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Artigiano-ingegnere-dipendente
Una ditta individuale artigiana edilizia da aprire in contab minimi (lui è ingegnere iscritto all'albo ma dipendente di una società) potrebbe esistere e fatturare consulenze ad esempio su materiali? Volevo un parere. Commercio e consulenza possono coesistere nell'ambito di una "p.iva" con due codici ma diciamo che questa situazione è un pò intrecciata.
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Ciao e benvenuto,
la medesima partita Iva consente di fare tutte le attività che si vogliono ad un soggetto persona fisica.
Sarà poi opportuno valutare la contestuale presenza di una attività intellettuale (normalmente da tenersi quale lavoratore autonomo) ed una attività d'impresa (normalmente da tenersi quale impresa individuale)... ognana con le sue peculiarità ,contabilità separate e adempimenti particolari.
Paolo
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Premetto che sono abilitato da poco e quindi mi sto facendo le "ossa" e ringrazio anticipatamente per i consigli.
Quindi in pratica al mio potenziale cliente potrei far aprire una partita iva che riporti due codici attività: edilizia (per la quale si potrebbe anche richiedere la qualifica di artigiano come "ingegnere") e consulenza materiali.
Successivamente dovrei tenere due contabilità separate all'interno della stessa partita iva: una come lavori di edilizia (avrebbe anche un dipendente job on call) ed una come professionista con i diversi principi di tenuta contabile che ne discendono. In pratica sarebbero comunque due contabilità a tutti gli effetti, con l'unico vantaggio, per il cliente, di avere un unica posizione fiscale. In una tale situazione sarebbe
poi da valutare la convenienza e possibilità di aprire con regime nuove iniziative che permette di tenere un dipendente se non erro. In questo modo il suo reddito come dipendente non si cumulerebbe con quello della ditta individuale.
Situazione decisamente ingarbugliata senza considerare eventuali sovrapposizioni di posizioni inarcassa ed inps.
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Caro collega io non entro nel merito della poszione preveidenziale.
In realtà si tratterebbe di una unica posizione ai soli fini iva (nb terrei addirittura fatture con numerazioni separate).... mentre ai fini delle imposte dirette si avrebbero due profili e due quadri di dichiarazione dei redditi.
L'imprenditore individuale artigiano non sarà l'ingegnere. L'ingegnere sarà il professionista che rende consulenze.
NB verificare eventuali incompatibilità tra la figura di imprenditore e quella di ingegnere.
Paolo
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Ringrazio ancora per i consigli.
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Mi inserisco in questa discussione in quanto sono ingegnere e dovrei aprire una P.IVA come "servizi di ingegneria integrata" per la fornitura di impianti fotovoltaici chiavi in mano.
In pratica fornirei sia la progettazione che i materiali.Paolo, pensi che in questo caso potrei tenere una contabilità unica inserendo la progettazione e la fornitura dei materiali nella stessa fattura e calcolando il contributo Inarcassa del 2% solo sulla progettazione?
Un'altra domanda: operando come ingegnere non devo iscrivermi alla Camera di commercio. Posso comunque dare un nome all'attività, ad es. SOLE dell'Ing. Pippo, o in questo caso occorre iscriversi alla camera di commercio?
Grazie mille per l'aiuto!
Eubrun