• User Newbie

    Vendita nei mercatini - vendita tramite internet

    Ciao a tutti, sono ormai diversi mesi che continuo a girovagare nel web e non solo a caccia di informazioni.
    Sono una mamma a tempo pieno e come hobby realizzo oggetti in stoffa, cera, ricamo..... ho già fatto in carta da bollo presso il mio comune la dichiarazione di lavoro occasionale per poter essere in regola con i mercatini, e ultimamente ho aperto un sito dove è possibile acquistare gli oggetti che man mano realizzo e alcuni libri, pezzi di stoffa che mi rimangono. Quello che non ho ancora capito è se per far quanto sopra devo comunque aprire la P.I., iscrivermi alla camera di commercio, pagare inps ed inail emettere fatture e ricevute.
    Il mio guadagno annuale tolte le spese delle materie prime (fili, stoffe, tinture....) si aggiura sui 600? annuali.
    Il mio lavoro è occasionale poichè dipende molto dal tempo che riesco a ritagliarmi dalla vita famigliare (casa bambine,......) per esempio se loro sono a casa per linflunza io non ho il tempo di produrre.
    Partendo dal presupposto che vorrei essere in regola e non avere problemi ed avendo visto che con la legge finanziaria del 2008 c'è una contribuzione minima, vorrei inoltre sapere quali sono le spese fisse a cui andrei incontro se aprissi la P.I.
    Grazie a tutti quelli che vorranno darmi qualche delucidazione in merito poichè sono andata anche dal commercialista e come al solito non è stato chiaro😊😊


  • Consiglio Direttivo

    ciao millepiuidee.sh e benvenuta nel forum Gt
    innanzitutto ho modificato il titolo - Aiuto!!! - (occhio al regolamento del forum :2:

    Per venire al tuo quesito:

    • per l'attività di vendita nei mercatini, se occasionale, potrai emettere semplici ricevute, che poi dichiarerai in sede di dichiarazione dei redditi.
    • per l'attività di vendita in internet la situazione è più spinosa; essendo in pratica il sito internet di per se "non occasionale" e cioè stabilmente on line, la tua attività in sede di controlli potrebbe venirti contestata come continuativa, e quindi con l'obbligo di partita iva. Nota infatti che per legge i siti di attività commerciali devono, pena sanzioni, riportare la partita iva.
      Se accedi in "problemi fiscali del web" ti accorgerai che purtroppo questo delle vendite on line è una tematica molto frequente!

    Per quanto riguarda la partita iva, pagherai le tasse in proporzione del fatturato; unico problema è l'iscrizione all'inps, dove ti viene richiesto un minimale di contributi che corrisponde ad un fatturato di 13.819,00 euro; in pratica se dichiari 100 euro, dovrai comunque corrispondere i contributi per quella cifra. Ovvio purtroppo che per un fatturato di 600 euro il gioco non vale la candela!

    Ciao :ciauz:


  • User Attivo

    Purtroppo, è la nostra legislazione fiscale che non è molto chiara in proposito e non agevola, o meglio, rende quasi impossibile la vita a chi vuole ricavare qualcosina dagli hobby o da attività saltuarie piuttosto che da attivtà anche continuative ma con micro volumi di affari.

    Purtroppo, le leggi fiscali non prevedono dei paletti certi affinchè un'attività possa considerarsi occasionale o continuativa.

    Il problema più grande che rende tali attività non economiche, allorquando ci si vuole mettere, per così dire, in regola è la contribuzione previdenziale.

    Volendo, ad esempio, regolarizzare la tua posizione come commerciante e/o artigiano, vi sarebbero dei contributi minimi inps da versare (circa ?. 230 al mese). Il tuo guadagno annuo non riuscirebbe a pagare i contributi di 3 mesi!!!!

    Supponendo, invece, una configurazione come impresa (non artigiana, ma in questo caso non mi sembra che potresti vendere direttamente i tuoi prodotti al consumatore finale), se non sbaglio, si dovrebbero versare i contributi alla gestione separata pari al 24,72% del guadagno (su ?. 600 dovresti versare ?. 148 = restano ?. 462).
    Senza considerare la tassa annuale alla Camera di Commercio ed eventuali altri balzelli e imposte.:ciauz:


  • User Newbie

    Grazie per la pronta risposta e scusate la gaff nel titolo, farò più attenzione.
    Se dovessi decidere di aprire la partita iva quali sono le spese che dovrei affrontare nel caso in cui un anno non vendessi nulla? (vorrei iscrivermi come contribuente minimo)
    Inoltre lavorando a casa, devo aprire una unità locale?
    Posso sistemare una parte del mio garage come esposizione senza dover fare modifiche strutturali?
    Se decido di vendere anche tramite il mio sito devo pagare qualcos'altro?
    Posso vendere sul mio sito anche materiali come stoffa, lana...... e in questo caso dovrei essere iscritta come artigiana o come commerciante?
    Diciamo che il discorso Inps non lo prendo in considerazione nel senso che lo considererei come una pensione privata che verserei... sperando di prendere una pensione un domani.
    Quindi se non chiedo troppo mi potete indicare a quanto ammonta la spesa iniziale di apertura (con bolli.....) iscrizione alla camera di commercio (che se non sbaglio è annuale) Inail.....
    Grazie mille ancora per la vostra gentilezza:smile5: