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    recesso socio srl

    Sono socio all'80% ed amministratore unico di una srl.
    Nel gennaio di quest'anno il socio del restante 20%, ha esercitato il diritto di recesso a norma dell?articolo 2473 del cc tramite raccomandata a/r da me ricevuta il 24/gennaio. Ho accettato il recesso, nonostante a mio avviso i motivi addotti non erano contemplati, ne dallo statuto, ne dalla legge, il 20 maggio ho inviato al socio receduto una raccomandata a/r con un'offerta di acquisto delle quote da parte di un terzo che ho lasciato nell'anonimato a quest'offerta il socio receduto ha risposto con una raccomandata dicendo che stava valutando l'offerta, dopodiché il silenzio.
    Il 23 luglio alla scadenza del preavviso ho convocato l'assemblea dei soci rimanenti cioè solo il sottoscritto, deliberando la liquidazione della quota del receduto utilizzando le riserve disponibili risultanti dal bilancio facendo anche una valutazione della quota da liquidare.
    Il 23 settembre ho inviato al socio recedente la valutazione della sua quota considerando il valore patrimoniale risultante nel bilancio alla data del recesso 24 gennaio svalutandola del 30% in quanto nei 5 anni precedenti l'azienda ha prodotto perdite ritenendo cosi di iniziare la trattativa come previsto dalla legge.
    Il 26 settembre ricevo una notifica di comparizione dal suo legale tramite il tribunale competente, il quale chiede al giudice di confermare la validità del recesso e la nomina del perito (c t u ) per valutare il valore della quota del suo assistito affermando che essendo trascorsi i 180 giorni dalla comunicazione del recesso senza che la quota fosse stata liquidata, ciò lo legittimava ad agire per vie legali e di scegliere loro il modo in cui avere liquidata la quota .
    A questo punto valutando la situazione ritengo che sarebbe meglio decretare lo scioglimento della società e liquidare al socio in proporzione alle quote possedute , ripartendo l?attivo di quanto si otterrà al termine del processo di liquidazione.
    Posso ancora mettere in liquidazione la società nonostante dalla lettera di recesso siano trascorsi 8 mesi?
    Se si, all?assemblea straordinaria dal notaio debbo invitare anche il socio che ha receduto?
    Se il tribunale accoglierà la richiesta avanzata dal socio recedente di nominare il c t u , qualora non condivido la valutazione fatta da quest?ultimo sul valore della quota, posso ancora sciogliere la società e saldare la quota ripartendo in proporzione l?attivo ricavato al termine della fase di liquidazione?


  • Super User

    Ciao,
    provo a fare un po' d'ordine.
    Il recesso può essere esercitato nei casi previsti dalla Legge (casi tassativi) o previsti dallo Statuto, quindi per prima cosa bisogna valutare se sussiste o meno il diritto di recesso.
    Se non sussiste il problema non si pone.
    Se invece il socio ha esercitato legittimamente il recesso ha diritto di richiedere la valutazione della quota. In tal caso sarà la società a dover liquidare il socio e non tu.

    Per quanto riguarda le messa in liquidazione va fatta con assemblea straordinaria avanti a notaio. Devi convocare l'assemblea, ma puoi deliberare anche se non si presenta l'altro socio avendo tu l'80% del capitale.
    In tal caso nominerai anche un liquidatore che sarebbe meglio fosse un terzo (magari il tuo commercialista) in modo da evitare contestazioni.

    Fabrizio