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- Le offerte a basso prezzo uccidono il mercato?
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Giusto.
Però è anche vero che se la GDF indagasse meglio anche nel nostro settore, così come fa in altri settori, forse emergerebbero situazioni poco trasparenti.Ad esempio, metti che io sono il tizio X e commissiono il sito alla web agency Y.
Il sito è terminato, e nel footer la web agency inserisce la scritta "powered by Y". Bisognerebbe poi andare a chiedere poi a X e Y la dimostrazione di aver pagato regolarmente le tasse.Ovviamente è un esempio stupido che butto li, non è certo una proposta per risolvere il problema.
In primo luogo sarebbe necessario il buon senso da ambedue le parti, ma in questo settore, nel nostro paese, di buon senso ce ne è molto poco data la furbizia di alcuni e la maleducazione dei clienti che tendono sempre a svalutare e voler sottopagare i lavori, pretendendo però molto con il minimo sforzo.Per carità uno è libero di accettare o meno le proposte sottocosto (peggio che in Cina) dei committenti, però è anche vero che gli stessi se vanno dal dentista o dal muratore (tanto per citare due categorie) mi ci gioco quanto volete che non diranno mai "ti dò tot perchè tanto è una cosa semplice, ti dò tot perchè ritengo che tanto lo fai al pc e fai meno fatica di me"
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Sebbene come tu stesso dici l'eempio che fai è superficiale, è comunque aggirabile.
Potrei mettermi d'accordo in questo modo: il lavoro costerebbe 1.000€, ti fatturo 500€ e 500 me li dai in nero.
Siccome non esiste una sorta di tariffario ufficiale, o una associazione di categoria, il finanziere non può sapere quanto sia effettivamente il valore del lavoro svolto, e spesso anche noi spaziamo molto nei preventivi perchè ci sono un sacco di variabili. Un sito anche complesso (tanti contenuti) può essere fatto in un'oretta con Joomla, Wordpress e simili e gli adeguati plugin, così come invece può richiedere molto di più un sito di solo 4 paginette dove però ci vuole una fortissima personalizzazione chessò del form di contatto.A quel punto io presento la fattura da 500€ per un lavoro che invece ne costava 1.000 ma il finanziere non può saperlo e non ha strumenti adatti per capire se è un costo congruo o meno.
Quello che imho ci vorrebbe sarebbe una associazione di categoria o addirittura un albo che stabilisca i prezzi minimi o i range. Tutti i professionisti si iscrivono, magari con un piccolo esame pratico non so, e quindi hanno la "certificazione". A questo punto c'è una base su cui fare controlli e allora sì che ci sarà modo per regolarizzare il tutto
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Concordo sull'albo così potrebbe esserci un range di prezzi ben definito, ma sull'"esame" nutro dei dubbi perchè si sa per albi di altri natura come vanno a finire queste cose.
Tornando ai preventivi ed ai "metodi" per aggirare la fattura ufficiale, non sono d'accordo sull' oretta di lavoro.
Personalmente ho preso parte a progetti sviluppati in joomla che hanno richiesto molto più di una giornata lavorativa, il fatto che il CMS semplifichi non vuol dire affatto che le cose siano sempre facili, anzi. Certo, dipende anche dal grado di personalizzazione, ma noi per primi non dobbiamo far passare il messaggio che siccome in molti casi si può utilizzare il cms allora il lavoro è semplice e si può giustificare una remunerazione ridotta all'osso, altrimenti diamo l'alibi al cliente medio italiano che vuole fare il furbo.
So che sto per andare OT ma sono preso dal discorso, e mi sento di aggiungere che anche dal punto di vista contrattuale dovremmo sforzarci tutti di essere il più onesti possibile, sia da parte del realizzatore, sia da parte del committente. Vedo molti clienti ad esempio tendere al "giocare" molto sul concetto di assistenza tecnica post realizzazione, così come molte web agency agire sulla border line in merito alla fatturazione.
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Sì beh l'oretta di lavoro era per dire. Può capitare, e a me è capitato, che un'oretta bastasse (installazione Joomla, installazione di 3 o 4 plugin, installazione della grafica "free" e stop. I contenuti, le categorie ecc se l'è smazzate il Cliente) ma è pur vero che nel 90% dei casi sono pochi i Clienti in grado di "far da sè". E' ovvio che un'ora di lavoro appunto prevede solo installazione del sistema e di quei 3 o 4 plugin e stop. Tutto il resto è escluso (assistenza, configurazione categorie, configurazione menù, moduli, grafica ecc).
Con esame intendevo qualcosa tipo "ok, hai la partita iva, hai fatturato almeno 10 lavori l'anno per almeno 15.000€, sei iscritto", non un vero e proprio esame, ma era comunque solo un esempio, giusto per
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Ora ho capito, non posso non essere d'accordo su tutta la linea, hai perfettamente ragione
Approfitto per raccontare in due righe una brutta esperienza recente, con un cliente che pensava di far da se, purtroppo ci ho rimesso per buon senso, ma pazienza.
Il mio lavoro (in joomla) di installazione, configurazione e creazione articoli, moduli personalizzati etc era concluso, entra il cliente in backend con un collaboratore e si mettono non so come ad alterare css, cancellare immagini dalla gestione media etc. Risultato, per sistemare il tutto ho dovuto impiegare altre due ore di lavoro, ovviamente non pagate.
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Come primo post dopo quello di presentazione, non riesco a trattenermi dal dire la mia in questa discussione.
Scrivo per il web da diversi anni (oltra ad occuparmi d'altro, ma usiamo il copywriting per l'esempio) e nello specifico nel settore del gaming sia online che terrestre. Le mie prime pubblicazioni sono stare gratuite, utili a presentarmi. Dimostrate le mie capacità ho iniziato ad essere pagato per il mio lavoro. Ripeto PAGATO per lavorare e non rimborsato. Se si accetta di scrivere per 2? ad articolo è perchè si è consapevoli di valere quello.
Non ha senso dire:"Pagano tutti così e non ho alternative." Certo che le hai le alternative! Trovarti un vero lavoro, invece di camuffare un hobby in lavoro. Puoi fare l'operaio, il pizzaiolo, il cameriere, il giardiniere, il fattorino... A me non passa nemmeno per l'anticamera del cervello di consumare la tastiera per 2? ad articolo, eppure lavoro comunque. Ci sono aziende disposte a pagare molto più di quello, a patto di avere in cambio qualità allo stato puro e se questo con il tempo non sarà più possibile, allora andrò a fare l'operaio, il pizzaiolo, il cameriere, il giardiniere, il fattorino...
Non riuscirei a guardarmi allo specchio al mattino, se mai dovessi scendere a certi compromessi. Dignità gente! ci vuole dignità!
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Ed allora perche' ogni volta che uno offre un lavoro invece di mandargli i prezzi pubblicamente nel forum lo fate per mesg privati?
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Continuo a leggere messaggi di persone che si offrono di realizzare siti ad un costo che non sta né in cielo e né in terra...30€... 50€...per me assurdo.
Per chi come me,impegna parte della giornata a realizzare il lavoro personalizzandolo in ogni minimo dettaglio è praticamente uscire fuori mercato,essere preso per matto quando chiedo per un sito di queste caratteristiche:Sito Web 350,00€* con il canone annuale di 100,00€ + 1 agg (mod. Startup)
Dominio, Web Hosting (per un anno)
Pagine web, Home - Chi Siamo - Servizi - Dove Siamo - Contatti
Segnalazione Motori di ricerca
Disegno sito1
Attivazione Email2Il sito verrà realizzato secondo le mie idee, verrà inviato al cliente a lavoro terminato. Il cliente potrà chiedere di apportare modifiche, ma non potrà essere chiesto di cambiarlo completamente, tutto il materiale sarà fornito dal cliente (testi, immagini, foto, logo, ecc…)
La somma pattuita dovrà essere versata per intero in anticipo.
1Il disegno del sito è personalizzato, completamente originale
2Il servizio attivabile è il webmailCredo che non è chiedere troppo eppure trovo situazioni al di sotto di questa,dove io non sono disposto a scendere,perché se devo dedicare del tempo al mio cliente a titolo gratuito,preferisco fare opere di bene o dedicarlo alla mia compagna.
Ancora ora non saprei come fare,per arginare questa situazione,ma se mi dovesse venire in mente qualcosa lo farò presente,nel frattempo ricordo che il lavoro,si chiama tale,perché dietro esiste un compenso e una gratificazione del proprio operato,venendo a mancare una di queste non è più lavoro...ma altro
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Rimango sempre basita, leggo ora annuncio nel quale si ricercano articolisti per post da 500 parole al costo di 0,50 centesimi di euro, si può? Ma lo sanno che genere di lavoro è? Perchè si accettano lavori di questo calibro? Io ho fatto la mia esperienza anche gratuita, ma per mia scelta e per siti letterari, recensioni, nessun impegno, è giusto fare esperienza, ma ci vuole anche un minimo di accortezza per chi svolge il lavoro. Sbaglio?
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Condivido in pieno il concetto. Lavorare a prezzi irrisori, o anche gratis, per fare esperienza è senz'altro un bene (e sono certo che, chi più chi meno, ci siamo passati tutti) ma quando si comincia ad avere una certa esperienza pregressa e si acquisiscono determinate conoscenze e capacità, non si può svendere il proprio lavoro come fa il 90% dell'utenza qui dentro. Visito questa parte del forum ogni giorno e rimango regolarmente basito di fronte alla maggior parte delle proposte che vengono fatte... senza contare lo sconcerto che mi provoca vedere il numero di persone che si propongono per lavori al limite dello schiavismo.
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Lavoro da 4 anni nel campo della scrittura editoriale e pubblicitaria, praticamente ho iniziato con la crisi e sto continuando con la crisi. Nonostante ciò la "crisi" è a volte una scusa. Voglio dire, un articolista, al giorno d'oggi, non può lavorare a meno di 1 cent a parola: questo dovrebbe essere proprio il minimo sindacale per diverse ragioni. Questa è una mia opinione, ovviamente: innanzitutto il sito del datore di lavoro credo che generi guadagni al medesimo, perciò gli articoli che chiede servono a generargli guadagni. L'articolista, dal canto suo, già da 1 cent. a parola guadagna solo per quello che scrive, senza contare il tempo di ricerca, il tempo di scrittura, il tempo di revisione e correzione, e perfino eventuali tasse, strumenti e mezzi necessari a praticare il lavoro. Negli Stati Uniti un pezzo non scende sotto i 25 euro, e non è un caso, qui molto spesso si arriva a pagare addirittura meno di 1 centesimo a parola e questo è veramente poco professionale a mio modo di vedere. Il problema, come al solito, è la massa: per far salire i prezzi del mercato, bisognerebbe che i professionisti si mettano d'accordo e non accettino determinate condizioni, tutti insieme, ma a mio modo di vedere questo è pressoché impossibile. Finché ci saranno gli "arrotondatari", la concorrenza "a basso prezzo" sarà spietata e contribuirà a mantenere inalterato lo status quo. Questo è il mio pensiero, condivisibile o meno.
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@tedagarson said:
Lavoro da 4 anni nel campo della scrittura editoriale e pubblicitaria, praticamente ho iniziato con la crisi e sto continuando con la crisi. Nonostante ciò la "crisi" è a volte una scusa. Voglio dire, un articolista, al giorno d'oggi, non può lavorare a meno di 1 cent a parola: questo dovrebbe essere proprio il minimo sindacale per diverse ragioni. Questa è una mia opinione, ovviamente: innanzitutto il sito del datore di lavoro credo che generi guadagni al medesimo, perciò gli articoli che chiede servono a generargli guadagni. L'articolista, dal canto suo, già da 1 cent. a parola guadagna solo per quello che scrive, senza contare il tempo di ricerca, il tempo di scrittura, il tempo di revisione e correzione, e perfino eventuali tasse, strumenti e mezzi necessari a praticare il lavoro. Negli Stati Uniti un pezzo non scende sotto i 25 euro, e non è un caso, qui molto spesso si arriva a pagare addirittura meno di 1 centesimo a parola e questo è veramente poco professionale a mio modo di vedere. Il problema, come al solito, è la massa: per far salire i prezzi del mercato, bisognerebbe che i professionisti si mettano d'accordo e non accettino determinate condizioni, tutti insieme, ma a mio modo di vedere questo è pressoché impossibile. Finché ci saranno gli "arrotondatari", la concorrenza "a basso prezzo" sarà spietata e contribuirà a mantenere inalterato lo status quo. Questo è il mio pensiero, condivisibile o meno.
Hai mai letto l'articolo di gente che scrive a 50 cent al pezzo? Io sì, perchè stufo di vedere certe schifezze, ho voluto fare un'indagine pubblicando su "altri lidi" un annuncio dove offrivo lavoro per scrivere pezzi da 300 parole a 50 cent, peraltro su un argomento abbastanza gettonato, ovvero la tecnologia. Un fiume di candidature tale che ho dovuto dichiarare chiusa la selezione dopo meno di 12 ore. Ho quindi fatto scrivere ai primi 10 candidati un pezzo di prova e il risultato, è stato peggiore di quanto mi sarei potuto immaginare. Il pezzo migliore era spazzatura, 2 su 10 erano plagi verificati con copyscape e i restanti pezzi posso definirli come agglomerati di parole senza senso.
I professionisti del web per i loro portali vogliono qualità. Chi compra materiale intellettuale al prezzo del concime organico, avrà un sito che potrà attrarre solo mosche. Purtroppo ci sono ancora tanti idioti che pensano che basti aprire un sito, sottopagare qualche idiota a 50 centesimi al pezzo pee far soldi a palate, poi ci sono tanti idioti che pensano sia un'affare rivendere ad almeno 50 centesimi, qualcosa che non si dovrebbe considerare nemmeno gratis. Il risultato è che ambo le parti otterranno come risultato finale una grande perdita di tempo e spesso anche di denaro.Ribadisco comunque la mia convinzione: un realtà del calibro di gtforum, dovrebbe censurare certe schifezze.
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Purtroppo anche i grandi gruppi, con tanto di siti che leggiamo spesso per passare il tempo o per ottenere informazioni, sottopagano articolisti a prezzi sconcertanti. La considerano una professione a metà tra il giornalismo e la spazzatura: ti trattano come un giornalista, ti pagano come spazzatura. I furbi stanno da entrambi le parti ma bisognerebbe distinguere le persone serie a quelle che non lo sono. Trovo davvero triste il fatto che il salario minimo di un articolista è 1/30 di quello che viene percepito in USA o nel Regno Unito. Ma questa, ribadisco, resta un'opinione personale.
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sì, le offerte a basso prezzo (così come quelle gratuite) inquinano il mercato
se si tratta di ricercare un colpevole, ritengo che la risposta non sia univoca
per quanto mi riguarda non assolvo nessuno: né gli editori, sempre pronti nella maggior parte dei casi a ridurre al minimo le spese mettendo da parte il rispetto per il lavoro altrui e la qualità; né i collaboratori, che contribuiscono accettando determinate offerte al crollo del valore della prestazione (il concetto è semplice: se nessuno accettasse di scrivere gratis o sottopagato, gli editori dovrebbero offrire una retribuzione dignitosa o smettere di pubblicare); né infine le istituzioni, tra l'anacronismo dell'Ordine dei Giornalisti e l'assenza di una normativa che impedisca tutto ciòuna coscienza collettiva potrebbe risollevare la dignità e il valore economico della prestazione lavorativa - in assenza di un intervento legislativo - ma questo è utopico, a dir poco: siamo una massa informe di nicknames spersonalizzati che vedono gli altri solamente come dei rivali e dei concorrenti, non dei poveracci che galleggiano sulla stessa barca traballante
ho scritto la mia tesi di laurea riguardo a questa piaga ed è stato il mio commiato a questo mondo: non ho mai accettato di scrivere gratis né tantomeno offerte che non garantissero una tariffa minima di 1 euro ogni 100 parole; ed è per questo che non collaboro con nessuno da anni
andate avanti voi, continuate pure a farvi sfruttare e a danneggiare, così facendo, non solo voi stessi, ma tutti quantiemanuele
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vorrei aggiungere che ho creato un tumblr chiamato "chi paga i giornalisti?" (chipaga punto tumblr punto com) dove chiunque può riportare la propria esperienza indicando per quale blog o testata si è lavorato e la retribuzione, in modo tale da offrire un servizio tanto quanto agli articolisti, quanto ai lettori per permettere loro di orientarsi e capire il comportamento dei portali nei confronti dei loro collaboratori
emanuele
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Mi dicono: "Ma cercano un sacco di redattori, perchè sei ferma?".
Sono ferma perchè, dopo centinaia di post scritti negli ultimi tre anni, mi turba il solo pensiero di scrivere per una miseria. Non voglio essere coinvolta in questa "guerra tra poveri", che non avrà un vincitore e vanifica l'impegno che ognuno di noi ci mette e ci ha messo nel formarsi e fare gavetta.
Due recenti post mi hanno definitivamente sconvolto negli ultimi giorni. Quello di un'autrice che giocava al ribasso, si proponeva per scrivere 200 parole a 40 cent invece che 50 come si leggeva sull'offerta (perchè non dedicarsi ad impieghi manuali sicuramente più dignitosi e retribuiti?). E il secondo di un sedicente network "referenziatissimo" alla ricerca di editor in grado di produrre e inserire su csm almeno10 post di 500 parole al giorno (specificando l'impegno full time, anche nei week end) per la straordinaria cifra di 1.20 a post. Tutto questo non dovrebbe essere illegale?
Mi associo all'appello rivolto allo staff: la pubblicazione di certi annunci dovrebbe essere moderata in quanto lesiva della dignità umana.
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Ho letto quel secondo annuncio anch'io. Mi sono sentito in imbarazzo per loro, ma purtroppo finché c'è chi accetta di essere trattato peggio di uno schiavo egiziano non c'è via d'uscita. A chi pubblica annunci del genere bisognerebbe rispondere: "Tu lavoreresti per me a quella cifra?"
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Accettiamo soltanto candidature con esperienza comprovata nel settore e conoscenza sufficiente di WordPress, oltre che con particolare passione per i settori sopra indicati, e retribuiamo gli articoli al prezzo di 1,20 € netti per 250 parole circa.
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Se questo non è schiavismo...
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@NotThatNewbie lo è ancor di più 25 centesimi per lo stesso numero di parole...............
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Ragazzi, io vi offro BEN e dico BEN 130 centesimi di euro!!!! 130!!!! E non dite che sono taccagno!!! 130 centesimi... Ma avete presente quante monete da 1 centesimo sono ??? Vi riempio le tasche di valuta contante con i miei 130 centesimi per post.
E non ditemi che non è una OFFERTONA!!!Voi avete il problema dei soldi per post, io da sviluppatore ho problemi con i clienti a cui chiedi 2000€ per un progetto da 1 mese di lavoro e quelli ti rispondono con "Scusi, possiamo fare 1000, perché 1000 li ho gia' dati agli altri che non hanno fatto il lavoro"...
Oppure: "Vorrei fare il mix tra expedia, booking e tripadvisor. Come budget ho a disposizione 400€ (QUATTROCENTO!!!). Tanto non basta copiare l'html ?"M.