- Home
- Categorie
- Impresa, Fisco e Leggi
- Consulenza Fiscale
- Risparmio energetico 55%
-
Risparmio energetico 55%
Con altri colleghi si discuteva se la detrazione per il risparmio energetico 55% deve essere considerata contributo in conto impianti.
Non tutti concordano.
Mi piacerebbe avere il Vs parere in merito ed eventualmente quali sono le scritture contabili da porre in essere sulla base delle scelte operate.
Grazie della collaborazione.
-
Secondo il mio modo di vedere l'agevolazione di cui trattasi viene concessa sotto forma di detrazione d'imposta per cui escluderei che si tratti di un contributo in c/impianti.
Essendo una detrazione d'imposta andrebbe gestita esclusivamente in dichiarazione dei redditi senza necessità di essere rappresentata in bilancio.
Ai fini contabili questa detrazione non farebbe altro che "abbattere" il costo rappresentato dalle imposte per cui in bilancio si iscriverebbe semplicemente l'imposta netta.
E' un mio pensiero.......prendetelo come tale.:)Saluti!
-
@Rubis said:
Secondo il mio modo di vedere l'agevolazione di cui trattasi viene concessa sotto forma di detrazione d'imposta per cui escluderei che si tratti di un contributo in c/impianti.
Essendo una detrazione d'imposta andrebbe gestita esclusivamente in dichiarazione dei redditi senza necessità di essere rappresentata in bilancio.
Ai fini contabili questa detrazione non farebbe altro che "abbattere" il costo rappresentato dalle imposte per cui in bilancio si iscriverebbe semplicemente l'imposta netta.
E' un mio pensiero.......prendetelo come tale.:)
Saluti.
-
@Rubis said:
Essendo una detrazione d'imposta andrebbe gestita esclusivamente in dichiarazione dei redditi senza necessità di essere rappresentata in bilancio.
Ai fini contabili questa detrazione non farebbe altro che "abbattere" il costo rappresentato dalle imposte per cui in bilancio si iscriverebbe semplicemente l'imposta netta.Grazie del pensiero. Questa tua osservazione ci ha fatto pensare. Come si indica in dichiarazione? Con semplice indicazione dell'importo spettante come detrazione direttamente nel quadro RN?
-
@Cont@bile said:
Grazie del pensiero. Questa tua osservazione ci ha fatto pensare. Come si indica in dichiarazione? Con semplice indicazione dell'importo spettante come detrazione direttamente nel quadro RN?
UNICO SC------> Rigo RN10
UNICO SP------> Rigo RN16 (socio quadro RH mod. UNICO col. 12)
UNICO PF------> Rigo RN17Saluti.
-
@Rubis said:
Essendo una detrazione d'imposta andrebbe gestita esclusivamente in dichiarazione dei redditi senza necessità di essere rappresentata in bilancio.
Ti ringrazio di nuovo per il post di indicazione del quadro RN.
Resto ancora perplesso sul fatto che non debba comunque essere in qualche modo indicata in bilancio. Ci penso un pò su questo week end.
Grazie e buon we anche a te.
-
La questione è effettivamente rilevante e la soluzione dovrebbe dipendere dal capire se esiste e quale sia la differenza tra una detrazione d'imposta ed un credito d'imposta.
Personalmente ritengo che essendo un beneficio economico che riceve una impresa, che addirittura abbatte un Suo debito, esso deve avere piena rappresentazione a bilancio esattamente come si fa per gli altri crediti d'imposta ricevuti (CSSN e carbon tax o accise degli autotrasportatori o la nuova ricerca e sviluppo ecc.).
La spettanza di quel credito, seppur formalmente erogato ad abbattimento delle imposte e quindi a primo acchito in conto esercizio da classificare a rettifica della voce 22 del C.E., ritengo si tratti nella sostanza di un contributo in conto impianti in quando assolutamente discendete da essi.
Le tecniche in questo caso sono solitamente le due classiche (escludo le varianti):
-
capitalizzazione dell'investimento al costo storico rettificato dal contributo con conseguenti minori ammortamenti
-
capitalizzazione del costo lordo, utilizzo della tecnica del risconto passivo e contrapposizione nel corso del periodo d'ammortamento nelle voci B.10 di ammortamenti a quote di contributo.
Da altro canto si registrerebbe un credito (o mimor debito) vero e proprio verso l'erario da scomputarsi nei periodi di detrazione.
Logicamente la questione si complica e dovrebbe coinvolgere le sopravvenienze allorquando l'impresa sia in perdita e la detrazione vada persa.
PS questi ragionamenti sono il prodotto di un tardo pomeriggio di un venerdì di fine maggio........ siate comprensivi
Paolo
-
-
La questione è effettivamente rilevante e la soluzione dovrebbe dipendere dal capire se esiste e quale sia la differenza tra una detrazione d'imposta ed un credito d'imposta.
Personalmente ritengo che essendo un beneficio economico che riceve una impresa, che addirittura abbatte un Suo debito, esso deve avere piena rappresentazione a bilancio esattamente come si fa per gli altri crediti d'imposta ricevuti (CSSN e carbon tax o accise degli autotrasportatori o la nuova ricerca e sviluppo ecc.).
Assimilandolo ad un credito d'imposta, seppur formalmente erogato ad abbattimento delle imposte e quindi a primo acchito in conto esercizio da classificare a rettifica della voce 22 del C.E., ritengo si tratti nella sostanza di un contributo in conto impianti in quando assolutamente discendete da essi.
Le tecniche in questo caso sono solitamente le due classiche (escludo le varianti):
-
capitalizzazione dell'investimento al costo storico rettificato dal contributo con conseguenti minori ammortamenti
-
capitalizzazione del costo lordo, utilizzo della tecnica del risconto passivo e contrapposizione nel corso del periodo d'ammortamento nelle voci B.10 di ammortamenti a quote di contributo.
Da altro canto si registrerebbe un credito (o minor debito) vero e proprio verso l'erario da scomputarsi nei periodi di detrazione.
Logicamente la questione si complicherebbe e dovrebbe coinvolgere le sopravvenienze allorquando l'impresa fosse in perdita e la detrazione andasse persa.
PS questi ragionamenti sono il prodotto di un tardo pomeriggio di un venerdì di fine maggio........ siate comprensivi
Paolo
-
-
Ti ringrazio Paolo per l'attenzione che mi hai dedicato. Effettivamente i pareri non trovano univocità sul come procedere.
Allego una risposta, fornitami via mail da altro collega, certo che possa essere d'aiuto a tutti:
" * Occorre evidenziare che trattandosi di una detrazione dalle imposte sul reddito, e non di un credito d'imposta, presupposto per godere del beneficio è avere capienza d'imposta e, pertanto, in primo luogo essere un soggetto passivo IRPEF o IRES (Risoluzione Agenzia Ent. Dir. Centr. Normativa e contenzioso 05-02-2008, n. 33/E ). Nel modello Unico SC 2008 la detrazione dovrà essere evidenziata nel quadro RN e nel quadro RS. I titolari di reddito d'impresa calcolano la detrazione sull'imponibile, poiché salvo limitazioni soggettive, hanno diritto alla detrazione dell'IVA. A livello contabile la manutenzione straordinaria può essere capitalizzata come onere pluriennale o iscritta come incremento di valore dell'immobile. L'opportunità su come procedere a livello contabile deve necessariamente tener conto oltre che dei principi civilistici di capitalizzazione dei costi anche delle previsioni di reddito future e dell'incidenza del costo ai fini degli studi di settore. Per quanto attiene il bonus, trattandosi di una detrazione d'imposta, può esserne data evidenza attraverso la riduzione del debito IRES di competenza dell'anno. La detrazione va scomputata dalle imposte carico del beneficiario, che pertanto deve avere redditi capienti a generare imposte superiori. La detrazione eccedente l'IRES di competenza non costituisce un credito riportabile a nuovo. La contropartita contabile può essere rappresentata da un provento non imponile e non da un contributo in conto impianti in quanto non si tratta di un provento in denaro o in natura né di un credito d'imposta.*"
-
Rispolvero la questione a proposito della detrazione 20% per l'acquisto di motori elettrici ad elevata efficienza.
Secondo voi è più corretto lasciare che tutto si concretizzi in dichiarazione dei redditi oppure siete convinti sia necessario far passare in bilancio tale detrazione come un contributo in c/impianti?
Io sarei più favorevole alla seconda tesi, anche se non lo intenderei esattamente come contributo in c/impianto ma come un contributo "ibrido" e non lo legherei al periodo di ammortamento del bene.