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Minore abbandonata
Salve, apro questa domanda da parte di una mia amica che ha davvero bisogno di aiuto. Questa ragazza ha 20 anni, ed è rimasta incinta. Il suo ragazzo, appena nata la bambina l'ha riconosciuta dandogli il suo cognome. Poco dopo però ha deciso di non assumersi nessuna responsabilità: non le passa il mantenimento e ignora completamente la sua esistenza come se non fosse successo nulla. Lui ha vari precedenti penali e non lavora, in più ha minacciato varie volte in presenza di testimoni la ragazza e la sua famiglia. E' un soggetto molto pericoloso, e la mia amica vuole che non si avvicini più alla bambina. Come si deve comportare? A chi deve rivolgersi? E di quali diritti può avvalersi come madre?
Grazie mille
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Sicuramente una denuncia ai carabinieri.
Poi può chiedere il risarcimento per tutti gli alimenti che non ha passato alla bambina, dato che è legalmente suo padre.
Essendo la madre prevale su di lei il diritto di affidamento,essendo la figlia minore di 14 anni, questo però non significa che il padre non abbia il dovere di mantenerla.
Sarebbe consigliabile anche un consulto presso i servizi sociali, visto il soggetto in questione (il padre).
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Ma mettendo in mezzo gli assistenti sociali può rischiare anche la ragazza? Lei è mantenuta da sua madre, che lavora a nero e quindi risulta disoccupata... E se lui le paga gli alimenti ha il diritto di vederla e di stare con lei? E' molto preoccupata e non sa come muoversi...
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Non necessariamente:la bambina potrebbe essere affidata ai nonni materni,a questo punto,così possono mantenere la mamma e contribuire insieme a lei al mantenimento della nipote.
Qualora il padre riuscisse a mantenerla economicamente e pagasse gli alimenti, non basterebbe comunque,visto che ha un passato di violenze documentabili; ecco perchè gli assistenti sociali possono essere utili, a tutela del minore,ovviamente,perchè la legge dà precedenza agli interessi del minore, che sono quelli di avere una madre e un padre; nel caso il padre riuscisse a dimostrare di aver moderato il suo temperamento e quindi dimostrasse di non essere un pericolo per la figlia, avrebbe diritto sì a vederla, sempre se volesse farlo,è chiaro.
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Oltre a quanto già detto, consiglio di rivolgersi anche al Tribunale dei Minorenni, che è competente per casi del genere. Dipende molto dalla città in cui vive (e quindi dalle "capacità" del tribunale di ascoltare ecc...) e dal giudice a cui si viene assegnati, ma in genere si attivano per provare tutte le strade possibili.
Quando ci sono di mezzo minori, lo Stato si muove. Basta recarsi al tribunale e chiedere di parlare ad un giudice (in genere sono donne). Il resto viene da sé.
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La legge, con una riforma recente di qualche anno, prevede l'affidamento congiunto dei minori, quindi sia il padre che la madre hanno uguale diritto ad avere "rapporti" familiari con il proprio figlio/a. Da come sono messe le cose, il padre attualmente avrebbe tutti i diritti di vedere la figlia, e se la madre non glielo permette, potrebbe far ricorso al tribunale per obbligare la madre a fargli vedere la bimba. Naturalmente, sarebbe importante per la madre richiedere al più presto possibile, presso il tribunale dei minori, l'affidamento esclusivo della figlia, e chiedendo che il padre possa vedere la bimba sotto la supervisione di un assistente sociale, difficilmente vieterebbe assolutamente che il padre non veda mai la bimba. Il tribunale non dovrebbe avere problemi ad intervenire, infatti è facilmente documentabile che il padre è un tipo non affidabile e pericoloso. Va benissimo la denuncia ai carabinieri, ma consiglierei di prendere la strada del tribunale.
Concordo per l'affidamento della bimba ai nonni nel caso che la madre non possa mantenere la figlia.
Io non pretenderei che il padre dasse il mantenimento alla figlia, più che altro chiederei il suo immediato allontanamento, poi eventualmente se c'è margine anche il mantenimento, ma in via secondaria...