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Partita Iva per secondo lavoro
Salve a tutti!
sono un ragazzo di 24 anni che fa l'impiegato full-time.
Parallelamente sto facendo dei lavori di liuteria amatoriale(chitarre, bassi e altri strumenti musicali che vendo attraverso alcuni siti internet italiani).
Il volume di guadagno al momento non supera neanche i 2000 euro l'anno...
Volevo sapere se era possibile con questi presupposti evitare di aprire la partita iva e cosa invece devo dichiarare alla fine dell'anno.
La mia seconda domanda è:- posso aprire un sito internet dove ci sono le mie creazioni e dove le metto in vendita senza avere la partita iva?
Ringrazio anticipatamente per la risposta.
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Ciao Guitarmarket e Benvenuto nel Forum GT
se si tratta di un numero limitato di pezzi, due tre all'anno puoi anche emettere ricevuta di prestazione occasionale; in presenza di un numero più alto di pezzi, vedendo a cadere l'occasionalità delle vendite, dovresti aprire partita iva.
Per quanto riguarda l'apertura di un sito web, questo di per se fa pensare ad un'attività strutturata e non occasionale. Chi si aprirebbe un sito web per vendere occasionalmente due tre chitarre l'anno?
Ti consiglio comunque di leggere le varie sezioni del forum (specialmente problemi fiscali del web e prestazioni occasionali) visto che l'argomento è stato ampiamente dibattuto.
Ciao
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ma vado quindi a numero di prestazioni o a tetti di spesa??non mi è chiaro questo punto...
cioè...se vendo 2 chitarre a 20000 euro o 10 chitarre a 100 euro non è la stessa cosa...
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Diciamo innanzitutto che non esiste nessun tetto di legge, se non quello del buon senso.
Quello che conta è se l'attività possa definirsi occasionale (sporadica, rara, episodica ecc ecc).
Paradossalmente è più occasionale vendere una sola chitarra a 20000 euro, piuttosto che 10 chitarre a 100 euro. Può capitare a tutti di disporre di una chitarra e vendersela.
Comunque, visto che non ci sono dei paletti di legge e il tutto è demandato al giudizio dell'eventuale verificatore fiscale, consiglio prima di tutto di rispettare la legge del buon senso. Se si pensa di esercitare un'attività continuativa, anche se minima, consiglierei di aprire comunque partita iva
Ciao
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ma converrebbe aprire una partita iva per delle vendite non continuative?
voglio dire...se 1 mese vendo 1 chitarra, il mese successivo 3, poi per 3 mesi niente...
mi tocca pagare anche i mesi che non faccio niente...giusto?
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Ovviamente se l'attività è proprio minima dovrai valutare sulla convenienza ad esercitarla.
E valutare quale regime contabile fa al caso tuo.Il vantaggio che hai è comunque l'essere impiegato full time, e quindi già assoggettato a previdenza obbligatoria; l'inps dovrebbe non richiedere l'iscrizione alla gestione artigiani.
Quindi pagherai tasse in percentuale alle tue vendite, senza essere assoggettato al pagamento di contributi minimi.
Tra i vari regimi, scegliendo quello dei contribuenti minimi (per esempio) avrai, oltre all'esenzione iva ed irap, anche quella da studi di settore; non sarai pertanto costretto ad adeguare gli importi da pagare come tasse se il tuo reddito non risulta "congruo".
Ciao
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credo di cominciare a capire...
e aprire la partita iva quanto mi costerebbe?
non dovrei avere bisogno del commercialista giusto?