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molestie a sfondo sessuale
Buongiorno,
Ho subito molestie fisiche e verbali a sfondo sessuale da parte del mio datore di lavoro.
Eravamo soli e non ho nè prove nè testimoni.
Posso denunciarlo?
Quanto potrebbe essere un risarcimento congruo?
Come mi consigliate di procedere? sono molto titubante.
Grazie
Lea
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Ciao Lea,
in teoria si, ma ovviamente sta a te dimostrare quello che è accaduto. Se non hai testimoni sarà la tua parola contro la sua. Quindi potresti incappare in un processo lungo e defatigante per questo fatto. C'è anche la possibilità che il tuo datore di lavoro cominci a trattarti male sul luogo di lavoro a seguito della denuncia (per ripicca ovvio).
Sei tu l'unica a poter stabilire se ne vale la pena, ma ti consiglierei di parlarne con un legale al fine di verificare se è possibile, e come, portare avanti la cosa. Dare un consiglio da un forum per una questione così delicata mi sembra un azzardo.
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Solo una postilla. Nel processo penale la parte lesa è testimone, per cui è un passo avanti (però il problema di credibilità rimane). Io andrei a cercare se esistono altre persone (donne) che se ne siano andate da quel posto per verificare se esistono altri casi. Comunque il rischio mobbing resta attuale (forse è meglio denunciare e cercare un altro lavoro, io non sarei dell'idea di tacere). Però vale quanto detto da Bsaett. Serve un avvocato che affronti la cosa con efficacia, professionalità e discrezione.
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Grazie,
sono un po' timida e ho preferito rivolgermi prima qui su un forum per sapere le cose principali per decidere se muovermi o meno.Non lavoro da molto qui e non se ne è andata nessuna che io sappia.
Il giudice come farà a decidere se credere a me o a lui?
I parametri per valutare bene sono: la possibilità di vittoria e l'ammontare del risarcimento.Giberavv allora la mia parola vale più della sua?
Grazie a tutti
Lea
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Lea, ogni processo è un caso a sé. In teoria tu sei un teste, quindi la tua parola è attendibile, ma essendo allo stesso tempo accusatore, la tua parola ha bisogno di un riscontro. In questi casi, purtroppo, non vale la regola che un teste è automaticamente attendibile purché non contraddetto, ma vale la regola che c'è necessità di riscontri in quanto il teste (tu), come parte lesa (cioè chi ha subito il danno) è portatore di un interesse al processo.
Ciò non vuol dire che se non ci sono altri testimoni il processo non puoi vincerlo, vuol dire che, probabilmente, il tutto si giocherà su come viene presentata la tua testimonianza, e su cose tecniche che un avvocato ben sa, ma che è difficile spiegare qui in un forum.
Non cerco affatto di dissuaderti, sono sempre convinto che di fronte ad un reato si debba reagire, sempre, per principio. Ma qui c'è anche la necessità di valutare attentamente le possibilità di vincere la causa. Quindi ribadisco che la cosa migliore è cercare un ottimo legale e rivolgersi a lui affinché valuti la situazione e le probabilità di vincere la causa, e quindi possiate decidere insieme se è il caso di procedere e come procedere.
Non credo che noi qui possiamo dirti di più.
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Un mio amico ha difeso un indagato per violenza sessuale (ha deciso comunque che non prenderà più casi del genere...il mio amico).
Fino al 415 bis c.p.p. e all'udienza preliminare tutto sembrava andare a favore della denunciante.
Iniziato il processo si girano le carte, e tutti a menar contro la persona che aveva subito la violenza (PM compreso, ma la posizione del PM in questa tipologia di processi, è giusto che sia ANCHE questa).
Alla fine ?
L'imputato assolto (ingiustamente o giustamente, non tocca a me dirlo) e la ragazza (ingiustamente o giustamente, non tocca a me dirlo) denunciata per calunnia da quello stesso PM che aveva seguito le indagini....
morale della favola: Lea, se il tizio non ha precedenti specifici, se non hai testimoni........fai quello che ritieni opportuno ma vai molto cauta!!!
Hola
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Bsaett ha ragione. Un avvocato può dire molto chiaramente quello che ho cercato di spiegare prima. E' vero che la tua parola, in teoria, vale più della sua, ma se è l'unica, difficile che si arrivi alla condanna. Per questo avevo parlato di altri soggetti che potessero aver subito lo stesso genere di cose in precedenza, per cercare di rendere credibile l'accusa.
Per quanto riguarda il voltafaccia descritto da Pierino, è semplice. Fino all'udienza preliminare, se il PM (che di solito è diverso da quello del dibattimento) non ritiene di dover archiviare va avanti e non esiste l'archiviazione per insufficienza di prove, perchè è l'accusato, non ancora imputato a dover dimostrare la propria innocenza. In sede di dibattimento, invece, la presenza di una sola testimonianza potrebbe mettere in difficoltà l'accusa. Anche a me è capitato un caso analogo, ma non in tema di molestie sessuali e il denunciante ne è uscito con un'accusa di calunnia.
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grazie a tutti per i chiarimenti;
purtroppo non me la sento di denunciarlo, però vorrei fargliela pagare, è possibile chiedergli del denaro per non denunciarlo o è estorsione?
Sono ancora confusa.
Lea
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Puoi iniziare una azione di risarcimento del danno in sede civile, ma lì è ancora più problematico provare il fatto (in sede civile le prove le porti tu, in sede penale se ne occupa il PM). Ovviamente il tuo avvocato potrebbe iniziare con una richiesta stragiudiziale (prima di andare in giudizio), ma ho i miei dubbi che paghi.
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Avendo appena affrontato tre processi per richiesta di risarcimento (nel mio caso si trattava di un incendio) nè sò abbastanza di come funziona la giustizia .Tre cause e otto anni per ottenere un risarcimento. Se fosse capitato a me, a parte che io sono un uomo, racconterei tutto a sua moglie se è sposato e mi cercherei un nuovo lavoro
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Ciao a tutti, girerei la questione: ricrerei la situazione ad hoc e la registrerei, o cercherei dei testimoni. A quel punto avresti l'agognato riscontro.
Ciao