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- transazioni su domini italiani a settembre 2008
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@mauro1978 said:
Nel mese di settembre il dominio CoreaDelNord.com è stato venduto per soli 35 euro + iva: sia venditore che compratore sono due aziende italiana attive nel settore internet, e la trattativa è avvenuta senza il supporto di piattaforme di trading di domini (trattativa in PVT). Questa transazione conferma il momento di stallo del mercato dei domini italiani. Anche se la Corea del Nord è uno Stato povero oggi senza potenziale turistico, il fatto che il nome di una nazione con suffisso .com passi di mano per una cifra irrisoria (per di più tra controparti qualificate, due aziende del settore) è significativo e costituisce un campanello di allarme di non poco conto per il mercato locale dei domini.
Il mercato dei domini in lingua italiana, sia .it che .com forse è arrivato ad un punto di crisi: rispetto alle transazioni del primo semestre, le transazioni sono calate e i prezzi sono sensibilmente più bassi. Infatti CoreaDelNord.com non è l'unico dominio venduto ad una cifra ridotta da dopo l'estate 2008. Nel mese di settembre infatti sono stati venduti i seguenti domini (prezzi IVA esclusa):- CoreaDelNord.com 35 euro
- Treviglio.com 35 euro (Treviglio è un comune in Lombardia con circa 30.000 abitanti)
- Castellanza.com 25 euro (Castellanza è un comune nel Nord Italia, sede di una importante università privata)
- Infarti.com 25 euro
- Psichiatri.com 25 euro
- Ciampino.com a 800 euro (SEDO)
- Dietologi.com a 120 euro (SEDO)
- EpatiteC.com a 51 euro (asta di Domainers.it)
- Debiti.com 1.100 dollari
E stiamo parlando di suffissi pregiati (it e com) abbinati a geo-domini (nomi di stati e comuni) o di domini semi-premium legati a beni di largo consumo o a professioni (dietologi.com e psichiatri.com) o patologie diffuse (Infarti.com ed EpatiteC.com). Quindi sembra un fenomeno comune, che non riguarda solo una categoria di domini (ad esempio non tocca solo i geodomini, ma anche i beni di consumo, le professioni, le malattie e la medicina).
Concordo con Mauro.
Il momento è di stallo e credo che la cosa nei prossimi mesi andrà soltanto peggiorando.
Mentre all'estero con la crisi dell'economia i domini tutto sommato "tengono", da noi vedo i prezzi calare in picchiata.
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Salve,
il mio parere sul mercato dei domini è sempre più negativo e per diversi motivi.Domini acquistati per pura pazzia nata all'ombra di un pizza.com
Aprire un sito internet con dominio .com è diventato un suicidio, non si trova un .com e per qualsiasi ****** viene preso e messo in parking.Io ritengo che più del 90% dei domini resta solamente in parking e i proprietari lo mollano dopo aver visto di aver sbagliato investimento.
Io non mi piegherò ad acquistare un dominio in vendita per iniziare un mio progetto o una mia attività, preferisco usare una estensione del tipo .net o .it piuttosto di acquistare il .com
Inoltre vedo che sono sempre di più i domini in parking che vengono lasciati liberi, il che significa che c'è una vera crisi nel settore, ma sinceramente io ne sono solamente felice in quanto per me l'acquisto di domini per speculazione è un semplice freno allo sviluppo di internet!
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@Van Basten said:
Salve,
il mio parere sul mercato dei domini è sempre più negativo e per diversi motivi.Ma perchè negativo ? intendo dire perchè usare questo termine ? è un mercato come un altro che subisce delle influenze di altri mercati (es. quello finanziario). A meno che tu non ti riferisca ai CyberSquatters.
@Van Basten said:
Domini acquistati per pura pazzia nata all'ombra di un pizza.com
Aprire un sito internet con dominio .com è diventato un suicidio, non si trova un .com e per qualsiasi ****** viene preso e messo in parking.Io non demonizzerei il parking, non è uno strumento malefico, tra l'altro la più grossa piattaforma BackOffice di parking è in mano a google.
Il fatto che i com siano rari è un fatto normale, il fatto che chi voglia investire in un progetto cerchi il com è normale, credo sia consolidato che qualsiasi progetto sprovvisto del .com è a parziale rischio di riuscita commerciale.
@Van Basten said:Io ritengo che più del 90% dei domini resta solamente in parking e i proprietari lo mollano dopo aver visto di aver sbagliato investimento.
Probabile, attualmente in media circa 50k .com vengono lasciati scadere ogni giorno, di contro 70k di nuove registrazioni o ripescaggi vengono fatte ogni giorno (fonte NameIntelligence).
@Van Basten said:
Io non mi piegherò ad acquistare un dominio in vendita per iniziare un mio progetto o una mia attività, preferisco usare una estensione del tipo .net o .it piuttosto di acquistare il .com
Ognuno è libero di adottare la strategia che ritiene più proficua e remunerativa.
@Van Basten said:
Inoltre vedo che sono sempre di più i domini in parking che vengono lasciati liberi, il che significa che c'è una vera crisi nel settore, ma sinceramente io ne sono solamente felice in quanto per me l'acquisto di domini per speculazione è un semplice freno allo sviluppo di internet!
Beh, indubbiamente si son visti tempi migliori, parlare di crisi nel settore dei domini quando crollano i pilastri della finanza, ed interi stati sono sul punto di dichiarare bancarotta, lo trovo paradossale.
La speculazione (qualsiasi tipo) tale è, che sia sui domini, sugli immobili, o su strumenti finanziari rappresentativi di crediti, è sempre speculazione, è uno dei presupposti (per non dire cardini) del neocapitalismo, mentre stiamo riempiendo questo spazio, c'e' chi specula sulla fame nel mondo, chi specula sul grano, chi sul petrolio, chi sugli esseri umani, la speculazione non è una cosa brutta di per sè, il peculato lo è ;), io direi che invece il mercato dei domini, aumenta l'interesse per il web e avvicina tantissime persone a questo settore.
Saluti
Luca
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@Van Basten said:
Inoltre vedo che sono sempre di più i domini in parking che vengono lasciati liberi, il che significa che c'è una vera crisi nel settore, ma sinceramente io ne sono solamente felice in quanto per me l'acquisto di domini per speculazione è un semplice freno allo sviluppo di internet!
sono pienamente d'accordo e per me aziende come sedo e pool sono la rovina dei siti che hanno qualcosa di originale da dire...
tenere un sito in parking è semplicemente contrario allo spirito di internet...
è una pratica che mi fa vomitare e io la rifiuto a priori...
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@boedus said:
sono pienamente d'accordo e per me aziende come sedo e pool sono la rovina dei siti che hanno qualcosa di originale da dire...
tenere un sito in parking è semplicemente contrario allo spirito di internet...
è una pratica che mi fa vomitare e io la rifiuto a priori...Ho letto il tuo intervento dopo che avevo già postato, non ho potuto fare a meno di fare 2 riflessioni:
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I siti non si mettono in parking, i domini sì, ma probabilmente intendevi dire quello (giusto per non confondere chi ci legge)
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Non capisco che colpa abbiano le piattaforme che gestiscono il parking, mi spiego meglio, se il signor AAAAAAA possiede 50.000 domini cosa centrano le società che gestiscono il parking ?
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La speculazione sui domini è iniziata da chi per primo ha avuto l'opportunità di registrarli, tutto quello che è successo dopo, è avvenuto per effetto dell'inevitabilità del mercato.
Saluti
Luca
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@voidcomputer said:
io direi che invece il mercato dei domini, aumenta l'interesse per il web e avvicina tantissime persone a questo settore.
Saluti
LucaCiao luca,
la maggior parte delle persone che si avvicinano al web attraverso la compravendita dei domini sono persone che generalmente sanno molto poco di PC e non hanno la minima idea di cosa significhi creare un sito internet gestirlo ecc...PS: parlo di chi viene attirata da fuori, non di chi è già dentro.
Comunque ti voglio fare un esempio concreto.
Mi si è aperto uno spiraglio per far partire un progetto interessante ma devo farlo partire entro breve altrimenti lo dovrò rivedere l'anno prossimo e si sa che dopo un anno molte cose cambiano.
Sto cercando di fare il più presto possibile e la priorità maggiore è quella del dominio.
Sono partito subito con l'idea di un .com anzi dicevo "acquisterò assolutamente un .com"
ora dopo aver fatto una lista dei possibili domini mi accorgo che ***nessuno ***dei domini fattibili ha il .com libero, ergo dovrei cambiare totalmente il nome al dominio cosa che comporterebbe un danno la progetto o comunque renderebbe più staccato l'approccio tra utenti sito e progetto.Purtroppo anche per cause di tempo mi trovo costretto a non rimanere troppo sulla questione e quindi ora prenoterò un dominio .it .eu o .net
Quello che non sopporto non è il fatto che tutti i domini fattibili hanno il .com occupato ma il fatto che su 20 domini fattibili solo 2 ospitano un sito e tutti gli altri sono domini in parking con pr0!
questo ha rallentato il mio progetto ma ti assicuro che questa cosa rallenta o addirittura ferma molti progetti interessanti sul web lasciando così tanti siti senza senso nella rete.
Ti sembra che questo sia qualificare il web? a me sembra distruggerlo!
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@voidcomputer said:
Ma perchè negativo ? intendo dire perchè usare questo termine ? è un mercato come un altro che subisce delle influenze di altri mercati (es. quello finanziario). A meno che tu non ti riferisca ai CyberSquatters.
Io non demonizzerei il parking, non è uno strumento malefico, tra l'altro la più grossa piattaforma BackOffice di parking è in mano a google.
Il fatto che i com siano rari è un fatto normale, il fatto che chi voglia investire in un progetto cerchi il com è normale, credo sia consolidato che qualsiasi progetto sprovvisto del .com è a parziale rischio di riuscita commerciale.Probabile, attualmente in media circa 50k .com vengono lasciati scadere ogni giorno, di contro 70k di nuove registrazioni o ripescaggi vengono fatte ogni giorno (fonte NameIntelligence).
Ognuno è libero di adottare la strategia che ritiene più proficua e remunerativa.
Beh, indubbiamente si son visti tempi migliori, parlare di crisi nel settore dei domini quando crollano i pilastri della finanza, ed interi stati sono sul punto di dichiarare bancarotta, lo trovo paradossale.
La speculazione (qualsiasi tipo) tale è, che sia sui domini, sugli immobili, o su strumenti finanziari rappresentativi di crediti, è sempre speculazione, è uno dei presupposti (per non dire cardini) del neocapitalismo, mentre stiamo riempiendo questo spazio, c'e' chi specula sulla fame nel mondo, chi specula sul grano, chi sul petrolio, chi sugli esseri umani, la speculazione non è una cosa brutta di per sè, il peculato lo è ;), io direi che invece il mercato dei domini, aumenta l'interesse per il web e avvicina tantissime persone a questo settore.
Saluti
LucaDire che hai detto cose giuste è dire poco.
Sono d'accordissimo.
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@Van Basten said:
Ciao luca,
la maggior parte delle persone che si avvicinano al web attraverso la compravendita dei domini sono persone che generalmente sanno molto poco di PC e non hanno la minima idea di cosa significhi creare un sito internet gestirlo ecc... (omissis)Difficile da credere.. ma la maggior parte dei domainers a malapena sà accendere il piccì, stentavo a crederlo anche io, ma ti assicuro che è così.
Un pò di considerazioni ..
- 80 milioni sono i domini con estensione com registrati.
- Non possono esistere cloni.
- Chi prima arriva meglio alloggia (questa è la regola di tutti i mercati).
- Ognuno vive nel periodo storico in cui nasce, cresce, e muore, e bisogna accettare le condizioni che ci vengono offerte (e non imposte) stà al singolo rimescolare le carte e credere in quello che fà, anche se le carte non sono delle migliori, il risultato potrebbe essere superiore alle aspettative e addirittura di quello dei competitors.
- Chi paga ha il sacrosanto diritto di gestire come meglio crede i beni affidati o di proprietà, tantissimi domini in parking sono destinati allo sviluppo, molti, si trovano in parking perchè rende, nell'attesa della loro funzione principale e cioè ospitare un sito.
Capisco il tuo sfogo, ritengo legittime le tue motivazioni, ma non pensi che invece questo sia un sistema efficace e produttivo ? Non ritieni meritocratico per una azienda conquistare un dominio ?
Per quanto crudele possa apparire, tutto il mondo imprenditoriale si basa sulla capacità di investimento, sulla produttività, e sulla qualità, un buon manager quando redige un business plan, dovrebbe prevedere gli investimenti futuri in funzione della evoluzione della gestione e della redditività dell'impresa.Io cerco di sviluppare progetti che reputo buoni anche su domini che tanti ritengono "minori", se il progetto è buono, è il progetto stesso che spinge il nome.
Permettimi una battuta Van Basten... ma chi se ne frega quanto costano, bisogna mettersi in condizione di comperare quello che ci occorre, il punto è quello.
Saluti
Luca
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Scusa Van Basten, ma se il tuo progetto rallenta o addirittura rischia di fermarsi perchè non vuoi acquisire un'eventuale dominio che può essere utile alla tua causa...allora mi sà che il progetto non è poi così serio...non credi?
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io anche concordo con luca e carter