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- Le offerte a basso prezzo uccidono il mercato?
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Rimango sempre basita, leggo ora annuncio nel quale si ricercano articolisti per post da 500 parole al costo di 0,50 centesimi di euro, si può? Ma lo sanno che genere di lavoro è? Perchè si accettano lavori di questo calibro? Io ho fatto la mia esperienza anche gratuita, ma per mia scelta e per siti letterari, recensioni, nessun impegno, è giusto fare esperienza, ma ci vuole anche un minimo di accortezza per chi svolge il lavoro. Sbaglio?
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Condivido in pieno il concetto. Lavorare a prezzi irrisori, o anche gratis, per fare esperienza è senz'altro un bene (e sono certo che, chi più chi meno, ci siamo passati tutti) ma quando si comincia ad avere una certa esperienza pregressa e si acquisiscono determinate conoscenze e capacità, non si può svendere il proprio lavoro come fa il 90% dell'utenza qui dentro. Visito questa parte del forum ogni giorno e rimango regolarmente basito di fronte alla maggior parte delle proposte che vengono fatte... senza contare lo sconcerto che mi provoca vedere il numero di persone che si propongono per lavori al limite dello schiavismo.
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Lavoro da 4 anni nel campo della scrittura editoriale e pubblicitaria, praticamente ho iniziato con la crisi e sto continuando con la crisi. Nonostante ciò la "crisi" è a volte una scusa. Voglio dire, un articolista, al giorno d'oggi, non può lavorare a meno di 1 cent a parola: questo dovrebbe essere proprio il minimo sindacale per diverse ragioni. Questa è una mia opinione, ovviamente: innanzitutto il sito del datore di lavoro credo che generi guadagni al medesimo, perciò gli articoli che chiede servono a generargli guadagni. L'articolista, dal canto suo, già da 1 cent. a parola guadagna solo per quello che scrive, senza contare il tempo di ricerca, il tempo di scrittura, il tempo di revisione e correzione, e perfino eventuali tasse, strumenti e mezzi necessari a praticare il lavoro. Negli Stati Uniti un pezzo non scende sotto i 25 euro, e non è un caso, qui molto spesso si arriva a pagare addirittura meno di 1 centesimo a parola e questo è veramente poco professionale a mio modo di vedere. Il problema, come al solito, è la massa: per far salire i prezzi del mercato, bisognerebbe che i professionisti si mettano d'accordo e non accettino determinate condizioni, tutti insieme, ma a mio modo di vedere questo è pressoché impossibile. Finché ci saranno gli "arrotondatari", la concorrenza "a basso prezzo" sarà spietata e contribuirà a mantenere inalterato lo status quo. Questo è il mio pensiero, condivisibile o meno.
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@tedagarson said:
Lavoro da 4 anni nel campo della scrittura editoriale e pubblicitaria, praticamente ho iniziato con la crisi e sto continuando con la crisi. Nonostante ciò la "crisi" è a volte una scusa. Voglio dire, un articolista, al giorno d'oggi, non può lavorare a meno di 1 cent a parola: questo dovrebbe essere proprio il minimo sindacale per diverse ragioni. Questa è una mia opinione, ovviamente: innanzitutto il sito del datore di lavoro credo che generi guadagni al medesimo, perciò gli articoli che chiede servono a generargli guadagni. L'articolista, dal canto suo, già da 1 cent. a parola guadagna solo per quello che scrive, senza contare il tempo di ricerca, il tempo di scrittura, il tempo di revisione e correzione, e perfino eventuali tasse, strumenti e mezzi necessari a praticare il lavoro. Negli Stati Uniti un pezzo non scende sotto i 25 euro, e non è un caso, qui molto spesso si arriva a pagare addirittura meno di 1 centesimo a parola e questo è veramente poco professionale a mio modo di vedere. Il problema, come al solito, è la massa: per far salire i prezzi del mercato, bisognerebbe che i professionisti si mettano d'accordo e non accettino determinate condizioni, tutti insieme, ma a mio modo di vedere questo è pressoché impossibile. Finché ci saranno gli "arrotondatari", la concorrenza "a basso prezzo" sarà spietata e contribuirà a mantenere inalterato lo status quo. Questo è il mio pensiero, condivisibile o meno.
Hai mai letto l'articolo di gente che scrive a 50 cent al pezzo? Io sì, perchè stufo di vedere certe schifezze, ho voluto fare un'indagine pubblicando su "altri lidi" un annuncio dove offrivo lavoro per scrivere pezzi da 300 parole a 50 cent, peraltro su un argomento abbastanza gettonato, ovvero la tecnologia. Un fiume di candidature tale che ho dovuto dichiarare chiusa la selezione dopo meno di 12 ore. Ho quindi fatto scrivere ai primi 10 candidati un pezzo di prova e il risultato, è stato peggiore di quanto mi sarei potuto immaginare. Il pezzo migliore era spazzatura, 2 su 10 erano plagi verificati con copyscape e i restanti pezzi posso definirli come agglomerati di parole senza senso.
I professionisti del web per i loro portali vogliono qualità. Chi compra materiale intellettuale al prezzo del concime organico, avrà un sito che potrà attrarre solo mosche. Purtroppo ci sono ancora tanti idioti che pensano che basti aprire un sito, sottopagare qualche idiota a 50 centesimi al pezzo pee far soldi a palate, poi ci sono tanti idioti che pensano sia un'affare rivendere ad almeno 50 centesimi, qualcosa che non si dovrebbe considerare nemmeno gratis. Il risultato è che ambo le parti otterranno come risultato finale una grande perdita di tempo e spesso anche di denaro.Ribadisco comunque la mia convinzione: un realtà del calibro di gtforum, dovrebbe censurare certe schifezze.
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Purtroppo anche i grandi gruppi, con tanto di siti che leggiamo spesso per passare il tempo o per ottenere informazioni, sottopagano articolisti a prezzi sconcertanti. La considerano una professione a metà tra il giornalismo e la spazzatura: ti trattano come un giornalista, ti pagano come spazzatura. I furbi stanno da entrambi le parti ma bisognerebbe distinguere le persone serie a quelle che non lo sono. Trovo davvero triste il fatto che il salario minimo di un articolista è 1/30 di quello che viene percepito in USA o nel Regno Unito. Ma questa, ribadisco, resta un'opinione personale.
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sì, le offerte a basso prezzo (così come quelle gratuite) inquinano il mercato
se si tratta di ricercare un colpevole, ritengo che la risposta non sia univoca
per quanto mi riguarda non assolvo nessuno: né gli editori, sempre pronti nella maggior parte dei casi a ridurre al minimo le spese mettendo da parte il rispetto per il lavoro altrui e la qualità; né i collaboratori, che contribuiscono accettando determinate offerte al crollo del valore della prestazione (il concetto è semplice: se nessuno accettasse di scrivere gratis o sottopagato, gli editori dovrebbero offrire una retribuzione dignitosa o smettere di pubblicare); né infine le istituzioni, tra l'anacronismo dell'Ordine dei Giornalisti e l'assenza di una normativa che impedisca tutto ciòuna coscienza collettiva potrebbe risollevare la dignità e il valore economico della prestazione lavorativa - in assenza di un intervento legislativo - ma questo è utopico, a dir poco: siamo una massa informe di nicknames spersonalizzati che vedono gli altri solamente come dei rivali e dei concorrenti, non dei poveracci che galleggiano sulla stessa barca traballante
ho scritto la mia tesi di laurea riguardo a questa piaga ed è stato il mio commiato a questo mondo: non ho mai accettato di scrivere gratis né tantomeno offerte che non garantissero una tariffa minima di 1 euro ogni 100 parole; ed è per questo che non collaboro con nessuno da anni
andate avanti voi, continuate pure a farvi sfruttare e a danneggiare, così facendo, non solo voi stessi, ma tutti quantiemanuele
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vorrei aggiungere che ho creato un tumblr chiamato "chi paga i giornalisti?" (chipaga punto tumblr punto com) dove chiunque può riportare la propria esperienza indicando per quale blog o testata si è lavorato e la retribuzione, in modo tale da offrire un servizio tanto quanto agli articolisti, quanto ai lettori per permettere loro di orientarsi e capire il comportamento dei portali nei confronti dei loro collaboratori
emanuele
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Mi dicono: "Ma cercano un sacco di redattori, perchè sei ferma?".
Sono ferma perchè, dopo centinaia di post scritti negli ultimi tre anni, mi turba il solo pensiero di scrivere per una miseria. Non voglio essere coinvolta in questa "guerra tra poveri", che non avrà un vincitore e vanifica l'impegno che ognuno di noi ci mette e ci ha messo nel formarsi e fare gavetta.
Due recenti post mi hanno definitivamente sconvolto negli ultimi giorni. Quello di un'autrice che giocava al ribasso, si proponeva per scrivere 200 parole a 40 cent invece che 50 come si leggeva sull'offerta (perchè non dedicarsi ad impieghi manuali sicuramente più dignitosi e retribuiti?). E il secondo di un sedicente network "referenziatissimo" alla ricerca di editor in grado di produrre e inserire su csm almeno10 post di 500 parole al giorno (specificando l'impegno full time, anche nei week end) per la straordinaria cifra di 1.20 a post. Tutto questo non dovrebbe essere illegale?
Mi associo all'appello rivolto allo staff: la pubblicazione di certi annunci dovrebbe essere moderata in quanto lesiva della dignità umana.
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Ho letto quel secondo annuncio anch'io. Mi sono sentito in imbarazzo per loro, ma purtroppo finché c'è chi accetta di essere trattato peggio di uno schiavo egiziano non c'è via d'uscita. A chi pubblica annunci del genere bisognerebbe rispondere: "Tu lavoreresti per me a quella cifra?"
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Accettiamo soltanto candidature con esperienza comprovata nel settore e conoscenza sufficiente di WordPress, oltre che con particolare passione per i settori sopra indicati, e retribuiamo gli articoli al prezzo di 1,20 € netti per 250 parole circa.
Il costo per articolo comprende l’invio autonomo in piattaforma WP, ottimizzazione SEO con grassetti, link vari e descrizione, e caricamento di immagine attinente e pubblicazione direttamente in piattaforma, con tutto già pronto e completo secondo le nostre linee editoriali.
ATTENZIONE: E’ richiesta disponibilità giornaliera per l’invio degli articoli, in apposite fasce orarie (mattutina o pomeridiana), con account Skype e WhatsApp funzionanti ed operativi, per comunicazioni rapide fra caporedattore e staff. Preferibile disponibilità FULL-TIME. La collaborazione è infatti a lungo termine, e prevede decine di post giornalieri. Non accettiamo l’invio degli articoli al di fuori delle fasce orarie da noi predisposte, ed in generale dopo le ore 20:00 (se non per particolari circostanze), essendo i nostri dei siti informativi con news fresche, che devono essere inviate nel corso giornata. E’ titolo preferenziale la disponibilità anche nel week-end, ma non obbligatoria la domenica.
Se questo non è schiavismo...
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@NotThatNewbie lo è ancor di più 25 centesimi per lo stesso numero di parole...............
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Ragazzi, io vi offro BEN e dico BEN 130 centesimi di euro!!!! 130!!!! E non dite che sono taccagno!!! 130 centesimi... Ma avete presente quante monete da 1 centesimo sono ??? Vi riempio le tasche di valuta contante con i miei 130 centesimi per post.
E non ditemi che non è una OFFERTONA!!!Voi avete il problema dei soldi per post, io da sviluppatore ho problemi con i clienti a cui chiedi 2000€ per un progetto da 1 mese di lavoro e quelli ti rispondono con "Scusi, possiamo fare 1000, perché 1000 li ho gia' dati agli altri che non hanno fatto il lavoro"...
Oppure: "Vorrei fare il mix tra expedia, booking e tripadvisor. Come budget ho a disposizione 400€ (QUATTROCENTO!!!). Tanto non basta copiare l'html ?"M.
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ahahahaha è una lotta continua
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ora pretendono pure di pagare in bitcoin... a sto punto accettiamo anche le macroperline!
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@neryo said:
Concordo con hotdeluxe.
La problematica principale del lavoro sul web è che basta un pc, una connessione e poche conoscenze per mettersi in concorrenza con dei professionisti.. ormai molti ragazzini usando dei cms e facendo prezzi stracciati rubano clientela di basso livello a professionisti.. anche perchè la clientela di basso livello non capisce neanche la differenza di qualità di un lavoro professionale. Mentre per fare concorrenza in altri settori ci sono diverse spese iniziali da sostenere, e quindi questo non avviene...
Secondo me i liberi professionisti devono puntare a dei mercati/clienti di fascia media dove si ha la consapevolezza della qualità della professionalità e non si lavora per due lire perchè il vicino di casa fa il sito con joomla scaricando un template free.
...o con WordPress con un template a pagamento.
(template a pagamento che ci sono pure per Joomla)
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@cloe89 said:
ora pretendono pure di pagare in bitcoin... a sto punto accettiamo anche le macroperline!
Presto pagheranno in abbracci!
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Accorrete colleghi copy,
oggi si offrono ben 25 cent a post!
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Tanto finché la gente accetta il lavoro sarà remunerato sempre meno fino a quando il "mercato" non sarà gestito solo da chi accetta di essere così sottopagato.
Andremo a fare le donne e gli uomini delle pulizie che rende 10 volte di più.
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Bravo a ZenSoft per il commento che hai fatto sotto l'annuncio da 1.20€ ad articolo! Concordo in pieno con te, oltre a pagare una cifra per niente giusta hanno anche un sacco di pretese (WhatsApp sempre attivo??? O_O)! Ma purtroppo se la gente accetta di lavorare per 50 centesimi ogni 500 parole, quando vedono annunci come quello fanno la fila!
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ripeto
è imperativo rifiutare queste offerte e censurarle
denunciarle rendendole di pubblico dominio e facendo sapere ai lettori come si comportano i blog o le testate che leggono
aiutatemi in questo progetto inviando la vostra segnalazione a chipaga punto tumblr punto com