• User Newbie

    Si paga la a marca da bollo su contratto di lavoro?

    Deve essere pagata la marca da bollo di 14,62 per ogni foglio di un "contratto professionale di prestazione d'opera" le cui parti sono: Università di Bologna (committente) ed un libero professionista con p. IVA.

    Sul contratto leggo: il contratto verrà registrato in caso d'uso. Cosa significa?

    Grazie a quanti sapranno rispondermi.


  • Super User

    E' una scrittura privata senza bollo.

    Solo se si deve presentare il contratto ad una amministrazione pubblica e/o giudiziaria servirà portare il contratto all'agenzia delle entrate e metterlo in regola con l'imposta di registro (registrazione).

    Paolo


  • User Newbie

    Grazie, sei stato gentile e chiaro.


  • User Newbie

    Come devo interpretare la risposta dell'Agenzia delle Entrate? Secondo loro, se ho posto bene il quesito, l'imposta di bollo è dovuta. O forse ho sbagliato ad impostare la domanda perchè non ho specificato che il contratto è un "incarico professionale di prestazione d'opera".

    Testo risposta AdE:

    Gentile contribuente,
    il quesito da Lei proposto non può avere una risposta esaustiva, poiché non è stato precisata la tipologia di rapporto di lavoro che si instaura con il contratto da Lei citato, pertanto La invitiamo riformulare il problema e a fornirci maggiori informazioni. Tuttavia le segnaliamo la Circolare n.36/E del 05/02/2002 e la risoluzione n. 157/E del 21/07/2003e, a titolo informativo anche la Circ. 29/2005, che forse possono essere risolutive della questione, se la fattispecie da Lei posta in essere rientra tra quelle esaminate nella normativa segnalata.
    Se si tratta di lavoro autonomo, l'imposta è dovuta.
    Cordialità.
    Se si tratta di rapporto di lavoro autonomo, è dovuta l'imposta


  • Super User

    Ciao, scusa, ma ho fuso i due topic in modo da dare un senso compiuto all'argomento 😉 .

    In effetti mi sa tanto che ho dato io una risposta troppo affrettata al tuo quesito e dunque imprecisa, e di questo mi scuso tanto.

    Generalmente procedo a formare la volontà delle parti tramite scambio di corrispondenza: X mi chiede se voglio fare una prestazione d'opera (1 foglio con sua sola firma) ed io rispondo (altro foglio con sola mia firma) affermativamente. La volontà si forma e stabilisce vincolo contrattuale tra le parti. In questo caso il bollo necessita solo in caso d'uso (al pari della registrazione).
    In questo modo alle volte si risparmiano anche centinaia di euro.

    Se invece il contratto si forma quale scrittura privata (un foglio con le due firme) è soggetto a bollo sempre (se contratto d'opera di professionista).

    Visto che per me è usuale la prima procedura ho fatto un po' di confusione. Scusami ancora, ma sono umano.

    Paolo


  • User Newbie

    Non c'è niente da scusarsi, ci mancherebbe!

    Tutti i miei dubbi sono nati perchè ho letto un articolo di l'"esperto risponde" de IlSole24ORE che dice appunto che le marche da bollo non vanno pagate perchè esenti, come si legge dall'art.25 della tabella allegata "allegato B" al d.p.r. 642/72. Citando la prima parte dell'art. 25: "contratti di lavoro, ...". Così leggendo, in effetti io capisco che sono esenti tutti i contratti di lavoro, non solo quelli di lavoro subordinato.

    E' proponibile all'università, al fine di non pagare le marche da bollo, la procedura di formazione della volontà con 2 fogli diversi, come lei ha spiegato nel precedente post? Oppure ci sono dei ben precisi criteri da rispettare per un contratto di incarico professionale?

    Grazie ancora


  • Super User

    Presumo che la burocratizzazione di una università limiti la libertà di movimento in quel senso, ma resta nella tua facoltà proporglielo.

    Grazie per la comprensione e dammi del tu.

    Paolo