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Ciao Grenzo,
dai dati che girano in rete, sembra invece che anche in europa ci sia una contro-tendenza ad utilizzare i portali verticali.
I portali infatti servono da fonte informativa per ottenere prezzi e comparazioni e anche info generiche e posizioni.
La forza degli alberghi quindi sta aumentando, e molte strutture stanno cambiando modalità distributiva, passando da intermediazione tramite tour operator a una distribuzione totalmente web oriented.
Ci sono alberghi che fanno il 60% del fatturato tramite il proprio sito.
Il resto del fatturato è fatto appunto da booking e compagina bella.
Questi sono dati di bench marketing ottenuti da un albergatore che adotta questo tipo di approccio alla vendita.Sicuramente le strutture respirano molto di più in termini di commissione, per quanto i tempi non sono ottimi , soprattutto in italia.
In questi ultimi giorni tra l'altro, si sta verificando un fatto importante che potrebbe condizionare l'acquisto di servizi alberghieri in italia.
Il nuovo sistema fiscale infatti permetterà di detrarre il 100% dei costi di alberghi e ristoranti se acquistati direttamente dalla struttura.
Questo sarà un enorme danno per le agenzie di viaggio e i tour operator, ma un enorme opportunità per quelle società web che fanno pagare direttamente il cliente in albergo.
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Qui la notizia relativa alla detraibilità
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/altrenotizie/visualizza_new.html_758710648.html@ghena: in questo preciso momento, in Italia, considerando un sito ottimizzato per i mdr, tu come albergatore rinunceresti al traffico veicolato, (non solo alle prenotazioni dirette sul booking, ma al traffico veicolato sul tuo sito) proveniente dai grandi portali di prenotazione, ma anche dai portali di tour operator e agenzie di viaggio?
E quindi a Grenzo, lo consigli o no?
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credo dobbiamo fare una differenza tra i portali che generano traffico e
quelli che generano prenotazioni.quelli che generano traffico sono appunto quelli dove si paga un fisso senza oneri alla transazione... oltre ovviamente alla normale attività di link popularity.
gli altri non portano traffico diretto se non come ti dicevo per la finalizzazione
della prenotazione dopo avere fatto ricerche di disponibilità nei vari motori expedia etc..non posso consigliare grenzo dato che non conosco la sua posizione attuale e la sua attuale situazione commerciale.
Ma se non volesse spendere troppo di seo e sem , dovrebbe comunque approcciare la cosa in modo ibrido, cioè portali e traffico diretto.
in fondo il 40% del fatturato non è poco.
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OT
@ghena: non riesco a mandarti il pvt perchè hai la posta piena
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ho svuotato la posta, se vuoi attendo.
grazie.
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@ghenaweb said:
Ciao Grenzo,
dai dati che girano in rete, sembra invece che anche in europa ci sia una contro-tendenza ad utilizzare i portali verticali.
I portali infatti servono da fonte informativa per ottenere prezzi e comparazioni e anche info generiche e posizioni.
La forza degli alberghi quindi sta aumentando, e molte strutture stanno cambiando modalità distributiva, passando da intermediazione tramite tour operator a una distribuzione totalmente web oriented.
.......IMHO e' anche questa la mia impressione, perche' pagare un 10-15 od anche 20% di commissione quando posso far prenotare direttamente nel mio sito? Tra l'altro se gli utenti arrivano nel mio sito direttamente ( fidelizzati ) non fanno nemmeno confronti con la concorrenza!!
Almeno nel mio settore ( appartamenti x le vacanze, nord-est .. ).
Pero', quello che non riesco a capire, e' la resistenza di questo tour-operator o Booking verticali. Immaginavo i clienti ( turisti ) fossero un po' piu' svegli!!
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@grenzo55 said:
IMHO e' anche questa la mia impressione, perche' pagare un 10-15 od anche 20% di commissione quando posso far prenotare direttamente nel mio sito? Tra l'altro se gli utenti arrivano nel mio sito direttamente ( fidelizzati ) non fanno nemmeno confronti con la concorrenza!!
Concordo e confermo, anche per il sito che ho in firma preferiamo investire in AdWords piuttosto che in commissioni, le prenotazioni finora sono abbondanti e la spesa risulta notevolmente inferiore al 10 % del valore della prenotazione.
Ciao a tutti.
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IMHO e' anche questa la mia impressione, perche' pagare un 10-15 od anche 20% di commissione quando posso far prenotare direttamente nel mio sito?
Concordo e confermo, preferiamo investire in AdWords piuttosto che in commissioni, le prenotazioni finora sono abbondanti e la spesa risulta notevolmente inferiore al 10 % del valore della prenotazione.
Una precisazione per tutti e due. I grandi portali booking expedia venere ecc.. sono un altro canale, completamente diverso da clienti fidelizzati, organico e adword.
Per booking expedia last minute e venere:
**Precisazione ulteriore: appartamenti e case vacanze non è il target per questi portali. **Non sostituisce ne l'organico, ne il fidelizzato ne l'adwords. E' semplicemente un canale aggiuntivo per tutte le strutture turistiche che sanno di avere durante l'anno dei periodi vuoti e si vogliono rivolgere ad una NICCHIA di persone.
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@deborahdc said:
Una precisazione per tutti e due. I grandi portali booking expedia venere ecc.. sono un altro canale, completamente diverso da clienti fidelizzati, organico e adword.
Sì ok, quello che volevo dire e' che nei primi periodi di Internet ( che ora sono passati ) le strutture turistiche non conoscevano la potenzialita' del mezzo e non erano attrezzate tecnologicamente anche per gli alti costi.
Adesso che un sito con prenotazioni on-line costa qualche migliaio di euro quasi tutti si possono attrezzare ed ottenere i benefici della prenotazione on-line.
Ad esempio mi ricordo che nei primi anni delle fotocopiatrici qualcuno aveva aperto un negozio x fare fotocopie, ora sono tutti chiusi!
Anche la questione dell'altro canale mi lascia un po' dubbioso nel tempo: Imho i portali serviranno per fare confronti di prezzo ma, al momento della prenotazione, si andra' direttamente nel sito della struttura in quanto piu' diretto e, in qualche caso, anche piu' conveniente.
A questo punto mi chiedo come faranno a stare in piedi economicamente i vari Expedia & C...
Ho torto?
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@deborahdc said:
**Precisazione ulteriore: appartamenti e case vacanze non è il target per questi portali. **
Non sostituisce ne l'organico, ne il fidelizzato ne l'adwords. E' semplicemente un canale aggiuntivo per tutte le strutture turistiche che sanno di avere durante l'anno dei periodi vuoti e si vogliono rivolgere ad una NICCHIA di persone.
Credo anch'io sia questa la differenza che ti farà scegliere in base al periodo di alta e bassa stagione la soluzione migliore:
-- Per un intermediario è meglio far valere il proprio sito nell'alta stagione.
-- Per chi possiede una struttura turistica va bene anche pagare delle commissioni alte (su prezzi adeguati) per riempire i periodi di bassa stagione.Quà la stagione volge al termine, ma fa ancora un caldo boia.
La bassa stagione è l'inverno, molto tranquillo e fresco, il mio preferito.
Voi come state?Ciao Ciao Cari.
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@grenzo55 said:
A questo punto mi chiedo come faranno a stare in piedi economicamente i vari Expedia & C.
Bhe dai comunicati stampa di expedia leggo:
Leader indiscusso del mercato italiano dei viaggi online, per fatturato, numero di utenti e transazioni, Expedia.it ha superato nel 2006 i 200 milioni di euro di fatturato e prevede di crescere nel 2007 del 70%.
.... sinceramente non so come sia andata nel 2007 e nel 2008 ma mi basterebbe il 2006 per viverci una vita intera.
Scherzi a parte credo sia chiaro che questi grandi portali e tour-operator oramai abbiano superato ogni dubbio sulla loro validità.
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ragazzi...
parliamo del colosso per eccellenza nei viaggi on line.
c'è poco da scherzare....Venere è stata assorbita da loro e non ricordo quanti altri portali differenziati nel target.
per rispondere a grenzo:
A questo punto mi chiedo come faranno a stare in piedi economicamente i vari Expedia & C...
Ho torto?Esiste la logica del più forte... da sempre sempre come esiste la logica del posizionamento mentale come "primo" in una determinata gabbia percettiva.
Esistono persone che sono differentemente sensibili alla pubblicità e indubbiamente, expedia lo sa.
Per non parlare appunto alla loro distribuzione capillare , alle api di sviluppo,
alla integrazione diretta con TOTUBE insomma ragà...
si può solo stare a guardare.Ma il difetto di tutto questo è che è globalizzato.
E' come mangiare cioccolato industriale delle uova di pasqua piene di un addittivo schifoso alla vaniglia.Insomma internet fa scegliere... e se prima era complesso avere connessioni xml e vedere che i voli si potevano prenotare anche da casa, domani il pensiero sarà superare il globale...
cercare nel paniere web... per adattare i propri bisogni alle risorse disponibili.p.s.
Fortunatamente per le adv e i t.o. , la detraibilità dell'iva sui servizi singoli è valida anche per loro ;).
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@ghenaweb said:
ragazzi...
Ma il difetto di tutto questo è che è globalizzato.
E' come mangiare cioccolato industriale delle uova di pasqua piene di un addittivo schifoso alla vaniglia.Insomma internet fa scegliere... e se prima era complesso avere connessioni xml e vedere che i voli si potevano prenotare anche da casa, domani il pensiero sarà superare il globale...
cercare nel paniere web... per adattare i propri bisogni alle risorse disponibili.Spero di non fare un ot, comunque secondo me "Internet" è in un certo senso sinonimo di globalizzazione infatti nell’era del commercio globale, non avere le adeguate strutture per accedere alla rete e quindi beneficiare delle immense risorse che offre può voler dire, specialmente per i paesi in via di sviluppo, aumentare il solco che li divide dai paesi più industrializzati. Non poter accedere alla rete equivale a ridurre le possibilità di esportazione dei propri prodotti del 60% oltre che a limitare le possibilità di differenziare la clientela il che in termini prettamente pratici significa aumento del rischio e diminuzione del potenziale guadagno.
Vedi l'originale su: http://www.secondoprotocollo.org/index.php?option=com_content&task=view&id=36&Itemid=1
Ciao.
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si certo , hai ragione.
l'accessibilità parzialmente globalizza, ma quello che intendo è che paradossalmente il web permette di trovare e di scegliere cose "uniche"...
proprio perchè permette di cercare quasi ovunque.Il limite semmai viene posto da noi stessi,
e dall'uso che facciamo di questo strumento oltre che dalla nostra conoscenza e curiosità.La cosa facile è prenotare tramite expedia, la cosa più complessa e fidarsi del proprio istinto ed esperienza e scegliere una struttura che nessuno ti consiglia.
si, siamo in OT.
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@ghenaweb said:
ragazzi...
parliamo del colosso per eccellenza nei viaggi on line.
c'è poco da scherzare....Venere è stata assorbita da loro e non ricordo quanti altri portali differenziati nel target.
Ok, ma nel mondo globale l'utente se ne frega dei colossi oppure li sfrutta per avere informazioni gratis.
Prenotazioni on-line vuol dire sopratutto risparmio x l'utente medio x cui se nel sito diretto puo' avere qualche vantaggio salta la prenotazione su Expedia e va dritto a fare la prenotazione sul sito della struttura, senza considerare che il rapporto diretto e' sempre preferibile ad un qualsiasi operatore on-line....
Credo che questi colossi avranno dei grossi problemi se pensano di sostenersi con le commissioni delle prenotazioni. Credo stiano seriamente pensando di fornire altri servizi e guadagnare con quelli.
Sempre rigorosamente IMHO, naturalmente... Voi cosa ne pensate?
p.s.
comunque i portalini che pensano di vivere sull'ignoranza delle strutture ricettive locali avranno poco tempo di vita....
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non credo sia un problema di ignoranza commerciale,
ma se un portalino è ben posizionato e porta traffico... perchè dovrei uscirne da albergatore ?Il pensiero dell'albergatore è essere visibile quindi ben venga... i locali come adwords.
Non credo sia possibile una anarchia alberghiera in senso assoluto.
Cioè tutti prenotano direttamente direttamente all' hotel.
E' possibile una divisione equa del mercato, tra vendite dirette e indirette.Le posizioni prese sul web dai grandi gruppi saranno difficilmente spodestabili nel breve a mio avviso, calcola anche che non esiste solo il mercato leisure, anzi il target business per gli hotel in grandi città è spesso quello più corposo, e le aziende come Amex , utell, pegasus sono strettamente legato a questo tipo di segmento.
Valuta anche un altra cosa...
se compro un volo online,
non è meglio fare un unica transazione accodando anche l'hotel ?Gli albergatori offrono questo servizio ?
forse dovrebbero farlo !
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@ghenaweb said:
non credo sia un problema di ignoranza commerciale,
ma se un portalino è ben posizionato e porta traffico... perchè dovrei uscirne da albergatore ?Il pensiero dell'albergatore è essere visibile quindi ben venga... i locali come adwords.
Si' ma deve costare poco cioe' non il 10%, 15% della prenotazione , forse nemmo il 5%. Non so se con questi margini i portalini o portaloni ci smenano....
@ghenaweb said:
Non credo sia possibile una anarchia alberghiera in senso assoluto.
Cioè tutti prenotano direttamente direttamente all' hotel.
E' possibile una divisione equa del mercato, tra vendite dirette e indirette.forse ma, IMHO, sara' sempre piu' la percentuale di ospiti che, una volta rimasti soddisfatti dalla permanenza, prenoteranno direttamente...
@ghenaweb said:
Le posizioni prese sul web dai grandi gruppi saranno difficilmente spodestabili nel breve a mio avviso, calcola anche che non esiste solo il mercato leisure, anzi il target business per gli hotel in grandi città è spesso quello più corposo, e le aziende come Amex , utell, pegasus sono strettamente legato a questo tipo di segmento.
Ok, io non dico a breve, penso nel tempo, ma non molto lungo, adesso c'e' ancora la novita' ed il senso di avventura nel prenotare alla cieca ma nel tempo... cmq rimarra' probabilmente valido x le prenotazioni alberghiere business dove, anche se si prende una fregata, si puo' sopportare...
@ghenaweb said:
Valuta anche un altra cosa...
se compro un volo online,
non è meglio fare un unica transazione accodando anche l'hotel ?Gli albergatori offrono questo servizio ?
forse dovrebbero farlo !Hum, non so, credo che, ad un certo punto, l'utente sia smaliziato nel prenotare il volo al costo piu' basso e l'hotel dove piu' gli piace. Chi vuole tutto comodo penso si rivolgera' sempre all'agenzia viaggi fisica della quale si fida...
In pratica il mio dubbio e' questo: conviene oggi investire in realizzazione di portali turistici? Se sono piccoli ci sara' un gravame di lavoro notevole con pochi denari, se sono grossi i costi di regia possono superare gli incassi. O no?
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spostiamo tutto avanti nel tempo e supponiamo che i portali verticali sono in declino.
Quindi gli utenti cercano gli hotel direttamente.
Quali sono i fattori critici di successo per far si che un hotel venga scelto rispetto ad un altro ?Immaginando posso solo pensare che il cliente nutra le stesse aspettative che aveva nel portale nel sito dell'albergatore...
quindi magari vuole prenotare anche l'escursione o potere saperne il prezzo e i dettagli...
e magari anche il volo o un treno..
o magari tirare fuori un pdf con gli itinerari consigliati oppure
decidere cosa mangiare il mercoledì o dove mangiare...se noti tutto si sposta
ma la tecnologia resta.La domanda che mi faccio però è :
un piccolo albergo, ha il team per sviluppare e gestire tutto questo ?
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@ghenaweb said:
spostiamo tutto avanti nel tempo e supponiamo che i portali verticali sono in declino.
Quindi gli utenti cercano gli hotel direttamente.
Quali sono i fattori critici di successo per far si che un hotel venga scelto rispetto ad un altro ?Immaginando posso solo pensare che il cliente nutra le stesse aspettative che aveva nel portale nel sito dell'albergatore...
quindi magari vuole prenotare anche l'escursione o potere saperne il prezzo e i dettagli...
e magari anche il volo o un treno..
o magari tirare fuori un pdf con gli itinerari consigliati oppure
decidere cosa mangiare il mercoledì o dove mangiare...se noti tutto si sposta
ma la tecnologia resta.La domanda che mi faccio però è :
un piccolo albergo, ha il team per sviluppare e gestire tutto questo ?No, pero' ci sara' qualcuno che lo fara' per loro con una spesa una-tantum, e neanche tanto alta, Quello che volevo dire e' questo:
- La struttura non ha convenienza a farsi confrontare con strutture vicine,tipico di un portalino locale..
- Se avra' interesse ad acquisire nuovi clienti si pubblicizzera' su portaloni che, ad un certo punto, ospiteranno gratuitamente l'inserzione, magari concerti crismi, perche' il loro core-business si sara' spostato sulla pubblicita' contenuta nel sito e le informazioni turistiche sono il veicolo x attrarre visitatori.
- In pratica il futuro di chi investe in portali tuiristici sperando di ricavarne qualcosa come provvigione prenotazioni sara' nerissimo!!
Sempre IMHO, naturalmente...
ciao
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ciao a tutti.
Premesso che ritengo l'opinione di Debora sempre rilevante, segnalo che la percentuale da versare al portale di booking on line sia del tutto irrilevante alla tariffa media della struttura. Io credo nelle tariffe differenziate in ragione del mezzi di prenotazione.
Se il protale verticale mi mette in contatto con una clientela che altrimenti non toccherei, credo che lì posso ben applicare tariffe anche superiori al doppio di quelle dirette. E allora cosa pesa pagare il 25 % quanto ne incasso il 100 % in più??
Passatemi la forzatura numerica ma spero serva a far rendere l'esempio.
L'opinione non è comunque di questo poveraccio che scrive ma di ottimi marketers del settore.
Ciao a tutti.