• Super User

    Ciao euroscini,
    se ho ben compreso, a te il grafico di Nimue ha dato spunto per indicarci una direzione interiore, la tua.
    Nominando le linee (pensiero e giorni) ci fai capire e ognuno può farlo, in quale punto di quell'area d'amore ti trovi.
    Mi piacerebbe capire meglio la tua sintesi sulla bisettrice: "m'è valso intero il sentimento. oggi come domani e allora"...

    Io nella matematica ci scorgo la méta, la stessa per tutti, perchè come giungi alla soglia ti spogli di ogni rimasuglio di separazione.
    La variabile sta nel modo di intravederla e nella particolare relazione magnetica che ognuno instaura con l'origine e la fine, tanto da incidere sul tempo e quindi sul percorso (in linee generali: dritto o a spirale).
    :ciauz:


  • Super User

    Buongiorno a te caro Euro.

    Sono bilancia (28 settembre) con l'ascendente qualcuno ha detto in ariete.

    Di fatto mi ritrovo continuamente ad azzuffarmi con testarde e tenaci indecisioni. 🙂


  • User Attivo

    Ti ringrazio della curiosità e cercherò di risponderti?1) Quella bisettrice disegnata a dardo che trafigge il cuore, la chiamo ?pietosa?. E già questo mi pone fuori dal ragionamento freddo, stricto sensu, del matematico. 2) Non è sintesi di niente; ma un elemento lineare insieme agli altri due ? semirette che mi ricordano le ?ascisse/ordinate? di Cartesio, pensatore verso cui non ho mai nutrito particolarissima stima ? a parità di significato che enucleo in uno dei miei ternari/pilastri: uguale|simile|differente. 2bis) Dunque linea uguale|simile|differente alle altre due. 2ter) Ognuno di noi è, al tempo stesso, uguale|simile|differente a qualsiasi altro da sé. 3) Quello che appare/può apparire ai più angolo retto con bisettrice, a me appare angolo basso di sinistra di un cubo o parallelepipedo. 3bis) Dunque altezza|lunghezza|larghezza di un possibile poliedro appena abbozzato. 3ter) D?altra parte qualsiasi disegno su carta è per definizione bidimensionale e la sua tridimensionalità ? poiché tutto nel mondo è invece tridimensionale ? sempre si lascia all?immaginazione di chi guarda/se sa guardare. 4) Ho voluto semmai definire analogicamente ? dal mio punto di vista tridimensionale ? le tre linee: in linea del pensiero o altezza, verticalità, logos; in linea dell?azione o lunghezza, orizzontalità, ethos; in linea del sentimento o larghezza, profondità, pathos ? tutto qui. 4) Nel mio minimo componimento non nomino né potrei ?amore? ? parola categoriale che non spreco, ma considero sempre ternariamente in odio|indifferenza|amore. 4bis) Dunque ? là ? non mi sono trovato in nessuna ?area d?amore?, né tanto meno ho inteso indicarlo ai partecipanti di questo Forum. 5) Non so che cosa hai voluto dire con ?Io nella matematica ci scorgo la méta, la stessa per tutti, perchè come giungi alla soglia ti spogli di ogni rimasuglio di separazione.? 5bis) Questa frase, la trovo ? tridimensionalmente ? ermetica secondo il mio logos, stimolante secondo il mio ethos, deprimente secondo il mio pathos. 5ter) Ermetica per il motivo suddetto (ovvero: non ti capisco, ma so che hai espresso una tua verità); stimolante (ovvero: mi vengono in mente ternari del tipo desiderio|tentativo|mèta, geometria|fisica|matematica, soglia|al di qua della?|al di là della?; entità (come fioritura)|rimasuglio (come decadimento)| separazione (come disintegrazione), ecc. E deprimente perché ? così chiudo, se vuoi per il momento ? perché mi accorgo in un angolo del mio essere, ora/in questa parte del Forum, che sono i matematici o giù di lì ? le persone meno indicate e più aliene, le più quantitative e meno ariose ? a ragionar di poesia e non proporla (se non magari ? alcuni ? sospirando un tantinello oppure ricondando un loro momento passato in cui facevano pim/pum/pam.) eu.ro

    :ciauz::giggle::yuppi:


  • Super User

    @euroroscini said:

    3ter) D?altra parte qualsiasi disegno su carta è per definizione bidimensionale e la sua tridimensionalità ? poiché tutto nel mondo è invece tridimensionale ? sempre si lascia all?immaginazione di chi guarda/se sa guardare. :ciauz::giggle::yuppi:

    🙂 Ben ritrovato Euroscini.

    Comprendo alcune parti della tua risposta, altre le intuisco come direzione ma non sono in grado di afferrarle.
    Credo sia molto riconducibile e da poter sintetizzare nel concetto di dimensione da te toccato e che -forse- ti rende incomprensibile agli altri (mi pare, invece, strano il contrario: Come mai la dimensione ulteriore non comprende l'antecedente?).
    Parlando due lingue differenti (se ho ben capito a questo punto dovrei dire: uguali/simili/differenti) si parla ma non si comunica a mio avviso.
    Ora che lo hai esposto cambia tutto. Cambia il panorama e quindi il significato delle parole 🙂

    Quando ho parlato, impropriamente di matematica, l'ho fatto per distinguere il linguaggio terreno da quell'ipotetico Divino. Per separare al solo fine di esprimere e farmi comprendere. Parlavo effettivamente di un tre, che poteva scaturire quale effetto dell'equilibrio/annullamento del due (causa).
    In effetti, poi, non volevo essere invasiva in una discussione in cui sono ospite, seppure ben accolta; e così ho cercato di sintetizzare il mio pensiero ermetico in frasi quali: ci scorgo la meta, la stessa per tutti.
    Qui, per me, la discussione si estenderebbe al libero arbitrio, al concetto di amore che tu stesso hai sfiorato e quindi all'integrazione, perchè finchè tutto resta dichiarato e separato si continuano a parlare lingue diverse ....

    Ma non si parlava di questo appunto 🙂


  • User Attivo

    Come dirti, graziosa moderatrice?... (T?immagino né uguale né differente, ma simile/dissimile al tuo avatar.) Nell?accostarmi a te con circospezione ? perché sei bene una ?moderatrice? ? ancora una volta m?avvalgo del mio criterio ternario.

    Ad esempio la tua prima frase: ?Comprendo alcune parti della tua risposta, altre le intuisco come direzione ma non sono in grado di afferrarle.?

    Beh ci ricavo da subito il tuo concetto di comprensione/incomprensione di me. Il quale ha una lunghezza concreta ? mi sembra: la ragione che ti consente di capirmi in parte. Ma ha anche un?altezza rarefatta: l?intuizione attraverso cui mi percepisci vagamente (e siamo ancora nel mentale).

    E la larghezza?? ti chiedo. Penserai che non c?è nessuna ?larghezza? del cavolo, che sono troppo complicato, che questo mio modo di ragionare è cervellotico e basta, etc.

    Invece non è così: la terza dimensione c?è ed è la tua larghezza (ancora/sempre) mentale. Che con altra parola che comprendi meglio ? sicuramente ? suona bella/bella, criptica e banale, puntualmente scordata? Interiorizzazione, sì! (O appropriazione, o identificazione, o comunione? - tutti sanno che le parole si sprecano.)

    Questo dunque il mio ternario della comprensione/incomprensione di me/di ogni altro/di te: ragione|intuizione|interiorizzazione.

    Voglio dire: tu sei binaria e ti fermi al due; io sono ternario e spando nel tre. Nel tuo binario della comprensione c?è la ragione, con cui afferri; l?intuizione, con cui procedi a tentoni? Dopo di che c?è l?incomprensione! Nel mio ternario della comprensione/incomprensione insieme, mi ritrovo solitamente con una ragione limitata (spesso a causa del linguaggio poco piano, discorsivo a zompi e letterario quasi niente della gente); una intuizione sbrigliata che mi stimola a gironzolare intorno ai pruriti mentali di chi mi capita a tiro, e una interiorizzazione che, se c?è/quando c?è, mi ispira poesia o altro del genere.

    Comunque hai ragione tu!...

    ??si continuano a parlare lingue diverse ....
    Ma non si parlava di questo appunto?

    eu.ro

    :):D:o


  • Super User

    Perdona la fretta eu.ro,
    avrò modo di rileggere la tua con la dovuta calma.
    Solo una precisazione: Credevo di aver parlato di tre anch'io. Spiegavo il due, quale punto dove forse si era potuta creare l'incomprensione.

    Accorgendomi, dalle tue parole, che ho dato altra impressione, con quella calma di cui sopra, rileggerò anche quello da me scritto in precedenza per scovar l'inghippo 😉 :ciauz:


  • Super User

    Pur rileggendo ... continuo a trovare sempre un problema di separazione non tanto di numero di parti.
    Binario o ternario che sia il punto che sottolinei o spieghi o critichi o accetti (per me 3, 4, 7 :)), non c'è mai traccia di integrazione nelle parole.
    Nell'Uno, pur volendolo vedere/chiamare sintesi, non si notano le parti in cui (non) è frazionato.
    Le parti possono essere descritte per una migliore comprensione. Ma restando frazionati non si crea il punto in cui accogliere e infatti non si accoglie.
    Non è con la lunghezza - larghezza - altezza che mi rapporto a te, almeno ci provo, quanto con l'armonia di ogni parte in cui le singole gradualità di ciascuna si fondono.
    L'avatar fa parte di questo. L'accoglimento non è qualcosa di fermo, di fisso e non ha per forza una ragione comprensibile per tutti ne tanto meno un'utilità facilmente apprezzabile.

    Ero stata incuriosità dai tuoi riferimenti Ermetici ... volevo quindi ascoltarti di più e ho posto una provocazione sulla dimensione solo per sondare se ne scaturiva qualcosa di nuovo.
    Mi parli di intuizione sbrigliata che, per me, senza l'opposto e l'equilibrio in cui poi è il nuovo, non dice molto.
    Grazie dell'accosto intanto 😉 :ciauz:


  • User Attivo

    Cosa strana che avverto | in questo istante con | certa ansietà | è non riuscire a dare | non dico ad altri ma | a me stesso ragione | che sia decente almeno | seppure non acuta | di come da un quesito | timido ed emaciato | da cui ho principiato | sempre per conto mio | una definizione | che m?è sembrata ardita | sciolta semplificante | perfino pedagogica | dopo scaglionamenti | piovuti come grandine | che mi fotte le olive | del mio campo d?olivi | né trascurando poi | un cerchio di duecento | trenta agricoli in arme | che mi fan da confine | a siepi e a greppo e a querce | e strade vicinali | più o meno ammutoliti | come il sole e la notte | mi ritrovo con Cherry | che mi ricorda una | d?America trascorsa | che si diceva d?essere | piccola come scricciolo | i capelli ribelli | a riccio di castagna | e gli occhi come sherry | in fondo ad un bicchiere | lasciato lì da un ospite. eu.ro

    :?:bho::(

    P.S. Vedi, amica mia (non avermene ? scherzo) ti dedico una poesia!


  • Super User

    Causa di ansietà?? Non so se mi lusinga più questo o la poesia? :bho:

    Scherzo anch'io. A quest'ora poi ... depongo qualunque pensiero faticoso e ti auguro solo un'ottima serata. :ciaosai:


  • User Attivo

    Questa è l'ora che volge al desìo, non la presta vostra.