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@giubon82 said:
A questo punto restano due strade.
- Personalizzare le email e inviarle indirizzandole esplicitamente ai singoli destinatari.
- Ma che differenza fà?
Nessuna, ed infatti è illegale.
Il pezzo che ti ho citato dice che NON puoi chiedere il permesso via mail,
non dipende dal livello di gentilezza o cortesia o personalizzazione ma:
"la richiesta del consenso stesso non può avvenire via e-mail".Poi, se ci pensiamo bene, la teoria del "Primo invio" è paradossale da tutti
i punti di vista.Ad esempio, mettiamo che io ti invio una mail (e per farlo ho bisogno di
trattare un tuo dato senza il tuo consenso) e tu non rispondi, oppure,
ancora meglio, mi dici: "Cancella i miei dati, non voglio essere contattato."Benissimo, io cancello i tuoi dati.....
Domani, fra una settimana o un mese come faccio a sapere che NON ti
posso più contattare?Per saperlo ho un unico modo: creare un database di chi NON va più
contattato (cioè continuare a trattare i tuoi dati contro la tua volontà).
Cioè ancora peggio di prima: non "senza il tuo consenso", ma addirittura
contro la tua volontà.Oppure pensiamo che si possa effettuare il "Primo invio" anche decine di
volte?E' un paradosso da cui non esci: per effettuare il Primo invio in modo "corretto"
sei obbligato a NON cancellare i dati anche quando viene richiesto esplicitamente
di cancellarli.Se invece si opta per la cancellazione dei dati potrei pure farti un primo
invio ogni settimana, oppure anche ogni giorno, e sarebbe legale perché io
non posso sapere se quell'indirizzo mail è "vergine" o meno!@giubon82 said:
- Acquistare liste di email opt-in, cioè di soggetti che hanno già prestato in consenso.
Ma è un metodo legale?
Sinceramente non lo so.
Personalmente opterei per altre strade, ad esempio:
- puntare sul piazzamento del sito;
- comprare degli spazi pubblicitari (newsletter, siti, google, ecc.);
- organizzare un evento in grado di veicolare il tuo nome;
- ecc.
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Su gli ultimi punti mi sto già muovendo....quella dell'email marketing era una strada in più che volevo provare...
Comunque grazie per le informazioni utili!
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Ragazzi scusate, faccio un altra domanda attinente, utilizzando lo stesso topic.
Riepilogando gli altri mezzi di direct marketing a disposizione, mi pare di aver capito che:
- Il marketing via fax sia anch'esso vietato (senza preventivo consenso), allo stesso modo e per gli stessi principi di quanto avviene per le email.
- Iem per il telemarketing (che tra l'altro non mi pare sia un buon investimento tempo/risultati).
Restano i sistemi tradizionali via posta.
Immagino che in questo caso non ci siano problemi!
La mia cassetta è sempre piena...e io non ho dato il permesso a nessuno di riempirla!Fatemi sapere, grazie!
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@giubon82 said:
Restano i sistemi tradizionali via posta.
Immagino che in questo caso non ci siano problemi!X le posta è anche peggio!
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@ChiccoSmile said:
X le posta è anche peggio!
Ma scusa, quando mi trovo il cataloo mediaworld nella cassetta di posta, è spam?? O quello della pizzeria accanto....
Boh, questa proprio la sapevo, ma se è così è una regola che non rispetta nessuno!
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@giubon82 said:
Ma scusa, quando mi trovo il cataloo mediaworld nella cassetta di posta, è spam?? O quello della pizzeria accanto....
Boh, questa proprio la sapevo, ma se è così è una regola che non rispetta nessuno!Se ti arriva qualcosa con su il tuo indirizzo, hai la facoltà di richiedere al mittente dove ha trovato il tuo nominativo e/o ha avuto il tuo consenso.
mediaworld e pizzeria, se indesiderati, potresti denunciarli (non esageriamo), xkè non hai dato l'autorizzazione a ricevere quella posta (la responsabilità è di chi l'ha inserita manualmente).
Il punto della privacy fa riferimento, esclusivamente, hai i dati (nome cognome, indirizzo=dati sensibili) che chiunque li abbia deve avere l'autorizzazione del destinatario.
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@ChiccoSmile said:
Se ti arriva qualcosa con su il tuo indirizzo, hai la facoltà di richiedere al mittente dove ha trovato il tuo nominativo e/o ha avuto il tuo consenso.
mediaworld e pizzeria, se indesiderati, potresti denunciarli (non esageriamo), xkè non hai dato l'autorizzazione a ricevere quella posta (la responsabilità è di chi l'ha inserita manualmente).
Il punto della privacy fa riferimento, esclusivamente, hai i dati (nome cognome, indirizzo=dati sensibili) che chiunque li abbia deve avere l'autorizzazione del destinatario.
La mia campagna allora non sarebbe illegale.
Io farei una spedizione di materiale pubblicitario NON INDIRIZZATA, tramite l'apposito servizio offerto da Poste Italiane.
E per quanto riguarda mediaworld, pizzerie e volantini vari, anche loro fanno lo steso: è posta senza indirizzo.
Non ditemi che non si può fare neanche questo!
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@giubon82 said:
Riepilogando gli altri mezzi di direct marketing a disposizione, mi pare di aver capito che:
- Il marketing via fax sia anch'esso vietato (senza preventivo consenso), allo stesso modo e per gli stessi principi di quanto avviene per le email.
Esatto, su mail e fax la normativa è praticamente la stessa.
@giubon82 said:
- Iem per il telemarketing (che tra l'altro non mi pare sia un buon investimento tempo/risultati).
Che io sappia puoi telefonare senza problemi a patto che sia un operatore
umano a chiamare e non un risponditore automatico.
Il telemarketing è la forma a maggior spesa/contatto, ma questo non
significa minimamente che sia quella meno conveniente!Se chi telefona sa fare il suo lavoro (ed ha un prodotto/servizio un minimo
concorrenziale) è la forma con il più alto livello di conversione.
@giubon82 said:
Restano i sistemi tradizionali via posta.
Personalmente mirerei il più possibile il target e metterei a punto un sistema
di monitoraggio dei ritorni.
Il più classico dei quali è il coupon sconto.Comunque di tutto il discorso non mi è chiara una cosa.
Classicamente esistono 2 tipologie di prodotti/servizi: quelli a ricerca diretta
del cliente e quelli a proposta del venditore.Per spiegarmi meglio: solitamente i vestiti, le auto, i computer, ecc. sono
prodotti che vendi bene rimanendo in negozio.
E' il cliente che viene da te e tu al massimo lo "contatti" con una semplice
pubblicità.Altri beni, tipo ad esempio le assicurazioni (a parte l'auto), i fondi di
investimento, la SEO, il web marketing, ecc. sono beni che il cliente
acquista solo dopo essere stato sensibilizzato da un venditore/consulente.Fondamentalmente se ciò che proponi è del primo tipo, lo puoi proporre
in entrambe le modalità (anche se la seconda è più costosa della prima).
Se invece il bene che proponi è del secondo tipo.... ti conviene dimenticare
gli approcci del primo tipo perché avresti sempre ritorni troppo bassi.
- Il marketing via fax sia anch'esso vietato (senza preventivo consenso), allo stesso modo e per gli stessi principi di quanto avviene per le email.
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@Stefano said:
Comunque di tutto il discorso non mi è chiara una cosa.
Classicamente esistono 2 tipologie di prodotti/servizi: quelli a ricerca diretta
del cliente e quelli a proposta del venditore.Per quanto riguarda il telemarketing sò che il garante si è espresso recentemente e ha multato sky, wind, vodafone, e tutti quelli che usano i call center per contattare persone a casa e fare proposte commerciali.
Quello che devo vendere sono servizi di recupero e gestione del credito, informazioni commerciali e indagini investigative.
Vorrei sensibilizzare le imprese, farmi conoscere.Chi ha provato i nostri servizi non ci ha più mollato...ora vorrei ampliare un pò la clientela, ecco tutto.
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@giubon82 said:
Per quanto riguarda il telemarketing sò che il garante si è espresso recentemente e ha multato sky, wind, vodafone, e tutti quelli che usano i call center per contattare persone a casa e fare proposte commerciali.
Da quello che so il garante ha "colpito" soprattutto chi ha venduto i dati
a sky, tiscali, ecc....Questi ultimi sono rimasti coinvolti solo perché non hanno verificato che
quei dati avessero le autorizzazioni necessarie.Comunque, sempre citando il garante:
Sito del garante
Telemarketing nel rispetto della privacy
Le società che svolgono campagne pubblicitarie attraverso sistemi di promozione telefonica o "telemarketing" hanno l'obbligo, al momento della registrazione dei dati o, comunque, all'atto del contatto telefonico, di informare i cittadini sulle finalità e sulle modalità del trattamento.........
Il Garante [....] Ha anzi sottolineato, che, analogamente a quanto avviene per quelle effettuate per posta, per le promozioni commerciali telefoniche le società del settore sono obbligate anch'esse, al momento della registrazione dei dati o comunque del contatto telefonico, ad indicare agli interessati le principali caratteristiche del trattamento dei dati, anche se temporaneo (circostanza che può verificarsi nel caso in cui la promozione venisse rifiutata). Tale obbligo può essere eseguito anche attraverso modalità semplificate, con un'informazione sintetica, ma efficace. Il mancato rispetto delle disposizioni sull'informativa comporta l'illiceità del trattamento.
Anche in caso di utilizzo di elenchi telefonici, banche dati distribuite al pubblico, compreso l'uso di cd (casi, cioè di dati raccolti presso terzi anziché presso gli interessati), le società di telemarketing devono fornire comunque l'informativa prevista dalla legge sulla riservatezza al momento della registrazione dei dati nei loro archivi.
L'Autorità ha, inoltre, colto l'occasione per ricordare l'esistenza di un altro importante obbligo del titolare del trattamento: quello di dare precisi riscontri senza ritardo alle richieste di accesso dei cittadini anche sulla provenienza dei dati.Tornando a quello che scrivi:
@giubon82 said:Quello che devo vendere sono servizi di recupero e gestione del credito, informazioni commerciali e indagini investigative.
Vorrei sensibilizzare le imprese, farmi conoscere.
Mmmmm.....Se ben capisco come funziona il settore questi sono servizi molto difficili da
vendere attraverso normali canali pubblicitari....Secondo me quello che ti converrebbe è:
- Fare accordi con associazioni di categoria (confindustria, confartigianato,
associazioni di piccole e medie imprese, ecc.); - Promuoverti con contatti telefonici seguiti da appuntamenti;
- Farti presentare dai tuoi clienti ad altre aziende (loro amici, clienti
o fornitori); - Se ti è possibile scrivere articoli molto mirati in contesti selezionati.
Per ora non mi viene in mente altro....
- Fare accordi con associazioni di categoria (confindustria, confartigianato,