" risolverebbe il problema uranio scarso????


  • Super User

    @i2m4y said:

    La scoperta della fusione nucleare "pulita" risolverebbe il problema uranio scarso????
    Si, ma bisogna vedere se e' realizzabile e gestibile. Si basa su lampi elettrici a breve distanza dalla cui collisione dovrebbero generarsi raggi X, lo si dovrebbe fare con la [url=http://www.livescience.com/imageoftheday/siod_041104.html]Z-machine, gia' usata per scopi di ricerca spaziale http://www.focus.it/notizie/20201_14_6_64.asp?Npag=1

    Non so quanto sia controllabile e fattibile, creare troppa energia in poco tempo potrebbe essere pericoloso.

    Un utilizzo combinato di eolico, solare e gas per abitazioni, colza, bioetanolo e fotovoltaico per veicoli, resta l'industria, comunque meglio non cercare "la fonte di energia" ma usare piu' fonti di energia.


  • Super User

    l'eolico è cosa complessa soprattuto per le difficoltà poste dalle regioni 😄


  • Super User

    Quello dell'energia e' un ambito di competenza in cui al massimo dovrebbe esprimersi l'armonizzazione regionale si', ma europea.

    Ogni nazione dovrebbe mettere in comune le risorse che ha e ridistribuirle.

    tipo fotovoltaico nelle zone a sud, eolico nelle zone ad ovest, nucleare nelle zone a est, petrolio nelle zone settentrionali.

    Inoltre gli incentivi che si son visti in paesi come la germania per i tetti fotovoltaici andrebbero estesi ovunque.

    Secondo me la cosa di cui si dovrebbe occupare maggiormente la UE.

    Poi magari la collaborazione potrebbe essere allargata a livello extraUE, ma intanto che se ne occupi intensamente e con risultati rapidi!


  • Super User

    non sai quanto hai ragione.
    ho clienti nel settore e ... non sai davvero quanto hai ragione


  • Super User

    @777 said:

    Quello dell'energia e' un ambito di competenza in cui al massimo dovrebbe esprimersi l'armonizzazione regionale si', ma europea.

    Ogni nazione dovrebbe mettere in comune le risorse che ha e ridistribuirle.

    tipo fotovoltaico nelle zone a sud, eolico nelle zone ad ovest, nucleare nelle zone a est, petrolio nelle zone settentrionali.

    Inoltre gli incentivi che si son visti in paesi come la germania per i tetti fotovoltaici andrebbero estesi ovunque.

    Secondo me la cosa di cui si dovrebbe occupare maggiormente la UE.

    Poi magari la collaborazione potrebbe essere allargata a livello extraUE, ma intanto che se ne occupi intensamente e con risultati rapidi!

    :lol: Scusa, non e' cio' che scrivi che mi fa ridere ma l'impossibilita' che si realizzi, visto cosa e' accaduto tra Italia e Francia per il caso GdF - Suez - Enel mi pare impossibile una cooperazione europea in ambito energetico. Non riusciamo neppure a far star buoni i russi, l'Italia cerca di portare il gas dall'Algeria (tramite la Sardegna), mi per difficoltosa una cooperazione, credo che per chi sta ai vertici valga il detto ognuno per se, ciascun Paese dovra' far fronte al problema energetico "creandosi" l'energia in casa, almeno finche' la mentalita' sara' cosi' stupidamente campanilista.


  • Super User

    Infatti sono euroscettico! 😄

    Pero' ribadisco il concetto, idealmente dovrebbe occuparsene la UE.
    Se non ci riesce in un settore cosi' importante per tutti, che tipo di tranquillita' e soddisfazione puo' darmi un'istituzione simile? Ma ci prova almeno?

    E in piu' costa, e tanto anche!

    Aboliamola!

    🙂

    PS: le tendenze euro-egemoniche della Francia si rivelerebbero anche in questo, visto che la Francia con l'energia ha attuato una politica gia' da decenni molto oculata.

    Non le conviene un'europeizzazione della politica energetica in Europa, e siccome non le conviene, e penso nemmeno ai tedeschi, la UE non fa nulla.

    E il cerchio si chiude.


  • Super User

    Io non sono euroscettico, anzi sono fortemente pro-Europa, ma ne abbiamo parlato in altri tread (o tred).

    Comunque una politica energetica comune puo' essere fatta, ma non su tutto, solo su alcune risorse, come gas e petrolio. Se si decidesse facciamo 5 grandi centri di stoccaggio, facciamo arrivare il gas liquido da algeria e russia, il primo lo facciamo arrivare nel porto di *** e *** in Italia, da li parte per l'europa sud-occidentale, il secondo (il gas dalla Russia) arriva via treno in Romania o che so io e da li va in europa nord-orientale.

    Poi il petrolio, nel mediterraneo arriva nel porto di *** e di *** e di ***, nell'atlantico nel porto di *** e nel Baltico nel porto di ***, da li viene raffinato e mandato nel resto d'europa. Per le altre fonti direi che non e' possibile un accordo per il semplice fatto che il trasporto e' o impossibile o inutile. Giusto per l'idroelettrico e il nucleare puo' avere un senso vendere l'energia ai Paesi vicini, ma e' una politica che se diventasse europea si lamenterebbero tutti, essendoci la libera concorrenza l'Europa non potrebbe dire tu produci tu compri, o cose simili. Il petrolio e il gas inoltre riguardano oltre l'energia, anche la politica estera, non avendone una comune, non e' possibile neppure mettere d'accordo posizioni diverse.
    Alla lunga sono convinto che si giungera' ad un accordo, forse non su produzione e approvvigionamento, ma su una libera circolazione dell'energia forse si. Si puo' almeno arrivare alla fine dei megacolossimonopolisticistatali dell'energia, giungendo alla creazione di colossi dell'energia in forma di spa collocate sul mercato europeo e non in mano pubblica. Gia' questo sarebbe un passo in avanti molto importante, significherebbe piu' concorrenza, meno protezionismo, liberta' di prendere l'energia dai Paesi piu' convenienti economicamente e non politicamente, prezzi piu' bassi, pluralita' di fonti di energie a cui si fa ricorso, politiche energetiche a lungo termine e non a cadenza quinquennale seguendo i governi.


  • Super User

    cosa ne pensate dell'impatto ambientale dell'eolico?
    anni fa ho fatto fantastiche vacanze a tarifa...(sud spagna, vicino gibilterra) patria dei surfisti.... il paesaggio era rovinato da inquietanti pale eoliche..ricordava the wall dei pink floyd (martelli..martelli..)
    :bho:


  • Super User

    @SpiderPanoz said:

    cosa ne pensate dell'impatto ambientale dell'eolico?
    anni fa ho fatto fantastiche vacanze a tarifa...(sud spagna, vicino gibilterra) patria dei surfisti.... il paesaggio era rovinato da inquietanti pale eoliche..ricordava the wall dei pink floyd (martelli..martelli..)
    :bho:
    L'impatto ambientale visivo e' "brutto" e puo' essere dannoso per l'economia se questa si basa sul turismo e non sulla produzione energetica, per questo mi arrabbio quando sento esponenti politici dire che la Regione Sardegna e' contro l'eolico, l'unica regione italiana ad essere energeticamente autonoma dovrebbe prendersi le negativita' per il turismo (la sua piu' grande risorsa) e dare agli altri i vantaggi economici di un'altra sua risorsa (il vento), infatti quando un comune stipula un contratto, dall'altra parte c'e' una societa' estera che costruisce i pali, vende l'energia, da' una quota al comune, e quando il sistema sara' obsoleto probabilmente lascera' li il palo, e sara' il comune a doverlo togliere.
    Tuttavia se la costruzione di parchi eolici non e' lasciata alla libera iniziativa dei comuni ma e' data alla Regione puo' essere una costruzione mirata a zone non di interesse turistico, o zone comunque non rovinabili, con una capacita' di fare un contratto migliore essendo in discussione non un piccolo parco eolico comunale ma tanti parchi eolici regionali, e non avendo la fretta di fare cassa la Regione puo' anche rifiutare le proposte.
    Seccondo me si potrebbe anche arrivare a una compartecipazione con una societa' che mette i pali eolici in cui e' socia la Regione, cosi' da dividere gli utili e non accontentarsi di quote fisse.


  • Super User

    concordo...ma tieni presenti che nelle convenzioni sono solitamente previsti anche i costi di ripristino a carico dell'azienda


  • Super User

    @Lkv said:

    Se vogliamo passare al nucleare per liberarci dalla dipendenza dai fornitori che da il petrolio stiamo sbagliando strada, il nucleare ha bisogno di uranio, e l'uranio e' un'energia non rinnovabile, scarsa se dovessero mettersi tutti a farsi la loro centrale nucleare aumenterebbe anche il prezzo dell'uranio, per cui il nucleare va bene finche' sono in pochi a usarlo.

    Consumarlo tutto, visto quello che sta accadendo in Iran sarebbe un successo... 🙂

    Comunque il nucleare sarebbe ovviamente una soluzione anch'essa temporanea (decine, forse centinaia di anni).
    Non usarlo per paura finisca è come se durante la rivoluzione industriale avessero rinunciato ad usare il carbone per la stessa ragione.

    Ricordiamoci che siamo in un mondo dove la competitività conta.
    Se in Italia il costo dell'energia aumenta, aumentano i costi dei prodotti.
    Tutto ciò a vantaggio delle importazioni e svantaggio delle esportazioni.
    Per recuperare terreno, non possiamo stare a guardare le altre nazioni sperando che il loro uranio finisca.

    :ciauz:


  • Super User

    Vedo che molti paesi se ne fregano altamente del fatto che l'uranio sia inquinante, pericoloso, e che non sia rinnovabile e percio' anche esauribile.


  • Super User

    @claudioweb said:

    Comunque il nucleare sarebbe ovviamente una soluzione anch'essa temporanea (decine, forse centinaia di anni).
    Non usarlo per paura finisca è come se durante la rivoluzione industriale avessero rinunciato ad usare il carbone per la stessa ragione.

    Ricordiamoci che siamo in un mondo dove la competitività conta.
    Se in Italia il costo dell'energia aumenta, aumentano i costi dei prodotti.
    Tutto ciò a vantaggio delle importazioni e svantaggio delle esportazioni.
    Per recuperare terreno, non possiamo stare a guardare le altre nazioni sperando che il loro uranio finisca.

    :ciauz:
    C'e' una grossa differenza, anzi molte grosse differenze. Al periodo della rivoluzione industriale erano neppure dieci Stati a usare il carbone per scopi industriali, ora quanti sono i Paesi che passerebbero al nucleare se finisse il petrolio o se diventasse sconveniente il suo utilizzo?

    Altra differenza, al periodo della rivoluzione industriale i fiumi erano puliti, l'aria pulita, nessun buco nell'ozono, nessuno sentiva parlare di tumori, problemi respiratori, cardiaci e inquinamento. Ora abbiamo piu' coscienza di cio' che potrebbe divenire il mondo con un uso esagerato di energie inquinanti. Sappiamo che l'energia nucleare non e' pulita perche' produce scorie, che vanno smaltite o stoccate, in una Italia impreparata persino alla raccolta di rifiuti urbani mi pare inverosimile che di colpo diventiamo bravissimi e responsabili. Poi c'e' il problema di una ingegneria nucleare un po' indietro tecnologicamente che va aggiornata. Senza parlare di centrali nucleari obsolete. Direi che tra dieci anni saremo pronti, ma per allora forse l'uranio costera' molto di piu', chi lo sa.
    Portiamo pure il nucleare in Italia, ma prima ragioniamo su i pro e sui contro.


  • Super User

    Si' ma ragioniamo anche sul fatto che le abbiamo comunque, per la precisione assoluta le abbiamo appena aldila' del confine.

    Oddio, non e' che non mi preoccupino per nulla, ma non vedo altre soluzioni economicamente ragionevoli.


  • Super User

    Lkv le tue considerazioni sono giuste, ma l'unica alternativa reale per avere energia a suffucienza è il nucleare... e col petrolio arrivato quasi ad 80 dollari non starei troppo a pensare...

    Tra l'altro se stoccate per bene le scorie, l'energia nucleare è tra le più pulite e a minor impatto ambientale. L'unica pecca è il raffreddamento che implica di surriscaldare molta acqua... Ma sono sempre meglio delle attuali centrali termoelettriche a idrocarburi.

    Col senno di poi, al tempo della Rivoluzione Industriale visti i danni causati dal carbone tu saresti stato contrario al suo uso??
    Io personalmente no, in fondo credo siano stati più un progressi che ha portato, che i danni...

    Comunque giusto in tema 🙂

    image

    :ciauz: