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Terroristi in Parlamento?
@Andrez said:
No.
Dall'altra parte (da ogni altra parte) Mangano non è un eroe, ma lo sono Falcone e Borsellino.
Consegnare il Paese alla mafia è a rischio e pericolo dei cittadini, mica suo.
Dall'altra parte infatti si elogiano i terroristi...Consegnare anche i cittadini ai terroristi non è rischio di qualsiasi altra parte ma dei cittadini, probabilmente considerando ciò alcuni di loro sono potuti entrare dalla porta principale del parlamento...
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Personalmente infatti non tollero neanche quello. L'ho scritto spesso e volentieri anche su queste pagine.
E i politici che trovano nei terroristi degli eroi li manderei a lavorare nelle miniere!Ma non possiamo sempre, sia da una parte che dall'altra dire, "eh si ho detto una cretinata però l'atro pure le dice". Tutti dovrebbero pesare maggiormente le parole e regolarsi.
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In effetti in tutto questo Forum cerchiamo di evitare di rispondere a chi ci critica un testo mal ottimizzato che la sua validazione è anche peggio.
Non è nel nostro stile, e questo lo fanno i bimbi alla scuola materna, non i Moderatori del Forum GT
Inoltre, i terroristi in Parlamento è OT in quel topic.
Essendo però un argomento decisamente importante, mi sembra il caso di dedicargli uno spazio specifico.La scorsa legislatura ha mostrato i profondi limiti dell'attuale legge elettorale.
Per ottenere il governo del Paese si è dovuto ricorrere a creare raggruppamenti fortemente eterogenei, spesso con tesi e posizioni contrapposte, come potevano essere quelle di Storace e di Tabacci.Nel raggruppamento che ha vinto le elezioni nel 2006, governare il Paese per due anni ha portato all'esasperazione queste contraddizioni, confermando l'assurdità di quella legge, se mai ce ne fosse stato bisogno, e sancendo contemporaneamente il fallimento del Progetto Ulivo di Prodi, in quanto è apparso terribilmente evidente che Turigliatto e Dini, Mastella e Vladimir Luxuria non potevano assolutamente governare assieme.
Inoltre, per ottenere la vittoria ognuno degli schieramenti ha arruolato al proprio interno figure e personaggi al limite della legalità; abbiamo quindi visto personaggi vicini al terrorismo di destra da una parte e di sinistra dall'altra entrare in modo più o meno ufficiale nella sfera di quei raggruppamenti, sostenuti volta per volta da politici compiacenti che cercavano consenso elettorale in quel particolare bacino di voti.
Ma chi sono i Terroristi di destra e di sinistra?
Sono personaggi che ritengono (o hanno ritenuto) di cambiare la politica nazionale non con i tradizionali (e legali) sistemi, ma con azioni violente (illegali) atte a colpire al cuore lo Stato, abbatterlo e prenderne il posto.
Sono personaggi politici quindi, che spinti da concetti politici estremi esprimono (o hanno espresso) in modi che la maggioranza dei cittadini definisce criminale, la loro idea politica.
Ma attenzione, essi non vanno mai confusi con i criminali comuni, anche se a volte sono stati entrambe le cose; ciò che spinge l'estremista è pur sempre un'idea politica finalizzata ad ottenere un *proprio Stato *che esprima la propria classe politica di cittadini, mentre invece la malavita organizzata si muove ferocemente contro **tutti **i cittadini e contro qualsiasi organizzazione di Stato, e compie le sue malefatte per il proprio puro interesse.
Vanno dunque ben distinti gli estremisti violenti di destra e di sinistra che si muovono in modo criminale ma pur sempre per un loro ideale ... dalle mafie, che sono ben altra cosa.
I primi credono in loro ideali per i quali pagano spesso prezzi altissimi in prima persona.
E' ovviamente una mia personalissima quanto discutibile posizione personale, e mi farà piacere leggere la vostra, ma questi ideali penso che vadano rispettati; combattuti e respinti, (e quando previsto puniti col carcere) ma pur sempre rispettati.
Mentre invece con le mafie nulla è tollerabile; riconoscerle, trattare e scendere a patti con esse è la fine dello Stato e della civiltà.
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Bhe credo che sulle mafie e la crimininalità organizzata siamo tutti daccordo e dunque passiamo oltre!
Io non mi trovo molto daccordo sul fatto che bisogna rispettare le idee dei terroristi (e intendo di destra e sinistra che siano) perchè per quanto mi riguarda nel momento in cui per avvalorare la tua tesi, per ottenere ciò che vuoi arrivi a uccidere indiscrimanatemene o con cognizione di causa persone innocenti, a mio parere, diventi un criminale a tutti gli effetti e non mi interessa neanche più capirle le tue ragioni. Negli anni del terrorismo italiano di certo non si era in guerra e se un gruppo di persone si sentiva in tale modo resta una loro problematica che avrebbero dovuto risolvere in altro modo. Non li considero degli eroi, ne mi piace in qualche modo giustificarli. Non credo che ai parenti delle vittime del terroristo gli cambi qualcosa che il proprio caro sia morto per estremismo politico invece che per mano della mafia. Sempre morto è, sempre ingiustamente.
Personalmente ritengo che una volta scontata la loro pena possano essere reintegrati nella nostra società, lo prevede la legge. Ma se finisce la loro responsabilità penale non finisce quella morale e dunque se evitassero di scrivere libri, parlare nelle scuole, ai giornali etc etc a me farebbero molto più contenta.
Credo che se in questo anche la sinistra che viene spesso tirata in causa (aimè giustamente) non prende una seria posizione di distacco è difficile poi puntare il dito verso gli sbagli altrui.
Mi spiace essere lapidaria, di solito non sono una da bianco o nero, ma mi stanco di dover sempre giustificare, capire e comprendere azioni nefaste altrui che si riperquotono sugli altri. Ognuno nella propria vita ha tanti problemi e a me è stato insegnato che non devono andare, nel limite del possibile, a discapito di altri.
Mi viene da pensare al Tibet che solo ultimamente sta rispondendo con una certa fermezza alla violenza che subisce, ma diamine, li è difesa non certo attacco.
PS: misà che ne avevamo già parlato perchè ricordo di aver scritto un commento simile, però non so se c'era un topic a posta!! :():
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Si si, ne avevamo già parlato
Sia chiaro, condivido pienamente la fermezza delle tue posizioni e di come sia importante non essere indulgenti con queste posizioni; la mia è davvero una tesi limite, tutta da discutere.
Nessuna giustificazione quindi.
Ma solo una diversificazione.
L'esempio che può consentirci di valutare il concetto lo hai già fatto tu, citando il Tibet.
Potremmo aggiungere di nostro le azioni violente che hanno portato alla liberazione dal nazifascismo, quando insomma non esisteva alternativa.
O ai moti anticomunisti della primavera di Praga del 1968.Chi si sente fortemente represso anche in una civiltà democratica ritenuta tale dalla stragrande maggioranza, e per questo la combatte con sistemi violenti, va condannato e punito secondo le leggi vigenti, ma con la consapevolezza di doverlo (e saperlo) moralmente differenziare da chi delinque trafficando in narcotici o solo per ottenere appalti, collusioni e corruzioni.
O riciclare il denaro sporco con essi sottratto.
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Si ok in questo senso comprendo meglio ciò che intendevi. Sicuramente è diverso! Il problema è che mi piacerebbe i nostri politici prendessero le distanze da entrambe le situazioni!
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Fammi capire, come se avessi sei anni (tanto all'elementari già ci sono), quindi i terroristi si sono solo difesi?
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Hmmm ce l'avevi con me? :():