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Idee per e-commerce
Salve a tutti. Vorrei una informazione dai più esperti se possibile.
Ho creato un sito e-commerce e devo dire che stà pedalando bene , ora vorrei ampliare la mia offerta di acquisti realizzando un nuovo metodo di consegna dei prodotti che bypassi lo spedizioniere. Nel dettaglio vorrei aprire un centro ritiro prodotti dove gli utenti , una volta fatto l'acquisto on-line , possano venire di persona a ritirare i prodotti acquistati (anche in giornata se riesco). Una cosa simile a quella che fanno molti siti e-commerce famosi.
Una alternativa potrebbe essere la consegna a domicilio effettuata direttamente da me o da un dipendente mio.
Inoltre vorrei anche sapere se è possibile vendere il mio e-commerce in versione template standard a aziende e privati e offrire la possibilità a questi di creare il loro e-commerce sulla base del mio.
Non sono certamente delle novità ma vorrei capire nel dettagli se lo posso fare e come lo posso fare.
Io ho partita iva ovviamente e abilitazione al commercio con codice 47.91.10 (Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet)
Vi ringrazio tutti anticipatamente.
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Ciao e benvenuto.
La consegna di un bene è considerata servizio accessorio alla vendita del bene (principale), tant'è che , qualora fatturata al cliente, sconta l'aliquota iva del bene principale. Non ci vedo quindi particolari problemi, nè per il ritiro del cliente, ne per la consegna da parte tua.
Per la vendita di software invece se essa non è occasionale dovrebbe essere prevista dallo statuto (se c'è) e comunque dovresti ampliare la partita iva per includere anche questa attività. In teoria dovresti anche tenere due contabilità separate per via degli studi di settore... un po' macchinoso insomma.
In molti stati esteri anche europei le attività consentite da una ditta sono generalmente "tutte quelle lecite", ma da noi occorre specificare, soprattutto per motivi fiscali.
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@Tomcat said:
Non ci vedo quindi particolari problemi, nè per il ritiro del cliente, ne per la consegna da parte tua.
Bene inizio da quì... questo è il mio primo messaggio su questo interessantissimo Forum.
Non sono molto d'accordo, con quanto detto da TomCat, inquanto il ritiro da parte del cliente della merce presso il domicilio del venditore è equiparato ad una vendita al dettaglio (Morua ha detto di esere autorizzato alla vendita via Internet) e per questo genere di vendita (dettaglio) è necessaria l'autorizzazione Conumale dell'USL ecc. ecc.
Sono d'accordo nel caso inverso, che sia il venditore a consegnare la merce al domicilio del cliente.
Se così non fosse, sarebbe semplice eludere tutte le autorizzazioni per una vendita al dettaglio.
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@Cicciu said:
...Morua ha detto di esere autorizzato alla vendita via Internet) e per questo genere di vendita (dettaglio) è necessaria l'autorizzazione Conumale dell'USL ecc. ecc.
la vendita al dettaglio non è in antitesi con la vendita via internet, la seconda è una "vendita al dettaglio via internet" e non mi risulta sia fatto divieto di consegnare il bene presso il domicilio del cedente, tant'è che le due cose possono tranquillamente coesistere nello stesso locale.
Hai qualche riferimento chiarificatore?
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Ciao TomCat, premetto che la mia non vuole essere una polemica ma una serena discussione all'interno di una vera e propria giungla di interpretazioni.
Per esigenze personali, dopo settimane di Uffici e Commercialisti siamo venuti aquesta conclusione:
La vendita via telematica è equiparata alla vendita per corrispondenza, perciò senza obbligo di permessi comunali e autorizzazioni USL (vendita per corrispondenza che io esercito da 15 anni)
Nella vendita per corrispondenza e di conseguenza anche nella vendita via telematica non è ammesso il ritiro della merce presso il domicilio del Venditore, in quanto se questo avenisse si tratterebbe di vendita in esercizio non autorizzato alla vendita al dettaglio e per tanto illegale.
Per poter consegnare la merce presso il domicilio del Venditore, questo deve avere tutti i requisiti amministrativi (area minima destinata alla vendita ecc.) e igenici (bagno ecc.) di un vero esercizio commerciale al dettagio.
Resta sottointeso la diversità dei regolamenti Comunali.
PS - Proprio questa discussione, mi ha spinto a farmi iscrivere a questo Forum
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@Cicciu said:
Ciao TomCat, premetto che la mia non vuole essere una polemica ma una serena discussione all'interno di una vera e propria giungla di interpretazioni.
mi sembra lo spirito giusto@Cicciu said:
La vendita via telematica è equiparata alla vendita per corrispondenza, perciò senza obbligo di permessi comunali e autorizzazioni USL (vendita per corrispondenza che io esercito da 15 anni)
Nella vendita per corrispondenza e di conseguenza anche nella vendita via telematica non è ammesso il ritiro della merce presso il domicilio del Venditore, in quanto se questo avenisse si tratterebbe di vendita in esercizio non autorizzato alla vendita al dettaglio e per tanto illegale.
Per poter consegnare la merce presso il domicilio del Venditore, questo deve avere tutti i requisiti amministrativi (area minima destinata alla vendita ecc.) e igenici (bagno ecc.) di un vero esercizio commerciale al dettagio.
Resta sottointeso la diversità dei regolamenti Comunali.
PS - Proprio questa discussione, mi ha spinto a farmi iscrivere a questo Forum
quindi secondo te vendite per corrispondenza ed e-comm sono cose diverse...mmmhhh secondo molti aspetti invece sembrano poter essere accomunabili, se non sovrapponibili.
Interessante l'intervento di Paolo della sezione fisco
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@Tomcat said:
quindi secondo te vendite per corrispondenza ed e-comm sono cose diverse...mmmhhh secondo molti aspetti invece sembrano poter essere accomunabili, se non sovrapponibili.
No.... io ho detto che la Vendita per Corrispondenza è equiparata alla Vendita per via Telematica e non diversa.
Ti faccio un esempio:
Io ho un locale di 100 mq dove ho dei computer, e degli scaffali pieni di prodotti, se fosse possibile consegnare la merce in questo locale, non credi che sarebbe come avere un negozio fisico a tutti gli effetti e non virtuale? Chiunque potrebbe entrare e acquistare i miei prodotti...
Avrei un negozio, senza bisogno di permessi comunali, ne autorizzazioni USL
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@Cicciu said:
No.... io ho detto che la Vendita per Corrispondenza è equiparata alla Vendita per via Telematica e non diversa.
Ti faccio un esempio:
Io ho un locale di 100 mq dove ho dei computer, e degli scaffali pieni di prodotti, se fosse possibile consegnare la merce in questo locale, non credi che sarebbe come avere un negozio fisico a tutti gli effetti e non virtuale? Chiunque potrebbe entrare e acquistare i miei prodotti...
Avrei un negozio, senza bisogno di permessi comunali, ne autorizzazioni USLe chi l'ha detto? intanto per aprire anche solo un negozio virtuale devi presentare una DIA al comune il quale è liberissimo di sollevare eccezioni ed impedirti di aprire, quindi non è tutto così scontato. Inoltre, sempre sul piano burocratico/amministrativo il commercio virtuale sconta gli stessi passaggi di un commercio fisico (CCIAA, p.iva, eventuale autorizzazione USL per stoccaggio alimenti, etc etc).
Nel caso descritto dall'utente morua poi non si parlava della possibilità di vendita "al minuto" effettuata nei locali ove ha sede l'e-commerce, ma di mera consegna del bene la cui cessione si conclude (a norma di legge) in un momento precedente alla consegna materiale del bene.
Sinceramente non capisco la "razio" per cui la consegna di un bene ceduto tramite internet non potrebbe essere fatta presso il domicilio del cedente.
Ci sono degli e-comm famosi (uno è chl) che organizzano dei "poppit" points ove è possibile ritirare ciò che viene acquistato via internet ed è tutto perfettamente lecito.