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Ciao a tutti, anche io sono nuova del forum ma mi aggancio subito alla discussione.
Io lavoro nel campo dell'informatica come dipendente, ultimamente sono riuscita a farmi assumere part-time e approfitto di questa disponibilità di tempo e del fatto che l'azienda per cui lavoro non va troppo bene per guardarmi intorno.
Ho trovato varie opportunità e per ora ho assoggettato i ricavi di questa attività alla prestazione occasionale (si dice così, vero?) in quanto non erano grosse cifre.
La mia attività è analisi e sviluppo di software.
Adesso questa attività sta diventando un pò più intensa, e prevedo che per quest'anno supererò i 5000 euro.
La mia richiesta è la seguente: quale potrebbe essere il miglior sistema per poter fare questa attività compatibilmente con il lavoro dipendente e anche nell'eventualità di una interruzione del lavoro dipendente.
E' un pò che cerco di capire, ma c'è chi mi consiglia di prendere la P.IVA come professionista chi come ditta individuale .... io però non capisco.Mi potere aiutare???
Grazie Fra_Na...ccia
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Ciao e benvenuto,
pre prima cosa consiglio una ricerca e lettura dei vecchi post. Abbiamo molte volte parlato delle differenze tra i due inquadramenti e, come da regolamento, a quelli ti rimando.
Direi invece che più in la delle collaborazioni occasionali non c'è che l'apertura della partita iva se i clienti sono molteplici e ti poni verso il mercato ormai come una attività economica autonoma. Altre figura contrattuali infatti (es. collaborazioni a progetto) servono per scopi diversi e più limitati al singolo committente.
Paolo
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Grazie per la risposta, in effetti avevo già dato un'occhiata sul forum e avevo già trovato delle risposte.
Dalla tua però mi nasce spontanea una domanda, la collaborazione di cui tu parli (a progetto per uno specifico cliente) è compatibile con il mio status di impiegata part-time???
Grazie e ciao
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E' compatibile nei limiti in cui tu non faccia concorrenza al tuo datore di lavoro, violi esclusive o comunque il più genrale obbligo di fedeltà verso costui..... potrai leggere nel tuo contratto di lavoro, anche collettivo.
Paolo
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Ciao a tutti,
ho letto la vostra discussione e mi sembra che faccia al caso mio, ma avrei bisogno di alune delucidazioni.
Sono un consulente informatico e lavoro come dipendente a tempo indeterminato. Avrei la necessità di aprire la partita IVA per eseguire lavoro per conto mio, sempre come consulente.
Avrei alcune domande:
- Libero professionista o impresa?
- Avrei dei costi fissi da sostenere?
- Per poter rivendere ad esempio materiale informatico, devo per forza scegliere la ditta individuale?
- quali sono i limiti di essere libero professionista? Cioè posso solo fatturare la mia consulenza?
Grazie per l'attenzione.
Ciao.
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Ciao e benvenuto,
rispondo silo a 2 quesiti perchè agli altri abbiamo già risposto centinaia di volte e a quei topic ti rimando.
- il commercio (rivendita) è attività solo da impresa.
- si, in pratica solo servizi con tuo contenuto intellettuale e dunque in pratica solo consulenza/realizzazione di software personalizzato/realizzazione siti web, ma già l'hosting sarebbe escluso.
Paolo
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Gentilissimo Paolo,
vorrei chiederti un tuo parere riguardo la mia situazione professionale:. 3 anni fa ho avuto la necessità di lasciare il lavoro dipendente con contratto a tempo indeterminato per aprire una mia attività nel settore informatico per la realizzazione di siti internet e software
. il mio commercialista ha provveduto al tutto e mi ha iscritto come Impresa Individuale con ovviamente partita iva
Oggi come oggi ho solamente due clienti:
. il primo la una società srl di cui sono socio e amministratore
. il secondo è un ex collega grafico libero professionista che mi propone la realizzazione di qualche sito durante l'anno
Ti vorrei chiedere : avendo solamente due clienti e non prevedendo alcun altro cliente nel medio periodo l'ìscrizione come ditta individuale fa a mio caso?
Alla luce di periodi di malattia o impedimenti personali o lavori acquisiti da piccoli importi che non mi permettono un reddito come da studi di settore... la mia posizione come Azienda Indiduale andrebbe rivista in Libero Professionista o sarebbe addirittura possibile passare alla prestazione occasionale emettendo 2 ricevute fiscali all'anno (una per cliente)?
Confido in un tuo aiuto dato che sto cominciando a dubitare dell'interesse da parte del mio commercialista a seguire la situazione per il meglio.
Ti ringrazio anticipatamente.
Ciao
Elio
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Ciao e benvenuto,
Sinceramente da quanto hai scritto, vedo molto abbondante l'abito da impresa individuale.
Analizzando il fatturato, la struttura dei costi ed i beni strumentali impiegati si potrebbe senza dubbio valutare un re-inquadramento come libero professionista quantomeno. La cosa vorrebbe anche la disamina preliminare della situazione previdenziale.Logico che, ove l'attività fosse minima, si potrebbe infine ripiegare sulla chiusura dell'impresa e l'esercizio di poche collaborazioni occasionali.
Paolo
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Salve a tutti,
oggi ho aperto c/o Agenzia delle Entrate una P. iva come "ditta individuale" specificando al responsabile che intendo svolgere la libera professione. Mi è stato detto che tra lavoro autonomo e "ditta individuale" non vi è, contrariamente a quanto credessi, alcuna differenza.
Vi chiedo se quanto dettomi è corretto e se, come spero, la differenza la si ottiene semplicemente iscrivendosi alla gestione separata dell'INPS (tipo attività 7420D)
Posso, altresì, inquadrato come sopra descritto, assegnare un nome diverso dal mio alla suddetta attività? (es: Promotec invece del semplice Nome e Cognome del sottoscritto)Grazie Infinite
Wil
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**La mia attività consiste nel gestire commesse inerenti all'installazione di coperture e rivestimenti metallici, commesse che contrattualmente fanno capo a imprese terze che si avvalgono delle mie competenze per rilevare, progettare ed eseguire i lavori, per cui la mia parcella è strettamente relativa alla sola attività tecnica.
Potrei, dunque, da libero professionista (iscritto a nessun albo), fare un sito pubblicitario dei miei servizi offerti, inserendo (e questo mi interessa molto) anche dei pacchetti con importi di massima? (esempio: pacchetto di copertura con sottostruttura Xy, isolante Xxy, lamiera in Xyx a soli 45 €/mq)grazie mille
wil
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2
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Ciao e benvenuto,
da professionista mi sembra un po' azzardato "eseguire i lavori".... magari sovraintendere volevi dire.... eseguire mi fa venire in mente l'installatore, l'artigiano e dunque almeno una impresa individuale..... ma forse non ho io ben inteso.
Comunque sia un sito web pubblicitario con tariffario non mi sembrerebbe per te vietato.
Paolo
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Buonasera a tutti,
Mi chiamo Elena e sono una libera professionista da un anno e mezzo.
Mi sono appena iscritta al forum per cui mi scuso se il mio intervento tratta argomenti già discussi e ridiscussi.
Quando ho aperto, non sono stata indirizzata, per quanto ne avessi le caratteristiche, al regime agevolato, per scelta del mio commercialista che adottava con tutti i clienti lo stesso approccio. Dopo già un anno mi trovo ad avere gli studi di settore sul collo e soprattutto, avendo avviato un'attività dal nulla, sono continuamente aperta a nuove applicazioni della mia professione. Sono un'interprete-traduttrice, che però spesso si trova a svolgere attività di consulenza e a rifiutare, senza potermelo permettere, attività commerciali propostemi dai miei clienti in quanto libera professionista.
La mia domanda è questa. Non mi converrebbe diventare una ditta individuale per avere meno freni? Dal punto di vista economico, sarebbe molto diversa la mia situazione, visto che già vengo trattata come una piccola azienda essendo la mia categoria riconosciuta, nell'ambito del modello unico, alla pari di chi organizza eventi mentre io devo limitarmi a svolgere traduzioni e servizi di interpretariato occasionali?
Qualora il passaggio non fosse così compromettente, anche per quanto riguarda il compenso da dare al mio commercialista, non sarebbe a questo punto meglio diventare subito una srl per evitare altri cambiamenti futuri? Ho idea, ma potrei sbagliare, che forse mi convenga stringere tanto i denti subito, visto che già mi sto allenando, per poi passare ad una situzione un po' più chiara piuttosto di continuare a rimanere a lungo in una posizione ibrida?Grazie davvero del consiglio e mi scuso per la lungaggine.
Elena
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@i2m4y said:
Ciao e benvenuta,
certo, come libero professionista (diciamo faresti solo consulenza e non potresti intermediare o rivendere nulla) saresti iscritta alla "gestione separata inps dei professionisti senza cassa" che vuole contributi solo sul reddito. In caso di reddito zero, contributi zero.
Paolo
scusa paolo, probabilmente ne avete già parlato centinaia di volte, ma cercando tra i vari topic del forum, non sono riuscito a trovare risposta ai miei dubbi.
ad inizio 2007 su suggerimento del forum ho cambiato la mia attività da ditta individuale a libero professionista per evitare di pagare il fisso minimale di 2500 ? all'inps.
ora ho letto da qualche parte qui nel forum che i versamenti inps hanno le stesse scadenze di quelli irpef però il mio commercialista non mi ha mai preparato i moduli f24 per i versamenti inps. ieri ne ho parlato con lui chiedendogli spiegazioni e mi ha detto che "si informerà".
ciò che mi chiedo ora è se dovrò pagare delle sanzioni per i versamenti non ancora effettuati.:x
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salve, avrei un grosso problema, nel 2001 ho aperto partita iva lavorando come consulente finanziario e mi è sempre stato detto che non avevo bisogno di iscrizione alla camera di commercio in quanto sarei da considerare un libero professionista, ora vorrei lavorare per un'altra azienda dove mi chiedono necessariamente l'iscrizione.
Innanzitutto la situazione è poco chiara, come sempre accade in questi casi, non so se sono in difetto, e se lo fossi dovrei pagare arretrati e penali e non so a quanto ammonterebbe il danno, mi conviene chiudere partita iva e aprirne un'altra o sono un soggetto non iscrivibile alla camera di commercio e quindi non mi devo preoccupare? e per l'Inps in questo o nell'altro caso? un aiuto per favore.
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Purtroppo non è sufficiente.
Io ho provato a rivolgermi a un commercialista, ma non avendo avuto in passato clienti con le mie stesse esigenze, non aveva idea di che risposte darmi e di pagare qualcuno che poi si informa di fretta o in modo approssimativo non ne ho voglia.
Non posso poi neanche telefonare alle altre aziende della zona chiedendogli "scusate, voglio farvi concorrenza, avete un buon commercialista da consigliarmi?"
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avrei bisogno di aiuto, sono stata all'agenzia delle entrate ma...schematicamente provo ad esprimere le mie richieste lavoratore autonomo,fabbro, 1 richiesta partita iva, 2 regime fiscale art. 13 legge n. 388 3 codice attività (lo dovrei trovare sul sito agenzia delle entrate), fino a questo punto gradirei sapere se il tragitto è giusto.4 vado all' imps. e mi iscrivo alla gestione separata? 5 siccome devo stare sotto ? 30.000 il versamento inps è una quota fissa quanto? 6 riuscirò a fare la denuncia dei redditi da sola, o è più complicato del 730? 7 visto che dovrò fare la fattura devo munirmi di qualche albo speciale, o vidimato ? 8 dal reddito si può scaricare ad esempio un automezzo da lavoro? grazie per ora, naturalmente il fabbro non sono io, ma un mio genero, obbligato alla partita iva o al nero!!!
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@Giuditta said:
salve, avrei un grosso problema, nel 2001 ho aperto partita iva lavorando come consulente finanziario e mi è sempre stato detto che non avevo bisogno di iscrizione alla camera di commercio in quanto sarei da considerare un libero professionista, ora vorrei lavorare per un'altra azienda dove mi chiedono necessariamente l'iscrizione.
Innanzitutto la situazione è poco chiara, come sempre accade in questi casi, non so se sono in difetto, e se lo fossi dovrei pagare arretrati e penali e non so a quanto ammonterebbe il danno, mi conviene chiudere partita iva e aprirne un'altra o sono un soggetto non iscrivibile alla camera di commercio e quindi non mi devo preoccupare? e per l'Inps in questo o nell'altro caso? un aiuto per favore.Per essere "promotore finanziario" devi iscriverti all'apposito albo presso la camera di commercio.
Per essere "consulente finanziario" invece non occorre l'iscrizione alla camera di commercio, comunque se non ricordo male per questa categoria è stato istituito un albo.Claudio