• User

    Se citi solo una parte hai ragione tu, ma leggendo il resto c'è scritto:

    @Garante Privacy said:

    *In questo contesto il "Primo Contatto", vale a dire la richiesta di consenso, deve essere costruito in modo tale da fornire tutti i dettagli dell'Azienda proponente (eventuale marchio, recapiti telefonici, indirizzo, breve descrizione etc.) *

    Leggendo tutto, dunque, dice chiaramente che il primo contatto, attraverso cui si chiede il consenso, deve prevedere anche una breve descrizione di chi sono!

    Alternativamente come potrebbe (il destinatario) decidere se darmi il consenso: potrei inviargli materiale pubblicitario di telefoni, così come di gabinetti...deve sapere un MINIMO chi sono e che faccio!

    Almeno, a me, da quello che ho citato, questo sembra chiaro.

    Fammi sapere se ho interpretato male, grazie ancora per il supporto!


  • User Attivo

    @giubon82 said:

    *In questo contesto il "Primo Contatto", vale a dire la richiesta di consenso, deve essere costruito in modo tale da fornire tutti i dettagli dell'Azienda proponente (eventuale marchio, recapiti telefonici, indirizzo, breve descrizione etc.) * "breve descrizione" dell'Azienda proponente e non dell'offerta


  • Super User

    @giubon82 said:

    Leggendo tutto, dunque, dice chiaramente che il primo contatto, .....
    Posta anche il link così contestualizziamo.

    Te lo chiedo perché io non ho mai trovato nulla di questo tipo sul sito del Garante, anzi:

    Cito dal sito del garante ( www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=29840 😞

    Gli indirizzi di posta elettronica recano dati di carattere personale da trattare nel rispetto della normativa in materia (art. 1, comma 1 lett. c), legge n. 675).La loro utilizzazione per scopi promozionali e pubblicitari è possibile solo se il soggetto cui riferiscono i dati ha manifestato in precedenza un consenso libero, specifico e informato.

    .............

    Il consenso, da documentare per iscritto, deve essere manifestato liberamente, in modo esplicito e in forma differenziata rispetto alle diverse finalità e alle categorie di servizi e prodotti offerti, prima dell’inoltro dei messaggi (art. 11 legge n. 675).Ricorda anche che ( www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=28335#art_1 😞

    b) per "trattamento", qualunque operazione o complesso di operazioni, svolti con o senza l'ausilio di mezzi elettronici o comunque automatizzati, concernenti la raccolta, la registrazione, l'organizzazione, la conservazione, l'elaborazione, la modificazione, la selezione, l'estrazione, il raffronto, l'utilizzo, l'interconnessione, il blocco, la comunicazione, la diffusione, la cancellazione e la distruzione di dati;Quindi per operare il tuo "primo invio" operi un trattamento per il quale devi avere in modo preventivo l'autorizzazione.

    Mi spiace, ma secondo me la legge è chiara:
    per avere il consenso tu puoi telefonare, recarti a casa sua, spedirgli una cartolina pre-affrancata, ecc.
    ma NON puoi utilizzare mail o fax.

    :ciauz:


  • User

    Non avevo messo il link perchè pensavo che non si potesse fare (mi dice che non posso inserire un link attivo).

    Questo è uno dei siti dove ho potuto leggere l'articolo che ho citato.
    Preciso però che le fonti che riportano il medesimo articolo sono molte, basta fare una ricerca su google.

    httq://faq.tol.it/article.php?id=429

    PS Ho scritto "httq" così posso inviare il post, chiaramente è da scrivere http nella barra degli indirizzi.


  • User Attivo

    @giubon82 said:

    Preciso però che le fonti che riportano il medesimo articolo sono molte, basta fare una ricerca su google.Un esempio:

    Se pubblicassi i numeri del lotto o superenalotto la fonte è una sola:
    Il Monopolio di Stato o la Gazzetta Ufficiale

    Anche se molti siti pubblicano gli stessi dati non sono da ritenersi uffuciali, se sbagli qualcosa finisci tu nei guai


  • User

    Ok, allora riepilogando e semplificando.

    Posso inviare un "primo messaggio" in cui dico:
    *
    La nostra secietà è la xxxx e si occupa di xxxx. Se sei interessato a ricevere ulteriori informazioni e materiale pubblicitario, clicca qui per manifestare il tuo conenso.*

    Chiaramente è solo un esempio scritto male, giusto per darvi un idea...

    Fatemi sapere, grazie ancora!


  • User Attivo

    @giubon82 said:

    La nostra secietà è la xxxx e si occupa di xxxx. Se sei interessato a ricevere ulteriori informazioni e materiale pubblicitario, clicca qui per manifestare il tuo conenso.

    Buongiorno, mi chiamo Xxxx Xxxxxxx, e rappresento la secietà XXXX che si occupa di xxxxxx.
    Chiediamo il vostro consenso per l'invio di maggiori informazioni riguardanti il nostro prodotto/servizio xxxxxx che potrà esserVi utile per ........

    Ovviamente ogni messaggio deve avere un solo destinatario, altrimenti diventa spam.

    Meglio se si sa chi è!
    A.c.a. del Dot. Xxxxxx
    *Buongiorno, mi chiamo Xxxx Xxxxxxx, e rappresento......... *


  • Super User

    @giubon82 said:

    Ok, allora riepilogando e semplificando.

    Posso inviare un "primo messaggio" in cui dico:
    Ovviamente sei libero di fare quello che vuoi, ma continuo a sottolinearti che
    ** NON puoi inviare un primo messaggio via mail, perché quell'invio è
    già una violazione della normativa**.

    Infatti il sito che citi NON è quello del garante (unico sito titolato a definire
    le regole in materia) e guardacaso l'unico punto in cui loro non sono in grado
    di dare riferimenti ufficiali è proprio il caso del "primo contatto".

    Ovvero, in quell'articolo vi sono ben 4 link di approfondimento al sito del
    garante, eppure sul punto più delicato (primo contatto) non inseriscono
    NESSUN tipo di riferimento!

    Ti dirò di più:

    Dal sito del Garante
    **7.2.2 *E-mail
    ***....

    • gli indirizzi di posta elettronica lasciati sul web (su siti, per partecipazione a forum, ecc.) non possono essere considerati a disposizione del pubblico e non possono essere raccolti e adoperati a fini di propaganda politica;
    • è necessario che l'e-mail contenga sempre una chiara informativa in merito all'opt out e che l'esercizio di tale opzione risulti agevole;
    • laddove l'ordinamento preveda l'obbligo del consenso, la richiesta del consenso stesso non può avvenire via e-mail; se si concedesse tale possibilità non solamente si finirebbe per contravvenire al dettato normativo degli ordinamenti che richiedono il prior consent per qualunque e-mail non sollecitata (anche dunque il primo contatto) ma si rischierebbe l'uso strumentale del messaggio di richiesta del consenso: tale messaggio potrebbe infatti celare un contenuto sostanzialmente propagandistico;

    Torno a dire: ognuno è libero di fare ciò che vuole (e quindi anche di violare
    le leggi), ma credo sia importante che in un forum letto come questo si
    veicolino messaggi corretti.

    :ciauz:


  • User

    Ok, anche se continuo a leggere pareri discordante anche su siti solitamente seri e autorevoli (come puntoinformatico) la fonte che citi parla chiaro.

    A questo punto restano due strade.

    1. Personalizzare le email e inviarle indirizzandole esplicitamente ai singoli destinatari.
    • Ma che differenza fà? Per quale motivo un titole di impresa di scarpe (ad esempio) dovrebbe sentirsi leso dalla mia email dove esordisco con "gentile resposabile/amministratore/ecc..." e non da un'altra col modesimo contenuto, che invece comincia per "gentile Sig. XXX" ?

    Mi sembra solo un modo per complicare l'esistenza di chi deve inviare le email, che però non cambia nella sostanza il valore di "violazione della privacy" dell'atto.

    Se uno entra a casa mia senza permesse, viola la mia privacy anche se si presenta dicendo "Buongiorno Signor Giubon82!".

    1. Acquistare liste di email opt-in, cioè di soggetti che hanno già prestato in consenso.
      Ma è un metodo legale?
      Anche qui mi sembra poso sensato...il consenso l'hanno dato alla società che ha raccolto i dati, mica a me!
      Sarebbe valide (a rigor di logica) solo se hanno prestato un consenso TOTALE a ricevere pubblicità da CHIUNQUE!

    Ma chi lo farebbe??

    Potete chiarire questi due punti?

    Grazie mille!


  • Super User

    @giubon82 said:

    A questo punto restano due strade.

    1. Personalizzare le email e inviarle indirizzandole esplicitamente ai singoli destinatari.
    • Ma che differenza fà?
      Nessuna, ed infatti è illegale.

    Il pezzo che ti ho citato dice che NON puoi chiedere il permesso via mail,
    non dipende dal livello di gentilezza o cortesia o personalizzazione ma:
    "la richiesta del consenso stesso non può avvenire via e-mail".

    Poi, se ci pensiamo bene, la teoria del "Primo invio" è paradossale da tutti
    i punti di vista.

    Ad esempio, mettiamo che io ti invio una mail (e per farlo ho bisogno di
    trattare un tuo dato senza il tuo consenso) e tu non rispondi, oppure,
    ancora meglio, mi dici: "Cancella i miei dati, non voglio essere contattato."

    Benissimo, io cancello i tuoi dati.....
    Domani, fra una settimana o un mese come faccio a sapere che NON ti
    posso più contattare?

    Per saperlo ho un unico modo: creare un database di chi NON va più
    contattato (cioè continuare a trattare i tuoi dati contro la tua volontà).
    Cioè ancora peggio di prima: non "senza il tuo consenso", ma addirittura
    contro la tua volontà.

    Oppure pensiamo che si possa effettuare il "Primo invio" anche decine di
    volte?

    E' un paradosso da cui non esci: per effettuare il Primo invio in modo "corretto"
    sei obbligato a NON cancellare i dati anche quando viene richiesto esplicitamente
    di cancellarli.

    Se invece si opta per la cancellazione dei dati potrei pure farti un primo
    invio ogni settimana, oppure anche ogni giorno, e sarebbe legale perché io
    non posso sapere se quell'indirizzo mail è "vergine" o meno!

    @giubon82 said:

    1. Acquistare liste di email opt-in, cioè di soggetti che hanno già prestato in consenso.
      Ma è un metodo legale?
      Sinceramente non lo so.

    Personalmente opterei per altre strade, ad esempio:

    • puntare sul piazzamento del sito;
    • comprare degli spazi pubblicitari (newsletter, siti, google, ecc.);
    • organizzare un evento in grado di veicolare il tuo nome;
    • ecc.

    :ciauz:


  • User

    Su gli ultimi punti mi sto già muovendo....quella dell'email marketing era una strada in più che volevo provare...

    Comunque grazie per le informazioni utili!


  • User

    Ragazzi scusate, faccio un altra domanda attinente, utilizzando lo stesso topic.

    Riepilogando gli altri mezzi di direct marketing a disposizione, mi pare di aver capito che:

    1. Il marketing via fax sia anch'esso vietato (senza preventivo consenso), allo stesso modo e per gli stessi principi di quanto avviene per le email.
    2. Iem per il telemarketing (che tra l'altro non mi pare sia un buon investimento tempo/risultati).

    Restano i sistemi tradizionali via posta.
    Immagino che in questo caso non ci siano problemi!
    La mia cassetta è sempre piena...e io non ho dato il permesso a nessuno di riempirla!

    Fatemi sapere, grazie!


  • User Attivo

    @giubon82 said:

    Restano i sistemi tradizionali via posta.
    Immagino che in questo caso non ci siano problemi!X le posta è anche peggio!


  • User

    @ChiccoSmile said:

    X le posta è anche peggio!

    Ma scusa, quando mi trovo il cataloo mediaworld nella cassetta di posta, è spam?? O quello della pizzeria accanto....

    Boh, questa proprio la sapevo, ma se è così è una regola che non rispetta nessuno!


  • User Attivo

    @giubon82 said:

    Ma scusa, quando mi trovo il cataloo mediaworld nella cassetta di posta, è spam?? O quello della pizzeria accanto....

    Boh, questa proprio la sapevo, ma se è così è una regola che non rispetta nessuno!Se ti arriva qualcosa con su il tuo indirizzo, hai la facoltà di richiedere al mittente dove ha trovato il tuo nominativo e/o ha avuto il tuo consenso.

    mediaworld e pizzeria, se indesiderati, potresti denunciarli (non esageriamo), xkè non hai dato l'autorizzazione a ricevere quella posta (la responsabilità è di chi l'ha inserita manualmente).

    Il punto della privacy fa riferimento, esclusivamente, hai i dati (nome cognome, indirizzo=dati sensibili) che chiunque li abbia deve avere l'autorizzazione del destinatario.


  • User

    @ChiccoSmile said:

    Se ti arriva qualcosa con su il tuo indirizzo, hai la facoltà di richiedere al mittente dove ha trovato il tuo nominativo e/o ha avuto il tuo consenso.

    mediaworld e pizzeria, se indesiderati, potresti denunciarli (non esageriamo), xkè non hai dato l'autorizzazione a ricevere quella posta (la responsabilità è di chi l'ha inserita manualmente).

    Il punto della privacy fa riferimento, esclusivamente, hai i dati (nome cognome, indirizzo=dati sensibili) che chiunque li abbia deve avere l'autorizzazione del destinatario.

    La mia campagna allora non sarebbe illegale.
    Io farei una spedizione di materiale pubblicitario NON INDIRIZZATA, tramite l'apposito servizio offerto da Poste Italiane.
    E per quanto riguarda mediaworld, pizzerie e volantini vari, anche loro fanno lo steso: è posta senza indirizzo.
    Non ditemi che non si può fare neanche questo!


  • Super User

    @giubon82 said:

    Riepilogando gli altri mezzi di direct marketing a disposizione, mi pare di aver capito che:

    1. Il marketing via fax sia anch'esso vietato (senza preventivo consenso), allo stesso modo e per gli stessi principi di quanto avviene per le email.
      Esatto, su mail e fax la normativa è praticamente la stessa.

    @giubon82 said:

    1. Iem per il telemarketing (che tra l'altro non mi pare sia un buon investimento tempo/risultati).
      Che io sappia puoi telefonare senza problemi a patto che sia un operatore
      umano a chiamare e non un risponditore automatico.

    Il telemarketing è la forma a maggior spesa/contatto, ma questo non
    significa minimamente che sia quella meno conveniente!

    Se chi telefona sa fare il suo lavoro (ed ha un prodotto/servizio un minimo
    concorrenziale) è la forma con il più alto livello di conversione.
    😉

    @giubon82 said:

    Restano i sistemi tradizionali via posta.
    Personalmente mirerei il più possibile il target e metterei a punto un sistema
    di monitoraggio dei ritorni.
    Il più classico dei quali è il coupon sconto.

    Comunque di tutto il discorso non mi è chiara una cosa.

    Classicamente esistono 2 tipologie di prodotti/servizi: quelli a ricerca diretta
    del cliente e quelli a proposta del venditore.

    Per spiegarmi meglio: solitamente i vestiti, le auto, i computer, ecc. sono
    prodotti che vendi bene rimanendo in negozio.
    E' il cliente che viene da te e tu al massimo lo "contatti" con una semplice
    pubblicità.

    Altri beni, tipo ad esempio le assicurazioni (a parte l'auto), i fondi di
    investimento, la SEO, il web marketing, ecc. sono beni che il cliente
    acquista solo dopo essere stato sensibilizzato da un venditore/consulente.

    Fondamentalmente se ciò che proponi è del primo tipo, lo puoi proporre
    in entrambe le modalità (anche se la seconda è più costosa della prima).
    Se invece il bene che proponi è del secondo tipo.... ti conviene dimenticare
    gli approcci del primo tipo perché avresti sempre ritorni troppo bassi.

    :ciauz:


  • User

    @Stefano said:

    Comunque di tutto il discorso non mi è chiara una cosa.

    Classicamente esistono 2 tipologie di prodotti/servizi: quelli a ricerca diretta
    del cliente e quelli a proposta del venditore.

    Per quanto riguarda il telemarketing sò che il garante si è espresso recentemente e ha multato sky, wind, vodafone, e tutti quelli che usano i call center per contattare persone a casa e fare proposte commerciali.

    Quello che devo vendere sono servizi di recupero e gestione del credito, informazioni commerciali e indagini investigative.
    Vorrei sensibilizzare le imprese, farmi conoscere.

    Chi ha provato i nostri servizi non ci ha più mollato...ora vorrei ampliare un pò la clientela, ecco tutto.


  • Super User

    @giubon82 said:

    Per quanto riguarda il telemarketing sò che il garante si è espresso recentemente e ha multato sky, wind, vodafone, e tutti quelli che usano i call center per contattare persone a casa e fare proposte commerciali.
    Da quello che so il garante ha "colpito" soprattutto chi ha venduto i dati
    a sky, tiscali, ecc....

    Questi ultimi sono rimasti coinvolti solo perché non hanno verificato che
    quei dati avessero le autorizzazioni necessarie.

    Comunque, sempre citando il garante:

    Sito del garante
    Telemarketing nel rispetto della privacy
    Le società che svolgono campagne pubblicitarie attraverso sistemi di promozione telefonica o "telemarketing" hanno l'obbligo, al momento della registrazione dei dati o, comunque, all'atto del contatto telefonico, di informare i cittadini sulle finalità e sulle modalità del trattamento.

    ........

    Il Garante [....] Ha anzi sottolineato, che, analogamente a quanto avviene per quelle effettuate per posta, per le promozioni commerciali telefoniche le società del settore sono obbligate anch'esse, al momento della registrazione dei dati o comunque del contatto telefonico, ad indicare agli interessati le principali caratteristiche del trattamento dei dati, anche se temporaneo (circostanza che può verificarsi nel caso in cui la promozione venisse rifiutata). Tale obbligo può essere eseguito anche attraverso modalità semplificate, con un'informazione sintetica, ma efficace. Il mancato rispetto delle disposizioni sull'informativa comporta l'illiceità del trattamento.
    Anche in caso di utilizzo di elenchi telefonici, banche dati distribuite al pubblico, compreso l'uso di cd (casi, cioè di dati raccolti presso terzi anziché presso gli interessati), le società di telemarketing devono fornire comunque l'informativa prevista dalla legge sulla riservatezza al momento della registrazione dei dati nei loro archivi.
    L'Autorità ha, inoltre, colto l'occasione per ricordare l'esistenza di un altro importante obbligo del titolare del trattamento: quello di dare precisi riscontri senza ritardo alle richieste di accesso dei cittadini anche sulla provenienza dei dati.

    Tornando a quello che scrivi:
    @giubon82 said:

    Quello che devo vendere sono servizi di recupero e gestione del credito, informazioni commerciali e indagini investigative.
    Vorrei sensibilizzare le imprese, farmi conoscere.
    Mmmmm.....

    Se ben capisco come funziona il settore questi sono servizi molto difficili da
    vendere attraverso normali canali pubblicitari....

    Secondo me quello che ti converrebbe è:

    • Fare accordi con associazioni di categoria (confindustria, confartigianato,
      associazioni di piccole e medie imprese, ecc.);
    • Promuoverti con contatti telefonici seguiti da appuntamenti;
    • Farti presentare dai tuoi clienti ad altre aziende (loro amici, clienti
      o fornitori);
    • Se ti è possibile scrivere articoli molto mirati in contesti selezionati.

    Per ora non mi viene in mente altro....

    :ciauz: