• User Attivo

    Operazione con l'estero e rivalsa

    Azienda italiana (B) che acquista prodotti in Italia da (A) per effettuare costruzioni in America (C) (non vi è trasporto dal primo venditore italiano (B) all'acquirente finale yankee (C)).

    Soggetto del problema è l'azienda italiana (B) che acquista da (A) soggetta ad IVA ma rivende all'americano (C) senza IVA.

    Idee (se possibilie) per evitare che il nostro eroe (B) si sobbarchi interamente il costo dell'IVA?


  • Super User

    Premesso che se non vi è trasporto extraUe non vi è neppure esportazione.

    A generalmente (salvo casi particolari) potrebbe comunque detrarre l'Iva secondo le regole generali non rimanendone inciso come costo.
    L'anticipazione è dunque solo finanziaria.

    In ogni caso, quella è la configurazione tipica delle "esportazioni triangolari" (art. 8 Dpr 633/72) in cui è consentito al primo cedente italiano (che sarà anche colui che curerà il trasporto all'estero) operare in non imponibilità.... il problema dunque proprio non dovrebbe porsi.

    Paolo


  • Super User

    @Eichi Okabe said:

    Azienda italiana (B) che acquista prodotti in Italia da (A) per effettuare costruzioni in America (C) (non vi è trasporto dal primo venditore italiano (B) all'acquirente finale yankee (C)).

    Soggetto del problema è l'azienda italiana (B) che acquista da (A) soggetta ad IVA ma rivende all'americano (C) senza IVA.

    Idee (se possibilie) per evitare che il nostro eroe (B) si sobbarchi interamente il costo dell'IVA?

    Se B assume la qualifica di esportatore abituale potrebbe evitare il problema utilizzando il c.d. "plafond".
    Lo status di esportatore abituale si consegue quando nell'arco di un anno d'imposta l'ammontare delle esportazioni+cessioni intracomunitarie effettuate è pari o superiore al 10% rispetto a tutte le operazioni attive effettuate ai fini IVA.
    Dopodiché l'esportatore abituale, nell'anno d'imposta successivo, ha diritto ad effettuare acquisti senza applicazione dell'imposta entro i limiti del plafond, che è pari all'ammontare delle esportazioni+cessioni intracomunitarie effettuate nell'anno precedente.
    Per poter utilizzare il plafond l'esportatore abituale, prima dell'utilizzo, deve inviare ai propri fornitori le dichiarazioni di intento con le quali comunica che intende avvalersi di tale facoltà. In questo modo evita di accumulare grossi crediti IVA che gli potrebbero causare difficoltà finanziarie.
    La norma di riferimento è l'art. 8 c. 1 lett. c) DPR 633/72.
    Saluti.


  • Bannato User Attivo

    Scusa Rubis ma il plafond vale per le operazioni "INTRACOMUNITARIE". Nel caso postato parliamo di America ("EXTRAUE") o visto il periodo mi sono impantanato?


  • User Attivo

    ...non penso di riuscire a farlo risultare quale esportatore abituale, mentre per quanto riguarda l'operazione triangolare era la prima cosa cui avevo pensato.

    Il punto è che A italiano vende il materiale a B italiano che porta ed utilizza il materiale a C statunitense.

    Non è il primo venditore che si occupa del trasporto!


  • Super User

    @Cont@bile said:

    Scusa Rubis ma il plafond vale per le operazioni "INTRACOMUNITARIE". Nel caso postato parliamo di America ("EXTRAUE") o visto il periodo mi sono impantanato?

    Se dai un'occhiata veloce alla lett. c) del comma 1 dell'art. 8 DPR 633/72 si parla anche di cessioni all'esportazione.
    Saluti.


  • Super User

    @Eichi Okabe said:

    ...mentre per quanto riguarda l'operazione triangolare era la prima cosa cui avevo pensato.

    Il punto è che A italiano vende il materiale a B italiano che porta ed utilizza il materiale a C statunitense.

    Non è il primo venditore che si occupa del trasporto!

    Scusami allora, ma da quanto avevi postato avevo capito l'esatto contrario.

    Nella trinagolazione art. 8 è infatti fondamentale che il primo cedente Italiano si occupi in proprio dell'invio all'estero su ordine del promotore italiano (2° cedente). Se così non è, v'è poco da fare. Se poi non ricorrono in capo al promotore nemmeno i requisiti per acquistrare con plafond non vedo strade per risolvere.

    Ripeto però che l'iva in acquisto non rimane costo generalmente per i soggetti Iva, ma solo un esborso finanziario.

    Paolo