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- Berlusconi: ''Internet? Non ho la conoscenza del mezzo..."
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Strano....?!?....
Berlusconi non fa anche il webmaster/programmatore?
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Uno che lo ammette...perchè pensate davvero che un Veltroni sappia usarlo solo perchè ha fatto un bel sitino per la campagna elettorale? Io non credo proprio...
E' un politico non deve avere un bel sito ma sapere gestire un paese, in questo lo si può criticare o stimare. A me non importa se chi mi governerà sa cosa sia un browser, ma che mi riduca le tasse e mi aumenti lo stipendio. Fine.
Inoltre scrive a mano e questo è un bene in un tempo in cui i giovani sanno solo scrivere con il T9 o con la tastiera e non sanno effettivamente come sono fatte le lettere.Quindi non ci vedo niente di scandaloso in quello che ha detto, solo che come al solito è Berlusconi, insomma, qualsiasi cosa dice è da far notare come cosa eclatante e raccapricciante, non è questo il caso, però lo noto su tv e giornali.
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Dio mi scampi dal difendere Veltroni...
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Non sono molto d'accordo sul fatto che un politico debba solo saper governare un paese, perchè per governarlo un paese bisogna prima conoscerlo, capirlo. E, credo che questo sia sotto gli occhi di tutti, l'Italia è un paese dove i politici sono nettamente separati dal resto della società. Si parla sempre delle stesse cose ma i politici non sanno assolutamente cosa accade nella realtà, fermi nelle loro bolle di ricchezza (spesso non legittima), non vedono cosa succede ai tanti giovani che non riescono nemmeno a comprarsi una casa.
La realtà è che l'Italia è un paese per vecchi dove i giovani non hanno posto. I vecchi non lasciano il loro posto e i giovani non hanno spazi lavorativi, i vecchi si mangiano le pensioni future e gli stipendi dei giovani, non c'è un incentivo reale per i giovani. Se si creano incentivi si danno agli amici degli amici, cioè quelli sponsorazzati dai politici, vecchi.
Esempio classico è la gestione delle nuove tecnologie, ad esempio in campo energetico.In Italia si parla ancora di petrolio (che ormai è in esaurimento), carbone pulito (che non esiste, in USA non riescono a capire come limitare l'inquinamento da carbone, i gassificatori sono una bufala!), e, pensa te, nucleare (c'è ancora da discutere sul nucleare ?).
Il futuro, invece, sono le fonti alternative, cioè il solare (termodinamico soprattutto) e l'eolico, fonti realmente rinnovabili che non distruggono il pianeta. E in Italia invece di dare incentivi a queste fonti si crea una bestialità giuridica, le fonti "assimilabili" e gli incentivi li diamo ai Merloni, Garrone, Lucchini, Falk, Eni, Moratti che anziché pagare per smaltire gli oli combustibili pesanti che provengono dalla lavorazione del petrolio, li bruciano, ricavano energia e incassano dalla nostra bolletta.
Invece progetti nuovi, come la centrale di Rubbia basata sul solare termodinamico (che doveva essere costruita in Italia nel 2004 ma non andò in porto perchè mancava un decreto legge mai arrivato), non si considerano (infatti Rubbia la ha fatta in Spagna, in USA se ne è costruita un'altra, ecc...). E di esempi se ne possono fare molti.Il problema è che un paese retto dai vecchi è un paese che non ha futuro. Secondo voi una persona di 80 anni riesce a guardare a cosa accadrà tra 40 anni nel mondo ? Secondo me non gli interessa nemmeno, al massimo si preoccupa di trovare il posto fisso per il figlio !
Questo è il problema dell'Italia dove i migliori cervelli che nascono nelle nuove generazioni sono costretti sempre ad emigrare in altri paesi (ricordo l'esempio di una ricercatrice nel campo della medicina, ne parlò Report, che in Italia aveva fondi per un solo milione di lire, poi se ne è andata in USA dove gestisce fondi per milioni di dollari, e vinse una serie di premi internazionali, come cittadina americana, ovvio).Un paese deve essere gestito da chi riesce a vedere il futuro e lo anticipa. Un'azienda (Berlusconi si vanta sempre di saper gestire bene le sue aziende -ho i miei dubbi, se non fosse per gli aiuti politici...- ebbene una azienda deve anticipare il futuro, che ormai corre velocissimo. In Italia invece ci si fossilizza sul passato (basti vedere come è stata gestita la vicenda Alitalia, che avrebbe dovuto essere venduta almeno 5 anni fa quando valeva qualcosa, adesso non vale più nulla, ma comunque se ne è impedita la vendita perchè fonte di clientele infinite, insieme a Malpensa -circa 800.000 voti si è calcolato-). E continueremo a pagarla noi !!!!!!
Ma ovviamente così vado OT, per cui andiamo sul tecnologico.
Un politico che non comprende internet e le nuove realtà, tenderà a non considerarle come i mezzi per lo sviluppo del paese. Infatti in Italia il digital divide è una realtà. Il portale Italia è stato solo un pozzo senza fondo per rubare soldi, ecc...Cosa si dovrebbe fare invece ?
- investire sull'istruzione, con laboratori di informatica nelle scuole e formazione adeguata a quella degli altri paesi (si può dire quello che si vuole, ma il boom economico della Cina e dell'India nasce più di 20 anni fa con la riforma delle loro scuole);
- finanziare adeguatamente le università e soprattutto la ricerca, altrimenti i giovani la ricerca la vanno a fare all'estero; e questo soprattutto in relazione con società tecnologiche, di fatto in Italia non c'è più nessuna azienda che tratti il tecnologico;
- eliminare il digital divide con interventi massicci in tale direzione (e questo anche per motivi esclusivamente sociali) specialmente sostenendo il WiMax e facendo in modo che raggiunga tutti e sia un mezzo di collegamento tra le istituzioni (da informatizzare, ma sul serio, casomai con software Open Source) e i cittadini.
Queste sono le cose che mi aspetterei di sentire da un politico, ma non le sento, perchè i nostri politici non sanno nemmeno cosa è internet, quindi non se ne occupano. E le conseguenze si vedono !
Infatti, abbiamo un diritto d'autore troppo punitivo, dove addirittura Wikipedia deve rinunciare alle foto delle opere d'arte dei musei italiani (solo a quelle italiane !!!!!), dove la libertà di panorama non esiste, dove si approva una legge che prevede la necessità di usare, anche per uso didattico, solo "immagini a bassa risoluzione o degradate " (degradato è il cervello dei nostri politici !), e dove si approva una legge che prevede che tutti i siti, blog ecc... debbano registrarsi al ROC con le conseguenze del caso (pagamento di bolli, controlli, sottoposizione alle leggi in materia di stampa e quindi responsabili oggettiva del titolare del sito, ecc....), legge che ci è costata il titolo "assalto geriatrico ai bloggers italiani" sul Times:
Il Times commenta la legge in questione con uno sferzante: ?Assalto geriatrico ai bloggers italiani?.
Continua il prestigioso quotidiano, ?considerando gli standard del G8, l?Italia è un Paese strano. Per farla semplice, è una nazione di legislatori ottuagenari eletti da settantenni, i pensionati. Tutti gli altri non contano?. Secondo il Times, il governo italiano ?non sembra capace di adattarsi al mondo moderno? e la spiegazione è semplice: ?Anche il vostro Paese funzionerebbe in questo modo se i vostri nonni fossero in carica?, sostiene l?articolo.Nel resto d'Europa i politici arrivati a 50 anni sono già considerati vecchi e non più in grado di reggere un paese, in Italia i politici a 50 anni sono ritenuti (vedi Casini) ancora giovani !
Ecco perchè gli under-35 in Italia non hanno alcuno spazio !Chiedo scusa se sono andato un po' OT !
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Ma se lui deve conoscere l'Italia prima di governarla allora deve fare anche il metalmeccanico, il medico, l'avvocato, l'operatore ecologico...
Ha detto solo che lui non conosce internet non che non si impegnerà nello sviluppo della cosa, mi pare che sotto di lui è nata l'idea di dare incentivi ai giovani che volevano acquistare un pc, sbaglio?
Ecco che ritorna la questione vecchi.
Ragazzi, io non so che dire, qui si giudica l'età e non più la persona, se un uomo a 50 anni ha delle potenzialità e può continuare il suo lavoro ma perchè dobbiamo mandarlo a casa?? Se è un deficente, ok, a casa, via...ma non per l'età!! Idem a 80 anni! L'amore per il tuo paese va oltre il fatto che tra venti anni tu non ci sarai più.
E ripeto che almeno lui lo ammette che è ignorante in materia...
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Ehm.... io parlo dei politici in generale, sia chiaro. I politici non devono sapere fare tutto, ma devono essere in grado di ascoltare, ed è palese (almeno a me) che i nostri politici se ne fregano dei cittadini e delle loro esigenze (e di quelle del paese). Per lo più si preoccupano delle loro tasche e dei loro familiari (vicenda Alitalia, vicenda Telecom, Cirio, Parmalat, ponte sullo stretto, ecc....)
E per la questione "vecchi", io non sono contro i vecchi, sarebbe stupido visto che mi avvio ad entrare nella categoria, dico solo che l'Italia è unanimamente considerata un paese retto da vecchi che non da spazio ai giovani. In Spagna i vecchi non li sopprimono mica, ma i giovani hanno spazi ed incentivi. Infatti la Spagna ha superato l'Italia nelle classifiche che si fanno di solito sulla qualità della vita, l'economia ecc...
Sarà perchè Zapatero è giovane ? Non lo so, ma è indubbio che in Italia i giovani, e tutto ciò che è il mondo dei giovani (come internet) non sono considerati affatto. I giovani dovrebbero essere la risorsa di un paese, perchè è su di loro che un paese può reggere. Quando una generazione di vecchi va via, lascia il paese in mano alla generazione successiva, ma se la generazione successiva non ha avuto nemmeno la possibilità di iniziare a lavorare, cosa può fare ? Ben poco. Così l'Italia affonda, e sta affondando.
E i politici che fanno ? Si preoccupano di fare in modo che le intercettazioni telefoniche non sia più pubblicate (5 anni di carcere ha proposto il Pdl per il giornale che pubblica intercettazioni). Ed energia ? Tecnologia ? Seriamente non se ne parla, eppure è quello il futuro, non certo il problema delle intercettazioni telefoniche (che interessa solo ai politici che vengono intercettati e non vogliono che noi sappiamo le loro porcate !). Questo è sintomatico della situazione.
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Scusate se intervengo di nuovo.
Il fatto è che il tema sollevato da bsaett mi coinvolge molto.
E anche qui non è una questione tra Veltroni e Berlusconi (siamo prossimi alle elezioni e vorrei rispettare la par condicio....).
La "questione generazionale" mi sembra argomento più che serio.
E non ho dubbi che una persona anche a 80 anni possa ancora dare qualcosa al paese.Mi domando quando la smetteranno di prendere, più che altro.
E di prendere tutto sempre e solo "loro", soprattutto.
Mi inchino ai sentimenti ben espressi da bsaett, quindi.
Ma non aggiungo altro per non sforare nell'off topic.
Buon dibattito a tutti!
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Io mi trovo molto in sintonia con bsaett.
Io credo che gli anziani in genere siano una fortissima risorsa per ogni società, sono fonte di memoria storica e di esperienza. Dunque lungi da me mandare a casa le persone dopo una certa età, sarebbe sciocco.
Ma è indubbio che almeno in linea teorica un uomo di 35 anni non pensa come uno di 75, nel bene e nel male. Poi percarità puoi trovare il 35enne rimbambito e retrogrado e il 75enne al passo con i tempi. Ma è fisiologico avere idee e prospettive per il futuro e conoscenza della realtà differente a seconda dell'età.
Io per dire troverei "vecchio" pure Veltroni! O meglio magari come presidente del consiglio ci sta pure, ma mi piacerebbe poi la classe politica fosse rappresentata ANCHE da persona ancora più giovani.
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Il problema è che un paese retto dai vecchi è un paese che non ha futuro.
- Considerando gli standard del G8, l’Italia è un Paese strano. Per farla semplice, è una nazione di legislatori ottuagenari eletti da settantenni, i pensionati. Tutti gli altri non contano E' qui il problema, che con questi vecchi come Nazione perdiamo competitività ogni giorno e non si trovano soluzioni a seri problemi in quanto semplicemente non si comprendono.
Le persone anziane possono essere incredibili fonti di conoscenza e saggezza, ma inutile pretendere da loro ciò che non possono dare.
- Considerando gli standard del G8, l’Italia è un Paese strano. Per farla semplice, è una nazione di legislatori ottuagenari eletti da settantenni, i pensionati. Tutti gli altri non contano E' qui il problema, che con questi vecchi come Nazione perdiamo competitività ogni giorno e non si trovano soluzioni a seri problemi in quanto semplicemente non si comprendono.