• User Newbie

    istanza remissione in libertà-controversia avvocato

    Salve a tutti,
    Ringrazio l'avv.mcesetti per avermi risposto.
    Avrei un'altro quesito da porre,sempre riferito alla situazione giudiziaria di mio
    cugino.Vorrei sapere se mio cugino, in attesa dell'appello, può presentare istanza di remissione in libertà di proprio pugno,avendo già scontato: mesi 3 sui 5 di condanna,ai domiciliari(la condanna è stata per gli artt.533-534-544 2°comma c.p.p.)
    A quale organo giudiziario (trib.libertà,giudice di sorveglianza,giudice stesso che ha emesso la condanna......) va presentata questa istanza.
    Se lo può fare,in quale forma va inoltrata l'istanza e,l'età è fondamentale nella
    decisione del giudice?Potrebbe essere concessa con delle limitazioni? tipo obbligo di dimora,affidamento ai servizi sociali ecc......
    Tutto questo perchè l'avvocato che essi aveva ,è stato revocato, con regolare telegramma, per
    insoddisfazione nell'opera svolta durante il dibattimento e,siccome mio cugino non naviga nell'oro,chiedo se questa istanza può essere presentata autonomamente.
    Riguardo all'avvocato di cui sopra,adesso pretende altri soldi,oltre ad un anticipo che ha ottenuto,essi ha mandato una lettera con la nota spese e,la cifra che pretenderebbe a saldo.
    Oltre agli altri soldi che pretende, esso scrive che era stato lui per primo ad
    abbandonare la difesa,affermazione molto grave,perchè non ne ha dato notizia,nè verbalmente nè in forma scritta,in pratica mio cugino era senza
    difensore senza saperlo.
    Ora, all'avvocato è stata inviata una lettera, nella quale contestiamo l'esosità della cifra richiesta e,indichiamo(come famigliari siamo disposti ad aiutarlo), una cifra che siamo disposti a pagare.
    Quale può essere la sua reazione qual'ora non accettasse?
    Lo so,ho posto molto domande,sarei molto grato a coloro che volessero
    aiutarmi.Anticipatamente ringrazio.


  • Super User

    Ciao Scuro,

    l'istanza può essere presentata direttamente dall'imputato, ovviamente, con la limitazione delle cognizioni giuridiche che, probabilmente, non ha. Tale istanza andrà presentata al giudice che ha materialmente in carico il fascicolo (probabilmente il giudice d'appello). Potrà chiedere la remissione in libertà o misura meno restrittiva (stando ai domiciliari potrebbe essere l'obbligo di firma).
    Per quanto riguarda la controversia con il legale, non è questo il luogo più adatto per discuterne, quello che possiamo dire è che se contestate la cifra vi conviene rivolgervi al locale consiglio dell'ordine.
    In ogni caso l'avvocato potrà sicuramente citare in giudizio (civile) per ottenere il pagamento del suo onorario. In quella sede sarà un giudice a fissare il giusto onorario (generalmente si accolgono le richieste degli avvocati, ma dipende da vari fattori).